In Breve

Coronavirus, operatori aquilani turismo e ristorazione consegnano a sindaco chiavi attivita’ 

Gli operatori turistici aquilani riuniti nell’associazione “Horeca”, rappresentanti dell’associazione “RistoratoriAq Vs Virus” e del Movimento Imprese Ospitalità riconsegneranno al sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, le chiavi delle proprie attività. Anche nel capoluogo d’Abruzzo si svolgerà l’iniziativa lanciata in campo nazionale dal M.I.O. - Risorgiamo Italia, che attraverso questa azione simbolica intende richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e del governo sulla profonda crisi del comparto turistico, ricettivo e della ristorazione a causa dell’emergenza coronavirus. 

“Decine di operatori e imprenditori stanno lanciando un accorato grido d’aiuto al Paese e alle sue istituzioni – hanno spiegato -. I nostri investimenti sono tutti nelle chiavi di un sogno che abbiamo costruito lentamente, con rischio e spirito di sacrificio. Ci hanno detto di tenere duro e di resistere. Ma, nonostante la nostra compattezza, l’abnegazione e il rispetto delle regole, oggi rischiamo di trovarci in ginocchio”.

Gli imprenditori hanno deciso, con un segnale forte, di sollecitare azioni di sostegno reali e veloci da parte del Governo

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Emergenza Covid19, Rotondi: condivido proposte Marsilio. Adesso impegno comune


"Per impegni contemporanei non ho potuto partecipare alla videoconferenza organizzata stamane dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio con i parlamentari eletti in Abruzzo. Condivido però il merito delle proposte di Marsilio e assicuro il mio sostegno alla battaglia per la sospensione, per il prossimo triennio, dei piani regionali di rientro dai disavanzi, nonché la richiesta di un contributo straordinario, per l’annualità 2020, in favore dei comuni dichiarati “zona rossa” dai presidenti delle Regioni.
Altrettanto condivido gli altri emendamenti che il presidente Marsilio ha illustrato ai parlamentari in videoconferenza,inerenti il sisma 2016/17 in relazione alla ricostruzione pubblica.agli interventi relativi le opere pubbliche e i beni culturali e il personale dei Comuni e della Protezione civile’’. Così Gianfranco Rotondi vicepresidente del gruppo Fi alla Camera e deputato eletto nella circoscrizione di Pescara-Sulmona-Vasto.

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L’imprenditore teatino Manuel Pantalone alla guida dei Giovani Imprenditori italiani del Network Valore Impresa

L’imprenditore teatino Manuel Pantalone alla guida dei Giovani Imprenditori italiani del Network Valore Impresa. Ad annunciarlo, in una nota, il Presidente Nazionale dell’associazione Gianni Cicero: “Un incarico importante che Pantalone saprà condurre con le sue indubbie capacità”. Per Manuel Pantalone si tratta di: “Un compito nobilitante ma al contempo di grande responsabilità, che porterò avanti profondendo il massimo impegno in un momento assai delicato per le PMI in Italia causato dalla crisi gravissima che sta attanagliando la nostra economia. È dai giovani imprenditori che si dovrà ripartire, attraverso la formulazione di proposte concrete da sottoporre al legislatore per ridare fiducia al 98% de PIL del nostro Paese”. 
Il neo Coordinatore Nazionale dei Giovani Imprenditori di Valore Impresa Manuel Pantalone opera nel campo della sanità, segnatamente nel biomedicale, è amministratore delle aziende leader di settore Archis ed Umbra Medical Italy e di altre tre aziende del comparto ed è, in questi mesi di profonda emergenza, impegnato in prima linea nella gestione della stessa garantendo forniture tempestive alle aziende sanitarie locali del Paese unitamente ad un servizio basato sui più alti standard qualitativi. 
 
Il Gruppo Nazionale dei Giovani Imprenditori del Network Valore Impresa è la rappresentanza dei volti giovani del network. La base associativa del gruppo è infatti costituita dagli imprenditori "under 45" aderenti al Network Valore Impresa.

