Redazione Notizie D'Abruzzo

Giovanni Legnini nominato Commissario straordinario alla ricostruzione post sisma

“Ringrazio il Presidente del Consiglio Prof. Conte e tutto il Governo per la fiducia accordatami con la nomina a Commissario straordinario alla ricostruzione per il terremoto per il Centro Italia.   Sono consapevole della grande rilevanza della sfida che mi attende e della complessità dei problemi da affrontare, con l’urgenza e la risolutezza che i cittadini e i Sindaci da tempo richiedono alle istituzioni.  Spenderò tutte le mie energie per far sì che la ricostruzione del centro Italia assuma la velocità necessaria per consentire alle comunità di risollevarsi e lo farò con lo spirito di doverosa e massima collaborazione con il Governo e II Parlamento, con i Presidenti delle Regioni e i Sindaci, con la struttura commissariale e i rappresentanti dei cittadini, dei professionisti e delle imprese”, ha affermato Giovanni Legnini.

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Giovanni Legnini nominato commissario per la ricostruzione

 "In considerazione della proroga dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi sismici che hanno colpito il territorio delle Regioni Lazio, Marche, Umbria ed Abruzzo dal 24 agosto 2016", il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte "ha nominato, in data odierna, con proprio decreto, l'avv. Giovanni Legnini Commissario straordinario per la ricostruzione". E' quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi. L'incarico durera' fino alla fine 2020

"L'incarico affidato a Legnini, che decorre da oggi e dura fino al 31 dicembre 2020, era stato precedentemente svolto dal prof. Piero Farabollini, a cui vanno i ringraziamenti della Presidenza del Consiglio per il lavoro svolto", si legge ancora nella nota.

Nel Consiglio regionale d'Abruzzo al posto di Legnini, gia' vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura, entra Pierpaolo Pietrucci, primo dei non eletti nel Pd nel collegio dell'Aquila

"Ringrazio il presidente del Consiglio Conte e tutto il governo per la fiducia accordatami con la nomina a Commissario straordinario alla ricostruzione per il terremoto per il Centro Italia". Lo afferma in una nota Giovanni Legnini. "Sono consapevole della grande rilevanza della sfida che mi attende e - prosegue Legnini - della complessita' dei problemi da affrontare, con l'urgenza e la risolutezza che i cittadini e i sindaci da tempo richiedono alle istituzioni. Spendero' tutte le mie energie per far si' che la ricostruzione del centro Italia assuma la velocita' necessaria per consentire alle comunita' di risollevarsi e lo faro' con lo spirito di doverosa e massima collaborazione con il governo e il Parlamento, con i presidenti delle Regioni e i sindaci, con la struttura commissariale e i rappresentanti dei cittadini, dei professionisti e delle imprese". 

"Prendo atto che finalmente, a poche ore dalla scadenza della proroga, il Governo ha deciso di nominare un nuovo Commissario alla ricostruzione del sisma 2016/17 nella persona di Giovanni Legnini, al quale formulo gli auguri di buon lavoro". Cosi' ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. "La scelta di nominare un quarto Commissario in meno di quattro anni - prosegue Marsilio - e' indicativa delle difficolta' con le quali e' stata affrontata la ricostruzione nel cratere dell'Italia centrale: non vorrei che la mancata conferma dell'incarico a Piero Farabollini suonasse solo come una 'bocciatura' della persona, nascondendo sotto il tappeto la 'polvere' dell'incapacita' dei governi e dei parlamenti che si sono succeduti a offrire risposte concrete ed efficaci ai territori colpiti dal sisma, tuttora impantanati in una infernale macchina burocratico-amministrativa. A poco servira' avere un nuovo Commissario se non sara' accompagnato da uno sforzo convinto e deciso del Governo nel fornirgli gli strumenti normativi e le risorse umane e strumentali indispensabili per una vera svolta, come chiedono inascoltate da anni le Regioni, le Province e i Comuni all'unisono".

