Retribuzioni dei laureati più alte del 20 per cento

Nel 2017, la retribuzione oraria dei dipendenti che possiedono un diploma è pari a 11,54 euro, il 20% in meno rispetto alla retribuzione oraria dei dipendenti che possiedono almeno una laurea triennale (13,85 euro). Il premio retributivo dei laureati risulta inferiore rispetto a quello osservato nel 2014 (21,2%); infatti, i laureati presentano una crescita nelle retribuzioni inferiore rispetto a quella dei diplomati (rispettivamente, da 13,83 euro a 13,85 euro e da 11,41 euro a 11,54). In termini di struttura occupazionale nel 2017 ci sono circa 3 laureati ogni 10 diplomati (incidenza in crescita rispetto al 2014). Il differenziale retributivo tra laureati e diplomati aumenta al crescere dell’anzianità lavorativa. Le posizioni occupate da laureati con anzianità inferiore ai 10 anni, infatti, presentano nel 2017 un differenziale rispetto ai colleghi diplomati con pari anzianità del 17,7% Se l’anzianità supera i 20 anni tale differenziale si attesta al 46%,con una differenza di oltre 28 punti percentuali. L’aumento più significativo del differenziale al crescere dell’anzianità si osserva nel Centro (+33,7 punti percentuali) e nel Nord-est (+29,2 punti percentuali). La composizione tra laureati e diplomati dimostra una maggiore presenza relativa di laureati tra le donne: il numero di dipendenti laureate è, infatti, pari al 37,5% delle diplomate, mentre per l’altro sesso tale rapporto scende al 24,9%. La laurea premia in misura maggiore gli uomini: l’aumento retributivo è del 32,6% rispetto al diploma mentre per le donne si ferma al 14,3%. I laureati (uomini) percepiscono una retribuzione oraria pari a 16,07 euro, superiore del 32,6% rispetto a quella dei diplomati (12,12 euro). Per loro il differenziale più alto si registra nel Nord-ovest (+38,4%) e quello più basso al Sud (+20,5%).

Fra i dipendenti uomini, rispetto al 2014 il vantaggio retributivo dei laureati sui diplomati è diminuito di più di un punto percentuale (dal 34,3%), perché, contestualmente, sono aumentate le retribuzioni dei diplomati (da 12,06 euro a 12,12 euro) e sono diminuite le retribuzioni dei laureati (da 16,20 euro a 16,07 euro). Nel 2017 le donne in possesso di una laurea percepiscono una retribuzione oraria inferiore di oltre 3 euro rispetto ai colleghi uomini (12,58 euro) e il premio collegato al possesso della stessa si ferma a un livello che è meno della metà di quello ottenuto dagli uomini (14,3%). Lo svantaggio delle donne, ovunque evidente, è più marcato nel Nord-est (+9,6% contro +24,1%), nel Centro (+16,3% contro 34,4%) e nel Nord-ovest (+18,6% rispetto a +38,4%). Per le donne il differenziale all’aumentare dell’anzianità cresce di 27 punti percentuali – dal 13,2% per anzianità inferiore ai 10 anni al 40,3% per anzianità superiore ai 20 – mentre per gli uomini di 25 (dal 28,1% per anzianità inferiore ai 10 anni al 53% per anzianità superiore ai 20). 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

L’impegno, lo studio e i riconoscimenti. La brillante carriera di Giovanni Di Deo, tenore alla Scala.

Una passione per la musica coltivata con lo studio e la perseveranza. Il talento e …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *