Madri, intervista allo scrittore e sceneggiatore Raffaele Morelli

Il treno corre, tre donne parlano di maternità. Le differenze, anche di età, prendono corpo chilometro dopo chilometro. La scena, i dialoghi e il confronto sono l’essenza di Madri, prima sceneggiatura per il teatro di Raffaele Morelli, scrittore pescarese autore, tra i vari titoli, di Voglio tornare al topless bar, edito dalla Casa Editrice All Around di RomaMadri andrà in scena il 18 maggio, alle 19, al cinema teatro Circus di Pescara, con la regia di Milo Vallone e le interpretazioni di Tiziana Di Tonno (Francesca), Valentina Papagna (Giulia) e Dana Gasparro (Diletta).

Morelli, come mai ha scelto di affrontare un argomento come la maternità?

“Fu un suggerimento di un’amica a farmi venire la voglia di trattare un argomento che ai nostri giorni, visto il drammatico calo delle nascite, sembra diventato un tabù. Non è inserito in un progetto perché non amo scrivere seguendo un piano preordinato. Preferisco dare spazio all’impulso”.

Perché il teatro?

“La sceneggiatura originale, che ha qualche anno, era per il cinema, ma né io né l’amica che mi aveva invitato a collaborare abbiamo trovato i canali giusti. Così ho pensato a una riduzione per il teatro, che amo fin da quando ero un bambino e, se lo posso dire, vorrei ringraziare i miei genitori per questo. La riduzione teatrale è stata un’esperienza molto stimolante”.

L’incontro con Milo Vallone…

“Lo conoscevo, anche se non bene. L’ho contattato, gli ho mandato il manoscritto, che gli è piaciuto, ed è cominciata la nostra avventura. Milo ricopre più ruoli: regista, attore in video e produttore esecutivo. Al suo fianco ci sono Claudia D’Antonio, assistente alla regia, e Francesco Sarmiento, realizzazione video”.

Tre donne, tre età differenti, tre modi di vivere la maternità.

“Madri è l’intreccio del loro modo di vedere e affrontare la maternità. Sono tre donne che hanno punti di vista diversi e esperienze diverse ma vivono, in maniera assolutamente differente l’una dall’altra, la complessa e a volte complicata esperienza dell’essere madre. La maternità è una esperienza che solo le donne possono permettersi “.

Ha assistito alle prove dello spettacolo?

“Sì, ed è stato bellissimo. Ho visto all’opera tre attrici bravissime che non hanno fatto la minima fatica a calarsi nei ruoli. Mi ha stupito anche il loro affiatamento sul palco. A tutto questo aggiungiamo la sapienza e la capacità di Milo Vallone”.

Pescara non ha un teatro canonico dai tempi del Pomponi, ma i pescaresi amano il teatro.

“Lo confermano i dati della prevendita dei biglietti di Madri, che vanno al di là delle più rosee aspettative”.

Madri diventerà un libro?

“No. Rimarrà una sceneggiatura. Magari un domani potrei mettere insieme, in una pubblicazione, Madri e altro che ho scritto e sto scrivendo per il teatro, ma per ora non è nei miei programmi”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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