Presentazione a Roma del Premio Letterario Gioacchino Volpe, indetto dal Comune dell’Aquila, con lo scopo di contribuire a riscoprire e mantenere vivo il ricordo del grande storico e politico italiano originario dell’Aquila e mettere in luce altre due importanti personalità, sempre di origine aquilana, che hanno avuto una rilevanza nel mondo della divulgazione storico-politica e del giornalismo come Panfilo Gentile e Stefano Vespa.
Gioacchino Volpe, di cui proprio oggi ricorre l’anniversario della nascita (16 febbraio 1876), è stato un politico italiano e uno studioso di rilievo nell’ambito della storiografia italiana contemporanea. Panfilo Gentile è stato giornalista, scrittore, politico e attento lettore della partitocrazia, della quale è considerato anche anticipatore in virtù del suo saggio “Democrazie mafiose”, pubblicato nel 1969. Stefano Vespa, fratello minore di Bruno, è stato giornalista di punta per oltre venti anni del quotidiano Il Tempo.
“Con l’istituzione del Premio letterario Gioacchino Volpe, il Comune dell’Aquila intende promuovere l’attività e le opere di scrittori, giornalisti e autori impegnati che hanno contribuito in modo significativo a divulgare e approfondire la nostra storia nel panorama intellettuale nazionale. Una iniziativa che contribuisce a confermare e rafforzare l’importante vocazione culturale della nostra città finalista per la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2026” così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, durante la conferenza.
“Gioacchino Volpe è un capitolo importante nella storiografia italiana che ci ha fatto conoscere come nessun altro il Medioevo, soprattutto nel periodo comunale, che ha costituito il centro delle sue ricerche e dei suoi studi. Sui Comuni d’Italia ha scritto pagine memorabili, dando un contributo importante e originale alla ricostruzione di quel periodo storico. È bello e significativo che sia proprio un Sindaco, il Sindaco del suo comune, L’Aquila, a prendere l’iniziativa di ricordarlo per valorizzarne la figura e l’opera di studioso”, si legge nel messaggio inviato dal presidente della giuria del Premio Volpe, Gianni Letta.
Gaetano Quagliarello, Presidente della Fondazione Magna Carta e membro della giuria del premio, ha sottolineato come Gioacchino Volpe sia stato “uno dei grandi storici dell’età contemporanea. Per affermarlo, non è necessario né condividere le sue idee né le sue tesi. Basta saper apprezzare la qualità dello sforzo per comprendere e interpretare la storia nazionale sin dai suoi fondamenti. A cent’anni dalla pubblicazione della sua opera più importante, che lo contrappose ad altri grandi come Croce e Salvemini, un premio istituito dalla città che gli ha dato i natali, è anche il modo di ricordare quanto il Paese abbia bisogno di letture profonde e lungimiranti”.