Redazione Notizie D'Abruzzo

Verì: non abbiamo abbandonato l’idea di intervenire sull’ospedale a Chieti

"Ritengo sia importante precisare di nuovo che questo governo regionale non ha affatto abbandonato l’idea di intervenire sull’ospedale a Chieti. Abbiamo però deciso di non percorrere la strada individuata dalla precedente giunta regionale di centrosinistra, che impatterebbe in modo devastante sul bilancio della Asl”. Lo puntualizza l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì.

“Fin dal mio insediamento – continua l’assessore – ho rimarcato che la giunta aveva aperto una riflessione sul progetto della precedente giunta, che aveva deciso di realizzare i nuovi ospedali ricorrendo alla massiccia compartecipazione del privato. Il motivo è molto semplice e lineare: per remunerare l’ipotizzato investimento dell’impresa, solo per Chieti sarebbe stato necessario sborsare un canone annuo di non meno di 20 milioni, per un periodo di 25 anni. Il tutto senza la prova di reali economie di gestione derivanti dalla realizzazione del nuovo presidio. Anzi, sarebbero state erose quote consistenti della spesa corrente (quella cioè destinata all'assistenza sanitaria e all’assunzione del personale) per saldare i canoni al privato. Una circostanza ben nota anche l'ex assessore Paolucci, che il 2 febbraio 2018 attestò che i canoni sarebbero stati garantiti dal bilancio regionale. Per questo la giunta ha deciso di restituire alle Asl, all'assistenza e progetti di prevenzione collettiva, il fondo che era stato impropriamente assegnato al contributo per il progetto di finanza. Per gli interventi sull'ospedale di Chieti sono in corso interlocuzioni con lo Stato e la stessa Asl, per intercettare maggiori fondi pubblici ‘ex art. 20’ e rendere dunque il piano più sostenibile dal punto di vista finanziario. E’ questo il percorso che continueremo a perseguire”.

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Parte anche in Abruzzo lo studio nazionale sulla sieroprevalenza

Sarà la Croce Rossa Italiana a contattare telefonicamente, a partire da lunedì, i cittadini individuati dall’Istat per essere sottoposti a test sierologico nell’ambito dello studio nazionale che coinvolgerà 150mila cittadini in tutta Italia.

Lo annunciano l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì e il presidente del Comitato regionale della Croce Rossa, Gabriele Perfetti.

In Abruzzo il campione individuato dall’istituto nazionale di statistica è di 5561 cittadini residenti in 62 Comuni (1628 in provincia di Chieti, 1354 in provincia di Pescara, 1318 in provincia di Teramo e 1261 in provincia dell’Aquila).

La Croce Rossa, attraverso operatori appositamente formati dei 14 comitati territoriali abruzzesi, contatterà i cittadini e fisserà gli appuntamenti in uno dei 32 centri individuati dalle Asl, che eseguiranno materialmente il prelievo. I campioni saranno analizzati nei 2 laboratori dell’Aquila e Pescara.

“Un passo importante – sottolinea la Verì – perché questo studio consentirà di verificare l’attendibilità dei test sierologici, i cui risultati attualmente non sono ancora validati dal Ministero. Un grande tema, perché in caso di esito positivo, ci consentirebbe di utilizzare questi esami per ampliare ulteriormente la platea di cittadini da sottoporre a controllo”.

“La Croce Rossa – aggiunge Perfetti – oltre a fornire ogni informazione utile ai cittadini coinvolti nello studio, curerà inoltre il supporto logistico per il trasferimento dei campioni verso i laboratori analisi”.

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Riattivati tutti i tirocini extracurriculari

Da lunedì 25 maggio possono essere riattivati tutti i tirocini extracurriculari (ad esclusione di quelli curriculari) in modalità presenza sul posto di lavoro. È quanto stabilisce l'ordinanza n.64 del presidente della Giunta regionale, che ha fissato una serie di prescrizioni a carico del soggetto promotore e dell'aziende che ospita il tirocinante. Proprio per il soggetto ospitante l'ordinanza della Regione Abruzzo ha ritenuto opportuno adottare il protocollo di sicurezza per il lavoratore predisposto dall'Inail e reso operativo in occasione dell'avvio della cosiddetta "fase 2".

