Tra il 2018 e il 2024 il numero delle agevolazioni è cresciuto di un terzo, passando da 466 a 625 e la perdita di gettito complessiva è raddoppiata, da 54 a 105 miliardi. Da questo bacino, scandagliato dall’Ufficio parlamentare di bilancio, il governo dovrebbe attingere per reperire le risorse necessarie alle misure che intende introdurre con la legge di bilancio 2025.
In tutti gli anni considerati, sottolinea l’Ufficio, l’Irpef è l’imposta con la maggiore concentrazione di agevolazioni: per il 2024 conta 200 voci (circa il 32% del totale), alle quali si sommano altre 59 voci i cui effetti si esplicano anche su altre imposte. Insieme alle imposte su successioni e donazioni e ai crediti di imposta, l’Irpef è l’imposta che ha registrato il maggiore aumento di agevolazioni (+65% dal 2018 al 2024). Secondo il rapporto dell’Upb gli importi delle detrazioni effettivamente godute dai contribuenti sono in generale relativamente bassi. Nel 2021 metà dei beneficiari gode di detrazioni per meno di 175 euro, mentre solo il 4% beneficia di uno sconto di imposta superiore a 1.000 euro. Nel complesso le detrazioni sono concentrate sui contribuenti con reddito più elevato: il 50% dei contribuenti meno abbienti gode di circa il 15% delle detrazioni totali, mentre al 10% più ricco afferisce il 26%.