Redazione Notizie D'Abruzzo

Covid. A Montesilvano salgono a 11 le persone ricoverate. 

CASI POSITIVI. Salgono a 11 i casi di ricovero per Coronavirus, al sindaco De Martinis fonti non ufficiali hanno comunicato che nella giornata di oggi si sono registrati altri 6 casi di montesilvanesi positivi.

 

SOPRALLUOGHI. Nella giornata di oggi il sindaco Ottavio De Martinis e il comandante della polizia locale Nicolino Casale, hanno effettuato due sopralluoghi, in mattinata e nel pomeriggio, su strada parco, lungomare, Villa Carmine, Montesilvano Colle e in vari supermercati della città per verificare l’assenza di assembramenti e il rispetto del dispositivo ministeriale. Il sindaco ha ribadito di uscire solo in caso di reale necessità, incoraggiando i cittadini in questo momento difficile e ripetendo che questa è una settimana decisiva per scongiurare la crescita dei contagi. Inoltre ha raccomandato di fare rifornimento di generi alimentari, evitando così di uscire quotidianamente per la spesa. “Sulla strada parco e sul lungomare abbiamo visto pochissima gente – ha detto il primo cittadino -, abbiamo consigliato loro di stare a casa, nonostante il decreto dica che è possibile fare sport. A chi era in giro abbiamo chiesto di limitare le uscite solo a motivi indispensabili. In particolare alle persone anziane abbiamo indicato di evitare l’uso della bicicletta per la loro incolumità, restando il più possibile a casa. Ho chiesto ad alcuni ragazzi extracomunitari di evitare l’assembramento, consigliando loro di tornare a casa. Agli ingressi dei supermercati abbiamo riscontrato file composte e rispettose delle distanze consentite. Anche a Villa Carmine la situazione era sottocontrollo e infine a Montesilvano Colle, in piazza Galli e piazza Calabresi, non abbiamo registrato la presenza di persone”.

 

IL MESSAGGIO DEL SINDACO ALLA CITTA’. Già nel corso della mattinata, il sindaco De Martinis, dopo alcune segnalazioni, aveva annunciato maggiori controlli di polizia locale e carabinieri.

“Cari amici e concittadini – ha detto De Martinis -, leggo tanti commenti sui social volti a segnalare comportamenti privi di senso di responsabilità e altamente inopportuni in considerazione del momento che stiamo vivendo. Sono appena rientrato in Comune, dopo aver percorso in macchina una buona fetta del nostro territorio e fortunatamente ho riscontrato, almeno in questa occasione, una situazione riconducibile a un grado di prudenza che il momento richiede. Oggi più che mai è fondamentale per il bene e per la salute di tutti restare a casa e uscire solo per motivi effettivamente indispensabili. A tal proposito ho sollecitato una maggiore incisività da parte di polizia locale e carabinieri, che nella giornata di oggi provvederanno a denunciare quanti contravvengono alle prescrizioni. Al tempo stesso personalmente scenderò in strada per verificare comportamenti inadeguati e per invitare tutti a usare il buon senso. Il governo non ha vietato alcuni comportamenti, quali ad esempio la pratica dello sport, ma non ha vietato al tempo stesso di usare il cervello. Correttezza e maturità sono in questo momento più che mai necessari in considerazione del fatto che in tanti identificano questa settimana come quella durante la quale si dovrebbe raggiungere il picco massimo di contagi. Nel ringraziare la stragrande maggioranza dei montesilvanesi per il senso di responsabilità dimostrata, invito caldamente il resto dei cittadini ad essere coscienziosi per il bene della nostra comunità e della nostra nazione. Il momento è difficile, ma tutti insieme possiamo farcela”.

