Tragedia all’asilo dell’Aquila, si allarga l’inchiesta sulla macchina che ha travolto i bambini

Le parole della proprietaria dell’auto. “Mi sono vista passare la macchina davanti, ho provato a fermarla anche con le mani ma non ci sono riuscita. E l’auto ha colpito i bambini rompendo la recinzione”. A parlare è la donna che aveva parcheggiato a pochi metri dalla scuola la macchina che ha sfondato il cancello dell’asilo ‘Primo maggio’ all’Aquila, travolgendo i bambini che giocavano in giardino. Una tragedia costata la vita al piccolo Tommaso, 4 anni, mentre altri cinque sono rimasti feriti anche se, fortunatamente, non corrono pericoli di vita. Un racconto, quello della donna, che dovra’ essere ora verificato dagli investigatori e dagli inquirenti che stanno lavorando da ieri senza sosta per dare prima possibile una risposta ad una tragedia apparentemente inspiegabile, che ha sconvolto L’Aquila. Davanti all’asilo nella frazione di Pile, decine di cittadini hanno lasciato fiori, piccoli giocattoli e pupazzi di pelouche per il piccolo Tommaso.

L’inchiesta

Si potrebbe allagare l’inchiesta sul tragico incidente dell’Aquila nella scuola dell’infanzia di Pile, frazione del Comune dell’Aquila, dove una Passat parcheggiata da una donna, indagata per omicidio stradale, con a bordo il figlio 12enne per andare a riprendere i suoi due gemellini di cinque anni, ha travolto la recinzione uccidendo un bimbo di 4 anni ferendone cinque: la Procura della Repubblica e la Squadra Mobile dell’Aquila stanno facendo accertamenti sulla questione della sicurezza all’esterno dell’asilo e negli spazi circostanti. In particolare gli approfondimenti documentali e tecnici tendono a chiarire se le macchine potessero parcheggiare e se a norma e sufficiente la recinzione nel giardino.

Nel frattempo migliorano le condizioni delle due bimbe di 4 anni trasportate ieri d’urgenza dall’Aquila al Policlinico Gemelli di Roma dopo l’incidente all’asilo. “Le bambine sono in costante miglioramento,stanno rispondendo bene ai trattamenti in corso”,fa sapere l’ospedale.

L’immobile della scuola dell’infanzia è di proprieta’ del Comune dell’Aquila ed avrebbe avuto un intervento dopo il sisma del 6 aprile 2009. L’esame sul freno a mano elettronico sara’ uno dei punti centrali della perizia per capire cosa sia successo all’asilo di Pile, dove la macchina di una donna di 38 anni si e’ sfrenata ed e’ piombata sui bambini nel giardino uccidendone uno e ferendone altri cinque. Infatti, mentre per i freni di tipo meccanico non rimane traccia dell’utilizzo, per quello elettronico si potra’ verificare la centralina di controllo. In ogni caso, per la donna e’ stata formulata l’ipotesi di reato di omicidio stradale. Le indagini della Squadra Mobile aquilana proseguono pero’ anche sulla questione della sicurezza all’esterno dell’asilo e negli spazi circostanti. Domani la donna sara’ ascoltata per la prima volta dal pm Stefano Gallo. Gli inquirenti dovranno fare chiarezza anche sulle dichiarazioni della coppia madre e figlio rese ai media: la donna avrebbe affermato di aver lasciato l’auto con la marcia inserita, mentre il figlio 12enne subito dopo la tragedia aveva ammesso in lacrime di essere responsabile. Inoltre, alcuni testimoni lo avrebbero visto al posto di guida durante la discesa, con un tentativo di sterzata per impedire la caduta libera.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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