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Dall’esperienza del Centro Avalon, su Facebook è nata la pagina Il tesoro del tempo, senza coperchio

Idee per disegnare, per interventi artistici da fare insieme, per un ballo o per ascoltare l’oroscopo. Il tutto online, da una pagina Facebook nata in questi giorni di lockdown. L'iniziativa è a cura del Centro Avalon, associazione di Pescara che si rivolge alla crescita della consapevolezza personale ed allo sviluppo. Ecco quindi “Il tesoro del tempo, senza coperchio” uno spazio per svagarsi e per andare incontro alle esigenze dei genitori, in compagnia della pentola Potty. Il nome è stato scelto coinvolgendo gli stessi utenti della pagina.      

“Dallo scenario generale del momento - spiegano dal Centro Avalon - emerge che in famiglia si creano tensioni perché i genitori hanno difficoltà a intrattenere i bambini per tante ore al giorno, essendo di fronte ad una quotidianità che non è quella usuale. Quindi abbiamo voluto creare una spazio di evasione, anche a fini educativi, anche per stemperare le tensioni e facilitare i genitori nella gestione del tempo del bambino”.

La realizzazione della pagina è di Luciano D’Amore, del duo comico Uno e due e vede la partecipazione di collaboratori del Centro Avalon nonché di Anastasia animazione. Con il contributo degli stessi utenti, di mamme e papà che condividono la loro esperienza e suggeriscono link interessanti per l’intrattenimento dei bambini.

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E’ uscito il nuovo singolo di Marco Ligabue dal titolo Dentro

E' uscito il nuovo singolo di Marco Ligabue dal titolo Dentro, il brano precede l’uscita di un album che racchiude i migliori pezzi di questi anni del cantautore emiliano.
Dentro è una canzone composta interamente in questi giorni di quarantena, un brano totalmente home-made, il video è stato montato in pochi giorni in casa da Marco, è il suo regalo per la figlia, fatto con il cuore e con l’anima piena di speranza per un futuro migliore. Ad oggi le views sono 250 mila.

Dentro è un abbraccio, una carezza un bacio mancato. Un segno di speranza.

Marco Ligabue, reduce dal successo di All Togheter Now a cui ha partecipato per due edizioni, ha deciso di scrivere una canzone intima dove racconta la nostalgia per la figlia, un tema attuale in questo periodo di lontananza forzata per tutti.
La storia di un padre che attende di riabbracciare il suo amore più grande.

«Papà, dobbiamo prenderci almeno venti gelati giganti, fare TikTok insieme e divertirci con quella challenge che mi avevi promesso!» Queste le parole di Viola durante una delle tante videochiamate in cui si dicono che si rivedranno presto.
“Mentre mia figlia mi elenca i progetti per il dopo quarantena” dichiara il cantautore “dentro di me scatta una molla e scrivo di getto una canzone per lei.
Conoscendo mia figlia, è il miglior modo per farle una sorpresa e accorciare la distanza fisica che ci separa in questo momento”.

Marco Ligabue spiega come nasce il brano: “Dentro è dedicata a mia figlia, ma anche a tutti quelli che sentono la distanza di qualcuno, soprattutto in questo momento così delicato. Ci ritroviamo chiusi "dentro", tra quattro mura, ma forse stiamo scoprendo qualcosa di più importante "dentro" di noi. Ho abbozzato il brano voce e chitarra e poi l'ho spedito in California a Corrado Rustici, amico e produttore artistico di livello internazionale. In pochi giorni lui ha arrangiato il pezzo e abbiamo velocemente mixato il tutto. Il video l'ho realizzato direttamente da casa.
Ho pensato ad immagini in bianco e nero, che rispecchiassero queste giornate opache, meno colorate. Ho inserito scene di grande attualità, come strade deserte, medici eroi, gente ai balconi che non vuole abbattersi e reagisce, e tanto altro, per incentrare la visione su come stiamo vivendo oggi. Non poteva, ovviamente, mancare la protagonista del brano, mia figlia Viola.
È un pezzo che vuole essere un abbraccio per tutti in questa tosta quarantena. Per il finale, però, ho scelto immagini a colori, segnale inequivocabile di grande speranza, per augurarci di ritornare presto alla vita che desideriamo”.