 

COC. Nella giornata odierna il vice sindaco e assessore alla Protezione civile Paolo Cilli rifesrisce che hanno contattato il Centro operativo comunale oltre 50 cittadini per rifornimento alimentare, farmaci e informazioni. I volontari di protezione civile e croce rossa hanno predisposto un servizio anche per alcuni malati oncologici, costretti a ricorrere alle chemioterapie in ospedale e impossibilitati di recarsi con i propri mezzi. Inoltre alcuni parenti di persone positive al Coronavirus hanno chiesto di poter mandare i ricambi ai loro cari ricoverati in ospedale. I volontari hanno effettuato prontamente le consegne nei reparti del Santo Spirito.

 

POLIZIA LOCALE. Nella giornata di oggi le pattuglie dei vigili hanno effettuato circa 50 controlli agli ingressi della città. Nel pomeriggio invece hanno svolto un’operazione congiunta con il personale dei carabinieri. Nelle verifiche effettuate non si sono registrare irregolarità.

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Abusi sessuali su tre bambine, anziano ai domiciliari a Vasto

Per ripetuti atti di violenza sessuale nei confronti di tre bambini, con un'eta' inferiore a 10 anni, gli agenti del commissariato di Vasto hanno posto agli arresti domiciliari un anziano del luogo. Indagini che hanno preso avvio a seguito della segnalazione di un'insegnante che aveva raccolto le confidenze di due delle tre bambine. L'uomo, in piu' occasioni, avrebbe condotto le minori in luoghi appartati o nella sua abitazione dove le avrebbe anche costrette a vedere filmati pornografici. "La successiva perquisizione domiciliare nella casa dell'anziano - spiega il vice questore aggiunto Fabio Capaldo, dirigente del commissariato di Vasto - ha permesso degli evidenti riscontri oggettivi. L'autore delle violenze ha ammesso le sue responsabilita' con sconcertante leggerezza, minimizzandone l'impatto devastante che avrebbero avuto sulle piccoline ed ha offerto ai genitori dapprima cinquemila, poi diecimila euro, allo scopo d'indurli ad imporre alle figlie la ritrattazione e convincere gli investigatori dell'inattendibilita' delle minori. Per tali condotte l'uomo e' indagato anche per intralcio alla giustizia"

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Pescara, slittano le scadenze per pagamento di Tari e Cosap

Il sindaco di Pescara Carlo Masci, di concerto con l'assessore alle Finanze Eugenio Seccia, il presidente del consiglio comunale Marcello Antonelli, il presidente della Commissione Bilancio Salvatore Di Pino e i capigruppo di maggioranza ha disposto il differimento dei pagamenti di Tari (Tassa sui rifiuti) e Cosap (Canone per l'occupazione di spazi e aree pubbliche) per fornire un sostegno ai contribuenti. L'ordinanza firmata dal primo cittadino, collegata alla grave emergenza Coronavirus, determina infatti lo slittamento della scadenza della prima rata della Tari per l'anno 2020 al 31 maggio prossimo; stessa scadenza per quanto riguarda la rata della Cosap. "E'un atto dovuto - ha detto il sindaco Carlo Masci - tenuto conto dello stop del sistema economico cittadino determinato dall'emergenza Coronavirus che di fatto determina il blocco della capacità finanziaria di molte attività, compreso quelle dei professionisti e dei lavoratori dipendenti. Credo che questo possa rappresentare un aiuto significativo - per quanto certamente non sufficiente da solo - per i cittadini e per tutti gli operatori economici alle prese con la paralisi forzata delle loro aziende. Invito tutti a credere e a rispettare le misure che abbiamo adottato per arginare la diffusione del contagio, tutti devono darci una mano nell'interesse della nostra comunità. Solo così questa epidemia sarà presto un brutto ricordo. Una cosa è certa: tutti i cittadini, siano professionisti, imprese o lavoratori dipendenti, non saranno lasciati soli dall'amministrazione comunale". 

