“Sono dispiaciuto per i cittadini perche’ la citta’ e’ in movimento, sta correndo velocemente e rischia di doversi fermare o comunque di frenare alcune situazioni. Sono amareggiato per me, perche’ e’ stata una vittoria strabordante al primo turno con un distacco di 10.200 voti rispetto al secondo candidato. Credo che si sia vista in poche parti una cosa del genere. E invece le questioni giudiziarie stanno portando ad altre situazioni, che affrontiamo con la massima serenita’, come siamo abituati a fare, perche’ il mondo non finisce con un’elezione e non finisce neanche con la sentenza del Tar”. Cosi’ il sindaco di Pescara, Carlo Masci, all’indomani della sentenza del Tar sulle elezioni amministrative del giugno 2024. Il primo cittadino, nel corso di una conferenza stampa in Comune, ribadisce che fara’ ricorso al Consiglio di Stato: “I nostri avvocati – sottolinea – hanno esaminato la sentenza e ci hanno consigliato vivamente di fare ricorso. La sentenza presenta margini amplissimi di appello perche’ gli errori formali di alcuni presidenti di seggio sono stati considerati determinanti, anche se non hanno inciso affatto sul voto. Un dato e’ certo: il voto, anche nel riconteggio, ha stabilito che Carlo Masci ha vinto al primo turno con un margine di circa 500 voti e che Costantini e’ arrivato dietro a Carlo Masci di oltre 10.000 voti. Quindi c’e’ un abisso”.
“Noi – prosegue Masci – pensavamo che per vincere le elezioni bastassero i voti, invece abbiamo scoperto che bisogna fare da balia anche ai presidenti di sezioni che spesso sbagliano. In tutte le elezioni succede questo. In questo caso i veri danneggiati sono proprio i cittadini, che hanno espresso un voto chiarissimo. E quel voto e’ stato messo in discussione da errori formali fatti dopo il voto, che il Tar considera determinanti. Il Consiglio di Stato dovra’ riesaminare la questione per fare una approfondita valutazione della sentenza che, secondo i nostri avvocati, potra’ essere concretamente riformata”. Il primo sindaco sostiene comunque di essere “tranquillissimo”, non solo perche’ il Consiglio di Stato “riformera’ questa sentenza”, ma anche perche’ “se si dovesse tornare al voto vinceremmo con un margine ancora piu’ ampio. Sto notando – aggiunge Masci – che, come avvenuto in campagna elettorale, si sta creando un clima di odio che sinceramente trovo fuori dal tempo. Io cerco sempre di avere colloqui tranquilli, sereni, invece ogni volta ci confrontiamo con chi alimenta continuamente odio, sospetti, allusioni che fanno male alla citta’”. “Io, come stabilito anche dal Tar, continuo a svolgere il mio ruolo di sindaco nell’attivita’ ordinaria, che non e’ attivita’ urgente, indifferibile, ma e’ attivita’ ordinaria, quella che continuero’ a fare”, conclude.