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San Salvo, Magnacca: fare memoria della Resistenza

Cerimonia del 75°Anniversarsario della Liberazione d'Italia a San Salvo.

 

“Fare memoria della Resistenza, della lotta di Liberazione, di quelle pagine decisive della nostra storia, dei coraggiosi che vi ebbero parte, resistendo all'oppressione, rischiando per la libertà di tutti, significa ribadire i valori di libertà, giustizia e coesione sociale, che ne furono alla base, sentendoci uniti intorno al Tricolore”. E ancora: “Insieme possiamo farcelo e lo stiamo dimostrando”. Sono alcuni passaggi del messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel settantacinquesimo anniversario della festa della Liberazione.  Sono parole che faccio diventare mie -afferma il sindaco Tiziana Magnacca - da consegnare, a mia volta, ai miei concittadini.  L’Amministrazione comunale di San Salvo non è voluta mancare all’appuntamento con la storia con una cerimonia commemorativa con la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti. Era presente, in rappresentanza di tutto il Consiglio comunale, il presidente Eugenio Spadano per celebrare “l’anniversario della Liberazione, data fondatrice della nostra esperienza democratica di cui la Repubblica è presidio con la sua Costituzione”. Ora più che mai, prendendo esempio dagli uomini e dalle donne che seppero ricostruire l’Italia nel dopoguerra, anche noi, con volontà, idealità, senso del Bene Comune, tenacia e sacrificio, ricostruiamo il Paese duramente colpito nella sua struttura sociale, economica e di libertà dalla pandemia. Nel salutare tutta la mia comunità, tenace come tutti gli abruzzesi, un pensiero affettuoso rivolgo a Gilberto Malvestuto – ultimo ufficiale sopravvissuto della Brigata Maiella che lo scorso 17 aprile ha compiuto 99 anni – che ci ha ricordato chi sono coloro che sono in “trincea” in questo tempo sospeso e difficile come quello che stiamo vivendo. E insieme a lui tutti gli operatori delle forze dell’ordine, delle associazioni di protezione civile, e delle altre associazioni di volontariato, come la Croce Rossa e la Caritas, che non hanno mai smesso un istante in questi giorni di combattere per noi e di proteggerci.  Buon 25 aprile nelle vostre case sventolando il Tricolore. Viva San Salvo! Viva l'Italia! Viva la Repubblica!"  

 

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Muore infermiere a Popoli, il dolore dell’ordine delle professioni infermieristiche di Pescara

“Oggi la nostra comunità professionale piange un collega che lavorava nel presidio ospedaliero di Popoli e si stringe al dolore dei suoi familiari. Vorremmo ricordare Francesco per la bella persona che era: affamato di conoscenza e sempre pronto a dare una mano ed essere vicino ai suoi colleghi. Ci lascia in questa battaglia efferata che non sta risparmiando la nostra professione. Alla sua famiglia e alla sua equipe di lavoro vanno le più sentite condoglianze da parte del consiglio direttivo dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Pescara e di tutti gli infermieri”. Con queste parole il consiglio direttivo dell’OPI di Pescara esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Francesco Di Berardino, l’infermiere di Scafa, in servizio all’ospedale di Popoli, che è stato tra i primi a essere risultato positivo al Covid e il primo infermiere abruzzese vittima del virus.

 “La notizia della morte di Francesco - aggiunge Irene Rosini, presidente dell’OPI di Pescara – ci lascia sgomenti e addolorati. È una vicenda che colpisce da vicino tutta la nostra compagine professionale perché questo non vuol dire morire da eroi, ma morire da martiri. La guerra contro l’epidemia da Covid-19 è stata combattuta da tutto il personale sanitario senza armi e con scarse protezioni. Noi avevamo già denunciato la carenza dei dispositivi di protezione individuale e le tante dotazioni non a norma. Da adesso iniziamo a pagarne le conseguenze”. “Non è questo il momento delle polemiche – conclude Rosini – questo è il momento del dolore. Tuttavia ci fa tanta rabbia pensare che probabilmente il nostro dolore possa derivare dalle mancanze di qualcun altro”.

