Redazione Notizie D'Abruzzo

D’Alfonso: pesca, urgente pagare alle marinerie il fermo 2018-19

 

Con una lettera indirizzata al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, al Capo della Polizia Franco Gabrielli, a Giovanni Pettorino Ammiraglio Ispettore Capo Comandante Generale Capitaneria di Porto e a Francesco Saverio Abate Capo Dipartimento delle Politiche Competitive, della Qualità Agroalimentare, della Pesca e dell’Ippica, il Senatore Luciano D’Alfonso chiede di accelerare le procedure antimafia per il pagamento delle competenze coincidenti con il fermo biologico del 2018 e 2019 per gli operatori del comparto della pesca: "La necessità di liquidità per gli operatori del mare, è stata aggravata dall’attuale situazione di straordinaria emergenza sanitaria che stiamo vivendo, e questa situazione di bisogno non può restare inascoltata".


 

Ecco il testo integrale della lettera.


OGGETTO: richiesta di accelerazione delle procedure antimafia per il pagamento delle competenze coincidenti con il fermo biologico del 2018 e 2019 per gli operatori del comparto della pesca.

Come certamente saprete, ogni anno ai pescatori vengono liquidate le competenze relative al fermo biologico dell’anno precedente, ma allo stato attuale, i lentissimi riscontri e la lentezza della procedura della Direzione Generale per la Pesca dell’Unione Europea, hanno impedito al Ministero competente di erogare tempestivamente i contributi relativi alle annualità 2018 e 2019, facendo registrare un pesante ritardo di 12 mesi esatti.
La necessità di liquidità per gli operatori del mare, è stata aggravata dall’attuale situazione di straordinaria emergenza sanitaria che stiamo vivendo, e questa situazione di bisogno non può restare inascoltata.
Il decreto legge 18/2020, c.d. Cura Italia, ha destinato 100 milioni di euro per le maestranze della marineria italiana, che attendono però di essere messi in procedura.
Poiché sollecitato dai rappresentanti della marineria della città di Pescara, da cui provengo, e di altre marinerie dell’Adriatico, ho rappresentato il suesposto problema ai rappresentanti del Mipaaf, al Capo Dipartimento Abate ed al Direttore Generale per la Pesca Rigillo, che mi hanno manifestato la conoscenza del problema e la comune volontà di farvi fronte nel più breve tempo possibile.
In seguito ad intercorsi colloqui telefonici con gli stessi, ognuno nell’ambito delle proprie conoscenze e spettanze, mi hanno comunicato la data di fine aprile, come periodo utile per la conclusione dell’iter di pagamento delle competenze per l’annualità 2018, previa verifica delle procedure di antimafia.
Suddette procedure, indispensabili e necessarie al buon andamento ed all’imparzialità del nostro ordinamento, potrebbero però rallentare notevolmente le tempistiche di liquidazione dei contributi, rendendo ancor più grave la mancanza di denaro per gli operatori del settore della pesca.
Il tempo dei richiesti 30 giorni per le procedure infatti, finirebbe con il posticipare ulteriormente i pagamenti, a discapito di chi è costretto ad affrontare questa rottura di civiltà che il coronavirus ha comportato.
La gravità della situazione, ci impone di attivarci per cercare di trovare soluzioni adeguate alla molteplicità di esigenze dei cittadini, evitando che la lentezza della burocrazia possa determinare una ulteriore emergenza nell’emergenza.
Il grido di aiuto proveniente dagli operatori dello strategico settore della pesca, non può rimanere inascoltato, e la situazione di incertezza e preoccupazione in cui versa è divenuta ormai improcrastinabile.
I lavoratori di questo comparto, non potendo lavorare, riversano in una situazione di estrema necessità, poiché non hanno ancora ricevuto le spettanti risorse dalle pregresse procedure e le risorse da attività lavorativa impossibilitata.
Pertanto, Vi sarei grato se, nel rispetto delle procedure e della Vostra autonomia di valutazione, poteste verificare se sussistano le condizioni per un’accelerazione delle tempistiche di espletamento delle necessarie procedure antimafia.
Per le ulteriori ed eventuali specifiche del caso, Vi allego il recapito telefonico del rappresentante dell’Associazione Armatori di Pescara, il Sig. Francesco Scordella: +39 349 244 9507.
Nel ringraziarVi per quanto potrete fare e per le notizie consentite che potrete farmi pervenire a riguardo, Vi stringo cordialmente la mano e Vi auguro buon lavoro.


