“In questi giorni stiamo leggendo inesistenti ipotesi di vendere acqua alla Puglia. Si sta parlando della Puglia ossessivamente come se l’acqua del Tirino fosse già lì e l’Abruzzo soffrisse la sete per questa ragione. Ribadisco, come chiarito già a più livelli da diversi autorevoli esponenti della maggioranza di centrodestra, che non esiste alcuna possibilità che l’acqua abruzzese finisca in Puglia. Peraltro, in tal senso non è arrivata mai una richiesta ufficiale. L’Acquedotto pugliese è libero di fare le sue ricerche teoriche, pagare le università per questo, ma la condizione attuale dell’Abruzzo non consente di aderire a qualsivoglia richiesta in tal senso. Anche la Commissione d’inchiesta sull’acqua, istituita nella scorsa legislatura, ha messo in evidenza che l’Abruzzo avrebbe acqua in sovrabbondanza per dissetare i propri abitanti ma i consorzi acquedottistici che la gestiscono sono stati quasi tutti mal guidati e hanno prodotto l’attuale disastro di perdite, di reti colabrodo e di mancata digitalizzazione. I massicci finanziamenti che abbiamo messo a terra per gli interventi di potenziamento vedranno la luce con il tempo, e nel frattempo abbiamo dovuto affrontare una stagione di siccità mai vista prima che ha aggravato il quadro già difficile.”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
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