In questo senso, in settimana la direzione regionale dell'Inail ha definitivamente stabilito, proprio nella prospettiva di ripresa dell'attività di tirocinio, che "per la ripresa dei tirocini extracurriculari dovranno essere assicurate tutte le misure richiamate, attinenti allo specifico contesto lavorativo di riferimento". La ripartenza dei tirocini riguarda anche quelli attivati all'interno di programmi finanziati, come Garanzia Giovani, tirocini Anpal e quelli che fanno riferimento al settore del sociale. Ma l'ordinanza regionale n. 64 prevede anche una serie di prescrizioni in capo al soggetto promotore, organismo di formazione o agenzia per il lavoro. A cominciare dall'obbligo di acquisire la dichiarazione dell'azienda che assicura l'adozione di tutti i protocolli sulla sicurezza previsti dalle normative nazionali e regionali. Sul fronte della formazione a distanza (smart training), attivata e autorizzata dalla Regione Abruzzo per tutto il periodo dell'emergenza sanitaria, la situazione non cambia: l'attività di formazione a distanza, ove ne ricorrano le condizioni, prosegue fino al 31 luglio 2020.

Per i nuovi tirocini, cioè quelli attivati dopo il 25 maggio, è possibile richiedere l'attivazione in tutte le modalità: in presenza e in smart training. Nei prossimi giorni la direzione Lavoro della Regione Abruzzo emanerà una circolare esplicativa sulla ripresa dei tirocini in tutte le modalità

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Cura Abruzzo 2, Marsilio: 40 milioni di contributi a fondo perduto per imprese di tutti i settori

“Stiamo facendo la nostra parte, celermente, prima di altri e non siamo secondi a nessuno. Abbiamo stanziato un corpus di interventi molto amplio con misure urgenti in favore  dei settori turismo, commercio al dettaglio ed altri servizi per contrastare gli effetti della grave crisi economica dovuta all’emergenza sanitaria. L’Abruzzo è in buone mani”. Lo ha detto a L’Aquila, il Presidente della giunta regionale, Marco Marsilio. nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Silone insieme al vice  Presidente Emanuele Imprudente,  all’assessore al Bilancio, Guido Quintino Liris, al Presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, al vice, Roberto Santangelo e  al consigliere regionale Sabrina Bocchino per presentare le misure urgenti introdotte dalla Legge 118/2020.

Marsilio ha sottolineato l’importanza del confronto con la minoranza che ha portato all’approvazione della legge in consiglio regionale, con senso di responsabilità, per alimentare la ripresa economica in Abruzzo. “Un lavoro di squadra – ha aggiunto - che ha coinvolto tutti  su scelte strategiche per la nostra regione. Uno sforzo enorme con cui si è riusciti a mettere in campo risorse su settori e ambiti che il Governo non ha tenuto nella giusta considerazione. I fondi arrivano dalla rimodulazione dei fondi Fesr e Fse e di altre riprogrammazioni su cui comunque si sta ancora lavorando per incrementare la disponibilità finanziaria e integrare le risorse del Governo nazionale, da noi ritenute esigue ”.

Si tratta di 40 milioni di contributi a fondo perduto per imprese di tutti i settori, asili 0-6 anni e studenti universitari.
A tutte le imprese abruzzesi con fatturato sino a un milione di euro sono riservati contributi per perdita di fatturato divisi in tre fasce.
Ai titolari di esercizi turistici, commerciali, artigianali ed industriali e ai lavoratori autonomi che hanno sospeso la loro attività nel periodo marzo-aprile 2020, è riconosciuto un contributo a fondo perduto fino a € 3.000 per le spese di locazione o forfettario di €1. 000 se senza contratto di locazione.
Un contributo a fondo perduto massimo di €150 per ogni bambino iscritto nell'anno scolastico 2019/2020, è riconosciuto a chi opera nel settore dell'Istruzione con finalità pubblica limitatamente ai servizi per l'infanzia autorizzati alle scuole per l'infanzia paritarie che hanno sospeso la loro attività.
Agli studenti abruzzesi fuori sede, che hanno in essere un contratto d'affitto nella sede dell'università frequentata, è riconosciuto un contributo a fondo perduto massimo di €1.000 per sostenere Le spese di locazione del periodo marzo-aprile maggio 2020. il contributo viene erogato per riduzione reddito familiare e la graduatoria è effettuata tenendo in considerazione  l'ISEE familiare.

