Redazione Notizie D'Abruzzo

Istat, attività sospesa per 800 mila aziende

 Le imprese appartenenti alle attività sospese d'autorità sono, al momento, circa 800mila (il 19,1% del totale, rispetto a poco meno del 48% precedente), con un peso occupazionale del 15,7% (era circa il 43%) sul complesso dei settori dell'industria e dei servizi di mercato (escluso il settore finanziario). E' quanto emerge dalla nota mensile sull'andamento dell'economia italiana diffusa dall'Istat. Le imprese attive nei settori sospesi sono concentrate esclusivamente nel terziario, realizzano il 6,9% del fatturato e l'8,2% del valore aggiunto del totale delle imprese industriali e dei servizi. Lo scenario economico internazionale, a causa del perdurare della pandemia di Covid-19 e delle relative misure di contenimento, continua a essere eccezionalmente negativo. L'impatto del Covid-19 sull'economia italiana è profondo ed esteso.

La stima preliminare del Pil riferita al primo trimestre ha fornito una prima quantificazione degli effetti della crisi sull'economia: la caduta dell'attività economica rispetto al trimestre precedente è stata pari al 4,7% mentre la variazione acquisita per il 2020 è del -4,9%. A marzo, le misure di contenimento dell'epidemia in Italia e nei principali paesi partner commerciali hanno avuto effetti negativi sugli scambi con l'estero del Paese. Le vendite al dettaglio hanno registrato un crollo per i beni non alimentari, in presenza di un deciso aumento del commercio elettronico. Gli impatti dell'emergenza sanitaria sui prezzi vedono prevalere al momento gli effetti deflazionistici legati al contenimento della domanda. Frenata dai ribassi degli energetici, l'inflazione in Italia è risultata nulla, riducendo tuttavia il differenziale negativo con l'area dell'euro. Nel corso del mese di aprile, l'indice del social mood sull'economia ha mostrato un ulteriore peggioramento delle percezioni giornaliere sull'andamento dell'economia, con marginali segnali di inversione di tendenza a fine mese.

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Cittadella dello sport di San Giovanni Teatino, sostenute spese per 100mila euro

"Negli ultimi due mesi, con l'attivita' ferma, abbiamo dovuto sostenere 100mila euro di spese tra utenze e altri costi fissi per gli impianti della Cittadella dello Sport, e in gran parte assorbiti dalla piscina. Questo stop inatteso per l'emergenza sanitaria ci ha messo letteralmente in ginocchio". Queste le parole di Luciano Di Nicola, presidente della Sgt Sport societa' che gestisce in house l'impiantistica sportiva per conto del Comune di San Giovanni Teatino. "Lo scorso anno chiudemmo il bilancio con un utile di 57mila euro e per questo 2020 stavamo andando verso numeri simili. Ieri abbiamo riaperto i campi da tennis, lasciando chiusi spogliatoi, uffici e tutto il resto. Entro il 18 maggio, come da DPCM vorremmo riaprire la piscina, che assorbe la gran parte dei costi mensili e su cui abbiamo proseguito fra marzo e aprile la manutenzione ordinaria quotidiana, per mantenere inalterati gli standard qualitativi". Di Nicola, spera che per accompagnare la ripresa delle attivita' sportive ci sia un intervento della Regione. "Credo sia auspicabile e allo stesso tempo doveroso per garantire la sopravvivenza di alcune strutture e di alcuni impianti che hanno visto una forte esposizione da parte dei gestori". La piscina gestita a San Giovanni Teatino dalla Sgt (che conta una ventina di dipendenti e 50 istruttori nelle varie discipline sportive) e' frequentata da oltre 2.500 utenti che nel periodo di chiusura delle Naiadi di Pescara era arrivata oltre 3mila. 

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Autostrada A25, chiusura per lavori dello svincolo di Pratola Peligna

La concessionaria Strada dei Parchi comunica che, per urgenti attivita' di manutenzione della pavimentazione dello svincolo in oggetto, dalle 9 alle 16 del giorno 8 maggio, sara' disposta la chiusura della rampa di uscita dall'autostrada A25 dello svincolo di Pratola Peligna, limitatamente al traffico proveniente dall'A24 e diretto verso la viabilita' ordinaria di Pratola Peligna. Conseguentemente, negli orari sopra indicati, a quanti provengono dall'A24 e sono diretti verso la viabilita' ordinaria di Pratola Peligna, si consiglia di uscire dall'autostrada A25 allo Svincolo di Cocullo, per proseguire sulla viabilita' ordinaria e raggiungere la SS17, o di uscire allo Svincolo di Bussi/Popoli per proseguire successivamente sulla SS5 Tiburtina Valeria. 