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Pescara, la marineria pronta a ripartire dopo due settimane di stop

La marineria pescarese dopo due settimane di stop dovuto al crollo delle vendite, acuito dalla chiusura di ristoranti, mercati e locali pubblici, e' pronta a tornare in mare, almeno per far ripartire il settore, anche in attesa dell'approfondimento del Decreto che riguarda Agricoltura e Pesca. "E' un momento durissimo per tutti a livello umano, ma per quanto ci riguarda, il settore della pesca sta attraversando un periodo particolare perche' siamo fermi da giorni e vorremmo provare ad uscire in mare almeno uno, due giorni a settimana, per poter far ripartire la filiera che riguarda almeno le pescherie con prodotto locale. Una decisione, ovviamente, da condividere con tutti i soggetti e gli attori interessati". Cosi' Francesco Scordella, presidente dell'Associazione Armatori Pescara, che aggiunge: "Per questo pero' chiediamo, alla Regione e alle Asl, di poter avere, pagandole, mascherine, guanti e tutto il necessario per poter lavorare in sicurezza, considerato che sulle nostre barche non e' sempre possibile mantenere la distanza interpersonale prevista dalle nuove norme. Vorremmo ripartire per fare la nostra parte e garantire l'approvvigionamento di pesce ai cittadini abruzzesi." 

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Sequestro in un autodemolitore abusivo nella Riserva Borsacchio

I finanzieri di Roseto degli Abruzzi hanno sequestrato un'area di 6.700 metri quadrati, all'interno della riserva naturale del Borsacchio, destinata ad autodemolizione in forma abusiva. L'intera area, con annesso fabbricato, e' stata sottoposta a sequestro ed il responsabile e' stato denunciato per il reato di abbandono incontrollato di rifiuti ed attivita' di rifiuti non autorizzata. L'operazione e' scattata a seguito di una segnalazione del Reparto Aereonavale della Guardia di Finanza di Pescara che ha individuato l'area citata, grazie al controllo economico del territorio effettuato dall'alto con l'elicottero AW139.

Oltre all'esercizio abusivo di autodemolizione, sono stati scoperti ed esposti direttamente all'azione degli agenti atmosferici, rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi quali scarti di olio minerale per motori, imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose, materiali filtranti, veicoli fuori uso, metalli non ferrosi, veicoli e pneumatici fuori uso. I rifiuti cosi' accumulati, in special modo gli oli esausti e le altre sostanze pericolose potrebbero penetrare nel terreno e inquinare l'eventuale falda acquifera. 

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Legge di Stabilità: impegno massimo del Consiglio Regionale per evitare il contenzioso istituzionale

 Il Consiglio regionale dell’Abruzzo difende la legittimità delle norme contestate dal Governo contenute nella legge regionale di stabilità 2020 e rilancia con una serie interventi. Il Consiglio, in particolare, nonostante il momento di grave difficoltà nazionale, si sta attivando per apportare nuove modifiche alle parti contestate della norma, in un’ottica di collaborazione e nel tentativo di evitare il contenzioso istituzionale. In particolare sul tema del “recupero dei sottotetti”, che in questo momento appare centrale nella contestazione ricevuta, il Servizio Legislativo del Consiglio regionale ha elaborato una serie di controdeduzioni che certificano la bontà dell’intento normativo contro il parere negativo espresso dal Governo.

