Redazione Notizie D'Abruzzo

Montesilvano: oggi due vittime per covid-19, i decessi salgono a 13

La Asl ha comunicato il decesso di due persone per Covid-19: un uomo di 85 anni e una donna di 74 anni, entrambi morti all’ospedale di Penne, salgono così a 13 le persone scomparse dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Nessun aumento invece di casi positivi in città, che al momento restano 90.

Dopo quattro giorni Montesilvano piange due vittime, affranto il sindaco De Martinis: “Oggi una notizia brutta, che scuote ancora una volta il nostro territorio – afferma il primo cittadino - . Dopo alcuni giorni trascorsi senza nessuna comunicazione di decessi, oggi la città piange due concittadini appartenenti alla comunità degli anziani. A nome mio e della città, alle famiglie giungano le più sentite condoglianze. Una perdita che coincide con la nuova ordinanza emessa proprio nella giornata di oggi, in cui si chiede a tutti di restare a casa e di non cantare vittoria, perché il virus è ancora presente sul nostro territorio e può contagiare proprio quando pensiamo di essere fuori pericolo. Per questo ora è importantissimo seguire tutti i divieti e osservare le prescrizioni in maniera minuziosa”.

 Al Centro operativo comunale sono arrivate circa 300 chiamate, quasi tutte per informazioni sui buoni spesa. 47 sono state le consegne di farmaci e spesa a domicilio da parte dei volontari di Protezione civile e Croce rossa.

Nella giornata di oggi 11 giovani, tra i 18 e i 35 anni, hanno deciso di impegnarsi nel Corpo dei volontari della Protezione civile di Montesilvano. A dare l’investitura ufficiale il sindaco De Martinis, che questa mattina in piazza Diaz ha consegnato le uniformi.

 Da ieri pomeriggio sul sito si possono fare le domande per accedere ai buoni spesa messi fino alle ore 24,00 di domani, venerdì 3 aprile. Finora hanno fatto richiesta di circa 4.000 buoni a fronte di 1.486 domande, che verranno tutte controllate da sabato a partire da sabato. “Sul sito internet del Comune di Montesilvano – spiega il vice sindaco e assessore alla Protezione civile - sono arrivate numerosissime domande per la richiesta dei buoni spesa. I dirigenti stanno lavorando a pieni ritmi per istruire le pratiche e da sabato verificheranno i requisiti dichiarati dai cittadini. Chiediamo la massima attenzione nella compilazione e invitando di essere precisi sui dati personali dichiarati, ricordando che in caso di autocertificazione falsa, secondo il D.P.R. 445/2000 art. 76, si procederà con il deferimento alle autorità penali, le quali indagheranno su eventuali trasgressori”.

La polizia locale oggi ha effettuato 60 controlli, rilevando 2 contravvenzioni a trasgressori che aveva violato il DPCM.

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Coronavirus, D’Alfonso (Pd): norme tutela Inail pensate 55 anni fa. Vanno riviste.

 

"La pandemia ci spintona a rivedere il testo unico DPR 1124 del 1965. Le norme della tutela Inail sono state pensate 55 anni fa, per un mercato del lavoro ormai rivoluzionato, e sono acqua piovana quanto all'attesa di tutela per circa 3 milioni di lavoratori che per ragioni di applicazione lavorativa lottano tutti i giorni in presenza dei rischi aggressivi di infortunio o di infezione da pandemia derivanti da situazioni specifiche di lavoro purtroppo allo stato senza alcuna copertura INAIL".Lo afferm il senatore Luciano D'Alfonso, capogruppo Pd in commissione Bilancio.