Sono destinati ulteriori 7 milioni ai nuclei familiari a rischio di esclusione sociale. La graduatoria, esito del bando Bonus Famiglia sarà interamente coperta con un finanziamento complessivo di 12 milioni di euro. 

Un milione al Fondo di Solidarietà per i comuni abruzzesi che hanno dovuto sostenere maggiori spese per l'acquisto di beni e servizi e per lo straordinario dei dipendenti.

Tre milioni alle associazioni sportive dilettantistiche e associazioni culturali che hanno subito un danno. 

Tre milioni anche alle ASP ( aziende di servizi alla persona) per misure emergenziali e di sicurezza delle case di riposo, delle strutture residenziali socio-sanitarie e delle strutture sociali da esse gestite.
Un milione per i titolari di concessioni demaniali marittime, danneggiate dagli eventi meteorologici del novembre 2019 per effettuare interventi urgenti di protezione, opere di consolidamento e ripristino dell'arenile anche attraverso ripascimento.

1.500.000 euro ai titolari di concessioni demaniali marittime per maggiori spese a cui sono tenuti per adeguarsi alle normative emergenziali. 

Un milione e 500 mila euro ai comuni del Litorale abruzzese, titolari di concessioni demaniali marittime. 

Un milione e 500mila euro ai Comuni Montani ed enti che gestiscono percorsi, sentieri, rifugi ed aree attrezzate, ricadenti nei comuni Montani nelle aree protette regionali, per la migliore fruizione degli stessi.
€ 600. 000 all Aric (agenzia regionale di informatica e committenza) per far fronte all' emergenza covid-19.
Un milione e 500 mila euro alle Ater quale compartecipazione regionale richiesta dallo Stato per accedere agli incentivi definiti Sismabonus /Ecobonus per la ristrutturazione degli edifici di edilizia residenziale pubblica.
3 milioni Oltre alle Adsu (Aziende per il diritto allo studio Universitario) di Chieti-Pescara, L'Aquila e Teramo per il finanziamento dell'intera graduatoria delle borse di studio per l'anno 2019/2020. Per la prima volta dopo decenni tutti gli studenti meritevoli, in graduatoria, percepiranno la borsa di studio.

€ 420. 000 al settore editoria presente nella regione Abruzzo ossia emittenti televisive, radiofoniche, stampa quotidiana o periodica e on-line colpite dalla grave crisi di liquidità soprattutto a causa della contrazione delle raccolte pubblicitarie. 
€ 125.000 al sostegno dei tirocinanti degli uffici giudiziari che non percepiscono alcuna indennità. Si tratta di un contributo mensile per i mesi di aprile e maggio 2020, di €600 mensili.
€ 270. 000 al comune dell'Aquila a titolo di ristoro di mancati ricavi del centro turistico del Gran Sasso.
€ 500. 000 alla Saga società di gestione dell'aeroporto d'Abruzzo.
€ 240. 000 ai 12 comuni abruzzesi dichiarati zona rossa quale sostegno per le maggiori spese sostenute.  “Comuni inizialmente previsti dall'articolo 112 del DL “Rilancio Italia” e poi inspiegabilmente esclusi -ha sottolineato Marsilio nel suo intervento. 

1.460. 000 euro alle imprese ricadenti nei comuni abruzzesi dichiarati zona rossa o è titolari di imprese abruzzesi residenti nei comuni dichiarati zona rossa che in seguito all'approvazione delle ordinanze di chiusura non hanno potuto aprire le proprie attività. 

