Redazione Notizie D'Abruzzo

Coronavirus, nuovi casi in Abruzzo

Il laboratorio di riferimento regionale di Pescara ha diagnosticato questa sera altri 3 nuovi casi positivi al Covid 19. Si tratta di 3 donne: una di un centro della provincia di Teramo, che si trova ricoverata nel reparto di malattie infettive di Teramo. Le altre 2 sono di Pescara e sono ricoverate nel reparto di malattie infettive dell'ospedale Santo Spirito. Salgono a 33 i casi positivi nella regione, di cui 16 registrati nella giornata di oggi.

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In Abruzzo, dall'inizio dell'emergenza, sono stati registrati 30 casi positivi al Covid 19, diagnosticati dai test eseguiti nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara. Sono 24 i pazienti ricoverati in ospedale, non in terapia intensiva, mentre gli altri sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva delle Asl. Dall'inizio dell'emergenza coronavirus, il laboratorio di Pescara ha eseguito 237 test, di cui 179 sono risultati negativi. La differenza tra il numero totale e quello degli esiti dipende dal fatto che alcuni test sono stati eseguiti piu' volte sullo stesso paziente. Complessivamente, infatti, i pazienti sottoposti a test in Abruzzo sono stati 227: trenta nella Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, 25 nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 144 nella Asl di Pescara e 28 nella Asl di Teramo. Lo comunica il Servizio prevenzione e tutela della salute della Regione.

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Dalle analisi eseguite nelle scorse ore nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, sono emersi altri 5 nuovi casi positivi al Covid 19, che si aggiungono ai 7 gia' comunicati questa mattina. I primi due riguardano 2 uomini di Ortona, entrati in contatto con l'uomo deceduto la scorsa settimana. Uno si trova in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte della Asl, l'altro e' ricoverato nel reparto di malattie infettive del policlinico di Chieti. Altri 3 casi riguardano altrettante donne entrate in contatto con l'uomo ricoverato all'ospedale di Penne (Pescara) e risultato positivo. Due sono ricoverate, mentre una e' in isolamento domiciliare. E' risultato invece negativo il tampone eseguito sull'uomo deceduto sabato pomeriggio all'ospedale di Penne. Con gli ultimi casi, sale a 29 il numero dei pazienti positivi al virus in Abruzzo, di cui 12 accertati nella giornata di oggi. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione.

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Dalle analisi eseguite la scorsa notte nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, sono emersi 7 nuovi casi positivi al Covid-19. Tutti si trovano in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte della Asl. I primi due casi riguardano due medici in servizio all'ospedale di Penne. C'e' poi un medico dell'ospedale di Pescara e un altro in servizio al punto di primo intervento del presidio di Pescina, che attualmente e' chiuso per la sanificazione dei locali. All'Aquila e' risultato positivo un uomo entrato in contatto con un altro paziente risultato positivo nei giorni scorsi al test. Positivi al test pure due familiari dell'uomo di Ortona deceduto la scorsa settimana. Con gli ultimi casi, sale a 24 il numero dei pazienti positivi al virus in Abruzzo. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione.

Positivo il sindaco di Penne Mario Semproni e due medici dell'ospedale del centro pescarese S.Massimo: e' questo il risultato dei tamponi effettuati nei giorni scorsi nel nosocomio dopo che un anziano paziente ricoverato era stato trovato affetto da coronavirus. Con Semproni e' positivo anche l'altro medico del reparto di geriatria. Nei giorni scorsi l'intera ala del S.Massimo che contiene il reparto di medicina generale e geriatria e il pronto soccorso erano state isolate. Intanto dalle analisi eseguite la scorsa notte nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, sono emersi in totale 7 nuovi casi positivi al Covid 19.  All'Aquila e' risultato positivo un uomo entrato in contatto con un altro paziente risultato positivo nei giorni scorsi al test. 

