Il presidente del Consiglio regionale dell'Abruzzo Giuseppe Di Pangrazio, ha incontrato questa mattina a Palazzo dell'Emiciclo, il nuovo questore dell'Aquila, Antonio Maiorano. Il neo capo della Polizia (che nell'ultimo biennio ha svolto il suo incarico a Trieste) succede ad Alfonso Terribile, che ha lasciato il ruolo di capo della questura del capoluogo abruzzese dopo quasi due anni. Di Pangrazio ha illustrato l'attività dell'assemblea regionale e presentato le iniziative promosse dal Consiglio per il territorio aquilano. Il nuovo questore ha assicurato la piena collaborazione con le istituzioni politic
Leggi Tutto »Sottanelli presenta emendamenti per il Decreto terremoto
Presentanti emendamenti al decreto sisma alla Camera per destinare alle imprese il 5% dei fondi stanziati per la ricostruzione, per allungare a 48 mesi la rottamazione delle cartelle e per mantenere invariata la tassazione per i professionisti e le imprese in regime dei minimi che si insediano o hanno gia' sede nel cratere". Lo rende noto il deputato abruzzese di Scelta Civica Giulio Sottanelli. Sottanelli aggiunge: "Ho consegnato alla Camera un sostanzioso pacchetto di emendamenti, la maggior parte dei quali condivisi e cofirmati con i colleghi Tommaso Ginoble e Paolo Tancredi, per migliorare in fase di conversione il decreto n. 8 del governo che interviene con ulteriori misure a seguito del sisma e del maltempo che ha colpito la nostra regione e tutto il centro Italia. Gli emendamenti presentati raccolgono le richieste arrivate dal territorio, contenute in particolare dalla delibera dell'Assemblea dei sindaci della Provincia del 13 febbraio e le relative richieste del Presidente Renzo Di Sabatino e del Sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi". Fra gli emendamenti - si legge in una nota - ci sono, tra gli altri, quelli per allargare il cratere ad altri Comuni abruzzesi (Isola del Gran Sasso, Colledara, Castel Castagna, Fano Adriano, Pietracamela, Basciano, Penna Sant'Andrea, Farindola, Pizzoli, Cagnano Amiterno, Barete e Pizzoli), per estendere le disposizioni del decreto anche agli immobili e alle strade danneggiati dalla neve e dalle frane, per il sostegno economico alle fasce deboli e alle imprese danneggiate, anche quelle fuori dai Comuni del cratere, e una serie di provvedimenti a favore degli enti locali, Comuni e province in prima linea nell'emergenza. "Tra gli emendamenti ce ne sono tre, in particolare, a mia prima firma, che ho pensato a sostegno delle imprese e degli autonomi: e' fondamentale che chi fa impresa venga sostenuto in questa fase difficile per evitare lo spopolamento e l'ulteriore impoverimento, anzi e' necessario dare respiro alle imprese esistenti e attirarne delle nuove sul nostro territorio. Una prima misura da me proposta - simile a quella inserita anche per il sisma del 2009 - prevede di destinare il 5% dei fondi stanziati per la ricostruzione allo sviluppo delle attivita' produttive che operano all'interno del cratere, attraverso un programma di sviluppo concordato con Regione ed enti locali, che includa interventi a favore della localizzazione produttiva, dei servizi turistici e culturali, di ricerca, innovazione tecnologica e alta formazione, di sostegno alle attivita' imprenditoriali e per l'accesso al credito delle imprese e alla connettivita' anche attraverso banda larga. Una seconda misura prevede la possibilita' per i cittadini e per le imprese che abbiano aderito, o intendano aderire entro il 31 marzo, alla rottamazione delle cartelle di pagare quanto dovuto spalmandolo fino a 48 rate mensili. La terza misura vuole incentivare la ripresa delle attivita' di imprenditori e piccoli autonomi favorendo l'insediamento di nuove partite Iva nei territori colpiti dal sisma e si propone di raddoppiare i valori soglia del regime dei minimi per i prossimi 5 anni: in sostanza gli autonomi e i piccoli imprenditori residenti nel cratere o che intendano insediarsi potrebbero beneficiare della medesima tassazione arrivando a sforare, fino al raddoppio, la soglia annua di fatturato annuo prevista attualmente".