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Meritocrazia Italia si confronta sulla politica di oggi

Si è concluso sulla piattaforma zoom ed in diretta facebook il meeting on line della scuola di formazione politica di Meritocrazia Italia denominata crea, presentata al parlamento lo scorso 18 novembre 2019. Ospiti dell'evento: il Presidente di Meritocrazia Italia, avv. Walter Mauriello, l'on. Gianluca Cantalamessa del gruppo della Lega e l'on. Catello Vitiello del gruppo di Italia Viva, il tutto con la brillante moderazione del Presidente CREA, avv. Alfonso Quarto.
Numerosissima la partecipazione: circa 10 mila utenti collegati solo su facebook, ma la maggior parte ha seguito la discussione a mezzo WEBINAR.
Il Presidente di Meritocrazia, dopo aver richiamato i principi di merito, equità sociale, solidarietà e servizio posti a fondamento del progetto associativo, ha ricordato il fine di Meritocrazia che è quello di porre competenza e soluzioni sempre al servizio del Paese e mai contro nessuno e di ridare voce ai cittadini in questo periodo di particolare disaffezione politica, convinti che ci sia una Italia meravigliosa da vivere e raccontare.
Intervistato sui principi del "Progetto Italia", elaborato da Meritocrazia e posto all'attenzione delle forze parlamentari e governative, il Presidente Mauriello ha dichiarato: "Il Progetto Italia è il progetto di tutta l'Italia. Siamo in una situazione di disagio complessivo dove non interessano le ideologie ma le idee e le soluzioni concrete, che siano in grado di aiutare i cittadini e l'intero tessuto sociale economico e produttivo. Meritocrazia Italia cerca di evidenziare a chi governa il disagio di quanti non hanno voce e di farlo attraverso il costante rispetto del principio di verità e competenza.
Interrogato sul MES, il Presidente ha, altresì, dichiarato: "la base di partenza di ogni proposta di serietà non può prescindere dalla spiegazione effettiva agli italiani di cosa sia il MES, dei presupposti della sua costituzione e del rapporto di operatività rispetto ai poteri della BCE. Meritocrazia non è contro l'Europa, ma in un momento di grande difficoltà, non può non sottolineare come non sia scattato alcun criterio di solidarietà verso l'Italia in difficoltà. Meritocrazia,. pertanto, chiede un punto di verità anche all'Europa, perchè in Europa dobbiamo starci con regole vere e certe. La Banca europea può stampare tanta moneta quanta ne sia necessaria, la vera Europa si costituisce tra i popoli con una Costituzione Europea. Ci vuole una rideterminazione delle politiche se non si vuole arrestare il principio europeista portato avanti prima della Costituzione Europea."
Anche l'on. Vitiello, intervistato sullo stesso tema, ha dichiarato: "Condivido e sposo la linea di Meritocrazia, perchè l'Europa è solidarietà, ma la BCE non può emettere titoli senza un fondo, non può farlo in autonomia. Bisogna adottare un fondo e il MES è- appunto- un fondo. Tuttavia lo stesso deve essere utilizzato senza condizionabilità, perchè nello stesso sono già stati investiti il 18% dei soldi degli Italiani."
Per l'On. Cantalamessa, invece: "L'Italia deve chiedere all'Europa di non indebitare i propri figli, avendo un saldo attivo di 140 miliardi di euro. L'Europa non può essere unione di tecnocrati; condivido, in pieno, il pensiero e la posizione di Meritocrazia."
Il Presidente di Meritocrazia, avv. Walter Mauriello, in risposta alle osservazioni dell'On Vitiello, ha precisato: “Il MES non deve essere uno strumento per raggirare i cittadini italiani, un mezzo che non ha nel suo DNA trasparenza. Il MES è uno strumento pericoloso, se poi cadono le immunità e la bolla speculativa che mantiene il tessuto economico, le cose cambiano. Noi vogliamo una Europa unita, non vogliamo diseguaglianza. La diversità aumenta la diseguaglianza e, se la diversità non si aggancia ad un principio unico che riguardi tutta l'Europa, la diseguaglianza sarà enorme."
A concludere l'incontro, in cui si è discorso anche di giustizia, il Presidente di Meritocrazia, in merito all’importanza degli art. 3 e 34 della Costituzione, e circa l’aumento o la diminuzione delle diseguaglianze sociali, ha dichiarato: "Bisogna passare attraverso la competenza, perchè la competenza permette a tutti di andare allo stesso passo; bisogna prevedere anche la riabilitazione sociale, dare un punto di riferimento sociale. Lo Stato deve preoccuparsi anche di riabilitare chi è fuori dal sistema. Il governo deve capire che, avendo tutti lo stesso passo, si può arrivare al traguardo, e ciò può avvenire se la popolazione verrà informata correttamente. Il coronavirus ci deve insegnare che l'Italia è un Paese dove medicina e ricerca devono essere le priorità, dobbiamo tutti contribuire perchè l'Italia è un paese meraviglioso. Meritocrazia aiuterà tutti, soprattutto chi è più in difficoltà degli altri."
Con questa riflessione si sono quindi chiusi i lavori di una interessantissima e seguitissima discussione, nel corso della quale la vera politica si è intrecciata con l’autentica passione per il bene del nostro Paese.