"L'art 1 del DPR 1124 del 1065 è assolutamente incapiente e superato. Vanno riviste le attività protette in ragione degli infortuni e delle malattie professionali coincidenti con una platea da ampliare di lavori e di lavoratori come medico di famiglia, vigili del fuoco, alcune tipologie di insegnanti e anche persone che realizzano lavoro a partita iva indiscutibile la necessità di mettere in discussione l'Ordinamento risalente di cui disponiamo, poiché insediato in un tempo superato dai fatti dell'economia, della società e della evoluzione della categoria del rischio e dell'infortunio invalidante da svolgimento dell'attività lavorativa",

 

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Montesilvano, ordinanza del Sindaco con le precisazioni su attività motoria

Con una nuova ordinanza Ottavio De Martins, Sindaco di Montesilvano, recepisce le direttive contenute nell'ultimo Dpcm e in particolare pone l'accento su questi punti:

-di confermare sino al 13 aprile 2020 la chiusura al pubblico degli uffici comunali disposta con Ordinanza Sindacale n. 7 del 9 marzo 2020 recante “Misure urgenti per la prevenzione
del rischio di contagio da virus Covid-19: chiusura al pubblico uffici comunali”,
individuando le attività indifferibili da rendere in presenza, salve le modalità di contatto ivi
previste, in quelle rese dai seguenti Uffici: Stato Civile, anagrafe; Servizi Cimiteriali;
Protocollo; Polizia Municipale; Protezione Civile e C.O.C., Servizi sociali,
Informatizzazione, Igiene Urbana, Stipendi e Mandati; Attività della segreteria comunale
solo in quanto collegate all’emergenza sanitaria in corso;
- di confermare sino al 13 aprile 2020 tutti divieti previsti dall’Ordinanza Sindacale n. 12 del
19/03/2020 recante “Misure urgenti per la prevenzione del rischio di contagio da virus
Covid-19: ulteriori misure a tutela della salute pubblica”;
- di precisare che l’attività motoria, svolta in prossimità della propria abitazione, è consentita
soltanto se giustificata da motivi di salute debitamente certificati;

Dal link intero testo dell'ordinanza: ordinanza_02_04_2020_ proroga_MONTESILVANO

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Regione, Blasioli (Pd): soddisfatto per risoluzione dematerializzazione prescrizioni mediche

Il consiglio regionale ha approvato ieri, all’unanimità, la risoluzione per chiedere al presidente Marsilio di “continuare nel percorso intrapreso di dematerializzazione delle prescrizioni mediche e dotare la Regione Abruzzo di un sistema di prescrizione che elimini il cartaceo e, quindi, la necessità di stampare un promemoria o annotare un codice da parte del farmacista”. Il documento è stato presentato dal consigliere del Pd Abruzzo Antonio Blasioli e sottoscritto da tutto il centrosinistra: Silvio Paolucci, Dino Pepe e Pierpaolo Pietrucci in rappresentanza del PD, Sandro Mariani (Abruzzo in Comune) e Americo Di Benedetto del gruppo Legnini Presidente, hanno presentato una

“Sono molto soddisfatto – commenta Blasioli – e mi auguro che quanto prima, appena le strutture della Regione avranno avviato il percorso necessario, si riesca ad ottenere l’obiettivo: la de materializzazione totale del NRE. Come? attraverso l’utilizzo della sola Tessera Sanitaria o altri sistemi, da cui recuperare le prescrizioni in sospeso, garantendo celerità nel servizio e sicurezza per i farmacisti e gli utenti”.

