Redazione Notizie D'Abruzzo

Francavilla, scoperta banda di ladri

I militari della Stazione Carabinieri di Francavilla al Mare sono riusciti ad individuare ed arrestare tre albanesi che da qualche giorno stavano preoccupando la popolazione con furti nelle abitazioni della zona costiera, approfittando delle rarissime assenze dei cittadini o delle abitazioni estive disabitate. Il tutto è iniziato quando i militari si sono appostati davanti ad un appartamento in via Bologna, dopo la segnalazione di un cittadino che aveva notato due persone spostarsi a piedi lungo la ferrovia. I militari dopo una breve attesa hanno localizzato una persona che da provetto acrobata, scendeva utilizzando la grondaia del palazzo e un secondo giovane che lo attendeva guardingo con un piede di porco in mano.

Appena hanno visto i carabinieri si sono dati alla fuga, sempre lungo la ferrovia, ma nel frattempo i militari avevano annotato la targa della macchina avvistata dal testimone. A seguito di una serie di accertamenti sull'auto, i carabinieri della Stazione di Francavilla sono riusciti ad individuare il covo dei tre, riuscendo a bloccarli all'interno prima che potessero fuggire.

L'operazione ha permesso di stanare, in via delle Driadi, due 24enne e un 25enne, con ancora gran parte della refurtiva rubata nei giorni precedenti dalle abitazioni di cinque francavillesi che avevano sporto denuncia: tra questi 2 TV Color, diversi arnesi da scasso e passamontagna e addirittura un piede di porco. 

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Coronavirus, oltre 600 tamponi effettuati a domicilio

Oltre 600 i tamponi a domicilio effettuati negli ultimi dieci giorni dalla Asl di Pescara su tutto il territorio provinciale per contenere la diffusione del Covid-19. Tra questi test ci sono anche quelli eseguiti sui residenti dell'area vestina, inserita in zona rossa. Sono tamponi che la Asl ha ritenuto "urgenti" e, infatti, hanno riguardato pazienti con patologie pregresse, contatti di soggetti risultati positivi e persone con sintomi specifici. Ad eseguire i test, che proseguiranno anche nelle prossime settimane, sono cinque team della Asl, ognuno dei quali composto da un medico legale e da un tecnico della prevenzione. Sette di queste dieci persone sono donne. L'attivita' e' finalizzata a scovare i positivi sul territorio, in quanto una diagnosi tempestiva consente di trattare subito gli eventuali casi positivi e di scongiurare le forme piu' severe del coronavirus

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Coronavirus, firmato l’accordo tra la Regione Abruzzo e le Case di Cura private

Firmato l'accordo tra la Regione Abruzzo e le Case di Cura private. Anche loro, ora, dovranno garantire assistenza ai pazienti (sia Covid che no) e a quelli che, "dopo la fase di acuizione e prima della dimissione a domicilio, necessitano di un periodo di stabilizzazione clinica, attraverso un monitoraggio attento e adeguato per un rientro a domicilio in condizioni di sicurezza". Questo e' quello che si legge nel verbale Crea su cui e' stato poi sottoscritto l'accordo per cui si procedera' ora a fare una ricognizione dei posti letto nelle Case di Cura private per verificarne la disponibilita' e dare cosi' un supporto durante l'emergenza. Un accordo che prevede l'erogazione, da parte delle Asl, l'anticipazione a titolo di acconto dell'80% del tetto di spesa mensile autorizzato per il 2020 per le attivita' di ricovero e valido solo per il tempo della durata dell'accordo sottoscritto. Prevista la possibilita' di effettuare direttamente nelle cliniche private e con il proprio personale, i prelievi per gli esami diagnostici ai ricoverati inviando poi il tampone ai centri di riferimento. Sospese, fino a quando la Regione non dichiarera' terminata questa fase, le norme relative all'incompatibilita' del personale per cui anche le aziende pubbliche potranno chiamare medici e infermieri all'interno delle loro strutture. Prestazioni che saranno corrisposte economicamente alla struttura prevedendo una tariffa forfettaria da corrispondere all'operatore di 50 euro cui si aggiunge il rimborso per il viaggio

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Italia Nostra si oppone sopraelevazione edificio ex banco di Napoli a Pescara.

"Apprendiamo che nella seduta del Consiglio comunale di Pescara di giovedì 9 aprile sarebbe all’ordine del giorno l’approvazione di una variante al progetto relativo all’edificio d’angolo tra corso Umberto e Corso Vittorio Emanuele, conosciuto come ex Banco di Napoli, dalla sua originaria proprietà. Il progetto prevedrebbe una ulteriore sopraelevazione (oltre quella, improvvida, già realizzata in passato) da realizzare con una lcosiddetta “tensostruttura”, visibile dalle strade e piazze limitrofe". Lo affermano un una nota i responsabili di Italia Nostra Abruzzo.