Sen. Luciano D’Alfonso

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Anniversario sisma Aquila. Legambiente aderisce iniziativa Accendi la tua luce

Migliaia di candele su balconi e finestre per illuminare la notte tra il 5 e 6 aprile e ricordare le 309 vittime del terremoto dell’Aquila, ma anche le oltre 13mila persone morte in Italia, in queste settimane, a causa del coronavirus. Legambiente aderisce all’iniziativa Accendi la tua luce, promossa dal Comitato Familiari delle Vittime, il Comune dell’Aquila, l’Arcidiocesi e la Prefettura dell’Aquila in occasione dell’11esimo anniversario del sisma che nell’aprile del 2009 ferì duramente l’Abruzzo, il suo capoluogo, e diversi comuni del Cratere. Un’iniziativa - Accendi la tua Luce - che va a sostituire la tradizionale fiaccolata in ricordo delle vittime, annullata a causa dell’emergenza coronavirus, e che chiama a raccolta tutta l’Italia per restare uniti anche in questo momento di “isolamento forzato” abbracciando a distanza l’Aquila e l’intera Penisola.

“L’associazione con i suoi circoli e regionali diffusi sul territorio - spiega Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – raccoglie l’appello lanciato dai promotori dell’iniziativa e tra il 5 e 6 aprile accenderà sui balconi delle proprie case una candela per illuminare una notte che undici anni fa ha portato dolore e sofferenza. Stiamo vivendo settimane difficili segnate da un’emergenza sanitaria legata al COVID-19 che ha messo in ginocchio il Paese, e che è ancor più difficile da affrontare in quei territori dove le ferite del sisma sono ancora aperte, come quelli del Centro Italia colpiti prima nel 2009 e poi nel 2016. A loro va il nostro pensiero, e a chi di competenza ricordiamo che in queste zone il processo di ricostruzione deve essere accompagnato anche da una ricostruzione del tessuto sociale ed economico”.

“Questa ennesima emergenza – dichiara Enrico Stagnini, direttore di Legambiente Abruzzo - ci insegna, di nuovo, che siamo parte di un sistema interconnesso e che le nostre scelte, come singoli e come comunità, influenzano la vita di tutti, a livello planetario. Ancora una volta la comunità scientifica internazionale ha dato prova della correttezza e della validità del metodo che segue e tutti gli Stati vi si affidano per affrontare correttamente l’emergenza che stiamo vivendo, seguendo protocolli e direttive di scienziati e ricercatori al fine di mitigare l’impatto della diffusione della pandemia. Ebbene questa comunità scientifica – aggiunge Stagnini - è la medesima che chiede da anni di rivedere il sistema di sviluppo e di sfruttamento delle risorse del pianeta Terra, al fine di non trovarci ad affrontare nei prossimi anni crisi climatiche ed ambientali paragonabili a questa, sia sotto il profilo economico che di vite. Pertanto noi della Legambiente non distogliamo l’attenzione dalle tematiche dei cambiamenti climatici e dello sviluppo sostenibile e rafforzeremo ancora di più i rapporti con la comunità scientifica che per noi costituisce uno dei mattoni su cui abbiamo costruito negli anni il nostro modo di fare ambientalismo”.

 

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Cgil, Cisl, Uil, Ugl Abruzzo criticano il provvedimento di ‘pace legale’ per le imprese

"In arrivo un nuovo condono: nella pandemia da Covid-19 la Regione Abruzzo ne approfitta subito per un provvedimento non all’altezza della situazione, che tutela solo gli interessi di pochi a discapito della moltitudine di famiglie e lavoratori onesti”. Lo affermano Cgil, Cisl, Uil, Ugl Abruzzo, a proposito della legge regionale recante “Misure straordinarie ed urgenti per l’economia e l’occupazione connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”, approvata mercoledì dal Consiglio regionale. I sindacati sottolineano inoltre di aver "chiesto audizione presso le commissioni competenti, e di poter dare il loro contributo per rispondere all’emergenza ed alle esigenze del sistema produttivo e dei cittadini, ma tale richiesta è caduta nel vuoto".

Le quattro sigle, "alla luce di quanto sarebbe stato approvato, che apprendiamo dalla stampa dato che non abbiamo ancora avuto modo di visionare il testo", definiscono "comprensibile il non coinvolgimento dei sindacati confederali, considerato che probabilmente le forze politiche di maggioranza si aspettavano già da Cgil, Cisl, Uil e Ugl una sonora bocciatura del provvedimento. 