“Per fronteggiare l’emergenza Covid-19 – spiega Blasioli, ripercorrendo i tratti della risoluzione -, con l’Ordinanza del Capo del Dipartimento di Protezione Civile (n. 651 del 19 marzo 2020), si dispone il più ampio utilizzo della ricetta dematerializzata. Il provvedimento, al fine di evitare assembramenti negli studi medici, consente ai cittadini di ottenere dal proprio medico o pediatra di famiglia il numero di ricetta elettronica (NRE) e, una volta acquisito, è sufficiente portare in farmacia il promemoria cartaceo per ricevere il farmaco. Il numero di ricetta elettronica può essere richiesto tramite pec o posta elettronica ordinaria, via SMS o con applicazione per telefonia mobile che consente lo scambio di messaggi e immagini o anche tramite comunicazione telefonica da parte del medico. Una misura importante in un momento di emergenza come quello che stiamo vivendo, dato che ha permesso ai pazienti di non doversi più recare fisicamente negli studi medici solo per ritirare una ricetta e, di conseguenza, ha scongiurato il rischio di assembramenti e possibili contagi in luoghi così strategici, che la Regione, con una circolare, ha reso anche più ampia, estendendola anche ai farmaci in Distribuzione per Conto. Tuttavia sono state segnalate nei giorni scorsi code all’ingresso delle farmacie per la necessità del farmacista di ricopiare i codici NRE presentati dagli utenti. Questo mette a rischio sia gli utenti che i farmacisti stessi, che sono tra le categorie più a contatto con il pubblico e che in queste settimane sono al fronte, senza risparmiarsi, al fine di continuare a prestare un servizio quanto mai essenziale. Ed è per questo che abbiamo ritenuto fondamentale ampliare il più possibile i processi di dematerializzazione, anche copiando realtà più virtuose. Nella Regione Veneto, ad esempio, dal momento in cui il medico di base inserisce a sistema una nuova prescrizione tramite la propria cartella, l’assistito che ha rilasciato il consenso può recarsi direttamente in farmacia per ritirare il farmaco, utilizzando il proprio smartphone  o la propria tessera sanitaria. Il farmacista raccoglie, contestualmente all'erogazione dei singoli farmaci, le fustelle su un apposito registro. Altro esempio, la Regione Lombardia consente l’utilizzo del Fascicolo Sanitario Elettronico o di una specifica applicazione che emette il codice a barre necessario che può essere scansionato dal farmacista. L’emergenza, quindi, può rappresentare un momento utile a favorire l’innovazione e a stimolare  la semplificazione delle procedure, costituendo in questo particolare caso anche una forma di tutela per i lavoratori dei servizi essenziali quali le farmacie e dei cittadini utenti con problemi di salute. È con questo spirito che abbiamo presentato questa risoluzione, approvata all’unanimità,  affinché anche la Regione Abruzzo  massimizzi l’effetto della de materializzazione dotandosi di ulteriori strumenti, che la tecnologia oggi ci mette fortunatamente a disposizione”.

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Regione,  Di Benedetto:misure straordinarie ed urgenti per l’economia e l’occupazione

"Il simbolismo è una cosa che ha un po' alienato l'essenza della politica negli ultimi anni. C'è troppa volontà di manifestare la forma e, ieri, in Consiglio regionale, purtroppo, questo è stato fatto. Spostare la bandiera dell'Europa in Aula e metterla a mezz'asta all’ingresso dell’Emiciclo è stato istituzionalmente poco corretto e politicamente inopportuno".
Lo afferma il consigliere regionale Americo Di Benedetto.

"È stato un irricevibile segnale di forma e uno stridente segnale di sostanza preso atto che la parte più importante della legge,  rubricata  “Misure straordinarie ed urgenti per l’economia e l’occupazione connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, è incentrata sulla rimodulazione dei fondi strutturali che l'Europa ha messo a nostra disposizione derogando alla finalità di investimento ed aprendo a sovvenzioni dirette, a fondo perduto, alle imprese. Anziché spostare le bandiere bisognerebbe lavorare per accorciare i tempi dei bandi a venire, assumere nell’immediato la ricognizione delle disponibilità da rimodulazione dei fondi europei ed elargire denaro alle aziende in sofferenza stralciando la burocrazia. L’unica cosa che l’articolato normativo prevede ora per le imprese è l’utilizzo della disponibilità (6 milioni di euro) derivante dalla sospensione delle rate dei mutui regionali di cui art. 111 D.L. 18 -emergenza COVID 19- ma lo fa per finanziare gli investimenti (cosa incoerente per il momento che viviamo) restituendo il 40% dell’investimento stesso (fino a un massimo di euro 5.000,00) a piccole e micro imprese e a professionisti in regime forfettario. Ben si comprendere la platea dei potenziali beneficiari (oltre 100.000) e i fondi che saranno assegnati (sic!), ammesso che le attività si trovino in condizione di investire in questo momento. Questi fondi sono gli unici disponibili subito in quanto i fondi rotativi previsti in legge sono semplici anticipazioni di cassa alle strutture pubbliche e non alle imprese. Se avessimo utilizzato i 6 milioni di euro per le micro imprese e per i giovani professionisti con basso volume di affari e se lo avessimo fatto con contributi a fondo perduto avremmo dato almeno una risposta concreta e veloce, ma soprattutto lo avremmo fatto nei confronti di chi in questi giorni realmente sconta le difficoltà della sofferenza economica".