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Pescara rimaneggiato travolto a Benevento 4-0

Il Benevento continua la sua marcia trionfale. Con il Pescara la squadra di Filippo Inzaghi si vendica della sconfitta dell'andata (l'unica in questo campionato) rifilando un secco 4-0 ai biancazzurri costretti a fare i conti con numerose assenze. Ad aprire le danze, in un match senza publico, e' Insigne al minuto 17 con un sinistro a giro. Tre minuti piu' tardi e' Sau su assist di Insigne ad andare in rete. Al 33' arriva il tris, cross di Improta per Moncini che di testa centra il bersaglio. Al 25' della ripresa e' Improta, su assist di Insigne a firmare il definitivo 4-0.

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Coronavirus, stop a tutti i mercati all’aperto di Pescara

Stop a tutti i mercati all'aperto di Pescara per l'ordinanza firmata dal sindaco Carlo Masci, "nelle more di una nuova ridefinizione e perimetrazione degli stalli mercatali che possa consentire il rispetto di quanto stabilito" dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri, considerato che "i mercati rionali sono particolarmente frequentati da cittadini e turisti e, pertanto, a maggior rischio di contagio". Non si svolgera' quindi il mercato del lunedi' di via Pepe, il piu' importante di Pescara, cosi' come non si svolgeranno quelli di via Rio Sparto, via Carlo Alberto dalla Chiesa del martedi', quello della Strada Parco del mercoledi', quello di via Maestri del Lavoro, quello di Colle Madonna, quello di via Monti Aurunci, quello di via Passolanciano e quello di piazza della Repubblica. Intanto, nel capoluogo adriatico, molti locali delle due zone della movida - piazza Muzii e Pescara Vecchia - stanno annunciando la sospensione delle attivita' e valutando di rimodulare gli spazi cosi' da poter rispettare le prescrizioni del decreto, che impone la distanza interpersonale di almeno un metro. 

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Coronavirus, Parruti: bisogna stare di piu’ a casa

“Siamo di fronte ad uno scenario nuovo. Dobbiamo essere più aperti a cercare la possibile presenza in pazienti locali, perché, a questo punto, è probabile che vi sia una diffusione del virus sul territorio”. Lo dichiara il dottor Giustino Parruti dirigente dell’Unità operativa complessa di Malattie infettive dell’ospedale di Pescara, dopo gli ultimi casi di Coronavirus accertati sul territorio, rivolge un appello ai cittadini.

“Ognuno – dice ancora – deve sentirsi responsabile di una riduzione delle relazioni sociali in termini di rischio e di quantità. In altre parole bisogna stare di più a casa. Le ultime vicende dimostrano che il virus ha anche qui una capacità di diffusione, per cui dobbiamo stare fermi. Le scuole chiuse, lo stop ai locali, sono tutti provvedimenti che devono avere uno scopo, se vogliamo fare come i cinesi, che ne stanno uscendo. Dobbiamo mostrare corresponsabilità civile e sociale nei confronti di questa situazione. Il virus ha bisogno di riprodursi: se lo fermiamo per un po’ di giorni – conclude Parruti – lui muore e scompare”.

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Coronavirus, gli ultimi aggiornamenti

Si registrano in Abruzzo i primi casi di contagi da Covid-19 la cui origine al momento non e' chiara e che potrebbero indicare una diffusione del Coronavirus sul territorio. Nello specifico si tratta della coppia di Citta' Sant'Angelo, prima ricoverata all'ospedale di Penne e poi trasferita a Pescara. I due sono coltivatori diretti che, in base ai primi accertamenti, non hanno avuto nessuna relazione epidemiologica con l'esterno. L'uomo, 70 anni, era ricoverato nel reparto di Medicina dell'ospedale del capoluogo vestino per altre patologie. Sottoposto a tampone, e' risultato positivi al Coronavirus. Una parte dell'ospedale di Penne e' stata isolata con il personale all'interno, tra cui il sindaco, Mario Semproni, medico nella struttura sanitaria del suo comune. La coppia e' stata trasferita Pescara, dove nella notte e' stato eseguito in urgenza il test sulla moglie, che e' risultata positiva. I due sono ricoverati in Malattie infettive e hanno entrambi la polmonite

