Economia

Corso per tecnico esperto in enogastronomia

La cucina abruzzese intesa come eccellenza, con le sue peculiarità e i suoi prodotti tipici, al centro del nuovo corso gratuito 'Tecnico esperto in enogastronomia e valorizzazione della cucina regionale', promosso da Academy ForMe. L'iniziativa è rivolta a quindici studenti disoccupati o inoccupati, in possesso di diploma conseguito in un istituto alberghiero (articolazione enogastronomia). Le caratteristiche del corso sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa a Chieti, cui hanno preso parte il direttore generale di Confartigianato Chieti L'Aquila, Daniele Giangiulli, la responsabile Formazione dell'associazione, Marcella Tunno, e Gaudenzio D'Angelo, titolare del ristorante Casa D'Angelo e presidente dell'Associazione italiana sommelier (Ais), in rappresentanza anche dei ristoranti d'eccellenza La Grotta dei Raselli, Il ritrovo d'Abruzzo e Fragranze, attività coinvolte nel progetto. Academy ForMe è tra i beneficiari ammessi nell'ambito dell'avviso pubblico della Regione Abruzzo, intervento 47, Enogastronomia: alta formazione e inserimento al lavoro, finalizzato all'erogazione del percorso a qualifica in questione. Il corso ha una durata complessiva di 600 ore, 400 delle quali in aula e 200 di stage. Coinvolti nel progetto numerosi ristoranti referenziati abruzzesi, che rappresentano l'eccellenza dell'enogastronomia regionale. Verrà appositamente costituita, infatti, un'associazione temporanea di scopo (ats).

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Lavoro, servizi di orientamento per i giovani

 Parte il servizio di orientamento al lavoro rivolto agli studenti delle scuole medie superiori per avvicinare i giovani al mondo del lavoro. Grazie alla collaborazione tra il servizio Eures della Regione Abruzzo e Anpal servizi, i responsabili delle due strutture terranno una serie di incontri presso alcuni istituti superiori, principalmente ad indirizzo professionale, per illustrare agli studenti criteri e modalità di approccio al mondo del lavoro. L'obiettivo - informa una nota di Abruzzo Comunicazione - è suggerire e consigliare ai ragazzi come entrare nel mercato del lavoro una volta concluso il ciclo di studi, a cominciare dalla stesura di un Curriculum vitae oppure come affrontare un colloquio di lavoro. I promotori dell'iniziativa illustreranno agli studenti le funzioni dei Centri per l'impiego e delle Agenzie private per il lavoro, oltre alle opportunità attualmente in atto per l'occupazione giovanile: dal programma di Garanzia Giovani, che in Abruzzo prevede tirocini per i giovani dai 19 ai 29 anni, alle opportunità che riserva il servizio Eures, la rete dei centri per l'impiego europei che favorisce l'incrocio domanda/offerta nel mercato del lavoro dei Paesi dell'Unione europea, con possibilità per i giovani di fare esperienze lavorative all'estero. L'iniziativa si svolgerà lungo tutto l'anno scolastico 2019/2020 e sarà rivolta principalmente agli studenti del 4° e 5° anno. Questo il calendario del primo ciclo di incontri: 23 Gennaio 2020 - 1° incontro I.I.S. "A. Zoli" di Atri con indirizzo Servizi per la Sanità e l'Assistenza sociale; 25 Gennaio 2020 - 2° incontro I.I.S. "A. Zoli" di Atri con indirizzo Servizi per la Sanità e l'Assistenza sociale; 14 Febbraio 2020 - h. 14.00 - Liceo Classico "G. D'Annunzio" Pescara; 20 Febbraio 2020 - h. 11.00 - I.I.S. "A. Zoli" indirizzo Servizi per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera con sede a Silvi Marina (in collaborazione anche con la rete Europe Direct del Comune di Teramo 

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Nasce l’Agenzia di Sviluppo della Camera di Commercio Chieti Pescara

Nasce l'Agenzia di Sviluppo della Camera di Commercio Chieti Pescara, un ente a servizio delle imprese, frutto del processo di fusione per incorporazione del Centro Estero delle Camere di Commercio d'Abruzzo e del Centro Regionale per il commercio interno nell'azienda speciale Agenzia di Sviluppo. Le imprese, in questo modo, potranno godere di una grande agenzia, composta da 14 persone, con esperienza qualificata soprattutto nei settori di innovazione e internazionalizzazione, oltre che nella progettazione europea ed assistenza alle imprese per la partecipazione ad eventi fieristici e promozionali in Italia. "Stiamo dando ulteriore prova - dice il presidente dell'agenzia Letizia Scastiglia - di come il sistema camerale sappia innovare con continuita'". 