"Proponente è la Fondazione Pescarabruzzo, che ne ha acquisito la proprietà e, mediante una propria società, ne sta curando la ristrutturazione funzionale. La destinazione annunciata  dell’edificio è per finalità culturali ed espositive e di questo non possiamo che compiacerci ed appoggiare le iniziative volte ad irrobustire la offerta culturale cittadina; tuttavia non possiamo che avversare e segnalare alla responsabilità del Consiglio Comunale e della Giunta un intervento che riteniamo incompatibile con l’assetto architettonico dell’edificio e del suo contesto (si ricorda che sull’angolo opposto insiste il “palazzetto Imperato”, pregevole edificio liberty, sull’omonima piazza sorge la chiesa del Sacro Cuore e che lo stesso edificio della Stazione è vincolato). Una sopraelevazione, soprattutto improntata, come si può ben supporre, ad ostentazione formale e tecnologica, è incompatibile col contesto e con l’edificio, una delle prime realizzazioni di Pescara Capoluogo. Il progetto è dell’ingegnere napoletano Camillo Guerra, autore anche della Sede dell’O.N.D. di Chieti. L’opera è stata inaugurata nel 1936 e se ne conservano gli elaborati presso l’Archivio di Stato di Pescara.  Sembra che il progetto (oltre  a presentare queste notazioni negative) sia sfornito anche delle necessarie autorizzazioni della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, in quanto non richieste, sul presupposto che si tratterebbe di  edificio privato e quindi non rientrante nell’art. 10 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio; presupposto che riteniamo erroneo dato che la Fondazione Pescarabruzzo (totale proprietaria della società proponente) è assimilata, per la fattispecie, allo Stato ed agli Enti pubblici territoriali. E’ necessario, perciò riportare all’esame dell’Organo statale preposto la disamina preventiva del progetto. Ad ogni buon conto, Italia Nostra fa appello agli amministratori, ai consiglieri, alle forze politiche, affinché non si proceda nel silenzio, favorito dalla malaugurata pandemia, ad approvare un ulteriore attacco all’architettura storica cittadina".

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Coronavirus, a Pescara e Montesilvano chiuse riviera e strada parco

"Interdizione assoluta" a pedoni, bici e ciclomotori dei marciapiedi e della pista ciclabile della riviera e della Strada Parco, "divieto tassativo" di accedere alle spiagge e stazionare nelle aree verdi. Lo prevedono le ordinanze firmate dai sindaci di Pescara e di Montesilvano  che, in vista delle festivita' pasquali, "blindano" 13 chilometri di litorale, con l'obiettivo di contenere la diffusione del coronavirus. Le ulteriori restrizioni, valide sui territori dei due comuni, saranno in vigore da venerdi' 10 aprile a lunedi' 13 aprile, giorno di Pasquetta. Per i trasgressori sono previste sanzioni comprese tra i 400 e i 3.000 euro. I divieti riguardano il lungomare dal confine con Francavilla al Mare (Chieti) fino a via Maresca a Montesilvano e interessano anche il Ponte del Mare, oltre a tutto il tracciato della Strada Parco, che percorre le due citta'. Previste deroghe per consentire di entrare e uscire di casa a chi risiede sulle strade in questione. L'amministrazione comunale di Pescara, inoltre, ha richiesto all'Autorita' Portuale di procedere alla "chiusura con divieto di accesso per le persone anche sui moli Nord e Sud, sulle banchine e nell'area del Porto Turistico Marina di Pescara". "Ritengo necessario da parte di tutti - dice il sindaco di Pescara, Carlo Masci - fare un grande sforzo. Il nostro futuro dipende da cio' riusciamo a fare oggi, a fare adesso. L'obiettivo deve essere arginare a tutti i costi il contagio e alimentare i risultati che iniziamo a intravedere. Pasqua in casa, tra l'affetto dei propri cari, pur nel rispetto delle prescrizioni di comportamento, si puo' fare senza per questo ritenersi penalizzati".