Un milione agli enti locali abruzzesi per finanziare la premialità, una tantum, in favore degli agenti della polizia locale.
Altre misure minori: €100. 000 alla Film Commission d'Abruzzo, €70. 000 per il rifinanziamento della rete escursionistica alpinistica speleologica torrentistica Abruzzo, €250. 000 per realizzare percorsi cicloturistici di collegamento fra la costa e le aree interne, incentivi per l'acquisto di mezzi di mobilità sostenibile per i residenti tra 10mila. e 50mila abitanti, pari a €300.000.

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Circa 13 milioni e mezzo per l’acquisto di nuovi autobus

Circa 13 milioni e mezzo per l'acquisto di nuovi autobus in Abruzzo. Lo annuncia il sottosegretario alla presidenza regionale con delega ai Trasporti, Umberto D'Annuntiis (FI), commentando l'intesa raggiunta dalla Conferenza Stato Regioni sullo schema Mit per la ripartizione dei 380 milioni di euro del Fondo Investimenti 2019 e delle risorse riconosciute per le annualita' 2018-2033. Un riconoscimento che per la Regione si e' tradotto in una somma "piu' alta rispetto a quella storicamente ottenuta del 2,699%. Infatti sulla base delle nuovi percentuali di riparto, il 3,544% rappresenta un significativo incremento da investire per l'ammodernamento del parco mezzi". Un risultato "ottenuto- prosegue D'Annuntiis- dietro sostenuta e convinta istanza della Regione Abruzzo a seguito della applicazione nel riparto di una riserva di assegnazione del 10% delle risorse alle sole regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, per cui e' stato dichiarato lo stato di emergenza per calamita' naturale in ragione del loro status di 'regioni del sisma'. L'attenzione sui tavoli nazionali e le giuste istanze a tutela del nostro territorio, con lavoro e determinazione- conclude il sottosegretario- portano al raggiungimento di importanti risultati"

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Pepe: subito la cassa integrazione per i dipendenti Atr

Subito la Cassa integrazione "come previsto dal decreto Covid e un impegno concreto preso insieme ai rappresentanti sindacali, quelli territorali e i sindaci per garantire ai lavoratori il pagamento degli stipendi legittimi". Questo il commento del vice capogruppo del Pd in Regione Abruzzo, Dino Pepe, al termine dell'incontro avuto a margine del Consiglio regionale in corso a L'Aquila, con i rappresentanti della Atr di Colonnella con i lavoratori che da 5 mesi non si vedono accreditare lo stipendio. Incontro cui hanno preso parte, oltre a Pepe, il presidente della Regione Marco Marsilio, gli assessori regionali Mauro Febbo e Piero Fioretti, il presidente della Terza Commissione Emiliano Di Matteo, il consigliere regionale M5S Marco Cipolletti. Presenti anche il sindaco di Colonnella Leandro Pollastrelli, Mirko D'Ignazio della Cgil, Marco Boccanera della Cisl e Angelo Gallotti della Uil.

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Pianella, Filippone (Pd): noi contrari a vendita campo sportivo Verrotti

"Nell’ultimo Consiglio Comunale del 6 maggio 2020, la maggioranza “ridotta” del Sindaco Marinelli, (7 favorevoli e 6 contrari di cui quattro di minoranza e due ex maggioranza), ha approvato il Piano Alienazioni 2020/2022 delle opere pubbliche, con l’allegato elenco degli immobili da trasferire cioè da mettere in vendita, tra i quali risulta lo storico Campo Sportivo del capoluogo intitolato “Francesco Verrotti” a €.310.000, sembra proprio una svendita, in quanto si vende un’area di circa 1,6 ettari con strutture annesse, ad un prezzo fuori mercato, in zona C2 di espansione deciso dal nuovo P.R.G.". Lo afferma Gianni Filippone, capogruppo di Pianella Vicina in consiglio comunale e segretario del Circolo PD di Pianella.