 

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L’Associazione Italia Nostra ricorda il socio Gaetano Novello, recentemente scomparso

"Lo abbiamo avuto come socio della sezione Italia Nostra fino a pochi anni fa, prima che gli acciacchi che lo hanno assalito negli ultimi tempi gli impedissero di ricordare il puntuale versamento della quota triennale, che proprio per non rischiare di scordarsene, egli provvedeva ad effettuare con congruo anticipo negli anni. Ecco, ho voluto esordire con questo ricordo, per mettere in evidenza la correttezza e la signorile precisione di un uomo che ho avuto l’onore di conoscere molti anni fa, fin dal tempo in cui egli ricopriva la carica di Sindaco della città ed io ero da poco arrivato a Pescara per aprire il Centro Sociale Giovanile al 2° piano del grattacielo di Corso V. Emanuele, confinante con l’Hotel Duca d’Aosta". Lo afferma Mimmo Valente, presidente del Consiglio delle sezioni Italia Nostra d’Abruzzo.
"Con l’acquisizione in gestione della Biblioteca “F. Di Giampaolo” tale istituzione, cambiò nome, divenendo Centro di Servizi Culturali, alla ricerca di spazi ancora più ampi, in un edificio che potesse contenere le diverse migliaia di libri in costante aumento ed una serie di sale per studio, riunioni e conferenze. Ma il disegno innovativo ed originale, su progetto dell’archistar Paolo Portoghesi, interamente finanziato dalla Cassa per il Mezzogiorno, non fu recepito, perché andava ad occupare un’area di grande pregio, laddove una volta sorgeva niente po’po’di meno che il Teatro Pomponi, divenuto più tardi comodo parcheggio al servizio di gelaterie, negozi e stabilimenti balneari. Non fu quella una scelta avveduta dell’Amministrazione comunale presieduta da Novello e gliela rinfacciai con garbo in più circostanze, anche il giorno in cui, divenuto da poco assessore regionale, m’invitò a pranzo al Leon d’oro, storico ed esclusivo ristorante, dopo una visita alla nuova sede del C.S.C. in via Fiume 5, la cui competenza era stata trasferita alla Regione. Con Gaetano ho poi mantenuto un rapporto amichevole, ma nel contempo rispettoso del ruolo politico da lui rivestito, ancor più quando fu eletto presidente del Consiglio regionale, carica che ricoprì nel triennio dal 1985 al 1988. Più in là negli anni Novello, abbandonata la politica attiva, anche se non disdegnava elargire a piene mani utili consigli a quanti intraprendevano il lungo percorso che allora caratterizzava l’ascesa ai vari livelli della rappresentanza istituzionale, mi chiamò a far parte dei soci fondatori della Banca Adriatica di Credito Cooperativo, di cui divenne presidente. Vi restai per pochi anni, fino a quando non ebbi necessità di riprendermi il corrispettivo delle azioni possedute, senza una lira d’interessi attivi, per versarlo quale anticipo per l’acquisto della casa in cui abito attualmente. In quel periodo mi avvicinai anche alla famiglia e conobbi la figlia Daria, divenuta poi consorte del mio amico Emanuele Panunzio, impegnato con me in decine d’iniziative all’interno del Movimento Federalista Europeo. A loro ed ai loro congiunti va il mio affettuoso cordoglio per la perdita di un uomo che mi ha aiutato a capire l’importanza di raccordare il rapporto di amicizia all’impegno civile e politico tra cittadini appartenenti a diverse generazioni e classi sociali".

