Redazione Notizie D'Abruzzo

Coronavirus, problemi per l’atletica leggera

Anche l'atletica leggera abruzzese paga pesantemente il lungo stop causato dall'emergenza sanitaria in atto. A descrivere il quadro del momento e' Mario De Benedictis, tecnico federale di fondo, mezzo fondo e marcia, e fratello del pluriolimpionico di marcia Giovanni De Benedictis. "La situazione e' drammatica considerando che proprio in questo periodo sarebbe partita la stagione dell'atletica. E' invece tutto fermo e non sappiamo al momento quando e come si potra' ripartire considerando che l'obiettivo deve essere quello della tutela degli atleti. Le manifestazioni come le maratone, o grandi eventi che coinvolgono migliaia o anche diverse centinaia di persone quasi certamente salteranno. C'e' poi - spiega Mario De Benedictis - il problema prettamente tecnico degli atleti che non posso allenarsi all'aperto. Chi fa corsa o marcia, per esempio se ha un giardino sotto la propria abitazione, o con un tapis roulant in casa puo' comunque allenarsi in qualche modo, ma chi ha bisogno di spazi, come chi pratica il lancio del disco, del martello, o chi fa salto in alto o in lungo, ha ovviamente problemi maggiori. Sicuramente ci saranno conseguenze a tutti i livelli per una sosta cosi' lunga che penalizza tutti indistintamente".

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Liris: copertura assicurativa per 47 unita’ Smea

"La Giunta regionale ha deliberato, lo scorso 14 aprile, la copertura assicurativa sanitaria temporanea in favore di 47 unita' della Smea (Struttura di missione per le emergenze di protezione civile regionali), e l'approvazione del Piano delle prestazioni 2020/2022 i cui obiettivi sono stati aggiornati anche rispetto all'emergenza Covid-19 in corso". Due provvedimenti proposti dall'assessore al Personale, Guido Quintino Liris. "Ho ritenuto doveroso - spiega - che venissero stanziati fondi per una polizza assicurativa integrativa a favore dei dipendenti in forza alla Smea, poiche' direttamente impiegati nelle attivita' di gestione e superamento dell'emergenza Covid-19, e quindi particolarmente esposti ai rischi della possibile diffusione del contagio, diversamente dal resto del personale regionale che, sulla base delle circolari ministeriali e regionali finora emanate, svolge il proprio lavoro in modalita' smart working. Anche il Piano delle prestazioni 2020/2022 che abbiamo approvato - continua l'assessore - e' stato rimodulato, in ordine agli obiettivi strategici indicati dal Def (documento di programmazione economica finanziaria), sulla base delle ulteriori necessita' che scaturiscono dall'attuale momento di pandemia. Il suddetto Piano - precisa - individua, di volta in volta, i risultati da raggiungere da parte delle Strutture regionali e dei dirigenti ed e' uno strumento volto, dunque, a misurare il rendimento e le performance della Pubblica amministrazione esaltando il principio della meritocrazia e della valutazione dei risultati qualitativi e quantitativi conseguiti nello svolgimento delle attivita' istituzionali assegnate. Aggiornare le prestazioni ai tempi del coronavirus - conclude Liris - significa anche avere una forza in piu' per affrontare questa fase emergenziale"

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Coca Cola e Guizza del gruppo S.Benedetto ricorrono alla cassa integrazione

Le industrie alimentari del settore acque minerali e bevande ricorrono alla cassa integrazione. In questi giorni Coca Cola e Guizza del gruppo S.Benedetto hanno chiesto di accedere agli ammortizzatori sociali. La cassa interessera' circa 200 lavoratori e avra' conseguenze anche per altri lavoratori dell'indotto collegati con le due societa'.La crisi e' stata provocata dalla chiusura di bar e ristoranti, esercizi che utilizzano prevalentemente formati da mezzo litro o prodotto in formato vetro. In attesa di un rapido riavvio di tali attivita', e' forte la preoccupazione dei sindacati per le tasse sulle bevande e sulla plastica che il governo non ancora toglie e che andranno in vigore dopo la prossima estate. "Tra le nuove misure del decreto di governo di aprile dovrebbe trovare spazio la sospensione della sugar tax e della plastic tax - dice Onofrio Rota, segretario generale della Fai-Cisl - sono balzelli che vanno a colpire le imprese agroalimentari e le loro produzioni". Il sindacato non era d'accordo su queste tasse prima dell'emergenza coronavirus ed ancor piu' non e' d'accordo adesso. "Se queste tasse non vengono tolte dal governo le conseguenze per i lavoratori del settore saranno pesantissime. Il colpo per l'economia abruzzese sarebbe mortale" sottolinea Franco Pescara segretario generale Fai-Cisl Abruzzo e Molise

