Redazione Notizie D'Abruzzo

Riqualificazione di Via Mazzini, continua la stagione di grandi opere a San Giovanni Teatino

Sono quasi terminati, a San Giovanni Teatino, i lavori di riqualificazione di Via Mazzini. Gli interventi, realizzati dalla ditta aggiudicataria “Diodato Srl”, prevedevano una base di gara di 137mila euro e sono stati aggiudicati per un importo di contratto di 96.209,28 euro oltre i.v.a..

 

Il progetto fa parte di un ampio piano di opere pubbliche, che riguarda vari snodi strategici cittadini: “Dopo il rifacimento dell’asfalto in Via Aldo Moro, Via Vittorio Emanuele e Via Amendola – spiega il Sindaco Luciano Marinucci – ora tocca a Via Mazzini essere oggetto di lavori di riqualificazione. Quest’opera è strategica per la nostra comunità, perché completa un percorso pedonale e ciclabile che congiunge il centro di San Giovanni Teatino a Dragonara. Questa stagione di grandi opere sta cambiando faccia alla nostra città, rendendo le nostre strade sempre più sicure, comode e curate. Il tutto, è bene ricordare, senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini, perché i lavori sono finanziati grazie alla Convenzione Terna”.

 

Gli interventi di riqualificazione prevedono la fresatura dell’attuale tappetino e il suo rifacimento, il rifacimento della segnaletica orizzontale e la realizzazione di un nuovo tratto di rete per lo smaltimento delle acque meteoriche.

 

“Con questo intervento – dichiara l’assessore all’Urbanistica Ezio Chiacchiaretta – proseguiamo nell’opera di ammodernamento della città rispetto agli obiettivi che ci eravamo prefissati. Via Mazzini è una delle strade principali di attraversamento del traffico fra Chieti e Pescara ed è uno snodo essenziale anche per la viabilità locale. Anche altre zone del paese sono interessate da interventi e, da qui a breve, tutto il territorio beneficerà di una profonda opera di riqualificazione che era l’obiettivo dell’Amministrazione Marinucci. Lavoriamo in questo senso, nel modo più veloce possibile, per migliorare la qualità della vita dei cittadini di San Giovanni Teatino”.

 

“I lavori saranno completati nel più breve tempo possibile – prosegue il Sindaco Luciano Marinucci – in modo da restituire alla cittadinanza, e a tutte le persone che ogni giorno percorrono le nostre vie per lavoro o per svago, una strada completamente riqualificata, all’altezza di una città che, grazie ai suoi servizi e alla sua posizione strategica, si conferma sempre di più come punto di riferimento per l’intera Area Metropolitana”.

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Montesilvano. A scuola di Protezione Civile, al via il corso per volontari. 

Ieri sera si è svolta la presentazione del corso per volontari della protezione civile, il vice sindaco Paolo Cilli e il comandante della polizia locale Nicolino Casale hanno portato il saluto dell’amministrazione comunale, ringraziando il presidente di Montesilvano Gianni Faieta per il compito che l’associazione svolge sul territorio.

“La cultura della protezione civile – spiega il vice sindaco e assessore alla Protezione civile Paolo Cilli - è determinante per diffondere la resilienza e per responsabilizzare le persone davanti ai rischi. Per la nostra città è una garanzia poter contare su uomini preparati e aggiornati costantemente. Il Corpo Volontari Protezione Civile Onlus di Montesilvano è un punto di riferimento importante, il loro lavoro in numerose occasioni è stato prezioso per la città. Siamo felici di vedere che numerosi giovani, attraverso il corso di formazione, si metteranno in gioco per sostenere il territorio. Ringrazio il presidente Faieta e tutti i volontari, che sono sempre presenti nei momenti di emergenza e auguro un sereno e proficuo corso a tutti i partecipanti”.

Al momento sono 47 gli aspiranti volontari. Il corso tratterà di temi quali la tutela dell’ambiente, la percezione, la conoscenza e la gestione del rischio. In tutto sono previsti dieci incontri (martedì e venerdì sera) per un totale di cinque settimane con la formazione frontale affidata a docenti di varie componenti del sistema di protezione civile: dipartimenti nazionale di protezione civile, 118, vigili del fuoco e tanti altri.