 

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Borghi più belli d’Italia: ricognizione danni subiti da operatori turistici per emergenza Covid19

"Questa pandemia sta profondamente segnando la vita di qualunque cittadino, sta rivoluzionando ogni settore e ogni attività lavorativa e anche il comparto del turismo e della cultura si trovano a subire pesanti contraccolpi. Ma quando l’emergenza Coronavirus sarà superata, i Borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise dovranno farsi trovare pronti per ripartire, non solo per garantire un futuro turistico alle nostre realtà ma anche perché dietro il turismo c'è imprenditoria e quindi l’esistenza e la vita di interi territori e comunità". Lo afferma Antonio Di Marco Presidente Associazione I Borghi più Belli d’Italia in Abruzzo e Molise”.

 

Sarà un turismo "locale" e "di prossimità" quello che interesserà il nostro territorio nei prossimi mesi, un turismo più vicino a livello regionale o nazionale e sarà grazie ai nostri Borghi, realtà certificate e di eccellenza, che l’offerta turistica potrà ripartire. Le nostre destinazioni saranno molto ambite poiché i Borghi offrono una qualità della vita molto alta, è possibile rigenerarsi fisicamente e spiritualmente, i contesti naturali sono ancora intatti e straordinari, è possibile praticare il turismo “esperienziale” e scoprire un patrimonio storico-artistico e culturale che ci riporta alle nostre radici; i nostri borghi sono i preziosi custodi delle tradizioni e del Patrimonio Immateriale del nostro Paese. Per questo motivo come Presidente dell’Associazione “I Borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise”, posto che in questo momento la priorità è quella sanitaria e che ogni azione deve essere finalizzata al contenimento e al rallentamento del contagio a livello globale, ho ritenuto opportuno che, in previsione del futuro prossimo dei nostri borghi, ogni Comune del Club conduca sin da ora un’indagine preliminare, ascoltando direttamente tutti gli operatori turistici che lo vorranno, per effettuare, attraverso delle schede, una ricognizione puntuale dei danni subiti in termini di mancati guadagni, prenotazioni cancellate o da rimborsare, eventi annullati, extra-costi e conseguenze lavorative e sociali nelle strutture ricettive alberghiere e paralberghiere, extralberghiere, all'aperto, di mero supporto e nelle strutture ristorative del proprio territorio. Una volta raccolte le segnalazioni dei Comuni dell’Associazione, presenteremo una relazione con tutte le problematiche emerse alla Regione Abruzzo e alla Regione Molise, chiedendo la predisposizione di azioni/misure settoriali specifiche, dedicate alla rete de “I Borghi Più Belli d’Italia” all'interno della strategia complessiva di rilancio turistico delle due regioni, per mitigare gli effetti negativi e gli impatti economici, occupazionali e sociali che questa emergenza sanitaria sta avendo e farà registrare nel prossimo futuro. È questa la finalità del monitoraggio fra gli operatori del turismo in corso nei Comuni dell’Associazione “I Borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise”: rilevare un’esatta misurazione dell’impatto dell’emergenza Covid-19 sull’indotto del settore turistico affinché, attraverso il Governo e gli Enti Locali, si possano intercettare e utilizzare fondi dedicati alla tempestiva ripartenza dei Borghi e mettere in campo tutte le strategie per rilanciare e potenziare la comunicazione e promozione turistica delle nostre realtà, presidio di autenticità".

 

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