Cresce il numero di dipendenti privati ma al Sud restano difficoltà

Cresce il numero di lavoratori dipendenti nel settore privato ma il Meridione, pur registrando un aumento, non registra gli stessi tassi  del resto d’Italia. A fornire i dati sono gli Osservatori sul lavoro dell’Inps che fotografano ancora una volta un Paese a due velocita’ e una crescita del lavoro precario con un boom per i lavoratori somministrati e intermittenti. Resiste il lavoro pubblico con 3,3 milioni di dipendenti in media 2018 (-0,1%) mentre quello dipendenti privato avanza del 2,5% toccando quota 13,1 milioni di dipendenti sempre in media annua. Su 13,1 milioni di dipendenti privati in media annua (se si guarda a coloro che hanno avuto almeno una giornata lavorativa retribuita nel 2018 il numero sale a 15,7 milioni) solo 2,84 milioni sono impegnati nel Sud e nelle Isole, pari ad appena il 21,7% del totale. Nonostante si registri una crescita rispetto ai 2,79 milioni del 2017 la percentuale sul totale e’ diminuita (era al 21,9%). Nell’anno i dipendenti pubblici erano in media 3.326.283 (-0,1% sul 2017). Se si guarda a coloro che hanno avuto con la pubblica amministrazione almeno una giornata retribuita nell’anno il numero supera i 3,5 milioni (+0,6%) con con una percentuale di dipendenti nelle regioni del Sud e delle Isole sul totale del 33,4%. La retribuzione media e’ di 32.968 euro, in crescita del 3,1% per effetto dei rinnovi dei contratti 2016-2018 nei vari comparti del pubblico impiego mentre il numero medio di giornate retribuite si attesta a 287. Il comparto con piu’ dipendenti e’ la scuola con 1,15 milioni di lavoratori in media 2018 (1.294.492 i lavoratori con almeno una giornata retribuita nell’anno). Se si guarda ai dipendenti privati (esclusi domestici ed agricoli) in media annua 2018 i lavoratori a tempo indeterminato sono 10.537.903, quasi 600.000 in piu’ rispetto al picco negativo che si era raggiunto nel febbraio 2015 prima dell’entrata in vigore delle nuove regole sull’articolo 18 (il contratto a tutele crescenti) e del boom di utilizzo dell’esonero contributivo triennale per le assunzioni a tempo indeterminato fatte nel 2015. Cresce in modo consistente anche il numero dei lavoratori precari con contratti intermittenti e in somministrazione. Nel 2018 i lavoratori somministrati sono stati 854.723 con una crescita del 9,2% sul 2017 e del 65,5% rispetto al 2014. Nel 2018 la retribuzione media e’ stata di 8.590 euro per 120 giornate retribuite. Aumentano nell’anno soprattutto i lavoratori intermittenti soprattutto grazie alla cancellazione dei voucher che ha spinto le aziende a trovare una soluzione flessibile alternativa. Nel 2018 i lavoratori intermittenti con almeno una giornata retribuita nell’anno sono stati 616.483 (+15,1% sul 2017) continuando il trend di crescita iniziato nel 2017. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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