Fiducia alla Camera, M5S e Lega escono dall’aula

M5s e Lega Nord viaggiano di pari passo nella loro battaglia contro il governo che definiscono all’unisono un “Renzi-bis”: disertano l’Aula e vanno in piazza. E nonostante lo sforzo di diversificare la loro protesta inevitabilmente si sovrappongono, affiancati anche nella strategia di attacco da Fratelli d’Italia. “I super paladini della centralita’ del Parlamento, nel momento piu’ importante della vita parlamentare non ci sono” ironizza durante la sua replica a Montecitorio Paolo Gentiloni che si scaglia anche contro “l’inarrestabile escalation di violenza verbale” e avverte: “il Parlamento non e’ un social network”. Ma il M5s non demorde e conferma la scelta di entrare in Aula solo per la dichiarazione di voto e poi uscire.

Proprio per non sovrapporsi alla Lega, che annuncia anche lei di non partecipare al voto di fiducia ed esce a protestare davanti il Parlamento, i 5 Stelle oggi evitano invece la piazza. Il loro flash mob per il momento e’ rinviato: al week-end, quando anche la Lega pero’ ha organizzato banchetti per raccogliere firme per andare al voto, e forse gia’ domani quando scendera’ a Roma Beppe Grillo anche per monitorare piu’ da vicino la situazione nel Movimento dopo le dimissioni dell’assessora al Campidoglio Paola Muraro. Un caso che suscita ilari prese di distanza dei parlamentari per lo strano video con cui nella notte la sindaca Virginia Raggi ha diffuso la notizia. I parlamentari del Movimento si aspettano infatti una visita del leader pentastellato: potrebbe inscenare con loro una protesta davanti il Parlamento o fare capolino in occasione di una nuova assemblea congiunta di deputati e senatori convocata a fine giornata. Proprio per cercare una diversificazione dalla Lega e da Fdi il programma di piazza del Movimento non e’ ancora definito. Per il momento Giulia Grillo si limita a ripetere l’annuncio del blog: “Il M5s il 24 gennaio sara’ nelle piazze per una grande manifestazione a sostegno della democrazia. Sara’ un flash mob di democrazia”. Ma il percorso sembra lo stesso di Lega e Fdi. “Saremo in piazza ogni giorno fino ad una grande manifestazione il 22 gennaio, per dire che questa e’ ancora una nazione sovrana: vogliamo votare ora” spiega infatti la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, nella sua replica in Aula al premier. Sia la Lega sia Fdi provano anche ad innalzare striscioni in Aula: Fratelli d’Italia chiede “al voto ora!” mentre il Carroccio si ispira alla Costituzione, “la sovranita’ appartiene al popolo”. Siamo “di fronte a una sovversione della volonta’ popolare” protesta il capogruppo della Lega, Massimiliano Fedriga. Stesso scenario e’ previsto per il voto di domani al Senato. Ma l’ex 5 Stelle Francesco Campanella avverte: “se escono M5S e Lega bastano 137 voti al governo per ottenere la fiducia. Altro che opposizione, cosi’ finiscono per fare la stampella al PD”. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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