Inflazione, rincari record dal 2019 burro +60%, olio d’oliva +53%, riso +52% e cacao +51%

Cambiamenti climatici, guerre e crisi delle materie prime pesano sui prezzi al dettaglio, al punto che negli ultimi 6 anni i listini al dettaglio di alimentari e bevande sono saliti in media in Italia del +30%. I dati emergono da uno studio condotto dal Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc). Analizzando i dati statistici ufficiali dell’Istat, emerge che tra agosto 2019 e agosto 2025 alcuni prodotti hanno subito rincari astronomici: il burro detiene il primato, con i listini saliti in media del +60% in sei anni, seguito dall’olio d’oliva (+53,2%), riso (+52%) e cacao in polvere (+51,4%) – spiega il Crc –. Il prezzo del caffè è salito in media del 47,6%, quello dell’olio di semi del 43,6%, le patate del 40,5%. Rispetto al 2019, acquistare oggi un pacco di zucchero costa il 37,5% in più, per la verdura fresca si spende il 36,7% in più, mentre le uova sono rincarate del 34,3%. rincari superiori al 30% anche per pollame, frutta e acqua minerale. Alla base di tali forti rincari vi sono sia i cambiamenti climatici, con ondate di calore e nubifragi che devastano le coltivazioni tagliando le produzioni in diversi comparti, come il caso di cacao, caffè, latticini, sia guerre e crisi geopolitiche, che rendono più difficili e costosi gli accaparramenti di materie prime essenziali, spiega il Centro di formazione e ricerca sui consumi.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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