Resto al sud, gli incentivi validi anche per gli italiani all’estero

 Come annunciato dal ministro per il sud, Giuseppe Provenzano, “è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto su “resto al sud”, misura di incentivazione rivolta a tutti i meridionali, fino a 45 anni, che vogliono aprire un’attività imprenditoriale nel Mezzogiorno”: Misura che riguarda anche gli italiani residenti all’estero: chi vorrà prendere residenza in una delle regioni del sud in modo da avviare un’impresa e godere degli incentivi, avrà a disposizione 120 giorni di tempo dalla comunicazione del positivo esito dell’istruttoria (per chi vive in Italia i giorni utili sono 60). L’entrata in vigore del decreto ministeriale n. 134/2019 modifica il regolamento relativo alla misura: in particolare, dall’8 dicembre le richieste di agevolazioni possono essere presentate da persone di età tra 18 e 45 anni; possono partecipare anche i soggetti che svolgono attività libero-professionale quindi soggetti iscritti in ordini o collegi professionali nonché gli esercenti professioni non organizzate in ordini o collegi.

“È una misura che ha funzionato – ha detto il ministro Provenzano – fin qui ha sostenuto l’avvio di oltre 4.000 attività. Le nuove generazioni devono essere libere di andare, ma devono avere anche l’opportunità di tornare o di restare nel proprio territorio”. Prima la misura era destinata soggetti con età massima di 35 anni, adesso possono aderire soggetti tra i 18 e 45 anni che, al momento della presentazione della domanda: siano residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia o vi trasferiscano la residenza e che non siano già titolari di attività di impresa in quanti svolgono attività libero-professionale, ovvero soggetti iscritti in ordini o collegi professionali nonché gli esercenti professioni non organizzate in ordini o collegi disciplinate dalla legge n. 4/2013, n. 4.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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