Leggi Tutto »Tre persone indagate per il rogo dell’auto del presidente del Pescara, Daniele Sebastiani
Tre giovani tra i 20 ed i 27 anni indagati per il reato di incendio doloso nelle indagini seguite al rogo di due auto del presidente del Pescara calcio, Daniele Sebastiani, la notte tra il 6 ed il 7 febbraio scorso, a Pescara, dell'abitazione del patron biancazzurro. Gli agenti della Digos della Questura di Pescara, coordinati dal Vice Questore aggiunto Leila Di Giulio, hanno infatti effettuato questa mattina tre perquisizioni domiciliari a carico dei tre. Due sono giovani appartenenti all'area del tifo non organizzato del Pescara calcio; il terzo e' un giovane in passato coinvolto in una inchiesta su episodi legati all'estrema destra. Le perquisizioni sono state eseguite in tre domicili di Pescara, Montesilvano e in un paese dell'Area Vestina nel Pescarese. Sequestrati capi di abbigliamento che sarebbero stati riconosciuti dalle immagini delle telecamere. Le indagini, coordinate dal Pm Mirvana Di Serio, proseguono per risalire ad altri due giovani che si ritiene abbiano partecipato al blitz di un mese fa.
Leggi Tutto »Aveva allestito serra per marijuana in casa, arrestato da carabinieri
Aveva attrezzato una stanza della sua abitazione per coltivare marijuana: condotti di areazione, lampade alogene, fertilizzanti vari e materiale per la cura delle stesse. Le pareti erano state ricoperte da materiale in poliuretano, idoneo all'isolamento degli ambienti per mantenerne costante la temperatura. Un giovane 28enne di origine campana, da qualche tempo controllato dai Carabinieri del Norm di Pescara, e' stato arrestato durante un blitz nella sua abitazione di Torrevecchia Teatina. Recuperati 150 grammi di marijuana contenuta in diversi vasetti, quindi pronta per essere spacciata, e un bilancino di precisione. I militari dell'Arma hanno poi trovato sul pianerottolo tre sacchi di grandi dimensione con residui di terriccio, radici e parti di stelo di piante di marijuana. Al ragazzo sono stati concessi gli arresti domiciliari in attesa dell'udienza di convalida.
Leggi Tutto »Lotto/8 marzo è tornato a essere un giorno di lotta per le donne!
Sciopero LOTTO marzo!
Lotto/8 marzo è tornato a essere un giorno di lotta per le donne!
A molti forse è sembrato che le rivendicazioni femminili si fossero perse in ristoranti, locali e fiori, ma non è così perché le donne italiane e quelle di tutto il mondo faranno manifesteranno tutta la loro indignazione per la propria condizione e considerazione che la società riserva loro. La lotta non è mai cessata ma è stata silenziosa, il femminismo non è mai andato in ferie ma è un movimento carsico che finalmente riemerge in superficie impetuoso e dirompente. Basta soffermarsi sulle manifestazioni in Argentina, Polonia, Spagna, Francia, Irlanda, il 26 novembre 2016 anche in Italia e per ultimi gli Stati Uniti, per rendersi conto che le donne sono nuovamente scese in piazza dietro slogan contro il patriarcato e l’ordine precostituito delle cose. Scioperare perché ribadire che solo attraverso l’autodeterminazione le donne potranno riappropriarsi dei propri spazi, diritti, libertà. Perché la risposta alla violenza è l’autonomia delle donne, senza effettività dei diritti non c’è giustizia né libertà per le donne, perché il femminismo non sia più un tema specifico, ma diventi una lettura complessiva dell’esistente.