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Cure palliative domiciliari, Blasioli (Pd): A distanza di quattro mesi dalla mia interpellanza, non un solo atto è stato prodotto dal governo di centrodestra

“A quattro mesi di distanza dalla discussione in aula della mia interpellanza, che parte da una legge nazionale, che è la 38/2010, e che tocca l'aspetto delle cure palliative, in particolare delle cure del fine vita prestate nel domicilio delle persone, non un solo atto è stato prodotto, nonostante le dichiarazioni dell’assessore alla Sanità e la delicatezza del tema”. Con queste parole il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli interviene per denunciare il lassismo del governo regionale di centrodestra su un questione tanto importante qual è il fine vita.

“Lo scorso 19 novembre – ricorda Blasioli – ho presentato in aula una interpellanza dal titolo “Attuazione della rete di cure palliative domiciliari nella Provincia di Pescara”. Le cure palliative prevedono sostegno psicologico, spirituale e fisico, ma anche e soprattutto terapia del dolore. A garantirli sono, per legge, gli hospice delle strutture ospedaliere e gli operatori preposti all’assistenza domiciliare.

La Regione Abruzzo ha coordinato la realizzazione della Rete di Terapia del Dolore e delle Cure Palliative, anche Pediatriche, che ha coinvolto le quattro ASL regionali e le due Facoltà di Medicina e Chirurgia presenti. Purtroppo però, le risposte assistenziali non sono ancora uniformi in tutto il territorio regionale. A Pescara, infatti, l’Hospice Bouganville c’è e funziona bene, ma i suoi nove posti non bastano per l’intera area provinciale. Ci sono tanti pazienti che, quindi, restano in coda e non possono accedervi, ma al di là di questo aspetto sono proprio le cure del fine vita prestate a domicilio che agevolano il malato e con lui la sua famiglia.

L’assessore Verì rispose alla mia interpellanza dichiarando che erano in corso dei concorsi per assumere personale e garantire il servizio domiciliare, che, ripeto, è già presente nelle altre tre province.

Nell’incontro avuto lunedì con l’attuale manager facente funzione della Asl di Pescara, il dott. Antonio Caponnetti, ho scoperto, però, che i bandi per le varie figure non sono mai partiti, nonostante siano passati quattro mesi da quella discussione in aula.

Per assicurare le cure palliative domiciliari all’intera provincia di Pescara occorrono circa 7 medici palliativisti, 16 infermieri e 6 O.S.S. oltre a 3 fisioterapisti, ma dal giorno della discussione dell’interpellanza ad oggi sono diventati operativi solo 3 infermieri in più, che prestano servizio nell’hospice, mentre non è partito il concorso per i medici palliativisti e per i fisioterapisti.

L’unica notizia positiva è il bando per l’ampliamento, previo adeguamento sismico, della struttura che oggi ospita terapia del dolore e il Bouganville. Le strutture saranno indipendenti e collocate su due piani, i lavori, affidati all’impresa Feliziani s.r.l. per un importo di circa 500mila euro, potrebbero partire a fine marzo e durare un anno. Resta, però, il problema delle cure domiciliari,  che ad oggi non è stato affrontato. Si tratta di una battaglia di civiltà che sto portando avanti perché credo che le  persone che si trovano ad affrontare il fine vita abbiano il diritto di farlo nella propria casa, circondati dall'affetto continuativo dei propri cari e nel luogo dove hanno vissuto la loro vita.

Tutto ciò è inaccettabile, anche perché si tratta di garantire ai malati la miglior cura possibile in un ambiente familiare, e alle loro famiglie uno stress emotivo e psicologico minore. Il governatore Marsilio ha il dovere di intervenire immediatamente per sbloccare questa situazione e garantire a tutti i cittadini d’Abruzzo pari diritti e dignità”. 

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Emergenza Corona virus, Meritocrazia Italia: verso la ricostruzione

"Piove sul bagnato. Lo stato emergenziale degli ultimi giorni aggrava un disagio sociale già avvertito per via dei soliti problemi di instabilità lavorativa e progressivo impoverimento. Tra gli altri. Le difficoltà piegano facilmente lo spirito di proposizione, mentre il mercato si orienta verso la minaccia di una nuova recessione.  Si avverte l’esigenza di una maggiore presenza attiva delle autorità statali e di un utile supporto da parte dell’Unione europea, perché è in questi momenti che vengono al pettine vecchi nodi, problemi mai risolti e fintamente dimenticati". Lo affermano i responsabili di Meritocrazia Italia.

