Turismo, 3,2 milioni di italiani rinunciano a partire per i rincari

I prezzi legati ai viaggi sono notevolmente aumentati, e circa 3,2 milioni di italiani alla fine hanno deciso di rinunciare a partire proprio per questa motivazione, come emerge da un’indagine Emg Different per Facile.it. Una famiglia su tre con figli non può permettersi le vacanze e ha rinunciato alle ferie. Gli italiani che invece, nonostante tutto, non hanno abbandonato l’idea di qualche giorno di vacanza e sono riusciti a mettere da parte un piccolo budget hanno optato per soluzioni low cost e anti crisi. Sul fronte trasporti l’auto è il mezzo preferito per le famiglie italiane che, però dovranno fare i conti con possibili aumenti del presso carburante. Secondo l’indagine realizzata da Facile.it, nell’ultimo periodo i prezzi di diesel e benzina sono cresciuti, con incrementi che, da giugno a fine luglio, vanno dal 6% al 12% per il diesel e dal 5% all’11% per la benzina. Considerando una percorrenza di circa 1.000 km e un’auto di fascia media, gli aumenti incidono per circa 5 euro, mentre nella modalità servito la spesa cresce di circa 13/14 euro. Ma i prezzi potrebbero essere decisamente più elevati se ci si rifornisce in autostrada, dove le tariffe tendono ad essere più alte. Chi viaggia in treno non troverà grandi sorprese. I prezzi dei treni non hanno, infatti, subito grandi oscillazioni e risultano ancora in linea con i periodi precedenti, a differenza del caro voli con incrementi fino al 200% in più rispetto alla tariffa media.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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