Istat, inflazione a +7,9 per cento su base annua

Nel mese di luglio 2022, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettivita’ (Nic), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,4 per cento su base mensile e del 7,9 per cento su base annua (da +8,0 per cento del mese precedente), confermando la stima preliminare. Lo riferisce un report dell’Istat sui prezzi al consumo a luglio 2022. L’inflazione su base tendenziale rimane elevata pur riducendosi di un decimo di punto percentuale. Cio’ si deve ad andamenti contrastanti. Da una parte, infatti, rallentano i prezzi dei Beni energetici (da +48,7 per cento di giugno a +42,9 per cento) a causa degli Energetici regolamentati (da +64,3 per cento a +47,9 per cento) con i prezzi degli Energetici non regolamentati che crescono del 39,8 per cento (da +39,9 per cento) e decelerano i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,0 per cento a +4,6 per cento); dall’altra parte, accelerano i prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +8,1 per cento a +9,5 per cento), dei Servizi relativi ai trasporti (da +7,2 per cento a +8,9 per cento), dei Beni non durevoli (da +2,9 per cento a +3,6 per cento), dei Beni durevoli (da +2,8 per cento a +3,3 per cento) e dei Servizi vari (da +1,1 per cento a +1,6 per cento). L’inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +3,8 per cento a +4,1 per cento e quella al netto dei soli beni energetici da +4,2 per cento a +4,7 per cento.
Su base annua rallentano i prezzi dei beni (da +11,3 per cento a +11,1 per cento), mentre accelerano quelli dei servizi (da +3,4 per cento a +3,6 per cento); si riduce, quindi, il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -7,9 di giugno a -7,5 punti percentuali). Accelerano sia i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +8,2 per cento a +9,1 per cento) sia quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +8,4 per cento a +8,7 per cento). L’aumento congiunturale dell’indice generale e’ dovuto prevalentemente ai prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,7 per cento) e degli Alimentari lavorati (+1,4 per cento) ed e’ frenato solamente dalla diminuzione dei prezzi degli Alimentari non lavorati (-1,7 per cento). L’inflazione acquisita per il 2022 e’ pari a +6,7 per cento per l’indice generale e a +3,3 per cento per la componente di fondo. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) cala su base mensile dell’1,1 per cento, a causa dei saldi estivi di cui il Nic non tiene conto, e aumenta dell’8,4 per cento su base annua (da +8,5 per cento nel mese precedente), confermando la stima preliminare. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4 per cento su base mensile e del 7,8 per cento su base annua.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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