Diverse sentenze della Corte Costituzionale, infatti, hanno già “assolto” altre Regioni da imputazioni similari facendo emergere dei principi a cui anche l’Abruzzo si richiama. La materia trattata è oggetto di potestà legislativa concorrente e le azioni proposte si limitano a incentivare il recupero dei vani inutilizzati nel rispetto della normativa urbanistica ed edilizia, senza incidere in alcun modo sulla pianificazione territoriale o sulla localizzazione degli interventi affidati ai piani urbanistici comunali. Il Consiglio regionale dell’Abruzzo, alla luce della giurisprudenza costituzionale, non intravede i vizi di legittimità costituzionale paventati dal Governo, considerando che le modifiche apportate alla legge regionale sull’edilizia si limitano a prescrizioni di carattere tecnico-edilizio senza intaccare disposizioni paesaggistiche ed ambientali dei comuni. Ulteriori impugnative sulla norma in tema di “edilizia pubblica” riguardano i reati per i quali è consentita l’esclusione dai benefici abitatiti ed economici dei soggetti condannati con sentenza passata in giudicato. Anche in questo caso il Consiglio regionale evidenzia la difformità nel giudizio del Governo, indicando medesime normative vigenti nelle Regioni Lombardia, Puglia, Marche e Piemonte che però non hanno subito impugnative di illegittimità costituzionale. Infine, sulle “Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo e cyberbullismo”, vengono recepite le indicazioni suggerite dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che ha proposto di allargare i benefici della norma a tutti “gli enti del terzo settore” e non solo alle “associazioni di promozione sociale” così come originariamente formulato. Su tutte le obiezioni fatte dal Governo il Consiglio regionale ha elaborato atti di impegno a firma del presidente Lorenzo Sospiri alo scopo di adeguare la normativa regionale alle osservazioni governative. 

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Coronavirus, appello degli infermieri: mancano i dispositivi di protezione individuale

“Da giorni noi infermieri siamo impegnati in prima linea nel contenimento dei contagi da coronavirus e nel prestare cura e assistenza a coloro che hanno contratto la malattia o che sono in condizioni vitali critiche. Lo facciamo con competenza, abnegazione e senso del dovere, rinunciando ai riposi e alle ferie, sostenendo turni pesanti e arrivando alla fine dell’orario di lavoro con il viso scavato dai segni delle mascherine portate per molte ore, con il corpo sudato sotto i camici e le tute e con le mani tumefatte per i guanti che dobbiamo indossare per tutto il tempo. È un impegno silenzioso e continuo il nostro, dettato dalla volontà di garantire la migliore assistenza possibile. Un impegno che però rischia di essere vanificato per la carenza dei dispositivi di protezione individuale (DPI)”. L'appello accorato alle istituzioni abruzzesi si leva da Irene Rosini, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Pescara.

Coordinatrice infermieristica del reparto di Terapia intensiva e Rianimazione dell’ospedale civile di Pescara, Rosini evidenzia con forza la necessità di aumentare i livelli di protezione degli operatori attraverso l’utilizzo di mascherine, occhiali e di tutti i dispositivi di protezione individuale. “Ho visto – aggiunge la presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Pescara – tanti colleghi che operano in Rianimazione stremati, sudati, assetati e con il volto scavato dopo ore e ore di lavoro svolto in turni di servizio pesanti e in cui non è possibile fare nemmeno una piccola pausa perché, a causa della centellinata disposizione di DPI, non è possibile sostituirli nemmeno una volta. In questa difficile e complessa situazione il nostro grazie, a nome di tutto l’Ordine che rappresento, va a tutti gli infermieri che lavorano quotidianamente in trincea, che non si sono mai tirati indietro di fronte alla paura di contrarre la malattia, che continuano a impegnarsi in modo encomiabile, che si mostrano disponibili a rientrare dai riposi o a effettuare turni più lunghi riorganizzando la loro vita e quella delle loro famiglie”. “È un dovere etico, dell’intera collettività e delle istituzioni – conclude Irene Rosini – garantire supporto, sostegno e tutto ciò che serve per la loro incolumità agli infermieri e a tutti coloro che stanno facendo una corsa contro il tempo per sconfiggere il virus e limitare i contagi, affinché non mettano a rischio la loro salute per continuare a curare i cittadini. Oggi gli infermieri stanno dimostrando sul campo ciò che da sempre hanno rivendicato ma che non hanno mai ottenuto: il riconoscimento delle loro competenze e delle loro capacità di management, il valore di team e di equipe, a cui dovrà seguire un domani la valorizzazione della professione sotto tutti gli aspetti sanitari, sociali ed economici”.