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Spoltore sospende i mutui comunali in scadenza nel 2020

Il Comune di Spoltore è pronto a sospendere per un anno i mutui che ha contratto e sono in scadenza nel 2020. La decisione fa seguito alle indicazioni di Abi (Associazione bancaria italiana), che ha dato a Comuni, Province, città metropolitane, comunità montane, unioni di comuni e consorzi fra enti locali la possibilità di chiedere alle banche la sospensione per un anno della quota capitale delle rate dei finanziamenti che scadono nell'anno in corso. Gli enti locali potranno così disporre di liquidità aggiuntiva per sostenere le maggiori spese conseguenti agli effetti indotti dalla diffusione del COVID-19: “il periodo di sospensione è di 12 mesi” ricorda il sindaco Luciano Di Lorito.
“Si tratta di una scelta necessaria, perché le difficoltà economiche nei prossimi mesi saranno ingenti, oltre che impossibili da determinare con precisione. Gli strumenti di previsione diventano quindi inutili in momenti come quello attuale”. E' stabilito, inoltre, che non siano modificate le condizioni economiche previste dal contratto: il tasso di interesse al quale viene realizzata l’operazione di sospensione è quello originariamente previsto nel contratto, e le banche aderenti non applicheranno alcuna commissione all’operazione di sospensione. Gli interessi maturati nel periodo di sospensione verranno corrisposti alla banca alle scadenze contrattualmente previste e al termine del periodo di sospensione, la banca estende la durata del piano di ammortamento originario di dodici mesi. Intanto il termine per approvare il bilancio di previsione degli enti locali è stato rinviato al 31 luglio, con la possibilità di fare variazioni di bilancio fino a dicembre, anche se gli uffici del comune di Spoltore continuano a lavorare per averlo pronto in tempi brevi.

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Coronavirus, donate mascherine alla Questura di Pescara dalla Chiesa Cristiana Evangelica Cinese di Montesilvano

"Continuano le donazioni a favore della Polizia di Stato dei dispositivi di protezione individuale indispensabili per lo svolgimento dei servizi istituzionali da parte di tutti quegli operatori che giornalmente lavorano in strada per garantire il rispetto delle misure di contenimento adottate per fronteggiare l'emegenza Covid-19". Lo scrive in una nota la Questura di Pescara sottolineando che "è durante situazioni difficili, come quella che stiamo vivendo, gli uomini si elevano a sentimenti di altruismo ed aiuto che unificano al di là delle differenze di razza, di politica, religione, e che rendono possibile fronteggiare, uniti, le avversità". "La Polizia di Stato e tutti gli uomini de le donne che ne fanno parte ringraziano la Chiesa Cristiana Evangelica Cinese di Montesilvano che questo pomeriggio ha donato altre mille mascherine di protezione"conclude la nota della Questura.

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Spoltore, controlli con i droni per il rispetto misure anti covid-19

Il Comune di Spoltore ha organizzato un servizio di controllo con i droni per il rispetto della quarantena anti-Coronavirus. I controlli sono partiti da oggi (8 aprile 2020) a supporto dell'attività dei Carabinieri e della Polizia Locale.

"Abbiamo preso la decisione di introdurre i droni" ha spiegato il primo cittadino Luciano Di Lorito "perché Spoltore è una città cuscinetto tra Pescara e l'area vestina, dove purtroppo diverse comunità sono diventate zona rossa". I droni si concentreranno dunque nel monitoraggio del territorio spoltorese, con particolare attenzione ai suoi confini. L'obiettivo è in generale quello di intensificare i controlli nei prossimi giorni, quando il clima favorevole e le festività potrebbero indurre ad allentare per un attimo la sorveglianza. Sul territorio di Spoltore in questo momento ci sono 28 persone contagiate, e per 7 di loro è stato necessario il ricovero ospedaliero. Nessuno è al momento in terapia intensiva, anche se ci sono stati dei decessi legati al covid-19 nei giorni scorsi. I primi contagiati invece si avviano ormai verso la guarigione.

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Discarica di Bussi, Costa: Chi ha inquinato deve pagare e bonificare

"La burocrazia, oltre alle necessarie verifiche amministrative, per tanti, troppi anni, hanno bloccato le bonifiche. Da quando sono io al timone del ministero abbiamo definito la questione della proprieta' dei siti e stanziato i primi 50 milioni, pronti a partire appena emessa la sentenza. E ora non ci sono piu' dubbi. Chi ha inquinato deve pagare e bonificare". Lo scrive su Facebook il ministro dell' Ambiente, Sergio Costa, in merito alla sentenza del Consiglio di Stato che attribuisce a Edison la responsabilita' dell' inquinamento dell'area dove nel 2007, a Bussi sul Tirino, e' stata scoperta la discarica dei veleni. "Finalmente oggi abbiamo inconfutabilmente il responsabile di tutto cio': la Edison - scrive Costa su Fb - Non e' una novita', lo dicevamo da anni, ma un conto sono le parole e un altro sono i fatti. La Edison si attivi immediatamente per le bonifiche. Adesso vigileremo e ci renderemo parte attiva affinche' Edison nel piu' breve tempo possibile inizi le attivita' di bonifica e potremo re-investire i 50 milioni per altre operazioni di messa sicurezza del nostro Paese".

