I risparmi degli immigrati in Italia hanno raggiunto quota 8,3 miliardi di euro nel 2024. È quanto emerge dall’elaborazione della Fondazione Leone Moressa sui dati della Banca d’Italia, che stima inoltre un flusso “invisibile” compreso tra 1,2 e 3,7 miliardi, portando il volume complessivo potenziale tra 9,5 e 12 miliardi. Dopo l’incremento registrato tra il 2017 e il 2021, probabilmente influenzato dalle limitazioni alla mobilità internazionale durante la pandemia che hanno ridotto le rimesse informali, dal 2022 si è verificata una stabilizzazione con il ritorno a un maggiore equilibrio tra canali formali e informali. Il Bangladesh si conferma la prima destinazione con 1,4 miliardi di euro (16,9% del totale), seguito da Pakistan e Marocco con rispettivamente 600 e 575 milioni. Significativo il boom della Georgia, passata da 91 a 501 milioni in dieci anni, nonostante una comunità di soli 30mila residenti in Italia. Colpisce invece la scomparsa della Cina dalla mappa delle rimesse: fino al 2013 era la prima destinazione con picchi oltre i 3 miliardi, mentre nel 2024 registra appena 4 milioni di euro inviati, a fronte di oltre 300mila residenti.
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