Qualità dell’aria in Abruzzo, valori buoni con elevati livelli ozono

Sono positivi i dati sulla qualità dell’aria in Abruzzo che emergono dalla relazione preliminare diffusa dall’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente (Arta). I valori mostrano concentrazioni medie al di sotto dei limiti di legge per quasi tutti gli inquinanti. Più alti, invece, in alcune zone della provincia di Pescara e Chieti, i valori di ozono, componente gassoso che si forma in atmosfera a seguito di reazioni chimiche in presenza di forte irraggiamento solare. Per questo inquinante non si sono avuti superamenti del valore di 180 µg/m3 (microgrammi per metro cubo), individuato come valore soglia di informazione, ovvero livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana. Nel contempo, però, sono stati frequenti i superamenti nel periodo estivo del valore di 120 µg/m3 (indicato come “valore obiettivo” e calcolato sulla media dei tre anni), analogamente a quanto accaduto in buona parte del territorio nazionale.

I livelli delle polveri sottili (PM10), per tutto l’arco del 2022, non hanno mai raggiunto il valore di 40 µg/m3, limite imposto dalla norma. Stesso trend positivo per quanto concerne il numero massimo di superamenti annui previsti dalla legge: in nessuna delle 16 stazioni di misurazione gestite da Arta Abruzzo, infatti, è stato superato il valore limite giornaliero di PM10 (50 µg/m3) per oltre 35 giorni. Dato, dunque, in linea con i valori dell’anno precedente e in lieve miglioramento in alcune province abruzzesi. Dalla lettura del dato emerge che i valori più elevati, comunque al di sotto dei limiti consentiti, sono stati raggiunti nelle centraline dell’agglomerato urbano che include i sei Comuni di Chieti, Pescara, Montesilvano, Spoltore, San Giovanni Teatino e Francavilla al Mare. Valori più bassi sono stati invece registrati nella province di Teramo e L’Aquila.

Dalla relazione Arta emerge, inoltre, che i livelli annuali di PM 2,5, ovvero del cosiddetto particolato fine, sono risultati inferiori al valore obiettivo di 25 µg/m3 su tutto il territorio regionale; anche per questo inquinante, le centraline ubicate nell’agglomerato Chieti-Pescara evidenziano valori più alti rispetto alla zona caratterizzata “a maggiore pressione antropica” che ricomprende anche i comuni di L’Aquila e Teramo. Entro i limiti anche le concentrazioni medie di Biossido di Azoto (40 µg/m3), inquinante legato al traffico veicolare, i cui valori sono risultati ovviamente più elevati nei centri abitati delle principali città e in particolare a Teramo. Non destano alcuna preoccupazione, infine, i valori di benzene, monossido di carbonio e anidride solforosa, che sono estremamente bassi su tutto il territorio nazionale.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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