Il riferimento dei sindacati, in particolare, è alle misure introdotte per favorire la “pace legale con le imprese”. “Con tali misure - sostengono le organizzazioni sindacali - si vorrebbe eliminare il contenzioso in essere con le imprese abruzzesi, sia in materia civile che amministrativa, definendo transattivamente le vertenze pendenti che le aziende hanno in essere con l’ente Regione, gli enti, le agenzie, le aziende regionali, le Asl e le società controllate dalla regione. Se è vero che dovremmo fare tesoro del passato per comprendere il futuro - osservano Cgil, Cisl, Uil, Ugl Abruzzo - dovremmo ora ricordarci dell’enorme contenzioso civile ed amministrativo che negli anni passati la nostra Regione ha avuto con le imprese private. In questo senso la legge appena approvata prevederebbe che l’Avvocatura regionale privilegi le ipotesi di bonario componimento della lite con il rischio di un grave danno erariale per la Regione Abruzzo e per i cittadini abruzzesi, che potrebbe regalare ingenti risorse alle imprese private che non hanno rispettato le leggi o gli accordi negoziali sottoscritti con gli enti pubblici".

"Un vero e proprio condono camuffato, una richiesta agli uffici legali di attuare una rinuncia parziale al recupero di soldi pubblici verso quelle imprese che non ne avrebbero alcun diritto, una resa contro chi si ritiene non abbia rispettato le regole - rimarcano le quattro sigle -. Ci domandiamo quanto tutto questo sia legale e conforme ai principi del nostro ordinamento ed all’interesse dei cittadini abruzzesi contribuenti. Avremmo voluto dire tutto ciò ai consiglieri che hanno votato il provvedimento, avevamo chiesto di essere coinvolti nelle scelte che il Consiglio Regionale si apprestava a fare ma c’è stata la precisa volontà di escludere le parti sociali, in particolare il sindacato, da ogni costruttivo confronto di merito. Ci saremmo aspettati di meglio! Una legge che impegnasse da subito una ingente massa di risorse sulle famiglie in difficoltà, sui lavoratori e sulle tante imprese oneste che chiedono immediate misure concrete ed efficaci per poter ripartire appena l’emergenza finirà. Spiace constatare - concludono Cgil, Cisl, Uil, Ugl Abruzzo - che, ancora una volta, si è persa un’occasione per lavorare insieme per il bene del nostro Abruzzo".

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Il Garante per la privacy richiama al rispetto dei dati personali nella diffusione sui social

Il Garante per la protezione dei dati personali sta ricevendo, in questo periodo, segnalazioni e reclami con i quali viene lamentata, da parte de famigliari, la diffusione sui social e sugli organi di stampa, anche on line, di dati personali eccessivi (nome, cognome, indirizzo di casa, dettagli clinici) riguardanti persone risultate positive al Covid 19. In una nota il Garante ha voluto ricordare che: " Anche in un situazione di emergenza quale quella attuale, in cui l'informazione mostra tutte le sue caratteristiche di servizio indispensabile per la collettività, non possono essere disattese alcune garanzie a tutela della riservatezza e della dignità delle persone colpite da malattia contenute nella normativa vigente e nelle Regole deontologiche relative all'attività giornalistica". Conseguentemente ha ritenuto "doveroso richiamare l'attenzione di tutti gli operatori dell'informazione al rispetto del requisito dell'essenzialità delle notizie che vengono fornite, astenendosi dal riportare i dati personali dei malati che non rivestono ruoli pubblici, per questi ultimi nella misura in cui la conoscenza della positività assuma rilievo in ragione del ruolo svolto".