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Emanate le direttive per il tirocinio a distanza

Gli uffici della Regione Abruzzo hanno emanato le direttive per lo svolgimento del cosiddetto project work, la metodologia didattica che si ispira al principio generale dell'"apprendere facendo", in tutti i percorsi Iefp autorizzati durante tutto il periodo dell'emergenza sanitaria legata al Covid-19. Il percorso si va aggiungere alle precedenti decisioni in materia di formazione a distanza (Fad) e linee operative per gli Iefp. Il provvedimento sul project work rappresenta una ulteriore opportunita' per i ragazzi impegnati nei percorsi Iefp. Con l'attuazione del project work si da' la possibilita' ai ragazzi di svolgere a distanza il tirocinio curriculare richiesto nel piano di studi senza dover raggiungere la sede dell'istituto scolastico-professionale. In un periodo in cui tutti i tirocini sul posto di lavoro sono sospesi proprio perche' essi non sono considerati contratti di lavoro, la possibilita' di assolvere l'obbligo del tirocinio curriculare a distanza permette al ragazzo di non avere vuoti nel calendario scolastico-formativo del percorso Iefp durante l'emergenza sanitaria in modo da trovarsi in linea con il piano di studi con il cessare dell'emergenza stessa. Con il provvedimento di autorizzazione al project work in modalita' a distanza, il Servizio istruzione ha provveduto anche alla pubblicazione delle indicazioni operative per l'attuazione della metodologia didattica a cui gli organismi di formazione e gli studenti dovranno attenersi per la regolarita' del percorso stesso. La previsione del project work in modalita' a distanza in luogo del tirocinio curriculare o stage ha valore provvisorio ed eccezionale limitato alla durata dell'emergenza sanitaria. 

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La Asl Lanciano Vasto Chieti avvia una ripresa graduale degli interventi chirurgici

La Asl Lanciano Vasto Chieti avvia una ripresa graduale e in sicurezza degli interventi chirurgici negli ospedali della provincia. A Chieti le Chirurgie riaprono dopo essere state accuratamente sanificate, con percorsi nettamente separati dalle aree Covid, i cui pazienti dimissibili sono progressivamente trasferiti al Covid Hospital di Atessa. In accordo con l'Universita' di Chieti, la Asl ha proposto alla Regione Abruzzo l'attivazione ad Atessa di funzioni di Terapia intensiva, Pneumologia e Malattie infettive, come previsto dal ministero della Salute per questa tipologia di strutture. Il piano della Direzione sanitaria aziendale ha previsto un'organizzazione che consentira' di espandere rapidamente le attivita' Covid in presenza di eventuali scenari di evoluzione dell'epidemia. A ripartire saranno le attivita' chirurgiche programmate non ulteriormente rinviabili in base alla classe di priorita' (ovvero le classi A e B, a cominciare dai pazienti gia' in lista e per i quali sono trascorsi i 60 giorni di attesa), alla patologia (ad esempio gli oncologici) e alla condizione clinica. Il percorso prevede la verifica delle liste di attesa: la Asl contattera' i pazienti per confermare la volonta' e l'esigenza di essere sottoposti a intervento. Poi, una settimana prima della data indicata, tramite triage telefonico se ne valuteranno attentamente condizioni e sintomatologia. I pazienti sintomatici o che abbiano avuto contatti Covid seguiranno un percorso separato. Per gli altri il giorno prima dell'intervento si procedera' al ricovero. Tra gli esami di prericovero sara' eseguito il tampone rinofaringeo per escludere la positivita' al virus. Le Direzioni mediche di presidio stanno definendo la capacita' produttiva degli ospedali e, dunque, il numero di interventi che e' possibile eseguire, organizzando spazi e risorse per tenere conto della domanda di prestazioni sanitarie da parte del bacino di utenti di riferimento territoriale. 