La replica di Edison

Edison "prende atto del contenuto della sentenza del Consiglio di Stato alla quale, come ha sempre fatto, si conformera', dando attuazione all'Ordinanza della Provincia di Pescara la cui validita' e' stata da essa confermata, pur ritenendone la assoluta arbitrarieta' e ingiustizia. La Societa' - recita una nota - crede, infatti, che la sentenza violi alcuni principi fondamentali del nostro ordinamento e di quello europeo, in materia non solo ambientale, ma anche civile e societaria, e contraddica la stessa giurisprudenza del Consiglio di Stato, minando gravemente la prevedibilita' della giurisdizione e la certezza del diritto". Edison "agira', conseguentemente, con ogni mezzo e in tutte le sedi contro tale pronuncia, a tutela delle proprie ragioni e per il ripristino della giustizia. In merito al Sito di Interesse Nazionale di Bussi e alle attivita' di bonifica relative ad esso, Edison fino a oggi e' stato l'unico soggetto a farsi carico di azioni di ripristino ambientale dell'area, cooperando, anche sul piano sociale, con le istituzioni pubbliche e tutti gli altri soggetti coinvolti, e mettendo a disposizione le proprie competenze e risorse economiche. La societa' ribadisce che portera' a termine quanto iniziato e che si assume questa responsabilita' e i relativi oneri, sopperendo all'inadempienza e al mancato intervento dell'attuale proprieta'". Edison, prosegue la nota, "ritiene di non avere alcuna responsabilita' o obbligo rispetto alle aree 2A e 2B e limitrofe del SIN di Bussi, oggetto della sentenza del Consiglio di Stato. Tali aree, infatti, distinte dalla Tremonti sono parte di Ausimont fin dal 1981 che ha realizzato e gestito le discariche che si trovano all'interno di esse. Detta societa' e' stata ceduta a Solvay che l'ha incorporata, succedendo nelle responsabilita' e negli obblighi di essa. Dal giugno 2018, infine, tali aree sono passate nella proprieta' e quindi nella custodia e responsabilita' al Comune di Bussi. Edison ricorda che gia' in passato e per altri contesti industriali ha dimostrato di essere in grado di operare in modo proficuo per la soluzione condivisa di problematiche ambientali anche piu' complesse di quella di Bussi"

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Coronavirus, alla Asl di Chieti si punta all’assistenza domiciliare

La Asl Lanciano Vasto Chieti userà kit farmacologici e un saturimetro per evitare l'arrivo di casi gia' gravi in ospedale. Questo l'obiettivo, come spiega il direttore del dipartimento di medicina e coordinatore del progetto dell'ospedale di Chieti, Francesco Cipollone, del nuovo approccio deciso dall'Azienda sanitaria, proposto dal direttore generale Thomas Schael e approvato dall'Unita' di crisi. Un percorso terapeutico che si sposta dunque, dal nosocomio alle abitazioni dei pazienti presi in carico siano essi gia' risultati positivi, in attesa dell'esito dei tamponi o semplicemente affetti da alcuni sintomi che potrebbero indicare il contagio da Covid 19.

A segnalare i casi dovra' essere il medico di base. Solo allora un medico e un infermiere si recheranno dal paziente per fare un controllo, lasciarli il kit di farmaci e consegnarli il saturimetro capace di individuare tempestivamente un'eventuale mancata ossigenazione e, dunque, una possibile crisi respiratoria. La cura farmacologica durera' 14 giorni nel corso dei quali il monitoraggio sara' fatto due volte al giorno telefonicamente. Al termine della prima settimana medico e infermiere torneranno pero' dal paziente e valuteranno l'eventuale necessita' di fare, in wireless, un elettrocardiogramma e una ecografia polmonare le cui immagini saranno trasmesse in diretta alla Radiologia dell'ospedale di Chieti per una valutazione specialistica. Controllo che si ripetera' al temine dei 14 giorni e che se non rivelera' anomalie determinera' la guarigione. Se cosi' non fosse ma le condizioni fossero stabili la cura proseguira', mentre in caso di peggioramento il paziente sara' trasferito in Pronto soccorso per gli approfondimenti e, in ultima istanza, il ricovero.

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