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Provincia dell’Aquila, 72 milioni di euro di opere pubbliche

Ammontano a oltre 72 milioni di euro gli investimenti previsti nel piano triennale delle opere pubbliche 2020-2022 e in quello, biennale 2020-2021, per acquisti, forniture e servizi della Provincia dell'Aquila: il Presidente dell'Ente, Angelo Caruso, ha approvato il decreto per l'adozione dei due programmi che sono finalizzate in particolare nel settore viabilita'. Nonostante le difficolta' che attraversano le Province, a seguito della riforma Delrio del 2014, l'Ente ha saputo "coniugare le necessita' e urgenze provenienti dai territori con le disponibilita' economiche di cui dispone, riuscendo a prevedere investimenti per gli anni 2020-2022 pari a 60.112.397,14 e 12.099137,51 di euro per il programma biennale degli acquisti di forniture di beni e servizi per gli anni 2020-2021 per un totale di euro 72.211.534,65". Tra questi figurano importanti opere nel settore della viabilita', da iniziare nel corso dell'anno, come le spese di progettazione per i lavori di adeguamento e ampliamento del tratto San Benedetto dei Marsi/incrocio Cintarella che prevedono opere per 3 milioni, l'adeguamento funzionale della SP 33 di Coppito e i lavori urgenti di consolidamento e messa in sicurezza delle scarpate in frana lungo la S.R. 82 "della Valle del Liri" nel Comune di San Vincenzo Valle Roveto. Ora il piano dovra' essere convalidato nel prossimo Consiglio provinciale che prevedera', tra l'altro, l'approvazione del DUP (Documento Unico di Programmazione), assise che si svolgera' telematicamente entro la fine del mese di Aprile.

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Ricostruzione, i sindaci a confronto con Legnini per fare il punto della situazione

I sindaci dei Comuni montani di Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo hanno incontrato il Commissario per la ricostruzione post-terremoto, Giovanni Legnini. Il meeting si è svolto su piattaforma digitale ed è stato promosso dal presidente Uncem Abruzzo Antonio Innaurato con i presidenti di Uncem Lazio Achille Bellucci, Umbria Agnese Benedetti, Marche Michele Maiani e con il Presidente nazionale Marco Bussone. Legnini ha inquadrato il lavoro fatto nell'ultimo mese, dopo la sua nomina, per aumentare i pagamenti a imprese, lavoratori, professionisti e anche con la nuova prossima ordinanza che consentirà una forte responsabilizzazione di tecnici e proprietari privati per la ricostruzione, con un controllo degli Uffici speciali e dei Comuni rispetto alla spesa. Legnini ha tratteggiato anche i collegamenti tra la ricostruzioni che il Paese sta facendo nell'area del "cratere" e quella che dovrà avviare nella fase 2 post-emergenza sanitaria. Legnini ha insistito sulla necessità di accelerare i pagamenti e di avere regole certe e chiare, con certezza sui tempi, per la ricostruzione privata che nei Comuni montani ha specifiche peculiarità da riconoscere. Legnini ha puntato su una necessaria e urgente revisione e semplificazione nazionale delle norme sui lavori pubblici, che bloccano e ingessano ogni processo in particolare la ricostruzione post'emergenza sisma. Richiamando Genova, il Commissario ha accennato alle norme semplici e chiare, alle "tre righe" di provvedimento che permettano ai Sindaci operare con efficacia.

Con i sindaci in particolare di Amandola, Norcia e Fontecchio, Legnini si è soffermato sui temi legati allo sviluppo socio-economico dei territori, a come ricostruire e dove e a cosa vuole essere l'Appennino verso il 2030. Perchè anche l'emergenza sanitaria evidenzia la necessità di un grande progetto nazionale di rinascita dei territori.