In occasione dell’8 marzo in Italia Non Una Di Meno ha indetto uno SCIOPERO GLOBALE DELLE DONNE, che lanciato dalle donne argentine, ha rapidamente raccolto l’adesione di più di 48 paesi Paesi al grido di “Se le nostre vite non valgono, noi scioperiamo!”. Non è solo uno sciopero dalle attività lavorative ma soprattutto uno sciopero di sottrazione dai ruoli imposti dal genere in cui mettere in crisi un modello produttivo e sociale: consiste nell’astensione da qualsiasi attività sia dentro che fuori le proprie case. Lo sciopero si fonda su 8 punti per ribadire, anche attraverso lo sciopero, il rifiuto della violenza di genere in tutte le sue forme: oppressione, sfruttamento, sessismo, razzismo, omo e transfobia. Non Una Di Meno è una Rete dietro il quale si sono ritrovate e riconosciute più di 200.000 donne italiane, promotrici della stessa sono state la Rete IoDecido, D.i.Re – Donne in Rete Contro la violenza, UDI – Unione Donne in Italia. Il progetto condiviso e sul quale sta lavorando è la stesura di un Piano nazionale femminista antiviolenza. Anche a Pescara, a partire dalla manifestazione del 26 novembre a Roma, si è costituita la rete Non Una Di Meno, per iniziativa del Centro antiviolenza Ananke e dell' Udi e che promuove insieme a singole donne, associazioni femminili e femministe, collettivi studenteschi e organizzazioni sindacali la manifestazione dell'8 marzo.
La partenza del corteo/street parade è prevista mercoledì 8 marzo alle ore 16 in Piazza della Repubblica a Pescara, ex stazione centrale, e terminerà con la proclamazione e dibattito sugli otto punti della piattaforma calati nella realtà e nelle rivendicazioni del territorio pescarese. I colori dello sciopero sono il nero e fucsia, ma tutte tutti dovranno portare fischietti e pentole, padelle e cucchiai per fare rumore e farsi sentire!
(Di Doriana Gagliardone - Centro Antiviolenza Ananke)
Leggi Tutto »Pedofilia sulla nipote, una condanna a Lanciano
Nonno pedofilo condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione col rito del patteggiamento. La sentenza e' del gup di Lanciano Marina Valente. Secondo l'accusa formulata dal pm Rosaria vecchi, l'imputato, di 75 anni, residente in un comune limitrofo a Lanciano, avrebbe abusato sessualmente della nipotina di 9 anni quando la bimba era sola con lui. Secondo la stessa accusa, il nonno paterno avrebbe approfittato della piccola in un paio di occasioni, non solo col palpeggiamento al seno. I fatti si riferiscono al periodo compreso tra il 2007 e 2009. La denuncia della violenza e' avvenuta solo lo scorso anno, allorquando la vittima, che soffre di menomazione psichica, divenuta piu' grande, ha preso coscienza dell'accaduto e lo ha riferito agli assistenti sociali che assiste lei e la famiglia. Il nonno ha respinto le accuse. Nel corso dell'incidente probatorio, che ha preceduto il processo, e' stato accertato che la ragazza era capace di intendere e di volere.
Leggi Tutto »Purassanta (Microsoft): 25 miliardi di mancati investimenti nel digitale ogni anno in Italia
"Ci sono dati pessimi per l'Italia: 25 miliardi di mancati investimenti nel digitale ogni anno". Cosi' Carlo Purassanta, ad Microsoft Italia e presidente steering commitee digitalizzazione pmi, a margine del road show "Impresa 4.0 Trasformazione competitiva digitale", che si e' tenuto all'Aquila organizzato da Confindustria L'Aquila Abruzzo Interno, in collaborazione con Confindustria Chieti-Pescara. "La media europea e' di 6.9 per cento del Pil, l'Italia e' appena al 4.7, la meta' di Francia e Germania. Rischiamo - ha continuato - di non agganciare una rivoluzione in atto: quella che nasce dalla capacita' di interagire con gli oggetti, in cui l'informazione e l'interattivita' non e' solo dentro un pc o uno smartphone, ma in tanti oggetti di uso quotidiano. Ogni anno raddoppiano dati a disposizione prodotti. Ed estrarre valore diventa asset. Prendiamo Uber: 500 persone di 30 anni con zero asset in 6 anni, solo lavorando sui dati, hanno creato un valore di 70 miliardi di euro. Quasi il doppio della Ford". Per il manager, "del resto le imprese digitali creano doppio posti lavoro di altre pmi, e il loro fatturato e' superiore del 15 per cento"
Leggi Tutto »Mercato etnico a Pescara, Don Marco (Caritas): la sistemazione è un primo passo
"La sistemazione del mercatino etnico nel sottopasso ferroviario e' un primo passo necessario a sostegno delle comunita' piu' deboli presenti sul nostro territorio". Lo afferma don Marco Pagniello, direttore della Caritas diocesana di Pescara-Penne, in merito alle polemiche resistenze sull'apertura del mercatino etnico. "Comprendo i timori e le lamentele legate alla gestione del mercatino nel passato - continua - cosi' come immagino che lo smantellamento dello scorso anno possa esser stato percepito come una sorta di successo da parte di alcuni, ma non capisco la riluttanza e il rifiuto. La riapertura del mercatino in altro luogo, del resto, era stata una promessa che, oggi, e' giusto mantenere con l'impegno, ovviamente, di un lavoro attento e di un controllo costante che favorisca la legalita' e il rispetto delle regole necessarie per la compravendita". L'intento del direttore Caritas, che evita di entrare nel merito delle polemiche, e' quello di avvicinare le parti per un lavoro a favore della popolazione: "Dovremmo impegnarci tutti per cercare una vera integrazione e alimentare occasioni di confronto e condivisione a favore della conoscenza e dell'incontro".