Complessivamente sono una ventina gli operatori sanitari entrati in contatto con l'uomo e in questi momenti vengono sottoposti a tampone. Le autorita' sanitarie si stanno occupando del tracciamento dei contatti della coppia. Allo stato, sarebbe poco chiara anche l'origine del contagio di un uomo di Manoppello, anche lui positivo al Coronavirus. Il giovane era stato per poche ore in Emilia Romagna e, stando alle prime informazioni, pare che non abbia avuto contatti a rischio. Pertanto, non e' escluso, di conseguenza, che il contagio sia avvenuto in Abruzzo. 

In Abruzzo, stando ai dati forniti dal Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione, sono stati registrati dall'inizio dell'emergenza 17 casi positivi al Covid 19, diagnosticati dai test eseguiti nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara; 13 pazienti sono ricoverati in ospedale, non in terapia intensiva, mentre altri 3 sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. L'ultimo caso positivo e' riferito all'uomo deceduto a Ortona, per il quale non e' stato pero' ancora stabilito il nesso causale tra morte e contagio da Covid 19. Dall'inizio dell'emergenza Coronavirus, il laboratorio di Pescara ha eseguito 163 test. Di questi 128 sono risultati negativi, mentre altri 10 sono attualmente in corso. La differenza tra il numero totale e quello degli esiti e' legato al fatto che alcuni test sono stati eseguiti piu' volte sullo stesso paziente. Complessivamente, infatti, i pazienti sottoposti a test nella nostra regione sono stati 153: 26 nella Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, 18 nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 83 nella Asl di Pescara e 26 nella Asl di Teramo.

Continuano a migliorare le condizioni della giovane dottoressa originaria di Brescia che ha studiato all'Aquila dove era tornata per l'esame di abilitazione, ricoverata al reparto Malattie infettive. La giovane, unico caso positivo nell'ospedale aquilano, aveva avvertito sintomi tipici del Covid 19 dopo essersi vista con il fidanzato un collega di Bergamo, anche lui positivo. Potrebbe essere dimessa nei prossimi giorni: visto che e' asintomatica, lunedi' potrebbe essere sottoposta al test, qualora dovesse risultare negativo, se ne effettuera' un altro dopo due giorni e, qualora venisse confermato, potrebbe tornare a casa. Al reparto di malattie infettive diretto dal dottor Alessandro Grimaldi, sono disponibili 10 stanze a pressione negativa: inoltre ne e' in funzione un'altra dotata di macchinari per la respirazione articolare, come quelle in rianimazione, alla quale domani se une aggiungera' un'altra e, via via, altre nei prossimi giorni.

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Coronavirus, presidiata le stazioni e le autostazioni del Teramano

"In raccordo con la Prefettura e le Forze dell'ordine, che dalle prime ore di questa mattina stanno coordinando il lavoro insieme ai sindaci, sono presidiate e vigilate tutte le stazioni ferroviarie e le autostazioni al fine di monitorare e controllare gli ingressi sul territorio della provincia di Teramo delle persone provenienti dalla nuova zona rossa". A comunicarlo, dal suo profilo Fb, e' il sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto. "Per la citta' di Teramo" aggiunge il primo cittadino, "il controllo sara' svolto, anche con la collaborazione della polizia municipale, sulle stazioni ferroviarie, sulle fermate delle linee di trasporto di lunga percorrenza dell'intero territorio comunale. Non siamo e non siete soli. Insieme ce la faremo"

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Coronavirus, Verì: L’emergenza che stiamo vivendo e’ una cosa seria, reale