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Fioretti: nessun ritardo sulla Cassa integrazione

"Nessun ritardo, siamo pronti da domani per la trasmissione all'INPS dei file dedicati, come ci e' stato chiesto, e tra sabato e lunedi' la Regione emettera' i primi decreti di pagamento. La realta' e' che i fondi previsti dal Governo non sono sufficienti tanto che l'attuale copertura basta per un solo mese". Cosi' l'assessore regionale al lavoro Piero Fioretti, della Lega, sulle accuse formulate alla Regione sui ritardi nella erogazione della cassa integrazione ordinaria e in deroga a circa 100mila lavoratori abruzzesi. Fioretti rende noto che fino alla giornata di ieri circa 7.500 datori di lavoro hanno presentato richieste per circa 17mila lavoratori, numeri che hanno portato ad impegnare circa 30 milioni di euro. "Nella riunione di ieri con i colleghi delle altre Regioni - prosegue l'assessore - ci e' stato comunicato che il riparto di 70 milioni per l'Abruzzo e' stato ridotto a 57 perche' il Governo ha dovuto coprire le tre settimane in piu' per le tre regioni, Lombardia, Veneto e Piemonte, che sono entrate prima in cassa integrazione, abbiamo chiesto non solo il ripristino ma il raddoppio del fondo visto che da stime a noi servono circa 150 milioni per per soddisfare le richieste relative alle 9 settimane". Fioretti spiega dati alla mano l'insufficienza dei fondi: "in Abruzzo l'INPS ha considerato che 54.800 i lavoratori non coperti da ammortizzatori ordinari, quindi se si dividono 70 milioni con questo numero si arriva ad un cifra, per due mesi, di 1294 euro, il che significa 650 euro al mese, quindi un reddito di cittadinanza".  In relazione alla polemica sul mancato accordo con le banche abruzzesi per favorire la anticipazione della cassa integrazione, Fioretti sottolinea che per la Regione Abruzzo "vale l'accordo nazionale tra Governo, Abi e sindacati, a cui hanno aderito la totalita' degli istituti di credito abruzzesi, non aveva senso sovrapporsi alle garanzie gia' fornite dall'INPS con il pagamento diretto o con il rimborso alle banche, avremo creato confusione. Abbiamo preferito concentrare le risorse alle fasce piu' deboli della popolazione e alle imprese", conclude l'assessore salviniano

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Fratelli d’Italia dona 420 mascherine all’ospedale di Ortona  

Questa mattina, ad Ortona, il circolo locale di Fratelli d’Italia ha donato 420 mascherine di livello Ffp2 all’ospedale G. Bernabeo. La somma di danaro necessaria per acquistare la merce, pari a 2.100 euro, è stata raggiunta attraverso una raccolta fondi tra gli iscritti e i simpatizzanti del partito.

Le mascherine sono state consegnate direttamente agli operatori sanitari della struttura ospedaliera, ai quali saremo sempre infinitamente grati per il grande lavoro che continuano a svolgere quotidianamente, con coraggio e professionalità, nonostante i considerevoli rischi e le notevoli difficoltà.

Ci preme peraltro sottolineare che i dispositivi di protezione sono stati acquistati presso una farmacia della provincia, al fine di sostenere l’economia del territorio, che è alle prese con una crisi senza precedenti e rispetto alla quale occorrerà intervenire con estrema decisioni e ingenti risorse.

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Arcuri: stop alle spese per potenziare le terapie intensive. Marsilio: sono basito

Il Commissario Domenico Arcuri comunica in una nota che la richiesta formulata dalla Regione Abruzzo per autorizzare 8.255.000 euro di lavori in corso (alcuni già completati o in avanzato stato di completamento) per potenziare le terapie intensive e i reparti di malattie infettive e/o pneumologia, formulata sin dal 26 marzo scorso, "non può essere autorizzata, in quanto è d'obbligo attendere la prevista, credo ravvicinata, programmazione nazionale, che è il competente Ministero normerà quale pilastro essenziale della evoluzione delle azioni di contrasto all'emergenza".

Viene così rinviata ogni decisione solo dopo che sarà definito quel "rinnovato quadro normativo e programmatico" alla luce del quale valutare "la compatibilità e di conseguenza la praticabilità" della richiesta.

