La droga “è la nuova lebbra che sta attanagliando la gioventù. Bisogna non allontanarsi da chi vive il disagio, ma rispondere scendendo per strada, toccare questa realtà e toccarla col nostro impegno. Mi appello, dunque, a coloro che già tanto fanno, che hanno responsabilità di amministrazione, di controllo e di governo: bisogna fermare i mercanti di morte”. Lo ha detto, a Rosciano, monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo metropolita di Pescara-Penne, nell’omelia pronunciata ai funerali di Cristopher Thomas Luciani, il sedicenne di Rosciano ucciso domenica scorsa 23 giugno, nel parco di via Raffaello a Pescara. Ammazzato per un presunto debito di droga, di circa 240 euro e per altri 70 euro che doveva restituire, da due suoi coetanei. Tra i presenti, tantissimi giovani e anche don Antonio Coluccia il prete salentino che combatte gli spacciatori delle borgate di Roma. Presenti diverse centinaia di persone, la maggior parte all’esterno della chiesa gremita. Alla cerimonia funebre presenti fra gli altri il presidente della Regione Marco Marsilio, il prefetto di Pescara Flavio Ferdani, il Questore di Pescara Carlo Solìmene, il sindaco di Rosciano Simone Palozzo.
“Sarai sempre parte di me. Non potro’ mai dimenticare il tuo sorriso. Ti amo”. E’ la scritta sulla t-shirt indossata dalla fidanzatina di Christopher Thomas Luciani.
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