Leggi Tutto »L’otto Marzo è ogni giorno
L'otto Marzo è ogni giorno
Ci siamo, è di nuovo l'otto marzo e come ogni anno siamo qui a ragionare di diritti negati alle donne.
Una data simbolo, un giorno universalmente riconosciuto quale momento di riflessione sul livello di civiltà raggiunto da società che ritengono, spesso, di autodefinirsi "evolute.
Discriminare persone in ragione del genere d'appartenenza non può certamente definirsi elemento di civiltà; nasce anche da questa considerazione la necessità forte di coinvolgere gli uomini in una battaglia di civiltà.
Fenomeni allarmanti e gravi quali le violenze di genere e il femminicidio non possono più essere considerate " questioni meramente femminili " ed è essenziale la presa di coscienza: siamo di fronte ad una deriva culturale che investe la società tutta.
Importanti segnali sono giunti da associazioni e cittadini: uomini che, quotidianamente, affiancano le donne per combattere la barbarie: un passo in avanti enorme, una consapevolezza che rappresenta però solo il primo passo di un percorso di civiltà da seguire insieme.
I dati, dal 2014 al 2016, resi pubblici dalla Polizia di Stato
I femminicidi in ambito familiare sono stati 117 nel 2014, 111 nel 2015, 108 nel 2016.
Le violenze sessuali - oltre il 90% in danno delle donne - sono state 4.257 nel 2014, 4.000 nel 2015, 3.759 nel 2016.
Gli atti persecutori - circa il 76% in danno delle donne - sono stati 12.446 nel 2014, 11.758 nel 2015, 11.400 nel 2016.
I maltrattamenti in famiglia (circa l’81% in danno delle donne) sono stati 13.261 nel 2014, 12.890 nel 2015, 12.829 nel 2016.
Le percosse (circa il 46% in danno delle donne) 15.285 nel 2014, 15.249 nel 2015, 13.146 nel 2016.
Questo lo scenario in Italia, i dati fanno rabbrividire.
Nel mondo
Per quel che concerne una visione globale del fenomeno, impressionanti i dati dell’OMS:
nel mondo, la prima causa di uccisione delle donne tra i 16 e i 44 anni è il femminicidio.
Problema culturale
Da questi elementi si comprende la vastità e la complessità di una condizione feroce che spesso identifica le donne quali vittime di società misogine ed è quindi ancor più importante l'impegno degli uomini nella lotta per la civiltà; una battaglia che deve vedere ogni cittadina/o e le Istituzioni uniti per sconfiggere, infine, l'orrore del femminicidio - estrema conseguenza di un problema culturale che si esprime attraversotutte le forme di discriminazione e violenza di genere hanno l'obiettivo di annullare la donna nella sua identità e libertà - .
L'importanza delle parole e la cultura del rispetto
Ancora oggi, alcuni titoli di stampa mostrano poca attenzione all'uso di parole adeguate: " dramma della gelosia ", " uomini che amano troppo ", " omicidio passionale " in luogo di " femminicidio ": parole espressione di una cultura maschilista che fatica ad accettare il principio elementare secondo il quale, la violenza, la morte, nulla hanno a che fare con l'amore.