L’Ordine delle professioni infermieristiche di Pescara rivolge anche un appello a tutti i cittadini: “Restate a casa, perché solo con l’isolamento riusciremo a contenere i contagi. Aiutateci ad aiutarvi”.

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Coronavirus, Mariani: situazione Valfino insostenibile. Marsilio decida di tutelare la salute dei cittadini

“La situazione in Valfino e nell’alto pescarese, sia in termini di salute pubblica che di tensione sociale, non è più sostenibile: Marsilio “decida di decidere” e istituisca la zona rossa come fatto in Campania e in Emilia Romagna per altre zone con alta concentrazione di casi” è questo il grido di allarme lanciato dal Consigliere Regionale Sandro Mariani dopo giorni di riunioni e rimpalli di responsabilità tra Regione, Asl e Prefettura.

“Esiste una linea di confine invisibile tra la diffusione del COVID-19 e le decisioni volte al suo contrasto: è la terra di mezzo dei Sindaci che sono in trincea in prima linea a combattere questa guerra invisibile. Sabato ho inviato una nota al Presidente della Regione dove gli esprimevo il mio appoggio istituzionale e personale per quanto auspicavo decidesse nel pomeriggio di domenica dopo aver ascoltato i sindaci in videoconferenza” ha continuato Mariani “Purtroppo ad oggi, dopo l’ennesima riunione, il nulla: rimpalli tra aspetti sanitari e legislativi che corrono dal Presidente della Regione, passando per la ASL fino a giungere in Prefettura per poi ricominciare il giro. Nel frattempo, i sindaci vedono la situazione sfuggire dal controllo e non hanno più risposte da dare ai propri cittadini, impotenti nel garantire la salute pubblica”.

Nei giorni scorsi, fino al pomeriggio di oggi, si sono tenute numerose riunioni in collegamento video tra sindaci, Prefettura, ASL, ANCI, Provincia e Regione. “E’ da giovedì che si paventano interventi e misure di carattere contingente e sanitario, dalla zona rossa ai tamponi diffusi alla popolazione: ad oggi solo parole o poco più” ha rimarcato il Consigliere Mariani lasciando intendere un rimpallo di responsabilità sopra la testa dei sindaci lasciati sul territorio quasi al loro destino.

“Fino ad oggi pubblicamente non ho proferito parola perché credo che nell’emergenza debbano essere in prima linea a comunicare con i cittadini coloro che hanno la responsabilità di decidere e tutti gli altri debbano garantire sostegno corale: oggi sento il dovere di uscire da questo schema e lanciare un monito al Presidente della Regione. Chiudi in zona rossa l’area Fino – Vestina prima che sia troppo tardi per le province di Teramo e Pescara” ha chiosato il Consigliere Regionale Sandro Mariani, ribadendo il suo appoggio personale e istituzionale a tutti i sindaci.

 

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Bliancio regionale, Paolucci (Pd): Stop annunciato, la Regione corregga subito. Disponibili a soluzioni condivise

“Sin dal varo del documento economico-finanziario avevamo paventato lo scenario che oggi si è puntualmente materializzato con lo stop dal Governo e il ricorso alla verifica di costituzionalità di alcuni passaggi del Bilancio 2020 per altro scritto “a mano”: si corregga in fretta”, così il capogruppo PD Silvio Paolucci.