 

"Inoltre nell’elenco delle alienazioni c’è anche l’area del parcheggio di Borgo Carmine, non ultimato da dieci anni, oltre a piccole aree di proprietà comunale e alcuni parcheggi a servizio della zona industriale di contrada Conoscopane per un totale stimato di €.605.000,00.Sembra incredibile che una Città come Pianella di 8.613 abitanti, possa mettere in vendita un’area dove è insediato, da 40 anni, un campo sportivo completo di tribune, impianto luci, spogliatoi per due squadre e arbitro, dotato di recinzione e ampio parcheggio esterno, nonché un campo di calcetto adiacente, da precisare che sulla struttura circa dieci anni fa sono stati effettuati lavori di ammodernamento finanziati con fondi della Regione Abruzzo per circa €.200.000. Questa scelta di vendere il Campo Sportivo, si rivelerà nell’immediato futuro, un danno irreparabile per tanti sportivi Pianellesi, considerato che attualmente a Pianella e nelle frazioni di Cerratina e Castellana, vi sono diverse società sportive organizzate, con squadre di calcio iscritte ai campionati nelle varie categorie, sia dilettantistiche che amatoriali, ed un considerevole vivaio di bambini, giovanissimi e ragazzi curati dalla società ASD Sporting Pianella, affiliata alla società di serie A “Atalanta Bergamasca Calcio”. In Consiglio Comunale il Sindaco Marinelli non ha fornito nessuna giustificazione logica plausibile per spiegare la vendita del Campo Sportivo, se non quella di avere necessità di fare cassa, sistemando così il Bilancio con entrate ipotetiche e fantomatiche, derivanti dalla vendita di immobili di proprietà comunale. Si ricorda che il Sindaco Marinelli già nel 2015 aveva messo in vendita l’area del distretto ASL di via Aldo Moro nel quartiere di S.Lucia, per €.580.000, fortunatamente nessun acquirente ha trovato conveniente rispondere al bando, oggi, dopo cinque anni, lo stesso Sindaco Marinelli si vanta sulla stampa di avere un progetto pronto su quell’area, per riconvertirla a “Centro per la sicurezza” ovvero Protezione civile, Vigili del fuoco, Croce rossa e 118.  Il fatto ancor più grave, non è solo il danno alla collettività e ai giovani sportivi, ma quello della scelta urbanistica che ha anticipato la decisione della vendita del campo sportivo, infatti se si esamina la cartografia della zona, allegata al nuovo P.R.G. adottato e condiviso dalla maggioranza il 30 Gennaio 2020, si vede chiaramente che i terreni di tutta la zona compreso l’area del Campo Sportivo sono stati trasformati da area sportiva e zona PEEP a “Zona C2 di espansione semintensiva residenziale”, riservata ad interventi di nuova edificazione a carattere residenziale privato. Quindi è chiaro, senza ombra di dubbio, che la prospettiva futura sarà l’ennesima colata di cemento con la costruzione di palazzi o palazzine che trasformerà l’area e i lotti adiacenti in una zona ad insediamento abitativo, senza infrastrutture urbanistiche adeguate e scollegata sotto il profilo dei servizi pubblici, l’unica utilità per le casse comunali si avrà, se vi saranno acquirenti interessati a costruire, come previsto dal PRG, attraverso accordi di programma convenzionati (P.C.C.) o progetti d’area (P.A.C.), con monetizzazione dei permessi di costruzione realizzati da privati cioè imprese di costruzione, quindi, se tutto va bene, incassare soldi con il “mattone” a scapito della qualità della vita dei cittadini, dell’ambiente e del consumo di territorio. Nel contempo si deve rilevare che questa amministrazione comunale ha la responsabilità di aver volutamente abbandonato da diversi anni la cura e la manutenzione della struttura, la quale merita di essere riqualificata e adibita ad attività sportive, non solo del settore calcio, ma anche per altre discipline sportive e per gli allenamenti, se non altro per evitare il congestionamento del campo sportivo “Di Benedetto” di contrada Nardangelo, dove è previsto la realizzazione di un manto di erba sintetica. E’ facile supporre che dopo la vendita e la chiusura del Campo Verrotti, sicuramente il campo “Di Benedetto” non sarà sufficiente e sempre disponibile per tutte le attività delle società sportive, sia per le partite che per gli allenamenti, di conseguenza limitando l’attività delle stesse. Ricordiamo che la Vis Cerratina sono tanti anni che gioca in un campo che risiede sul territorio di Cepagatti, che non ha i requisiti tecnici. In conclusione il gruppo di Pianella Vicina insieme al Circolo del Partito Democratico di Pianella è contrario alla vendita del Campo Sportivo Verrotti in quanto ritiene che la struttura ha una importanza strategica fondamentale di pubblica utilità, per tutti gli sportivi e per i giovani di oggi e quelli futuri delle prossime generazioni. Pertanto il Gruppo di “Pianella Vicina” e il “Circolo PD di Pianella”, prossimamente, metteranno in atto tutte le iniziative opportune per contrastare questa gravissima decisione dell’amministrazione comunale, informando tutti i cittadini promuovendo una raccolta di firme per sottoscrivere una petizione popolare, per esprimere la volontà di tutti coloro che sono contrari a tale decisione, da presentare al Consiglio Comunale, al Sindaco e alle autorità competenti".