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Coronavirus: Quagliariello, in DL aprile affrontare dramma ristorazione

“Il prolungamento delle misure restrittive, e l’annunciata prospettiva di una tempistica scaglionata che vedrebbe le attività con presenza di pubblico penalizzate più a lungo termine, pone con ancora più urgenza il problema di alcuni settori particolarmente esposti. E, accanto a un approccio complessivo all’intero sistema economico sul quale l’epidemia rischia di produrre conseguenze devastanti, di queste specificità non possiamo non preoccuparci”.
Lo dichiara il senatore Gaetano Quagliariello, di ‘Idea-Cambiamo’. “Uno di questi settori – prosegue – è senza dubbio quello della ristorazione. Ristoranti, bar, chioschi e attività di questo tipo sono infatti entrati in sofferenza ben prima dell’imposizione delle misure restrittive, e al lockdown sono arrivati già in condizioni di difficoltà. Per le stesse ragioni, il prolungamento della chiusura impatta su di loro con particolare durezza. A ciò si aggiunga il venir meno di un introito importantissimo che in questo periodo dell’anno era rappresentato dai festeggiamenti per prime comunioni, cresime eccetera. Le spese stanno diventando insostenibili, e si ha già notizia di attività di ristorazione che ritengono di non farcela a riaprire. Senza contare il rischio concreto, particolarmente avvertito in alcune aree del Paese, che la criminalità organizzata approfitti della situazione per impossessarsi direttamente o indirettamente di queste aziende e allungare le mani sul settore. E’ un problema che nel decreto di aprile, che avrà carattere più strategico e strutturale e potrà contare su una maggiore consapevolezza delle conseguenze di questa crisi, bisognerà porsi con la necessaria determinazione. L’intero Paese sta entrando in sofferenza, ma in casi come questo – conclude Quagliariello – il grido d’allarme ha già superato il livello di guardia e non può restare inascoltato”.
 
 
 
 
 

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A San Salvo proseguono i controlli della Polizia locale

 

L’assessore alla Sicurezza del Comune di San Salvo, Fabio Raspa, comunica che procedono regolarmente i controlli della Polizia locale per la verifica del rispetto del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per il contenimento del contagio da coronavirus.

In particolare ieri, mercoledì 1 aprile 2020, sono state controllate 82 attività commerciali, effettuato un centinaio di controlli sui mezzi in circolazione per verificare le effettive situazioni di necessità tali da giustificare l’uscita da casa.

Sono stati ritirate 26 autocertificazioni per le opportune verifiche sulle dichiarazioni rilasciate, mentre sono stati elevati due verbali per ingiustificata uscita da casa.

Da ricordare che tutte le forze dell’ordine presenti nel territorio stanno effettuando controlli con il coordinamento del Questore di Chieti.

 

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Didattica a distanza: la scuola Abruzzese è on line

L’emergenza Covid non ha reciso il legame degli studenti abruzzesi con le Istituzioni scolastiche, lo ha semplicemente modificato. La sfida della didattica a distanza è stata accettata dalla quasi totalità delle scuole d’Abruzzo. A dimostrarlo sono stati i risultati della rilevazione commissionata dal Ministero dell’Istruzione a tutte le istituzioni scolastiche, che si è chiusa il 18 marzo. In Abruzzo ha risposto la totalità delle Istituzioni scolastiche. Solo 16 Scuole hanno dichiarato (al momento della somministrazione del sondaggio) di non utilizzare alcuna piattaforma, sebbene sia risultato pari a zero il dato delle scuole che non hanno realizzato alcuna attività.