“Bisogna essere in condizione di poter operare subito, evitando la contrapposizione istituzionale e attivando gli uffici per correggere quanto richiesto – esorta Paolucci – Come centrosinistra siamo disponibili a fare la nostra parte perché l’Ente possa utilizzare in modo completo lo strumento del bilancio, specie in questo particolare momento, ma non possiamo non rammentare il fatto che quello approvato era un bilancio pesantemente a rischio e in più passaggi viziato. Lo era, fra l'altro, per via del super emendamento da 4 milioni di fondi a pioggia, nonché per la triste aggiunta vergata a mano dalla Lega, fatta diventare parte integrante della delibera sul bilancio, finalizzata a coprire, prima volta nella storia amministrativa e legislativa regionale, progetti di legge-manifesto di stampo sovranista, non ancora votati e passati al vaglio del Consiglio. Preso atto di questo ulteriore stop, l’invito a chi governa è quello di una maggiore condivisione delle azioni e di apportare le correzioni per dare le prime risposte a cittadini e imprese per la crisi economica scatenata dall’epidemia, perché l’interesse più alto tutelato sia quello degli abruzzesi.”.

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Coronavirus: Coldiretti, ok DL su indigenti ma salvare fiori, pesca e vino

L’aumento del fondo per l’aiuto agli indigenti è importante per aiutare i piu’ bisognosi e per un primo sostegno all’allevamento italiano ma occorre intervenire per salvare importanti settori dell’economia agricola in difficoltà, dal vino all’ortofrutta, dal florovivaismo alla pesca, dagli agriturismi alla vendita diretta, senza discriminare le aziende sulla base del fatturato. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini che ha incontrato il ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova dopo l’approvazione nel Consiglio dei Ministri del Decreto ”Cura Italia”. L’intervento a favore degli indigenti sul latte sarà positivamente esteso come richiesto anche alla carne bovina, ovina e suina ma servono anche risorse per indennizzare le aziende florovivaistiche dalla perdita in questa fase della produzione di fiori recisi ed in vaso e successivamente delle piante – ha precisato Prandini – nel chiedere una forte campagna di comunicazione per sostenere il consumo di prodotti alimentari italiani da parte dei cittadini #MangiaItaliano.

La situazione che si è creata – sottolinea la Coldiretti - colpisce duramente le aziende agricole, i primi interventi dovrebbero andare nella direzione di consentire la continuazione dell’attività produttiva a tutte le aziende, vista a strategicità della fornitura alimentare. Da quando è iniziata l’emergenza coronavirus – spiega Coldiretti – l’attività secondo l’Indagine Coldiretti/Ixe’ è crollata nel 41% delle aziende agricole e non è accettabile dunque limitare solo alle aziende con meno di 2 milioni di fatturato la sospensione dei versamenti e adempimenti fiscali e contributivi in scadenza tra l’8 ed il 31 di marzo, che vanno pagati entro il 31 maggio.  Non manca l’esigenza di misure specifiche per salvaguardare dall’emergenza le produzioni deperibili di qualità come la mozzarella di bufala con la possibilità di consentire solo per un breve e limitato periodo, in via straordinaria, il congelamento del latte. Per la pesca bene il fermo volontario e l’attivazione della Cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori mentre il fondo per l’intero comparto dell’agroalimentare di 100 milioni di euro potrebbe essere sufficiente per affrontare la prima fase, ma forse non adeguato in caso di prolungamento del blocco dei mercati.

L’approvvigionamento alimentare – sottolinea la Coldiretti – adesso è assicurato in Italia grazie al lavoro di 750mila aziende agricole, stalle e pescherecci, nonostante le preoccupazioni per la sicurezza, i vincoli, le difficoltà economiche e gli ostacoli oggettivi all’operatività, dalla ridotta disponibilità di manodopera ai blocchi alle frontiere per i trasporti con l’88% delle merci che in Italia viaggia su gomma. Per questo – continua la Coldiretti - è importante l’intervento della Commissione Europea per garantire la libera circolazione dei prodotti alimentari ma occorre subito una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa consentire da parte di studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne dove mancano i braccianti stranieri anche per effetto delle misure cautelative adottate a seguito dell’emergenza coronavirus. E’ necessario peraltro - conclude la Coldiretti - prorogare gli attuali permessi per lavoro stagionale in scadenza al fine di evitare ai lavoratori stranieri di dover rientrare nel proprio Paese di origine.

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