 

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Guardiagrele, Zulli: Fase 2 famiglie e lavoro, manca programmazione attività supporto

Molte famiglie, in assenza di adeguati servizi per i bambini, si troveranno nella condizione di dover scegliere tra la cura dei propri bambini o il ritorno all' attività lavorativa, soprattutto se si considera la chiusura dei nidi, generalmente aperti fino a fine luglio, e delle scuole dellinfanzia che coprono lintero mese di giugno”. Lo afferma Inka Zulli, consigliere comunale a Guardiagrele.

Nella delibera di indirizzo per la Fase 2, denominata Guardiagrele riparte -Lavoro, Salute, Cultura, la giunta usa molto la parola futuroe a sproposito la parola lavoro. Si può parlare di lavoro, quando ad oggi manca completamente una programmazione concreta in merito alle attività di supporto alle famiglie che permetta loro di riuscire a conciliare i tempi di lavoro con quelli di cura?  Le linee guida del Dipartimento per le Politiche della Famiglia descrivono già in modo chiaro cosa sarà consentito fare dal 13 giugno: Sarà possibile riaprire parchi e giardini pubblici con lobbligo del gestore di garantirne igiene e pulizia ed evitare assembramenti. Sarà possibile organizzare attività per bambini e adolescenti, sia in parchi e giardini, sia in spazi al chiuso adibiti a scuola o altre forme di attività educative (associazioni, oratori, palestre). Nello specifico, si prevede anche che i bambini siano divisi per fasce d’età con un rapporto educatore bambino di 1/5 per i più piccoli, 1/7 per i bimbi della primaria e di 1/10 per i ragazzi della secondaria. Proprio a causa di questi criteri numerici diventa importantissimo cercare di coordinare e supportare il maggior numero di iniziative possibili, affinché nessun bambino rimanga escluso e possa godere del proprio diritto alla socialità e al gioco, e nessuna famiglia venga messa nelle condizioni di dover fare eccessivi sacrifici per conciliare i tempi lavoro/cura. Va inoltre detto che la legge prevede la possibilità di pagare le attività estive con le 600 euro del fondo baby-sitting erogato dallINPS, evitando in questo modo di gravare ulteriormente sul bilancio familiare. L'ultimo DPCM del 17 maggio, dal 15 giugno lascia libertà alle regioni di anticipare, ove possibile, lapertura dei centri estivi e permette a tutti gli Enti territoriali l'attivazione di progetti per i minori in collaborazione con il Terzo Settore. Spetta quindi ai comuni coordinare e supportare, economicamente e logisticamente, l'azione del terzo settore sui propri territori affinché questultimo venga messo nella condizione di poter organizzare le attività estive in sicurezza e secondo le linee guida. La Regione Abruzzo è molto lontana dallanticipare le aperture, nonostante i contagi siano molto diminuiti e attualmente sotto controllo. I comuni, al contrario, devono essere in grado, proprio perché enti minori, di dare risposte immediate e finanziamenti veloci al terzo settore e per fare questo sono necessari fondi dedicati. A Guardiagrele invece si sceglie di fare altro: si praticano tagli folli su capitoli di bilancio dei servizi sociali e si ritarda sulla programmazione dei servizi indispensabili. La programmazione viene messa in secondo piano o, come in questo caso, non viene neanche prevista probabilmente anche a causa della mancanza di un Assessore dedicato alle politiche sociali, che più di ogni altro dovrebbe avere a cuore questo tipo di attività e dedicarvi tempo ed impegno. Le attività estive, ad oggi, diventano fondamentali tanto quanto lo è l’attività scolastica, perché allo stato attuale molte famiglie si trovano obbligate a chiedere ferie, permessi e tempi ridotti sul lavoro, per colpa di un comune carente in servizi che riempie laria solo di spot elettorali, senza dare certezze alle famiglie”.

