C’e’ il rischio “di soggetti criminali che disponendo di risorse economiche illegali, potrebbero avvicinarsi i soggetti oggi in difficolta’ creando una dipendenza che li potrebbe portare a diventare i nuovi gestori delle attivita’ economiche”. E’ questo il pericolo maggiore che la Guardia di finanza e’ impegnata a fronteggiare in Abruzzo nella fase 3 dell’emergenza Covid-19. Durante la pandemia sono state sanzionate 414 persone, altre 129 sono state denunciate per aver commercializzato presidi medici e igienizzanti contraffatti e pericolosi: oltre 400 mila quelli sequestrati a vario titolo. Oltre 5 mila le attivita’ commerciali controllare, 131 le irregolari, 47 i titolari sanzionati e 5 quelle chiuse. I dati sono emersi oggi in occasione dei 246 anni dalla fondazione della Guardia di finanza, celebrati nel Comando regionale dell’Aquila alla presenza del generale di Corpo d’Armata Andrea De Gennaro e del generale di Brigata, Gianluigi D’Alfonso
Sul fronte alla lotta della criminalita’ organizzata, nei primi 5 mesi di quest’anno sono stati controllati 65 soggetti, con proposte di sequestro di beni mobili, immobili, aziende e disponibilita’ finanziarie per un valore di 2 milioni di euro circa e provvedimenti di confisca in materia antimafia sempre di 2 milioni di euro. Nel 2019 sono stati controllati 188 soggetti con sequestri patrimoniali per 18 milioni di euro. “L’Abruzzo e’ a rischio di criminalita’ organizzata proveniente da Campania e Puglia per investire nel Chietino e Pescarese, c’e’ un pericolo latente, registriamo tentativi anche da parte delle organizzazioni straniere. Sull’Aquila e Teramo”, ha detto il generale D’Alfonso, “e’ lo spaccio di stupefacenti che ci preoccupa perche’ colpisce i piu’ giovani, con dati significativi basti pensare che nei 4 mesi di lockdown abbiamo sequestrato oltre 4 chili di stupefacenti”. Nel 2019 sono stati scovati in Abruzzo 165 evasori totali, per una evasione dell’Iva superiore ai 18 milioni. Ben 367 sono stati denunciati, mentre i sequestri di disponibilita’ patrimoniali e finanziarie, eseguiti nei confronti dei responsabili di frodi fiscali, superano i 63 milioni di euro a cui si aggiungono le ulteriori proposte di sequestro, che superano i 30 milioni di euro. Sul fronte delle frodi, 43 i casi scoperti per 55 milioni di euro circa. Quanto alla corruzione e al controllo sulla spesa pubblica, sono state denunciate 35 persone tra le quali 17 pubblici ufficiali, mentre per irregolarita’ negli appalti pubblici le denunce sono state sei.