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Crisi popolare di Bari, vertice in Comune a Pescara coi sindacati

I sindacati hanno incontrato i sindaci dei comuni del Pescarese per parlare del Commissariamento della Banca Popolare di Bari e dei riflessi sul territorio locale, in relazione alla salvaguardia dei posti di lavoro e all'erogazione del credito alle piccole e micro imprese che nell'ultimo anno, dato della Cna, ha visto un -73 milioni. "In questi ultimi anni abbiamo assistito progressivamente a una diminuzione di erogazione di credito disponibile per le piccole e piccolissime imprese - ha detto Claudio Bellini, segretario generale Fist Cisl - e quindi abbiamo voluto ascoltare i sindaci ed esporre loro le attuali problematiche. Temiamo inoltre che ci possano essere chiusure di piccole filiali. Poi c'e' il discorso relativo ai dipendenti, qui si parla di banca di investimenti e di banca del sud, ma noi vorremmo capire di cosa si parla, perche' le banche di investimento lavorano notoriamente con poco personale, quindi vorremmo capire qual e' la sorte dei dipendenti. Nel Pescarese ci sono le filiali ex Caripe, e faremo un incontro anche nel Teramano dove ci sono le banche ex Tercas". Il sindaco di Pescara, Carlo Masci, che ha voluto fortemente l'incontro, ha commentato: "Occorre fare una riflessione sul credito, ma bisogna anche dire che Banca Popolare di Bari non e' stata appesantita da Caripe e Tercas, ma anche da problematiche piu' ampie. Il tema e' quello che riguarda 800 dipendenti su un totale di 2000, poi quello delle filiali sul territorio. Ho sentito l'assessore regionale Mauro Febbo e alcuni parlamentari, questa e' una battaglia che dobbiamo fare tutti insieme e presentarci compatti al confronto nazionale con il commissario di Banca Popolare di Bari, per evitare che le conseguenze negative ricadano tutte sull'Abruzzo".

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Record per i finanziamenti agevolati di Simest

 Il 2019 si e' chiuso con un record per i Finanziamenti agevolati che Simest, societa' che con Sace costituisce il Polo dell'export e dell'internazionalizzazione del Gruppo Cdp, gestisce su fondi pubblici. Sono stati stanziati circa 275 milioni di euro (+13% rispetto al 2018) in favore di quasi 700 societa' italiane, prevalentemente Pmi. Aziende che, grazie alle nuove risorse, hanno potuto fare il loro ingresso e rafforzarsi in 50 Paesi esteri, promuovendo il Made in Italy nel mondo. La distribuzione regionale delle 700 aziende italiane, che nel 2019 hanno deciso di far ricorso ai finanziamenti Simest per internazionalizzarsi, vede primeggiare la regione Lombardia (171 imprese, 64 milioni di euro). Sul podio anche Veneto (144 imprese, 61 milioni di euro) e Lazio (56 imprese, 32 milioni). Seguono: Piemonte (53 imprese, 21 milioni); Emilia Romagna (52 imprese, 20 milioni); Toscana (42 imprese, 13 milioni); Campania (40 imprese, 13 milioni); Puglia (36 imprese, 14 milioni); Marche (31 imprese, 11 milioni); Abruzzo (20 imprese, 12 milioni); Friuli Venezia Giulia (12 imprese, 4 milioni); Sicilia (15 imprese, 3 milioni); Umbria (7 imprese, 1 milione); Trentino Alto Adige (6 imprese, 3 milioni); Liguria (5 imprese, 1 milione); Calabria (2 imprese, 0,5 milioni); Basilicata (3 imprese, 0,5 milioni); Molise (1 impresa, 0,5 milioni); Sardegna (1 impresa, 0,2 milioni) e Valle d'Aosta (1 impresa, 0,07 milioni). 

