Musica per la città 2025/26, dedicata a Vittorio Antonellini nel decennale della scomparsa (avvenuta il 23 dicembre 2015), propone uno sguardo sulla musica degli ultimi cento anni in un programma tra sacro e profano. Domani, giovedì 30 ottobre, alle 18 nell’auditorium del Parco all’Aquila, Carlo Boccadoro dirigerà i Solisti Aquilani affiancati dal soprano Gaia Petrone e dal mezzosoprano Chiara Osella. La direzione artistica dell’orchestra d’archi è di Maurizio Cocciolito.
Compositore e direttore già noto al pubblico dei Solisti Aquilani, scrive Carla Di Lena nelle note di sala, Carlo Boccadoro propone questa volta una sua opera del 2021: “Ecco sparir le stelle: canto in memoria di Paolo Castaldi”, per soprano, mezzosoprano e orchestra d’archi. È un brano basato su versi di Torquato Tasso, commissionato all’autore dal Cantiere internazionale d’arte di Montepulciano. Arvo Pärt oltre a essere uno dei compositori più eseguiti al mondo, è un musicista che ha cambiato la percezione dell’ascolto. Estone di nascita, e quindi cresciuto fuori dalle correnti che hanno animato la produzione europea del Novecento, Pärt torna all’origine della successione dei suoni e della loro valenza mistica. L’adozione di un linguaggio da lui denominato “tintinnabuli” si avvale dell’utilizzo di pochissimi elementi con risonanze che vibrano come campane. Greater Antiphons (1988) sono canti brevi che vengono intonati prima e dopo il Magnificat durante la preghiera della sera o i vespri nei giorni che precedono la vigilia di Natale. Apollon Musagète di Stravinsky nasce da una commissione della Fondazione Elizabeth Sprague Coolidge.
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