"Per la Regione Abruzzo, confrontarsi con un Commissario del proprio territorio - sottolinea Marsilio - puo' rappresentare un'opportunita' di maggiore ascolto e sensibilita' per affrontare il tema - delicatissimo - del 'riequilibrio' dei pesi della ricostruzione, che vedono da tre anni l'Abruzzo penalizzato da una quota del 10% largamente inferiore ai dati e ai fabbisogni reali: sottoporro' subito a Legnini questo tema, con il dovuto equilibrio e la necessaria fermezza, sperando che i rappresentanti delle altre Regioni non vogliano insistere nel mantenere una ripartizione iniqua e ingiustificata, e che Legnini stesso non si faccia 'condizionare in negativo' dalla sua appartenenza territoriale nel timore di non apparire super partes di fronte agli altri territori. La Regione Abruzzo - conclude Marsilio - continuera' a offrire piena e leale collaborazione istituzionale al Commissario che, ne sono certo, sapra' spogliarsi del suo ruolo di leader politico e di partito per mettersi a sua volta al servizio del territorio e dei cittadini che attendono risposte che non possono piu' tardare".

'La nomina di Giovanni Legnini quale Commissario alla ricostruzione per il centro Italia è di certo una buona notizia, perché l'Abruzzo e le altre regioni colpite dal sisma avranno a propria disposizione l'esperienza e la competenza di un uomo delle istituzioni che, al contempo, è vicino alle comunità". Lo afferma Silvio Paolucci, Capogruppo Consiliare del Partito Democratico del Consiglio Regionale dell'Abruzzo. "Sono certo che Giovanni saprà dare il meglio in un ruolo che è anche una sfida importante e delicata, come ha fatto fino ad oggi ai massimi vertici dello Stato e sugli scranni del Consiglio Regionale, sia come consigliere che come presidente della Commissione d'inchiesta sulla discarica di Bussi. - conclude Paolucci - A lui il più sincero e grande in bocca al lupo per il lavoro che lo aspetta e la massima collaborazione perché possa fare da speciale motore alla ricostruzione di tutti i territori colpiti dal sisma e che hanno diritto a rialzarsi del tutto''. 

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Commissione d’inchiesta su Bussi, Legnini: la situazione è tuttora allarmante

Si è svolto il sopralluogo della Commissione di inchiesta “Sito di interesse Nazionale di Bussi sul Tirino - Tutela della salute dei cittadini, bonifica e reindustrializzazione” a Bussi. Durante l’incontro che ha preceduto la visita, al quale hanno partecipato i Commissari e il Presidente del Consiglio regionale, negli uffici della “Società Chimica Bussi”, il Direttore dello stabilimento ha illustrato la storia dell'impianto e delle produzioni che andranno a realizzarsi. Successivamente, sono stati visitati i siti inquinati denominati “2A”, “2B” e “Tremonti”. Al sopralluogo erano presenti alcuni amministratori locali oltre ai rappresentanti dell'Arta Abruzzo Abruzzo e del Settore Gestione Rifiuti della Regione Abruzzo

“La Commissione d’inchiesta ha effettuato un approfondito sopralluogo, visionando i siti industriali ancora attivi della società Chimica Bussi, le discariche 2A e 2B e le aree limitrofe, la discarica Tre Monti – riferisce il presidente Giovanni Legnini -  Il quadro emerso e gli ulteriori elementi di valutazione forniti dall’Arta e dagli altri soggetti istituzionali intervenuti conferma che la situazione è tuttora allarmante. Per un verso appare urgente completare le Misure di Prevenzione e sicurezza per attenuare l’esposizione al rischio dei lavoratori e dei cittadini e l’inquinamento ambientale, anche ripristinando il capping divelto. Per altro verso appare non più procrastinabile l’avvio dei lavori di bonifica, poiché i rischi per la salute e per l’ambiente sono immanenti e attuali e non possono essere sottovalutati. 

La notizia positiva è che già la prossima settimana Edison darà attuazione a quanto già aveva proposto al Ministero dell’Ambiente circa il ripristino del capping nelle aree limitrofe alla centrale Turbogas. Inoltre le misure di prevenzione che vengono adottate sotto la sorveglianza di ARTA, ASL e INAIL dalla Società Chimica Bussi appaiono per fortuna adeguate. La Commissione ha deciso di differire ad altra data il sopralluogo nei siti anch’essi gravemente inquinati di Piano d’Orta di Bolognano previsto per oggi,  a causa del protrarsi per diverse ore del sopralluogo a Bussi. 

La Commissione tornerà a riunirsi giovedì 20 febbraio, con le audizioni del sindaco di Popoli, del Direttore Generale della Giunta Regionale e le associazioni Bussi in Movimento e Bussi ci Riguarda”.