"Turismo, commercio, cultura e servizi pubblici sono soltanto alcuni dei settori che più risentono della contingenza e sui quali occorre intervenire. Ora più che in passato è forte il bisogno di ricostruire un welfare (non appiattito su un infruttuoso assistenzialismo, ma) traducibile in iniziative foriere di nuove opportunità di sviluppo e gestione della crisi. La previsione di sussidi a famiglie e imprese, nuovi investimenti nel sociale e una riforma fiscale che punti a ridurre, in modo sensibile e strutturale, il carico tributario gravante su costo del lavoro e redditi sarebbero utili strumenti di ripartenza. La riattivazione del sistema di Cassa integrazione, che vorrebbe dire ripristinare gli ammortizzatori sociali nei territori. Le inefficienze della gestione del sistema sanitario sono un’altra delle questioni che occorre risolvere con maggiore impellenza. A fronte delle forti pressioni del momento sarebbe opportuno potenziare da subito l’assistenza domiciliare, soprattutto per quelle famiglie che abbiano nel proprio nucleo anziani o disabili. D’utilità anche la costituzione di linee telefoniche dedicate, che non si limitino a veicolare richieste di aiuto, ma si occupino anche del supporto psicologico a beneficio di chi risente degli effetti di una lunga quarantena. Nell’immediato, servirà procedere anche a una dettagliata ricognizione, su base regionale, delle strutture sanitarie dismesse e dell’apparecchiatura presente e sollecitare la disponibilità dei presidi non impegnati, per defatigare il carico di quelli più attivamente coinvolti. La collaborazione tra strutture pubbliche e cliniche private è essenziale per fronteggiare il problema con efficacia. Importante sarebbe il supporto del personale medico e infermieristico specializzato in pensione. Tanto manca. Tanto va recuperato. Per altro verso, però, al popolo italiano le risorse non mancano. E si assiste con orgoglio alla tenacia con la quale le imprese lottano per marginalizzare il danno, industriandosi in una improvvisata rivoluzione organizzativa, con repentino riadattamento alle nuove esigenze di gestione di progetti e attività. Meriterebbero maggiore supporto in termini di formazione continua e innovazione tecnologica, con favore per modalità di svolgimento della prestazione lavorativa più flessibili e tarate su obiettivi misurabili.  E particolare attenzione meriterebbero soprattutto le imprese che versano in uno stato d’insolvenza dovuto all’eccezionale stato emergenziale, con riguardo all’accesso alle procedure concorsuali e piani bancari di ammortamento.  Con lo stesso orgoglio si assiste all’eccellenza di una ricerca scientifica da sempre povera, aridamente burocratizzata e non adeguatamente valorizzata nel merito.  Che il vanto dei risultati raggiunti da ultimo possano essere da sprone per una adeguata riforma del sistema di reclutamento accademico e del meccanismo di allocazione delle risorse e per l’adozione di una politica di incentivi calibrata a lungo termine.  Alcune delle misure previste nel decreto mille proroghe appena approvato lasciano ben sperare. L’assunzione degli specializzandi già dal terzo anno potrebbe contribuire al superamento del limite dovuto all’insufficienza di personale. Con favore si guarda anche ai sistemi di stabilizzazione di dipendenti precari della p.a. Meritocrazia Italia auspica che ogni provvedimento sia adottato con lungimiranza e secondo una visione d’insieme, che abbia conto delle peculiari necessità delle aree maggiormente colpite dal problema ma non dimentichi che l’impatto economico dell’emergenza non fa salva nessuna regione del Paese".

 

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Tra il 2012 e il 2018 i pensionati sono diminuiti del 3,6%

Tra il 2012 e il 2018 i pensionati sono diminuiti del 3,6% (a circa 16 milioni) mentre la spesa complessiva per le pensioni e' aumentata dell'8,5% e il reddito medio e' cresciuto del 12,5%. Lo si legge nel documento che l'Istat ha presentato oggi in una audizione sulla Commissione Welfare e previdenza del Cnel. Grazie agli interventi sulla previdenza che hanno portato molti lavoratori a posticipare il momento della quiescenza il numero dei percettori delle pensioni Ivs (invalidita', vecchiaia e superstiti) e' diminuito del 5,7% mentre il loro reddito e' aumentato del 15,2%. I pensionati con trattamenti esclusivamente assistenziali sono cresciuti del 15,1% mentre il loro reddito e' aumentato solo del 4,8%. Nel 2018 i pensionati erano 16 milioni con un trasferimento monetario di 293 miliardi e un reddito medio di 18.000 euro (21.450 gli uomini, 15.474 le donne).