"Ne ho condiviso il percorso di approvazione e sottoscrivo in pieno l'ordinanza del presidente Marsilio che impone l'isolamento domiciliare per tutti coloro che stanno rientrando in queste ore in Abruzzo dalle zone rosse del nord Italia". Cosi' l'assessore regionale alla Salute, Nicoletta Veri'. "Quanto e' accaduto ieri con la diffusione delle anticipazioni del decreto della presidenza del Consiglio dei ministri - continua l'assessore - ha creato una corsa contro il tempo per riuscire ad allontanarsi dalla Lombardia e dalle province del Veneto, con un atteggiamento umanamente comprensibile, ma che va fermamente condannato perche' rischia di diffondere il contagio anche in quelle aree del Paese dove il fenomeno e' ancora fortunatamente sotto controllo". "Come assessore alla salute - conclude Veri' - voglio rivolgere un appello al senso civico e di responsabilita' di tutti coloro che stanno arrivando in Abruzzo in queste ore , affinche' restino in casa, non abbiano contatti esterni e segnalino alle autorita' sanitarie qualunque mutamento del proprio quadro clinico. L'emergenza che stiamo vivendo e' una cosa seria, reale. Non e' un film, in cui tutto torna magicamente a posto, grazie allo sceneggiatore. Dobbiamo impegnarci tutti, ognuno dando il proprio contributo, per limitare la diffusione del contagio e vincere questa battaglia. Ma e' un obiettivo che pero' possiamo centrare solo evitando comportamenti a rischio". 

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Coronavirus, Protezione Civile alla Stazione di Pescara

Stazione ferroviaria di Pescara Centrale quasi deserta e presenza degli uomini della Protezione Civile come, disposto dal presidente della Regione Marco Marsilio, per intercettare gli arrivi dal nord e distribuire il decalogo dei comportamenti virtuosi. Nel piazzale delle aree di risulta personale dotato di apposite tute di protezione e mascherine sono all'opera per disinfettare gli autobus di linea

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Coronavirus, quarantena per chi viene dalle zone rosse

 Imposta la quarantena a tutti coloro che rientrano in Abruzzo dalla Lombardia e dalle zone indicate nel Dpcm. Lo prevede un'ordinanza della Regione - firmata dal vicepresidente perche' il governatore e' in isolamento - dopo il "vero e proprio esodo 'biblico'" delle ultime ore. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, parla di "ordinanza di difficile applicazione e altrettanto difficile monitoraggio se non sara' accompagnata da una vasta e coscienziosa collaborazione dei diretti interessati e delle loro famiglie".

"Abbiamo il dovere - dice Marsilio - di tutelare la salute dei cittadini, e per questa ragione ho dato disposizione agli uffici di predisporre un'ordinanza, che a causa del mio momentaneo impedimento reca la firma del vicepresidente della Giunta, Emanuele Imprudente, che impone la quarantena a tutti quanti rientrano in Abruzzo dalle zone elencate all'articolo 1". "La genesi del Dpcm firmato solo oggi e peraltro non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale (quindi non ancora nemmeno in vigore) - prosegue - sta provocando un vero e proprio esodo 'biblico' dalle regioni e dalle provincie elencate all'articolo 1. Gia' da questa notte ho dato disposizioni alla Protezione Civile di inviare squadre di volontari presso le principali stazioni ferroviarie e terminal bus per 'intercettare' gli arrivi da nord, distribuire il 'decalogo' dei comportamenti virtuosi di contenimento del virus e invitare tutti all'isolamento volontario". "Dalle 3 di questa mattina i volontari stanno facendo questa opera preziosa di informazione e sensibilizzazione. Ma la lettura del Dpcm oggi pubblicato sul sito del Governo mostra che non esiste alcun 'divieto' di spostamento dalla Lombardia e dalle province elencate all'articolo 1, ma solo un invito a 'evitare' gli spostamenti non necessari, prevedendo infine un esplicito diritto a recarsi presso la propria 'abitazione, domicilio e residenza'. Un testo simile, per di piu' diramato in bozza con ore e ore di anticipo - conclude - non poteva non provocare le conseguenze che si stanno avendo"

