Italiani all’estero, dall’Abruzzo la quota maggiore di emigrati è in Canada

I cittadini italiani residenti all’estero siano 5 milioni e 940mila al 31 dicembre 2022. E’ quanto emerge dal censimento 2022 dell’Istat sulla popolazione in Italia. Più della metà è concentrata in Europa (54,7%) e un altro 40,1% in America, totalizzando nei due continenti circa il 95% dei residenti all’estero. Più residuale risulta il numero dei residenti in Oceania (2,8%), Asia (1,3%) e Africa (1,2%). I principali Paesi per numero di residenti sono: l’Argentina con 924.335 residenti (il 15,6% del totale degli italiani all’estero), la Germania con 822.251 (13,8%), la Svizzera con 637.417 (10,7%), il Brasile con 562.871 (9,5%) e la Francia con 464.696 (7,8%). In questi cinque Paesi risiedono oltre 3 milioni e 400mila cittadini italiani, più della metà dei residenti all’estero (57,4%).  Altri Paesi con più di 100mila italiani residenti in Europa sono il Regno Unito (456.654 pari al 7,7% del totale), il Belgio (276.920, 4,7%) e la Spagna (232.521, 3,9%). In America, dopo Argentina e Brasile, gli Usa si collocano al terzo posto per numero di italiani residenti (301.847, 5,1%), seguiti dal Canada (142.547, 2,4%), dall’Uruguay (110.743, 1,9%) e dal Venezuela (109.235, 1,8%). Negli altri continenti, molto rilevante è il dato dell’Australia con 156.847 italiani, pari al 2,6% del totale. L’età mediana per il totale degli italiani residenti all’estero è pari a 43 anni, con valori che variano dai 33 anni dei residenti in Austria ai 58 anni dei residenti in Canada. I cittadini italiani residenti all’estero sono in prevalenza uomini (107 ogni 100 donne), ma la distribuzione per sesso mostra una tendenza non uniforme e sensibilmente variabile tra le diverse aree geografiche. Nei Paesi asiatici, ad esempio, il numero di uomini rispetto alle donne si attesta intorno al 140%. Al contrario, nei Paesi dell’America centro meridionale, dove le donne risultano essere in maggioranza, si contano 96 uomini ogni 100 donne

L’analisi dei cittadini nati in Italia per Regione di nascita evidenzia che per le Regioni del Centro-nord i Paesi esteri di residenza preferiti sono la Francia (Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Liguria e Umbria) e il Regno Unito (Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Marche e Lazio). Fanno eccezione la Lombardia e il Trentino-Alto Adige dove i principali Paesi esteri di residenza sono, rispettivamente, la Svizzera e la Germania. Quest’ultima rappresenta il Paese che maggiormente accoglie residenti tra i nati nel Mezzogiorno, ad eccezione di Abruzzo e Molise per le quali è il Canada il Paese che ne accoglie di più.

Oltre il 20% dei cittadini italiani residenti all’estero ma nati in Italia rientra nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 39 anni. Questa quota evidenzia la rilevanza della più recente fuoriuscita di giovani dall’Italia. Le variazioni regionali offrono una prospettiva geografica del fenomeno, mostrando come le Regioni del Centro-nord siano maggiormente coinvolte negli ultimi anni: la percentuale di emigrati tra i 18 e i 39 anni supera il 30% del totale degli emigrati in Piemonte, in Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste, in Lombardia e in Trentino-Alto Adige, mentre si registrano valori notevolmente inferiori nelle Regioni del Mezzogiorno, in particolare in Molise (6,2%), in Basilicata (9,2%), nella Calabria (10,3%) e in Abruzzo (11,9%).

L’analisi della distribuzione per Paese estero di residenza fornisce un’ulteriore indicazione sull’elezione della dimora abituale preferita dai nativi delle diverse Regioni italiane. Emerge che, ad esempio, i giovani nati in Piemonte, Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste, Lombardia, Liguria, Lazio, Puglia e Sardegna prediligano il Regno Unito (oltre il 40% dei residenti italiani ha un’età compresa tra i 18 e i 39 anni), mentre quelli del Trentino-Alto Adige scelgano l’Austria (50,1% tra i 18 e i 39 anni). In conclusione, la complessità delle emigrazioni dall’Italia si riflette nella diversità delle storie migratorie che compongono la popolazione italiana all’estero. Dalle motivazioni di chi cerca migliori condizioni di vita all’estero, ai percorsi migratori e alle scelte dei figli degli emigrati di vecchia generazione, fino agli immigrati in Italia diventati cittadini italiani che continuano il loro percorso migratorio spostandosi in un altro Paese o rientrando in quello di origine.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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