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Il Governo dovra’ restituire 7 milioni 200mila euro al Comune di Chieti

Il Governo dovra' restituire 7 milioni 200mila euro spesi dal Comune di Chieti per il funzionamento degli Uffici Giudiziari di Chieti. Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il ministero di Giustizia, il ministero dell'Economia e delle Finanze e il ministero dell'Interno, con cui il Comune ha impugnato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 marzo 2017 perche', secondo l'ente, adottato in violazione di legge e in particolare della Legge Finanziaria 2016, i 7,2 milioni di euro che il Governo deve restituire sono le spese sostenute dal Comune, dal 2010 al 2015, per gli Uffici Giudiziari e mai rimborsate. 'Con il Dpcm 10 marzo 2017- commenta il sindaco, Umberto Di Primio - il Governo Gentiloni ha tentato di ridurre del 50% il contributo dovuto dallo Stato ai Comuni a titolo di rimborso delle spese sostenute dagli Enti Locali per il funzionamento degli Uffici Giudiziari. Oltre al danno, il Decreto conteneva anche la beffa per i Comuni ai quali il Governo avrebbe voluto restituire le somme, gia' ridotte, in trenta anni. Parliamo di soldi che i Comuni hanno sborsato per conto dello Stato per sostenere utenze e manutenzione dei Tribunali: riparazioni, custodia, luce, acqua, gas e telefono. Se fosse passata la linea del Governo, malgrado la L. 392/41 preveda un contributo prossimo al 100% ed il D.P.R. n. 187/98 obblighi lo Stato a restituire comunque un importo non inferiore al 70%, sul bilancio del nostro Comune sarebbe mancata la restituzione di circa 3 milioni di euro''. Di Primio ha gia' dato mandato ai legali dell'ente di notificare la sentenza al Ministero e diffidarlo al pagamento

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Federfarma Pescara: Le mascherine a 50 centesimi sono al momento introvabili

"Le mascherine da poter vendere a 50 centesimi sono al momento introvabili. Ci hanno promesso consegne a partire dalla prossima settimana: speriamo che avvengano e, soprattutto, che avvengano in modo costante. Peraltro per noi non si tratta di un mercato, prima del Covid-19 ne vendevamo pochissime, e' un servizio che rendiamo alla collettivita'". Lo afferma il presidente provinciale di Federfarma Pescara, Fabrizio Zenobii, a proposito delle polemiche sulle mascherine chirurgiche con prezzo calmierato, che sono introvabili. Frequenti, infatti, nelle farmacie, le lamentele dei cittadini che non riescono a trovare i dispositivi di protezione. Le stesse attivita', pero', non riescono a reperire le mascherine, dato che anche i depositi sono senza. In alcuni casi le farmacie hanno a disposizione mascherine, ma non possono essere vendute a 50 centesimi in quanto acquistate a un costo maggiore, prima dell'annuncio del Governo circa il prezzo calmierato. Difficili da trovare anche gli altri modelli, come le Ffp2. "Anche noi - sottolinea Zenobii - siamo vittime di un mercato impazzito. Ho ordinato alcol cinque volte e ogni volta l'ho pagato un prezzo diverso, sempre superiore a quello del periodo precedente all'emergenza. I guanti chirurgici, che fino a quattro mesi fa vendevo a 10 euro la confezione, oggi li pago 15 euro. Con che coraggio e a che prezzo dovrei venderli?" si chiede. Situazione caotica anche sul fronte dei rimborsi alle farmacie che avevano acquistato mascherine a un prezzo maggiore di 50 centesimi

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Turismo, le proposte della Regione Abruzzo per aprire il 1° giugno

"Questo Governo regionale e' impegnato per definire risposte chiare e rassicuranti al mondo alberghiero ed extra alberghiero, tra cui il settore delle strutture B&B che in una prossima fase di movimento turistico ricopriranno tutti un ruolo importante". Questo il commento dell'assessore al Turismo della Regione Abruzzo, Mauro Febbo, che spiega come "in seguito alle prime indicazioni avute dal Governo centrale, dopo i diversi incontri con il sottosegretario con delega al Turismo, Lorenza Bonaccorsi, e dalle problematiche emerse durante la Commissione con i colleghi assessori regionali al Turismo, ho inteso programmare una serie di incontri con le associazioni di categoria per recepire i protocolli operativi dell'alberghiero e di quello extralberghiero per far ripartire in sicurezza e prima possibile la stagione turistica abruzzese".