"Rivolgo un appello accorato a tutti perche' adottino misure di cautela e comportamenti rispettosi di se stessi e del prossimo. Quanti stanno 'fuggendo' dalle 'zone rosse' stanno facendo esattamente il contrario di quanto dovrebbero fare, mettendo a rischio la salute dei loro cari e dei loro concittadini. Se proprio non sono in tempo per fermarsi e tornare indietro, abbiano almeno il senso civico e la coscienza di restare a casa in isolamento per due settimane". Lo afferma il governatore dell'Abruzzo, Marco Marsilio, nell'annunciare la quarantena obbligatoria per chi rientra dal Nord, dopo l'"esodo" che si e' generato in seguito alla pubblicazione del Dpcm. 

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Coronavirus, sale il bilancio dei contagiati in Abruzzo

Salgono a 16 i casi di Coronavirus in Abruzzo, dopo i risultati dei test eseguitioggi nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara. Lo rende noto il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione. Cinque i nuovi casi. Il primo un uomo di Manoppello, ricoverato in isolamento all'ospedale di Pescara con una sindrome respiratoria. Ci sono poi marito e moglie di Pescara, posti invece in isolamento domiciliare con sorveglianza sanitaria attiva da parte della Asl, perche' pressoche' asintomatici. Hanno raccontato di essere appena rientrati da una vacanza nel Nord Italia. Il quarto paziente positivo e' un uomo ricoverato all'ospedale di Penne con patologia respiratoria.

Parte dell'ospedale 'San Massimo' di Penne è stata isolata, dopo che un pensionato sulla settantina ricoverato in Medicina e' risultato positivo al Covid-19. L'anziano, residente nel Pescarese, colpito da polmonite e' stato sottoposto a tampone, risultando positivo al Coronavirus. Al momento non si conosce l'origine del contagio. Anche la moglie dell'uomo e' in ospedale. Gli operatori sanitari, tra cui il sindaco di Penne, Mario Semproni, medico nella struttura ospedaliera del suo comune, sono in quarantena, in attesa di accertamenti e di essere eventualmente sottoposti a test.

Il sindacato Fials in una nota interviene sul caso dell'Ospedale di Penne e spiega che bisogna chiedere "con forza di compiere tutti gli atti previsti dai Decreti emanati per salvaguardare il personale, tutto il personale, indipendentemente dalle qualifiche e funzioni svolte. Personale gia' numericamente sotto organico ma, a causa dell'epidemia di Coronavirus, sottoposto a turni stressanti e, spesso, approntati a ridosso degli stessi per colmare i vuoti". La Fials prosegue: "Chiediamo l'immediata riattivazione del reparto di Rianimazione di Penne. Il reparto esiste ed e' gia' dotato di attrezzature nuove, ma viene aperto solo in alcune occasioni post intervento; che la Regione e la ASL si attivino per l'immediata copertura dei posti previsti in organico e per l'immediata immissione di Medici, infermieri e personale parasanitario per fronteggiare l'epidemia. Questa epidemia ha messo in luce come gli organici carenti - che da anni denunciamo e combattiamo - ed il taglio indiscriminato di posti e reparti sia nella nostra regione, come in molte altre, e' una scelta che mina la sanita' pubblica e che priva i cittadini di una adeguata assistenza".

L'ultimo e' un 60enne residente a Roma, che si trovava in Abruzzo per un breve soggiorno. Ricoverato nel reparto di malattie infettive dell'ospedale di Avezzano, sara' ora trasferito al policlinico Gemelli di Roma. Ha riferito di essere stato in vacanza sulle Alpi e di aver avuto contatti con dei cittadini olandesi, risultati poi positivi al contagio. Per tutti sono scattate le misure di sicurezza sanitaria nei confronti dei familiari e si procedera' alla ricostruzione dei contatti avuti negli ultimi giorni. Per 7 dei 16 casi abruzzesi il risultato e' stato confermato dalle controanalisi eseguite dall'Istituto Superiore di Sanita' e dallo Spallanzani di Roma.

 

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