Altri polemizzano sulla necessità d'utilizzo del termine " femminicidio ", ritenendo inutile sottolineare il genere d'appartenenza delle vittime; a coloro sfugge un punto essenziale: l'elemento essenziale della definizione è dettato dalle motivazioni - indissolubilmente correlate al genere d'appartenenza della vittima - che spingono al delitto; è qui la fondamentale differenza che intercorre tra omicidio e femminicidio.
Esaustiva la definizione di Marcela Lagarde, accademica, antropologa e politica messicana.
Femminicidio è " La forma estrema di violenza di genere contro le donne, prodotto della violazione dei diritti umani in ambito pubblico e privato, attraverso varie condotte misogine - maltrattamenti, violenza fisica, psicologica, sessuale, educativa, sul lavoro, economica, patrimoniale, familiare, comunitaria, istituzionale - che comportano l’impunità delle condotte poste in essere tanto a livello sociale quanto dallo Stato e che, ponendo la donna in una posizione indifesa e di rischio, possono culminare con l’uccisione o il tentativo di uccisione della donna stessa, o in altre forme di morte violenta di donne e bambine: suicidi, incidenti, morti o sofferenze fisiche e psichiche comunque evitabili, dovute all’insicurezza, al disinteresse delle Istituzioni e alla esclusione dallo sviluppo e dalla democrazia ".
(Di Gilda Panella)
Duplice omicidio a Pescara, stabilita una condanna a 20 anni di carcere per l’assassino
E' stato condannato a venti anni di reclusione Maksym Chernysh, l'ucraino di 27 anni reo confesso del duplice omicidio dei cittadini polacchi Arkadiusz Miksza, 22 anni e di sua madre Kystyna Miksza, 53 anni, avvenuto il 24 gennaio 2016 in una mansarda al secondo piano di una palazzina in via Tibullo 25 a Pescara. La sentenza di condanna e' stata emessa oggi pomeriggio, con rito abbreviato, dal gup del tribunale di Pescara, Elio Bongrazio, che ha anche riconosciuto una provvisionale di 50mila euro a favore del fratello di Arkadiusz e figlio di Kystyna, costituitosi parte civile.
Il pm Salvatore Campochiaro aveva chiesto il massimo della pena, ovvero l'ergastolo, ridotto a 30 anni in virtu' dello sconto di pena previsto per il rito abbreviato. Il gup, alla luce delle condizioni mentali dell'imputato, assistito dall'avvocato Vittorio Supino, ha applicato una diminuente, condannando Chernysh a 20 anni di carcere: in base alle perizie disposte durante le indagini, infatti, l'omicida "all'epoca dei fatti versava in condizioni di capacita' di intendere e di volere grandemente scemate", a causa di uno stato psicotico indotto dall'assunzione di sostanze stupefacenti avvenuta in un periodo antecedente il fatto. Il giudice ha anche accolto la richiesta dell'avvocato difensore di accertare se le condizioni dell'ucraino siano compatibili con la detenzione in carcere. Bongrazio ha inoltre escluso tutte le aggravanti contestate al giovane, tra cui quelle dei futili motivi e della crudelta', riconoscendo unicamente la sussistenza del nesso teleologico, ovvero l'aggravante della commissione di un delitto al fine di occultarne un altro. L'omicida si e' sempre difeso sostenendo di essere stato aggredito da Arkadiusz, detto Arka, mentre i due si trovavano all'interno del bilocale della vittima, dove Maksym si era trasferito a vivere da poche ore e per qualche giorno. Quella domenica i due avevano assunto droga (Maksym la comprava da Arka e entrambi ne facevano uso). In base al racconto del reo confesso, Arka l'avrebbe prima colpito con la mazza da baseball e poi con un coltello e lui avrebbe risposto nello stesso modo. Secondo Maksym anche la madre di Arkadiusz, giunta all'improvviso nel bilocale di via Tibullo, avrebbe provato ad aggredirlo e lui si sarebbe difeso spingendola fuori dall'appartamento e colpendola con numerose coltellate, per poi trascinare il corpo nella mansarda.
Leggi Tutto »
Notizie d'Abruzzo le notizie della tua regione