 

 

 

 

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Ortona, Di Nardo: la maggioranza dimostra disprezzo delle regole anche in piena emergenza

"Ancora una volta la maggioranza del Comune di Ortona dimostra di avere due fondamentali caratteristiche genetiche: l'assoluto disprezzo per le regole e il più totale disinteresse per le necessità della nostra comunità. Anche in un momento di grande difficoltà economica e sociale come quello che stiamo attraversando". Lo afferma il consigliere comunale Angelo Di Nardo, capogruppo di Fratelli d’Italia, Lega e lista Libertà e Bene Comune per Ortona, dopo la burrascosa chiusura della seduta consiliare di ieri.

"Abbiamo dovuto richiamare la maggioranza al rispetto di quella disciplina che essa stessa si era data e per la quale si era battuta con forza: una volta raggiunto l'orario previsto dal regolamento il Consiglio comunale doveva essere sospeso e riconvocato ed è esattamente quello che abbiamo chiesto. I puerili tentativi di addossare a noi la responsabilità della loro inettitudine lasciano il tempo che trovano. E' ormai evidente che dietro ai fiumi di parole si nasconde una totale incapacità di amministrare la città, un'incapacità di cui siamo tutti vittime ogni giorno. La maggioranza è arruolata e compatta soltanto quando si tratta di bocciare, in maniera arrogante e pregiudiziale, le proposte che arrivano dalle opposizioni - prosegue Di Nardo - lo ha fatto anche ieri con il voto contrario alle tre proposte per cui avevamo chiesto la convocazione di un consiglio comunale urgente. Niente soldi alle associazioni, dunque, niente aiuti ai commercianti e agli agricoltori della ex zona rossa di Caldari. Certi capitoli di spesa, soprattutto quello riguardante le spese istituzionali, sono intangibili. Per gli Ortonesi, che si stanno confrontando con una crisi epocale e di cui non si intuiscono ancora i reali confini, è un altro schiaffo, violento. Che arriva da una maggioranza completamente avulsa dalle reali esigenze del territorio. Noi, invece, continueremo a batterci affinchè nessuno venga lasciato indietro, perché ci sia, da parte pubblica, un sostegno autentico alla ripartenza, con contributi economici mirati all'aiuto di famiglie, piccole imprese, artigiani e commercianti che hanno bisogno di una spinta più forte. Ecco, ad esempio, con la stagione turistica alle porte noi non sappiamo né come, né con quali prospettive la nostra città potrà rimettersi in moto. Si tratta di un comparto trainante, anche per l'indotto che crea, verso il quale la maggioranza dimostra ancora una volta totale disinteresse. Infine - conclude Angelo Di Nardo - voglio ringraziare tutti i colleghi della minoranza che mi hanno indicato come membro effettivo del Comitato di Gestione delle Riserve Naturali Regionali 'Ripari di Giobbe' e 'Punta Acquabella': si tratta di due aree che rappresentano un patrimonio ambientale preziosissimo per la nostra comunità. Ho intenzione di portare il mio impegno, le mie idee e il mio contributo costante per progettare una gestione virtuosa di due magnifiche risorse, spesso trascurate, di questo territorio".

 

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