"Sono basito e sconcertato. Da tre settimane attendiamo l'autorizzazione a lavori necessari e indispensabili, senza i quali avremmo avuto una carneficina - ha commentato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio - lavori che ovviamente abbiamo iniziato in molti casi già completato. Anche perché nei quasi quotidiani confronti in videoconferenza, prima Borrelli e poi Arcuri, con il conforto dell'intero Governo hanno sempre stimolato le Regioni a non perdere tempo, assicurando la copertura delle spese dietro rendicontazione. Ancora l'8 aprile, Arcuri e Borrelli, tornavano a rassicurare i Presidenti delle Regioni che avrebbe autorizzato e rimborsato tutte le spese sostenute prima del 6 aprile dietro presentazione delle relative rendicontazioni. Ho chiesto spiegazioni al ministro Speranza che ha assicurato che nel 'decreto aprile' ci saranno 'risorse ingenti' e poteri commissariali in capo ai Presidenti. Voglio dire con chiarezza al Ministro, ai Commissari e all'intero Governo che noi ci siamo assunti la responsabilità di dare disposizioni alle Asl per effettuare lavori urgenti senza copertura di spesa, una copertura che a due mesi e mezzo dalla dichiarazione dell'emergenza ancora non c'è, e che continueremo a fare i lavori perché con la salute non si scherza. Se fossimo così irresponsabili da attendere i decreti del Governo, la loro conversione in legge, il versamento dei fondi, l'approvazione dei programmi da parte dei ministeri e via seguitando, la burocrazia ammazzerebbe più gente del virus. Chiedo ai parlamentari abruzzesi di vigilare al massimo livello di attenzione per tutelare il diritto alla salute dei cittadini".

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Bcc Gran Sasso: siamo pronti ad erogare l’anticipo della cassa integrazione

 "Abbiamo la fortuna di essere piccoli stando vicino al territorio, dove siamo radicati e con conoscenze dirette, con la qualità e la solidità di un grande gruppo appartenendo alla Cassa centrale banca. La nostra capogruppo ha aderito subito con tutte le Bcc e da lunedì siamo pronti ad erogare l'anticipo della cassa integrazione ordinaria e in deroga".  Lo ha detto il presidente della Banca del Gran Sasso d'Italia, Giulio Sottanelli. La Banca abruzzese ha tre filiali: all'Aquila, Pineto e Montorio al Vomano, centri della provincia di Teramo. La documentazione per la erogazione è disponibile sul sito internet della banca e l'anticipazione non prevede garanzie da parte del lavoratore perché garante è l'INPS che rimborserà entro sette mesi. In relazione alla emergenza coronavirus, Sottanelli sottolinea che "nel breve c'è bisogno di liquidità immediata subito e in tal senso gli strumenti messi a disposizione dal Governo avrebbero potuto essere ulteriormente semplificati in termini di processi per far arrivare prima i fondi al cittadino".

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La Archis è tra i fornitori dello Stato Maggiore dell’Esercito Italiano

"La Archis è tra i fornitori dello Stato Maggiore dell’Esercito Italiano. L’azienda teatina dei titolari Carlo, Ivan e Manuel Pantalone, in queste ore è risultata aggiudicatrice della procedura negoziata d’urgenza indetta dallo Stato Maggiore dell’Esercito Italiano per la fornitura di 150000 mascherine con filtro modello KN95/FFP2 assicurando un prodotto di grande qualità ad un prezzo decisamente virtuoso. La Archis si è prodigata sin da subito a garantire gli ingenti fabbisogni di dpi necessari al fine di supportare il lavoro di chi è più esposto rischiando quotidianamente la propria vita per proteggere e preservare quella del prossimo. Un ulteriore importante traguardo che inorgoglisce un intero territorio conseguito da una realtà che da sempre fa della serietà, dell’affidabilità e della tradizione i punti cardine della propria attività incentrata sulla fornitura di apparecchi medicali ed elettromedicali, strumenti ed apparecchiature per procedure endoscopiche, strumentari chirurgici, dispositivi e strumentazione medico-chirurgica, apparecchiature ed attrezzature diagnostiche e supporto scientifico" si legge in una nota diffusa dall'azienda.

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