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Approvate le modifiche al Piano Strategico della Zona Economica Speciale

Sono state approvate dalla Giunta della Regione Abruzzo le modifiche al Piano Strategico della Zona Economica Speciale (Zes) della Regione. "Dopo mesi di ritardo attribuibili a responsabilita' del Governo, con questo ultimo atto approviamo finalmente e definitivamente il nuovo. La Regione e' pronta a rinviare al Dipartimento Sviluppo Economico l'implementazione attraverso l'individuazione delle particelle catastali corrispondenti alle singole aree ricomprese nelle zone individuate nella istituendo Zona Economica Speciale". Lo fanno sapere il presidente della Regione, Marco Marsilio, e l'assessore regionale alle Attivita' Produttive, Mauro Febbo. "L'Abruzzo- aggiungono- merita di essere messo al pari delle altre regioni del sud che hanno la Zes gia' approvate. Con difficolta'- precisano- siamo riusciti a portare a termine un iter che nel suo percorso amministrativo ha dovuto superare ostacoli di carattere burocratico causati dall'inerzia del Governo 5 Stelle prima e Pd in seguito". Per Febbo e Marsilio il tempo perso e' stato tanto, in primis per il ritardo con cui il ministero per il Sud ha raccolto le osservazioni del dipartimento per le Politiche di coesione, e successivamente nell'aver "dimenticato" la lettera del Mef. "Ricordo- spiega Marsilio- come solo nel mese di novembre abbiamo appreso dal direttore del dipartimento della Coesione che le osservazioni ministeriali sulla proposta delle Zes della Regione Abruzzo erano pronte gia' da molti mesi ma che l'ex ministro Lezzi non ce le aveva inviate. Abbiamo pagato a caro prezzo questi ritardi". Ora i due chiedono tempi certi.

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La Regione Abruzzo ha aggiudicato due gare Aric di quasi 14 milioni

La Regione Abruzzo ha aggiudicato due gare Aric di quasi 14 milioni di euro, in particolare le due gare d'appalto riguardano l'approvvigionamento sanitario delle Asl e predisposte dall'Aric, l'Agenzia regionale con funzioni di centrale di committenza e di stazione unica appaltante. Si tratta della gara relativa a medicazioni generali, che comprende garze, suture, cerotti ed anche quant'altro si renda necessario per il pre e post trattamento chirurgico, e di quella prevista per l'acquisizione di elettrostimolatori cardiaci definitivi, defibrillatori impiantabili e dispositivi elettrici per il monitoraggio dello scompenso cardiaco. La prima, che ammonta a 18 milioni 500mila euro, 'ha fatto registrare un risparmio di 9 milioni 600mila euro; la seconda, di 70 milioni 728mila 120euro ha permesso di economizzare 4 milioni 100mila euro per un totale complessivo di quasi 14 milioni. ...La formula dell'accordo-quadro con gli operatori economici concorrenti punta a migliorare i risultati clinici attraverso la scelta delle strumentazioni più adeguate e all'avanguardia, anche attraverso la garanzia di una maggiore longevità delle apparecchiature mediche'

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Ex Intecs, Febbo: un ritardo tecnico che verrà risolto nei prossimi giorni

“Un ritardo tecnico scaturito dagli adempimenti procedurali interni a Thales inerenti le attività d’iscrizione all'albo dei fornitori ed alcuni approfondimenti sui curriculum dei ricercatori e personale da reinserire nell'azienda che verrà risolto nei prossimi giorni. Queste le cause oggettive che hanno rallentato l’inizio della realizzazione del progetto del satellite ItalGovSatCom e quindi il ricollocamento a lavoro di una parte dei ricercatori dell'ex Intecs, da anni in attesa di risolvere la situazione occupazionale”. Ad annunciarlo è l’assessore regionale alle Attività Produttive Mauro Febbo a margine dell’incontro svoltosi a Pescara alla presenza dell'amministratore delegato, Donato Amoroso, e il direttore generale dello stabilimento dell’Aquila, Giampiero Di Paolo, della Thales Alenia Space, del sindaco dell’Aquila, e il responsabile della Forentes 24, Roberto RomanelliI rappresentanti della Thales Alenia Space – continua Febbo – hanno confermato la solidità del progetto e la ricollocazione  di una parte importante dei ricercatori entrerà nella realizzazione del programma scientifico per la realizzazione del satellite mentre un'altra parte dei ricercatori ex Intecs saranno presi in considerazione dagli altri partner del programma, Telespazio e Leonardo”.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Confindustria Chieti Pescara, Rita Annecchini eletta presidente della Sezione Moda