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Reddito delle famiglie in calo nel quarto trimestre 2019

Nel quarto trimestre 2019 il reddito disponibile lordo delle famiglie consumatrici e' diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. Lo ha fatto sapere l'Istat nella sua ultima nota relativamente al reddito e risparmio delle famiglie nel quarto trimestre del 2019. La flessione del potere d'acquisto e' risultata piu' marcata (-0,4%) come conseguenza della dinamica positiva dei prezzi. Nel quarto trimestre 2019, infatti, il deflatore implicito dei consumi e' aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici nel quarto trimestre 2019 e' stata pari all'8,2%, in calo di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. La lieve flessione riflette la sopra citata diminuzione del reddito disponibile a fronte di una stazionarieta' della spesa per consumi finali. Il tasso di investimento delle famiglie consumatrici nel quarto trimestre del 2019 e' stato pari al 5,7%, invariato rispetto al trimestre precedente, per la flessione degli investimenti fissi lordi dello 0,3% e della gia' segnalata contrazione del reddito lordo disponibile. (

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Ricostruzione, via libera ai pagamenti per le imprese e nuove assunzioni

Nuovo personale per gli Uffici speciali regionali e un'altra forte iniezione di liquidita' in arrivo per le imprese ed i professionisti impegnati nella ricostruzione del Centro Italia dopo il sisma del 2016, ora costrette a chiudere i cantieri in seguito all'emergenza Coronavirus. Il commissario alla ricostruzione, Giovanni Legnini ha firmato oggi due nuove ordinanze, una che consentira' il pagamento dei lavori effettuati nei cantieri fino al momento della sospensione, senza attendere quindi il completamento degli stati di avanzamento, e un'altra per l'assunzione di 200 nuove unita' di personale negli Usr e nei Comuni del cratere sismico. L'intesa sui due provvedimenti e' stata raggiunta ieri nella Cabina di coordinamento. I pagamenti alle imprese per i cantieri sospesi, che riguardano anche le spese tecniche e quelle per i beni strumentali, saranno effettuati in deroga alle norme che oggi dispongono il raggiungimento di determinate percentuali di avanzamento dei lavori (20, 40 e 70% prima del saldo finale). Una misura straordinaria che restera' in vigore fino al 30 giugno, e che consentira' alle imprese impegnate nella ricostruzione, in questo momento di grave emergenza indotta dal coronavirus, che ha portato al blocco delle attivita', di ottenere liquidita' anche per pagare i loro dipendenti ed i fornitori. L'ordinanza e' immediatamente esecutiva, e permettera' di avviare subito il pagamento degli stati di avanzamento parziali, purche' abbiamo un importo minimo di 5 mila euro. Con lo stesso obiettivo di fornire liquidita' immediata, nei giorni scorsi, il commissario Legnini ha approvato l'ordinanza che consente di pagare un anticipo del 50% sulle parcelle dei professionisti per i progetti presentati e ha dato disposizioni agli Uffici per procedere al pagamento di tutti gli arretrati nel piu' breve tempo possibile. Nei prossimi giorni potrebbero essere attivati altri strumenti di sostegno a favore delle imprese, mirati in particolare alla sicurezza sui luoghi di lavoro alla ripresa delle attivita'. L'altro provvedimento in via di emanazione sblocca l'assunzione di 200 nuove unita' di personale negli Uffici speciali regionali e nei Comuni del cratere per rafforzare la capacita' operativa nelle 2 attivita' legate alla ricostruzione. Le nuove assunzioni erano previste dalla Legge "sblocca cantieri" del giugno dell'anno scorso. All'Ufficio Speciale delle Marche, che oggi ha in organico 210 dipendenti e circa 4 mila pratiche da esaminare, sono in particolare destinate 116 nuove unita' di personale. Altre 30 sono destinate all'Abruzzo, 27 all'Umbria e altrettante al Lazio. Le selezioni del nuovo personale potranno essere avviate dagli Usr direttamente o attraverso un soggetto esterno abilitato. 

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Coronavirus, appello del sindaco Biondi per gli affitti

"Faccio appello al Governo perche' emani misure sugli affitti perche' oggi sono i meno abbienti a non poter pagare in quanto sono coloro che non possiedono una abitazione. Tra le altre cose all'Aquila la problematica e' attuale perche' si stava recuperando la residenzialita' in centro proprio con gente in locazione". Cosi' il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, al Governo nazionale sulla tematica, molto attuale, degli affitti che molti cittadini in piena emergenza coronavirus non possono sostenere. "Con interventi mirati potrebbe emergere chi paga con un regolare contratto, comunque, mi preoccupo anche di chi potrebbe diventare povero, parlo ad esempio di gestori di locali che avevano aperto da poco o anche chi e' storico, che non sa come pagare l'affitto, oppure di giovani coppie - continua Biondi che nei giorni scorsi ha lanciato un appello ai proprietari del capoluogo regionale. "Dobbiamo decidere quello che si puo' fare e quello che non si puo' fare: io posso fare solo appelli nei confronti di chi ha una seconda casa affittata ed ha un reddito non intaccato dal coronavirus per chiedere di rinviare di un o due mesi l'affitto, fare una moratoria oppure, a coloro che non vivono di affitto, sospendere i pagamenti. I Comuni possono fare, come noi abbiamo fatto, norme per accelerare e sbloccare pagamenti per cittadini e imprese e quanto altro di nostra competenza visto che l'abbattimento di tasse e sospensione dei fitti sono di competenza governativa - spiega ancora il sindaco che invia un altro messaggio a Roma: sulla tasse, se ci vogliono dare una mano, facciano un trasferimento straordinario per azzerare la riscossione dei tributi locali, quindi anche sui locali commerciali". 