La sfida della didattica a distanza è stata raccolta per la prima volta dopo l’emergenza da oltre il 70% delle Istituzioni scolastiche, mentre per il resto delle stesse era frutto di un’esperienza pregressa.

In base alla rilevazione si evince che la didattica a distanza è stata attivata in maniera equa e per tutti i gradi di scuola, dall’Infanzia alla Secondaria di secondo grado; solo in qualche raro caso è stata attivata soltanto per alcune classi. Oltre il 60% delle istituzioni scolastiche ha reputato necessario utilizzare un’unica piattaforma nell’ambito del proprio Istituto. Si scopre inoltre che il 70% delle scuole ha predisposto materiali alternativi per gli alunni privi di internet e l’80% delle scuole ha organizzato e predisposto materiali per gli alunni con disabilità.

“Sono soddisfatta del fatto che la quasi totalità delle scuole abruzzesi abbia raccolto la sfida della didattica a distanza pur misurandosi con essa per la prima volta – ha dichiarato il Direttore generale dell’USR Abruzzo, Antonella Tozza – Peraltro, anche in occasione di questa emergenza, la scuola abruzzese si è dimostrata dinamica e resiliente , grazie all’immediata attivazione di dirigenti scolastici e docenti , ma anche inclusiva, avendo sempre a cuore agli alunni con difficoltà. E’ un punto di merito il fatto che un gran numero di Istituzioni scolastiche abbia predisposto materiali alternativi per gli alunni privi di Internet; un dato che ha indotto il Ministero dell’Istruzione ad avviare le strategie necessarie al superamento di tale criticità. Con il DM numero 187 del 26 marzo scorso è stata, infatti, destinata dal Ministero una ingente somma per l’attivazione di piattaforme e strumenti digitali, risorse per dispositivi digitali, connettività di rete e formazione del personale. In sede di riparto all’Abruzzo sono stati garantiti quasi 2 milioni di euro”.

Al fine di sostenere la scuola a distanza l’USR Abruzzo ha attivato un nuovo sito web all’indirizzo, www.usrabruzzodida.it con spazi dedicati ai docenti, agli studenti e ai dirigenti scolastici, al fine di sostenere i percorsi di didattica a distanza. Dal giorno della sua attivazione, il 9 marzo scorso, sono state 1.043 le iscrizioni effettuate ai webinar : sono stati infatti , proposti e calendarizzati 36 webinar per i docenti, studenti e dirigenti scolastici. Sono stati moltissimi i docenti che si sono resi disponibili per realizzare attività formative , oltre alle molteplici attività già poste in essere dall’Equipe formativa territoriale. Tante anche le scuole che hanno condiviso lezioni ed attività organizzate in occasione dell’emergenza , ad oggi se ne contano 103, ma sono in sensibile aumento giornaliero , anche grazie al prezioso lavoro del gruppo redazionale della piattaforma, segno che l’Abruzzo si conferma una grande comunità educante attiva positiva e resiliente.

 

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San Giovanni Teatino , dal bilancio comunale 15mila euro per fasce più deboli.

Prosegue a San Giovanni Teatino l’attività di sostegno delle fasce più deboli della popolazione, duramente colpite dall’emergenza Covid-19. L’Amministrazione Comunale, attraverso l’Ufficio Affari Sociali, sta determinando i criteri di assegnazione dei buoni spesa derivanti dai fondi governativi di concerto con i comuni dell’Ambito Sociale Distrettuale n.9 Val di Foro, di cui San Giovanni Teatino fa parte. I Servizi Sociali, inoltre, stanno filtrando le numerose richieste di aiuto da parte della popolazione. Il Sindaco Luciano Marinucci, inoltre, conferma tutti i divieti previsti nell’Ordinanza Sindacale del 20 marzo 2020 che vietava le attività motorie e sportive all’aperto, precisando che l’attività motoria, svolta in prossimità della propria abitazione, è consentita soltanto se giustificata da motivi di salute debitamente certificati.