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Oltre 123 miliardi di euro per il piano di rilancio del Sud

Per il rilancio del Mezzogiorno il Piano Sud del governo prevede oltre 123 miliardi di euro. Nel breve termine, nel periodo 2020-22, ci sarà già un primo impatto da 21 miliardi di euro (+65% rispetto al triennio 2016-18) massimizzando l'impatto delle misure nella Legge di Bilancio 2020 per aumentare sensibilmente gli investimenti pubblici. E' quanto prevede il Piano Sud 2030 che è stato illustrato oggi dal ministro per il Sud e la Coesione territoriale Giuseppe Provenzano, assieme al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, all'Istituto d'Istruzione superiore 'Francesco Saveri' di Gioia Tauro. Le azioni su cui si concentrerà l'attività del Governo per rilanciare gli investimenti nel Sud nel triennio 2020-22, a parità di risorse disponibili e senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, "garantiranno una maggiore dotazione di risorse e capacità spesa in conto capitale in media d'anno di circa 7 miliardi di euro, pari all'1,8 per cento del Pil del Mezzogiorno". L'obiettivo viene conseguito mediante il riequilibrio delle risorse ordinarie, con l'effettiva applicazione della clausola del 34%; il recupero della capacità di spesa della politica nazionale di coesione (Fsc); il miglioramento dell'attuazione della programmazione dei Fondi Strutturali e di Investimento europei (Sie). Parte integrante del presente Piano "sarà l'attività di nuova programmazione per il periodo 2021-27, delle risorse della politica di coesione nazionale ed europea".

Tra i punti principali del Piano c'è quello di "un Sud rivolto ai giovani". In particolare si punta ad "investire su tutta la filiera dell'istruzione, a partire dalla lotta alla povertà educativa minorile, per rafforzare il capitale umano, ridurre le disuguaglianze e riattivare la mobilità sociale". Per conseguire questo risultato il piano punta a "scuole aperte tutto il giorno", "al contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica"; alla "riduzione dei divari territoriali nelle competenze"; al "potenziamento dell'edilizia scolastica"; "all'estensione No Tax area (senza penalizzare le Università)", e "all'attrazione dei ricercatori al Sud". Ma non solo si punta nel Piano anche ad infittire e ammodernare le infrastrutture, materiali e sociali, come fattore di connessione e di inclusione sociale, per spezzare l'isolamento di alcune aree del Mezzogiorno e l'isolamento dei cittadini in condizioni di bisogno. Un Piano Sud del Mit di oltre 33 miliardi ma anche ad affrontare l'emergenza viabilità secondaria, ad istituire un Fondo infrastrutture sociali per comuni medi e piccoli, a realizzare nuovi nidi al Sud, a favorire l'inclusione abitativa per cittadini e lavoratori svantaggiati, a creare 'Case della salute' per l'assistenza integrata e al rinnovo della dotazione tecnologica sanitaria. Inoltre si punta a rafforzare gli impegni del Green Deal al Sud e nelle aree interne, per realizzare alcuni obiettivi specifici dell'Agenda Onu 2030 e mitigare i rischi connessi ai cambiamenti climatici. In particolare è previsto un 'reddito energetico' per le famiglie; una sperimentazione di economia circolare; un potenziamento del trasporto sostenibile; contratti di filiera e di distretto nel settore agroalimentare; una gestione forestale sostenibile. 

Inoltre nel Piano si punta a supportare il trasferimento tecnologico e il rafforzamento delle reti tra ricerca e impresa, nell'ambito di una nuova strategia di politica industriale. In particolare grazie ad un Credito d'imposta in ricerca e sviluppo al Sud; al rafforzamento degli Its al Sud; al potenziamento del ''Fondo dei Fondi''; ad una Space Economy Sud e ad aiutare lo sviluppo di Startup tecnologiche al Sud. Inoltre il Piano punta a rafforzare la vocazione internazionale dell'economia e della società meridionale e ad adottare l'opzione strategica mediterranea, anche mediante il rafforzamento delle Zone Economiche Speciali (Zes) e i programmi di cooperazione allo sviluppo. La creazione di lavoro buono, soprattutto per i giovani e le donne, è la premessa e la conclusione necessaria del Piano Sud 2030. Il tasso di disoccupazione dei giovani nel Mezzogiorno ha raggiunto il 48,4% del 2018, a fronte del 24% nel Centro-Nord. Il tasso di attività delle donne al Sud è pari al 41,6%, rispetto al 64,1% nel Centro-Nord e al circa 74% della media Eu-28. Un dato che conferisce alla questione di genere un carattere emergenziale e che richiede una risposta strutturale, accompagnato da un forte sgravio contributivo per anticiparne l'impatto. Per questo nel Piano Sud 2030 sono previste misure trasversali avviate o da avviare nel 2020, per rafforzare la competitività del sistema produttivo la creazione di buona occupazione per giovani e donne. I prossimi step prevedono entro il 31 marzo 2020: un Dpcm per l'attuazione della cosiddetta clausola del 34%; la presentazione della relazione al Cipe sulla riprogrammazione del Fsc; l'approvazione Dpcm sulle modalità attuative del Fondo per gli investimenti in infrastrutture sociali. Entro il 10 aprile 2020 è atteso il Def che deve contenere la quantificazione finanziaria della politica di coesione nazionale per il ciclo 2021-27; entro il 30 aprile è attesa la sottoposizione al Cipe dei Piani Sviluppo e Coesione e entro il 30 giugno la condivisione con la Commissione Europea dello schema di Accordo di Partenariato per la Programmazione 2021-2027. 

