Disparità sui fondi dello spettacolo. Il Cipas (Cse) scrive al ministro Franceschini

“In buona sostanza con il decreto del 23 aprile 2020 sono stati assegnati contributi alle associazioni che hanno fatto domanda e successivamente con decreto del 11 febbraio 2021 sono stati assegnati d’ufficio ulteriori contributi alle stesse associazioni, senza dare la possibilità di usufruirne ad eventuali nuove associazioni”.  Così Donato Fioriti ,Pres. Naz. Cipas, aderente FLP -Fed Lav Pubbl. e  C.S.E. (Confederazione Indipendente Sindacati Europei)

“Coloro che non ha fatto domanda la prima volta- spiega Fioriti – sono stati esclusi anche la seconda volta: in automatico! Crediamo si tratti di un’ingiustizia , un trattamento iniquo e disparitario tra associazione e associazione. Oggi, con due pec alla direzione generale del Ministero dei Beni Culturali, guidato dal Ministro Dario Franceschini – continua Fioriti – abbiamo chiesto di sanare questo vulnus, in modo tale da permettere di accedere al fondo ad hoc a tutte le associazioni e non solo ad alcune, che poi, ne hanno già beneficiato. Ci auguriamo non si renda necessario adire le vie legali, considerato che si tratta di adoperare unicamente il buon senso, quello del “bonus pater familias”, in un momento così difficile per questo ed altri settori portanti del nostro Paese”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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