"E' volonta' di questo assessorato realizzare, sviluppare e attuare protocolli dettagliati sia per le strutture alberghiere sia per quelle extralberghiere attraverso il supporto e coinvolgendo il Dipartimento Salute, nello specifico il Servizio di prevenzione, trattandosi di misure che impattano sulla prevenzione del contagio. Sicuramente tra le prime azioni che si sta pensando di programmare c'e' una specifica formazione degli operatori sulle corrette procedure da attuare per accogliere il turista in sicurezza. Salvo diverse indicazioni dal governo nazionale - prosegue Febbo - stiamo pensando di consentire la riapertura di alcune categorie di strutture ricettive a partire dall'1 giugno. Inoltre, stiamo valutando interventi di sostegno economico a fondo perduto anche per i B&B come le spese di sanificazione. Quindi, se da una parte vi e' una Regione pronta e attenta ad accogliere le istanze di riapertura degli operatori turistici abruzzesi, e' necessario dall'altra parte tenere presente le indicazioni che arriveranno dal Governo nazionale. Ovviamente, la Regione prima di mettere in campo le proprie iniziative vuole capire meglio quali sono le azioni e quanti provvedimenti licenziera' il Governo dedicati al turismo e alle strutture ricettive e quelle extralberghiere, in particolare. Pertanto - conclude Febbo - continueremo a sollecitare il Governo centrale per definire le linee guida da far adottare ai nostri operatori turistici e rendere sicura e certa la stagione ormai alle porte".

 

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Fase 2, via libera alla caccia di selezione ai cinghiali e alla raccolta di funghi e tartufi

 Il presidente della Regione Abruzzo ha firmato l'ordinanza con cui "si consente la riapertura della caccia di selezione per il contenimento dei cinghiali e le attivita' di raccolta di funghi, tartufi ed erbe e frutti spontanei che crescono nei nostri boschi, ovviamente nei limiti dei periodi e delle modalita' previste dalla normativa". A renderlo noto, in una nota, il vicepresidente della Giunta regionale con delega all'Agricoltura Emanuele Imprudente. "Il periodo di lockdown con il blocco degli spostamenti e la diminuzione del traffico veicolare ha determinato- spiega- l'acuirsi di un problema gia' molto sentito in Italia e in Abruzzo, il sovrappopolamento di cinghiali che, come noto, sono causa di incidenti stradali e danni ingenti alle coltivazioni agricole. Anche se in un periodo di emergenza da Covid-19, ritengo fondamentale riaprire una misura di contenimento quale la caccia di selezione per l'abbattimento dei cinghiali e difendere l'incolumita' dei cittadini e l'attivita' dei nostri agricoltori. Abbiamo deciso di consentire anche le attivita' di raccolta di funghi, tartufi ed erbe e frutti spontanei- prosegue - con la precisa limitazione riferita alle norme che i fungaioli, i tartufai e gli altri cercatori ben conoscono, in primis il rispetto dei periodi e delle modalita' di raccolta e nel rispetto delle norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da Covid-19, tenendo bene in mente il rispetto della natura. Specifico- conclude- che per tali attivita' gli spostamenti sono consentiti solo in ambito provinciale"

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Ada Manes Foundation for Children Onlus dona 7mila euro in dispositivi alle Usca

Una donazione complessiva del valore di 7mila euro in dispositivi e attrezzature per sostenere soprattutto le Usca (Unita' sanitaria di Continuita' assistenziale) delle Asl Pescara e Lanciano-Vasto-Chieti, ma anche l'unita' operativa di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale di Chieti diretta dal professor Diego Gazzolo. L'iniziativa e' di Ada Manes Foundation for Children Onlus, fondazione che si occupa principalmente di chirurgia pediatrica nei Paesi piu' poveri del mondo e presieduta dal chirurgo pediatra Grazia Andriani, con sede a Pescara. Ieri dunque la consegna all'Usca che fa riferimento alla Asl della citta' adriatica 6 tablet, 8 termometri al laser, 50 saturimetri, 1000 guanti in nitrile per un valore complessivo di 5.000 euro, e 30 pulsossimetri alla Usca che fa capo alla Asl Chieti cui si aggiungono i 5 termometri laser no contact donati alla neonatologia (valore totale di 2mila euro). La scelta, dunque, di dare un contributo concreto a chi, in questo momento "sostiene le persone piu' fragili 'casa per casa'", si legge nella nota della fondazione.

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