Rita Annecchini è la nuova presidente della sezione Moda di Confindustria Chieti Pescara. L'amministratore di Nami, Nuova Accademia Moda Italiana, è stata eletta nel corso dell'assemblea che si è riunita ieri, martedì 3 marzo.

La neo presidente sarà affiancata da Marco Belisario, amministratore di Sartoria Belisario, in qualità di vice  e dai consiglieri Nicola Di Marcoberardino, amministratore Brioni Roman Style SpA; Loreto Di Rienzo, responsabile commerciale di Bond Factory e Luca Francia, co-proprietario di Gea Fashion srl.

«Ringrazio tutti per la fiducia che hanno voluto accordarmi -  ha sottolineato la neo presidente che ha anche tracciato le linee guida del suo mandato -. Proseguiremo sulla efficace strada tracciata dalla precedente presidenza di sezione, attraverso “Autoctonie in terra d'Abruzzo”, il progetto nato con lo scopo di valorizzare una filiera storicamente centrale per il tessuto economico della regione e che ha costituito una best practice di livello nazionale sul tema della sostenibilità. Ora l'obiettivo è quello di rendere questo progetto un sodalizio stabile atto ad attrarre tutti gli stakeholder e a sostenere l'allevamento ovino come punto di partenza di una potenziale filiera a Km zero, che metta a sistema il nostro settore moda con quello agroalimentare e che diventi identificabile di tutto il territorio».

Altro tema che verrà sviluppato durante il triennio targato Annecchini è il piano della lotta alla contraffazione e la tutela del Made in Italy, attraverso la realizzazione di attività di formazione, informazione, workshop e progetti.

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Coronavirus, nuovo caso in Abruzzo

Crescono i casi di Coronavirus in Abruzzo. L'Istituto superiore di Sanita' conferma che anche la moglie e i due figli dell'uomo rientrato da Brugherio a Roseto degli Abruzzi sono positivi al Covid-19. Non ci sarebbero adesso più dubbi sulla figlia dell'uomo, per la quale i test avevano dato inizialmente esito incerto. Il caso del 50enne e' stato il primo in regione. La famiglia resta per ora ricoverata all'ospedale di Teramo. A loro si aggiungono dunque i gia' confermati casi della ricercatrice ricoverata a L'Aquila e del 48enne di San Giovanni Teatino. 

Salgono a otto, due dei quali in attesa di validazione da parte dell'Istituto Superiore di Sanita', i casi di Coronavirus in Abruzzo. E' infatti risultata positiva al Covid-19, nel primo test eseguito nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, la sorella del paziente di Vasto ricoverato da ieri sera all'ospedale San Pio e a sua volta risultato positivo al virus. Anche la donna, fa sapere il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione, e' ricoverata in isolamento nel reparto di malattie infettive dell'ospedale di Vasto. I casi in attesa di conferma dopo le controverifiche dell'Iss sono proprio i due odiern

"Sono stabili le condizioni cliniche del paziente ricoverato presso l'unita' operativa di Malattie infettive dell'ospedale di Vasto. L'uomo, ricoverato ieri sera, e' in buone condizioni, respira autonomamente e mostra segni di un iniziale lieve miglioramento". Questo il bollettino medico diffuso dalla Asl Lanciano-Vasto-Chieti che riporta le condizioni del docente del liceo scientifico Mattioli di Vasto, ricoverato questa mattina e risultato risultato positivo al primo test Covid-19 effettuato all'ospedale di Pescara, centro di riferimento regionale in Abruzzo. Si attende ancora l'ufficialita' del contagio da parte dell'Istituto Superiore di Sanita'.

In Abruzzo il Comune di Vasto ha deciso di chiudere le scuole di ogni ordine e grado fino a sabato 8 marzo, dopo che un uomo del posto, ricoverato in isolamento all'ospedale San Pio, è risultato positivo al Covid 19 dal test eseguito nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara. 

 

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