Nel 2016 l’Italia si e’ collocata sotto la media dell’eurozona per la retribuzione oraria lorda. Lo ha reso noto l’Istat, informando che il costo del lavoro in senso stretto per ora effettivamente lavorata, riferito ai comparti Industria e Servizi, ad eccezione del settore dell’Amministrazione pubblica e difesa e Assicurazione sociale obbligatoria (sezione O dell’Ateco 2007) , e’ stata di 26,07 euro nella Ue25 e di 27,99 nell’area dell’euro (AE-19). Tra i diversi Stati membri i differenziali sono risultati molto ampi, da 7,43 euro della Lituania a 40,22 euro della Danimarca. L’Italia ha registrato un costo del lavoro orario di 27,55 euro
In termini di composizione del costo del lavoro tra retribuzioni e contributi sociali, l’incidenza di questi ultimi e’ stati pari al 21,1% nell’Ue25 e al 23% nell’area euro; anche in questo caso sono state riscontrate significative differenze tra gli Stati membri. L’incidenza degli oneri sociali e’ risultata piu’ alta in Francia (31,2%) e Svezia (30%), piu’ bassa a Malta (6,9%) e in Danimarca (10,7%). Con una quota di contributi pari al 27,7%, l’Italia si e’ posizionata a ridosso dei paesi a maggiore contribuzione. La retribuzione lorda oraria piu’ bassa e’ stata registrata in Lituania (5,32) e Ungheria (5,85), quella piu’ alta in Danimarca (35,93) e Lussemburgo (33,85) mentre l’Italia (con 19,92 euro) si e’ collocata sotto la retribuzione media relativa ai paesi dell’area euro