Padre Mio, il documento poetico sulla Passione di Cristo con la sceneggiatura firmata da Davide Cavuti,

«Padre mio» è un vero e proprio documento poetico della «Passione di Cristo» ed è stato prodotto da «MuTeArt Film», in collaborazione con «Dem Film produzioni».

Nell’anteprima andata in scena ieri del documentario «Padre Mio», regia di Antonio D’Ottavio, il messaggio che è arrivato attraverso le parole dei grandi scrittori del passato ci invita ad una profonda riflessione sul mistero della salvezza.

A fare da cornice al documentario, le suggestive immagini della «Processione del Venerdì Santo» di Chieti, tra le più antiche d’Italia, che hanno emozionato attraverso le parole dei protagonisti.

Nella sceneggiatura firmata dal maestro Davide Cavuti (con la consulenza dello storico Aurelio Bigi), sono state inseriti alcuni testi tratti dalle opere di grandi autori del passato: «Il Pianto della Madonna» di Jacopone da Todi, la «Preghiera di S. Bernardo alla Vergine del Paradiso» di Dante Alighieri, l’«Inno alla Vita» di Madre Teresa di Calcutta, un passo tratto dalla «Passione di Cristo» (relativo alla «Dodicesima Stazione: Gesù è inchiodato alla croce») di Mario Luzi (scritta in occasione del «Venerdì Santo» del 1999 per Papa Giovanni Paolo II), la poesia «La Pace» di Davide Cavuti, tratta dal libro «Le Vite» (2016).

Il documentario si è aperto con Edoardo Siravo, attore di teatro cinema e Tv, che ha letto le parole di Mario Luzi.

«Il “Venerdì Santo” è un momento molto importante nel cammino della Liturgia della Chiesa e della fede cristiana, perché è il giorno in cui si fa memoria della Passione di Cristo. La Processione vuole prolungare la riflessione su questo mistero del Cristo morto e raggiungere le persone per dire che nessuno è dimenticato da Dio e ognuno è accompagnato dal suo amore», sono le parole pronunciate da Monsignor Bruno Forte durante il suo primo intervento nel documentario. Successivamente, Paola Gassman ha interpretato il brano di Jacopone da Todi (dallo spettacolo “L’amor che move” del 2015) mentre la voce dell’attore Paolo Bonacelli ci ha consegnato un messaggio di speranza e di pace nel testo firmato da Davide Cavuti; in conclusione, l’arcivescovo di Chieti-Vasto Bruno Forte ha letto una preghiera medievale francese al Cristo Morto, da lui stesso tradotta.

Il racconto della «Passione di Cristo» si è sviluppato attraverso le parole dello storico Aurelio Bigi (memoria storica della «Processione di Chieti» e consulente alla sceneggiatura) del giornalista e governatore dell’«Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti» Giampiero Perrotti, dello scrittore e giornalista Enrico Di Carlo, del presidente della «Deputazione Teatrale Teatro Marrucino» Cristiano Sicari.

La scrittrice e attrice Franca Minnucci ha introdotto sapientemente i brani tratti dalle opere di Jacopone da Todi e di Dante Alighieri.

La colonna sonora è stata firmata dal maestro Davide Cavuti ed è stata impreziosita dalla presenza del tenore Piero Mazzocchetti, interprete dell’«Ave Maria» di Charles Gounod e del «Miserere» di Saverio Sellecchy dalla «Cattedrale di San Giustino».

«Padre mio» è un documento poetico della «Passione di Cristo» e non una ricostruzione vera e propria della «Processione del Cristo morto»; il documentario è stato prodotto da «MuTeArt Film», in collaborazione con «Dem Film produzioni».

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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