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Italiani online 6 ore al giorno, il 94% ha uno smartphone

Sono quasi 50 milioni gli italiani che usano internet su base giornaliera, e trascorrono online in media 6 ore al giorno. In 45 milioni si collegano da smartphone e tablet, e 35 milioni usano i social, a cui si dedicano quotidianamente, in media, 1 ora e 57 minuti. Sono alcuni dei dati che emergono da "Digital 2020" la ricerca condotta da We Are Social in collaborazione con Hootsuite e giunta alla nona edizione. Online si cerca soprattutto intrattenimento. Il 92% guarda contenuti video e il 34% vlog; il 57% ascolta musica in streaming, il 39% web radio e il 23% podcast. Grazie alla diffusione degli assistenti vocali, il 35% degli internauti usa almeno un servizio controllato con la voce. Forte incremento anche per i dispositivi indossabili: un italiano su sette (15%) possiede uno smartwatch o un altro wearable, a fronte del 5% di un anno fa. Lo smartphone e' in mano al 94% degli italiani, che usano soprattutto app di messaggistica (92%), per l'intrattenimento e la fruizione di contenuti video (73%). A seguire l'ascolto di musica (52%), lo shopping (68%) e il gaming (43%). Sul fronte dei social, la piattaforma piu' attiva si conferma YouTube, seguita dalla famiglia di app di Facebook. La ricerca scatta una fotografia anche su scala globale. Nel mondo sono 4,54 miliardi le persone online, con quasi 300 milioni di utenti che hanno avuto accesso ad internet per la prima volta nel corso del 2019. La meta' della popolazione mondiale - 3,8 miliardi di persone - usa regolarmente i social media, e le piattaforme piu' attive sono Facebook, YouTube e WhatsApp. In rapida crescita TikTok, con 800 milioni di utenti attivi al mese di cui 300milioni fuori dalla Cina

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Un 50enne arrestato con la droga nei barattoli della cucina

Nascondeva la droga nei barattoli sui ripiani della cucina. I Carabinieri hanno arrestato un 50enne a Castel Frentano dopo una perquisizione nella sua abitazione, dopo circa un mese di appostamenti e pedinamenti effettuati nei pressi della sua abitazione. In diversi barattoli, chiusi ermeticamente e posti in vari ripiani della cucina, sono stati trovati 3 etti di droga tra hashish e marijuana, un bilancino di precisione e vario materiale per il confezionamento delle dosi, mentre in un altro vasetto, nascosto tra le spezie, sono state trovate 21 banconote da 50 euro, provento dell'attività di spaccio. Tutto è stato sottoposto a sequestro e messo a disposizione della Procura, che ha disposto il trasferimento dell'uomo nel carcere di Lanciano. La droga sequestrata era destinata all'area frentana e avrebbe potuto fruttare un ulteriore illecito guadagno di oltre 6.000 euro.

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Lo scrittore lancianese Remo Rapino candidato al Premio Strega

Lo scrittore lancianese Remo Rapino e' ufficialmente candidato al Premio Strega 2020 con il romanzo "Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio", edito per la Minimum fax. Da settimane si rincorrevamo le voci sulla sua possibile candidatura dopo un tour nazionale per la presentazione del libro che ha ottenuto un grande successo di pubblico e di critica. Stamani la conferma con la comunicazione allo scrittore da parte della casa editrice. Scritto con il registro intimo e confidenziale della prima persona singolare, il romanzo e' il diario intimo, stile memoriale, di un emarginato le cui vicende personali si attorcigliano e si intrecciano alla storia politica e sociale del Novecento. Nel frattempo non si arrestano gli appuntamenti delle presentazioni del romanzo: domani, 15 febbraio, ore 17.30, l'autore conversera' con Paolo Ferri alla libreria Piatti Music Shop di Pescara, mentre il 20 febbraio sara' a Ortona, ore 17, alla Sala Eden.