Già da settimane stiamo lavorando a sostegno delle fasce più deboli – dichiara il Sindaco Luciano Marinucci – ma a causa del prolungarsi dell’emergenza, le richieste di aiuto sono aumentate. Devo ringraziare le numerose attività commerciali che ci stanno aiutando donando dei pacchi spesa. Abbiamo istituito uno spaccio di solidarietà che, con il filtro dei Servizi Sociali del Comune, viene gestito dal Nucleo Volontari della Protezione Civile. Una struttura privata del territorio, inoltre, consegnerà il vestiario ai ricoverati in ospedale. La De Cecco confezioni, infine, ci donerà cinquemila mascherine, che la Protezione Civile distribuirà assieme ai pacchi spesa a chi ne ha più bisogno. A tutti coloro che stanno partecipando a questa straordinaria gara di solidarietà, va il ringraziamento dell’Amministrazione Comunale”.

Ho deciso inoltre – prosegue il Sindaco Luciano Marinucci – di firmare un’ordinanza che conferma tutti i precedenti divieti previsti dall’ordinanza sindacale del 20 marzo, perché la circolare ministeriale riguardante le uscite con bambini potrebbe essere male interpretata e l’ultima cosa che dobbiamo fare, in questo momento, è abbassare la guardia. Le misure di contenimento stanno dando i loro frutti e dobbiamo continuare su questa strada”.

L’Amministrazione Comunale sta già pensando anche al dopo emergenza, organizzando dei fondi per sostenere la cittadinanza a più livelli: “Stiamo convogliando dai capitoli riguardanti le manifestazioni, la cultura e le attività ludico sociali circa 15mila euro – spiega l’assessore ai Servizi Sociali Ezio Chiacchiaretta – che serviranno a sostenere la popolazione nel pagamento dei medicinali, delle bollette di gas e luce, e degli affitti, sempre secondo i criteri che verranno stabiliti dai Servizi Sociali, previa verifica delle necessità dei nuclei familiari. Il conto corrente bancario che stiamo predisponendo per raccogliere le offerte dei donatori, invece, servirà a integrare i buoni alimentari”.

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Coronavirus, Confartigianato: emergenza abusivi tra parrucchiere ed estetiste

Confartigianato Imprese Chieti L'Aquila lancia la campagna "Diamo un taglio all'abusivismo" per contrastare il fenomeno dell'abusivismo di parrucchiere ed estetiste che, troppo spesso, offrono prestazioni a domicilio, violando le restrizioni finalizzate al contenimento della diffusione del virus e rischiando, al contrario, di favorire la circolazione del virus. In questo modo, rileva l'associazione, si è generata "un'emergenza nell'emergenza".

"Oggi più che mai - sottolinea Confartigianato nelle slide appositamente elaborate - frequentare gli abusivi è un grosso rischio. Bisogna rispettare le regole e combattere uniti contro il coronavirus, evitando ogni possibilità di contagio. Resta a casa e aspetta che un vero professionista possa tornare a darti la garanzia di un servizio sicuro".

"Anche in Abruzzo, come nel resto d'Italia - evidenzia l'associazione - vengono segnalati episodi di abusivismo. Pur essendo da sempre un problema del settore, tale fenomeno in questo momento delicato può mettere a rischio la salute di tutti. Gli operatori, con grande senso di responsabilità, sono rimasti chiusi e stanno cercando di resistere alla crisi economica conseguente alla pandemia. Anche un solo abusivo, soprattutto nei territori più piccoli, rischia però di vanificare gli sforzi fatti fino ad ora".

"La battaglia contro il Covid-19 e il duro momento che stiamo vivendo si possono superare solo con grande responsabilità da parte di tutti, cittadini e operatori, e in questa direzione va il nostro appello", conclude Confartigianato Chieti L'Aquila.

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