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Coronavirus, reperite 68 stanze a Teramo per i sanitari e le forze dell’ordine

Sono 68, al momento, le stanze reperite dal Comune di Teramo in cinque strutture ricettive tra il capoluogo e la frazione di San Nicolo' e che saranno messe a disposizione dei sanitari, ed anche delle forze dell'ordine, impegnate a contrastare la diffusione del coronavirus, che ne faranno richiesta. Ad annunciarlo, questa mattina, il sindaco Gianguido D'Alberto e il vicesindaco con delega alla Protezione civile Giovanni Cavallari, rispondendo cosi' alla richiesta, avanzata nei giorni scorsi dai sindacati, di trovare degli alloggi temporanei da mettere a disposizione di quei medici, infermieri e oss che per motivi di precauzione nei confronti delle proprie famiglie preferiscono non tornare a casa dopo il lavoro.

Individuate le strutture il Comune ha poi deciso di metterle a disposizione non solo del personale sanitario ma anche delle forze dell'ordine "che stanno lavorando strenuamente per far si che la propagazione del virus possa essere ridotta al massimo". Ieri la Regione ha stabilito la quantificazione della spesa per ogni struttura alberghiera, ma in attesa che l'iter si concluda e della relativa convenzione il Comune ha deciso di garantire questa possibilita' fin da subito per rispondere alle esigenze del territorio. Gli interessati dovranno mandare una mail al Coc del Comune indicando i dati personali, il numero di telefono e un'autocertificazione che attesti di non essere positive al virus e il Comune gli fornira' l'indicazione della struttura dove potersi appoggiare. Successivamente, in base alle richieste, le strutture disponibili saranno utilizzate anche per rispondere ad altre esigenze quali quelle di riservare degli spazi a quelle persone che sono in fase di guarigione clinica ma che non sono ancora in una situazione che gli consenta il rientro in famiglia, alle persone in quarantena obbligatoria che non possono svolgerla all'interno delle famiglie o dei cittadini che rientrano dall'estero e di quelle persone che sono prive di abitazione, come i senza tetto. 

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Coronavirus, il racconto di un paziente che è guarito

E' guarito dal coronavirus e ha voluto raccontare la sua esperienza, partendo dal timore di aver contagiato le persone care. Ora però per Marco (nome di fantasia, ndr) inizia una nuova fase grazie alla terapia sperimentale utilizzata a Chieti dalla Clinica di Malattie infettive del policlinico. Il giovane e' stato sempre informato e consapevole della patologia e della scelta del responsabile della Clinica, Jacopo Vecchiet, di curarlo con il Tocilizumab, il farmaco gia' impiegato nella cura dell'artrite reumatoide e in grado di ridurre l'infiammazione che causa danni agli organi e cosi' dopo aver dato il consenso e' iniziato il percorso. ''Ancora adesso non so dove, come e quando ho contratto il virus - dice Marco ripercorrendo le ultime settimane - per quanto abbia cercato di darmi delle risposte. E' accaduto e basta, e farsi domande oltre un certo limite non era d'aiuto. Quando sei li' hai paura non solo per te - aggiunge - ma per quelli che sono a casa e temi di avere contagiato. Mi tormentava il pensiero di essere causa di sofferenza per le persone che amo di piu' e che mai avrei voluto mettere in pericolo''. La sua sensazione, in un reparto nel quale si e' isolati e i contatti con il mondo di fuori sono pochissimi, e' stata quella di trovarsi nel posto giusto, in mani sicure: ''Arriva un momento nel quale pensi a una sola cosa - ricorda Marco -: devi migliorare la tua condizione, vale solo quello''. L'incubo coronavirus e' finito ma questa vicenda ha lasciato un segno indelebile ''La mia vita e' cambiata sicuramente - conclude Marco -, queste sono situazioni che fanno riflettere e io di tempo per pensare ne ho avuto in ospedale. E si', sono cambiato eccome. Ognuno dovrebbe apprendere qualcosa da questi giorni, perche' e' la vita di tutti a essere cambiata''. 