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Fondi europei, Giunta e Consiglio regionale incontrano i sindaci a Montesilvano

Giunta e Consiglio regionale abruzzese incontrano i sindaci per discutere della nuova programmazione europea 21-27, nel secondo incontro de "Il futuro e' partecipato", in programma a Montesilvano, giovedi' 20 febbraio alle ore 9, al Grand Hotel Adriatico. Dopo l'appuntamento di Roseto degli Abruzzi del 16 dicembre 2019, rivolto ad un partenariato diversificato, nell'incontro del 20 il presidente della giunta e del Consiglio regionale, inquadreranno la cornice regolamentare europea entro la quale i Comuni potranno partecipare alla progettualita' e all'uso delle risorse che saranno prossimamente destinate alla nostra regione. Basandosi sui risultati della corrente programmazione 2014-2020, che ha assegnato complessivamente all'Abruzzo oltre 400 milioni di euro (Por Fesr-Fse), e attraverso le esperienze di quelle linee di azione che hanno meglio funzionato sul territorio, Ente Regione e Comuni potranno confrontarsi su sei tavoli tematici. Il programma della giornata prevedera' i saluti istituzionali del sindaco di Montesilvano, del presidente della IV commissione politiche europee, del presidente dell'Anci regionale, e del presidente dell'Aiccre. Saranno inoltre presentate le relazioni del direttore del dipartimento di presidenza della giunta regionale e del presidente del Consiglio regionale. Concludera' i lavori il presidente della giunta regionale, Marco Marsilio. Alle ore 11.30 verra' inoltre svolta la conferenza stampa sul tema: "Il contributo degli Enti locali alla nuova programmazione 2021-2027"

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L’Abruzzo al ‘Green Road Award’ del Cosmobike di Verona

La Regione Abruzzo parteciperà alla cerimonia del "Green Road Award" in programma domani a Verona, sabato 15 febbraio, in occasione del CosmoBike Show, il festival della bicicletta dove sono attesi ospiti importanti.” A comunicarlo è l’assessore regionale Mauro Febbo che spiega come il "Green Road Award" è il concorso che premia i luoghi d’Italia che riescono a valorizzare le proprie risorse, rendendole accessibili anche a chi viaggia in sella ad una bici.  

L’oscar italiano del cicloturismo nasce da un’idea di Ludovica Casellati, già madrina di alcune nostre iniziative turistiche, direttrice della rivista online Viagginbici.com e founder di Luxury Bike Hotels, con lo scopo di mettere in luce i migliori percorsi e i territori che sono riusciti a realizzare e valorizzare al meglio le vie verdi, con servizi in grado di consentire lo sviluppo del cicloturismo. 

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Export italiano in aumento

Le esportazioni italiana nel 2019 sono in aumento (+2,3%), anche se in misura inferiore rispetto al 2018 (+3,6%), le importazioni invece calano dello 0,7%. Lo comunica l'Istat. L'incremento delle esportazioni in valore nel 2019 riflette un aumento sostenuto dei valori medi unitari (+3,1%) e una flessione dei volumi (-0,8%). Il tasso di crescita dell'export e' piu' sostenuto verso i paesi extra Ue, in particolare verso Svizzera e Stati Uniti, mentre l'export verso Cina e Germania e' in flessione.

Per le vendite italiane in Cina il calo e' dell'1% e per quelle in Germania dello 0,1%, mentre quelle in Svizzera registrano +16,6% e quelle negli Usa +7,5%. I settori trainanti del made in Italy, nel complesso dello scorso anno, sono gli articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+25,6%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+6,6%), articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (+9,7%) e articoli di abbigliamento, anche in pelle e in pelliccia (+7,3%). Per le esportazioni italiane, il risultato del 2019 e' il peggiore da tre anni, a partire dal 2016, quando l'Istat aveva registrato un aumento dell'1,2%, a cui erano seguiti il +7,6% del 2017 e il +3,6% del 2018

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