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Gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Margherita Hack” di Castellalto premiati dall’Unione Astronomica Internazionale

La classe IV A della scuola primaria tempo-pieno di Castelnuovo Vomano, dell'Istituto Comprensivo “Margherita Hack” di Castellalto, si è aggiudicata il 2° posto al Concorso Internazionale NameExoWorlds: dai il nome a un pianeta, indetto la scorsa estate dall’Unione Astronomica Internazionale (IAU), l’autorità internazionale che riunisce appassionati e professionisti di astronomia in tutto il mondo, e che –fra le altre cose– assegna i nomi a molti dei nuovi corpi celesti che vengono continuamente scoperti. Quest’anno, per celebrare i suoi primi 100 anni, ha proposto ad ogni Paese membro di scegliere il nome di un pianeta e della stella intorno a cui orbita.
Sono sempre più numerosi i pianeti orbitanti intorno ad altre stelle di cui si conoscono l'esistenza e, in molti casi, le caratteristiche. Una platea destinata a crescere sempre di più nei prossimi decenni, grazie ai continui progressi della ricerca sui pianeti extrasolari, una branca dell'Astrofisica nata appena venticinque anni fa, ma già con un Premio Nobel vinto quest'anno dagli scienziati Michel Mayor e Didier Queloz, che scoprirono nel 1995 il primo esopianeta in orbita attorno a una stella di tipo solare.
HD102195 e HD102195b –proprio così– questi i nomi scientifici della stella e del pianeta "affidati" all’Italia: HD102195b è un pianeta gigante gassoso, scoperto nel 2006, che orbita intorno alla stella di classe “G” HD102195, con alcune caratteristiche simili al nostro Sole.
I bambini della scuola di Castelnuovo Vomano hanno scelto per il pianeta e il “suo” sole i nomi di “Arlecchino e Pulcinella” ed inviato insieme alle maestre la loro proposta. Tra più di 600 proposte arrivate, un comitato di esperti e professionisti del campo composto da docenti, professori universitari e ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), ne ha selezionate solo tre come finaliste: quella –appunto– dei bambini di Castelnuovo Vomano, insieme ad altre due coppie di nomi “Flegetonte e Lete” e “Aurus e Denarius”.
Abbiamo chiesto ai bambini e alle loro maestre le motivazioni che hanno portato alla loro scelta, ci hanno risposto così: «Arlecchino e Pulcinella sono maschere famose della Commedia dell’Arte italiana, tanto amate da noi bambini: "Pulcinella", una delle maschere tradizionali napoletane più antiche, ricorda con la sua solarità il calore e la luminosità di una stella; "Arlecchino", vivace maschera bergamasca, con il suo vestito dai molteplici colori, ben si addice alle caratteristiche gioviane dell’eso-pianeta che gli astronomi hanno osservato.»
Le maestre Alessia Cacchiò, Luciana Di Canzio, Annamaria Giancroce e Maria Polci ci spiegano: «I bambini seguono un progetto di sensibilizzazione alle scienze, in particolare all’astronomia, già dai primi anni della primaria, mostrando un notevole entusiasmo ed interesse sia nelle attività teoriche, che nelle proposte di attività pratiche.»
Oggi, dopo la selezione del comitato di esperti italiani e il voto pubblico via web, la IAU ha proclamato durante una conferenza stampa i vincitori, validando il nome con cui da oggi in poi il sistema planetario HD102195-HD102195b sarà chiamato: Flegetonte e Lete.
I bambini, accompagnati in questa avventura dalle maestre, sono stati bravissimi ad arrivare ad un soffio dalla vittoria. Ai piccoli appassionati di astronomia vanno i complimenti del direttore dell’osservatorio astronomico d’Abruzzo Enzo Brocato, a nome di tutto il personale dell’osservatorio.
Dopo questa bella esperienza, i bambini ci assicurano che studieranno con ancora più entusiasmo; ed è proprio il caso di dirlo, oggi il loro entusiasmo è "alle stelle"!
Tutti i nomi selezionati dalla IAU sono consultabili al sito: https://nameexoworlds.iau.org/ .

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