Sul fronte della destinazione geografica dei progetti, le imprese italiane hanno puntato sia Paesi vicini - come Albania, Tunisia, Svizzera, Bosnia- Erzegovina - ma anche su geografie lontane: dal Brasile, all'Australia, dalla Cina, al Sud Africa, dalla Russia alla Nigeria. Per quanto riguarda, infine, la tipologia di finanziamento richiesto, lo strumento piu' "gettonato" (371 operazioni contrattualizzate), e' stato "Patrimonializzazione", un prestito a medio-lungo termine dedicato esclusivamente alle PMI che esportano. Segue (193) il finanziamento "Inserimento sui Mercati Esteri", che copre le spese per l'apertura di una prima struttura commerciale all'estero. Terzo strumento richiesto il finanziamento "Fiere, Mostre e Missioni di Sistema" (186), grazie al quale le PMI possono coprire tutte le spese relative alla partecipazione a questo tipo di eventi e far conoscere il proprio marchio e i propri prodotti nel mondo. Interesse anche per i prodotti "Studi di Fattibilita'" (36) e "Assistenza Tecnica" (14) che - rispettivamente - consentono all'impresa di valutare l'opportunita' di effettuare investimenti commerciali o produttivi e di formare il personale dedicato. Infine, sei domande sono state complessivamente accolte sui neonati finanziamenti "E-Commerce" e "Temporary Export Manager": il primo apre alle imprese la strada del commercio elettronico, il secondo finanzia l'inserimento in azienda di una figura professionale specializzata per il tempo necessario alla realizzazione del progetto di sviluppo internazionale

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Accordo Confindustria – Confesercenti per favorire l’accesso al credito

Confindustria Chieti Pescara e Confesercenti Abruzzo lavoreranno insieme per agevolare l’accesso al credito delle imprese aderenti alle due associazioni grazie a un accordo parasociale che prevede l’ingresso di Confindustria Chieti Pescara nella compagine azionaria di Garantiamonoi.it Srl, la società costituita da Confesercenti e dal suo centro di assistenza tecnica specializzata proprio nell’accesso al credito. Una società che ha adottato una formula innovativa, proponendosi di prendere in carico l'azienda, elaborarne il check up attraverso i più moderni sistemi informativi ed accompagnarla presso la banca di riferimento assieme al confidi più adatto, fra quelli in convenzione, alle specifiche esigenze, anche elaborando la possibilità di attingere a incentivi e agevolazioni.

Lo strumento, nato pochi mesi fa, vede già oggi operativa una rete di consulenti nelle regioni Marche, Abruzzo, Molise e Puglia.

L’accordo è stato sottoscritto oggi fra Silvano Pagliuca, presidente di Confindustria Chieti Pescara assistito dal direttore generale Luigi Di Giosaffatte e dal dirigente Ivano Calabrese, Daniele Erasmi presidente regionale di Confesercenti con il direttore regionale Lido Legnini, e Piero Giampietro, amministratore delegato di Garantiamonoi.it Srl. Fra le altre misure, l’accordo prevede l’apertura di uno sportello di Garantiamonoi.it all’interno delle strutture di Confindustria Chieti Pescara.

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Crescono in media del 4,3% nel 2019 le compravendite immobiliari residenziali

Crescono in media del 4,3% nel 2019 le compravendite immobiliari residenziali nelle città italiane capoluogo di provincia e relativi comuni minori, rispetto al 2018. È il quadro tracciato dal sentiment del mercato immobiliare residenziale, relativo al 2019, realizzato dall'ufficio studi nazionale Fimaa- Federazione italiana mediatori agenti d'affari, aderente a Confcommercio-Imprese per l'Italia, riferisce una nota. L'andamento di compravendite e prezzi degli immobili non va ancora di pari passo: il dato medio nazionale segna un leggero calo dello 0,4% con valori comunque orientati verso la stabilità. Nello specifico i capoluoghi di provincia medi (popolazione tra i 100 mila e 300 mila abitanti) segnano la migliore performance per quanto riguarda gli scambi (+4,8%), seguiti dai capoluoghi grandi (popolazione più di 300mila abitanti) e da quelli piccoli (popolazione inferiore ai 100mila abitanti) rispettivamente con il +4,1%. Nel Nord Italia, il numero medio delle compravendite registra quasi un +5% rispetto al 2018

La quota media di scambi di appartamenti nuovi sul totale, prosegue la nota, è pari ad appena il 6% del totale delle vendite. Nel 2019, in termini medi, la quota maggiore di appartamenti nuovi compravenduti sul totale delle vendite si realizza nel Centro Italia (6,9%) e riguarda i capoluoghi di provincia medi (con popolazione tra i 100 mila e 300 mila abitanti). Servono sei mesi e mezzo per trovare la casa ideale, con uno sconto medio sul prezzo di vendita pari al 10,5% (in riduzione rispetto al I semestre 2019: 12,9%). Per quanto riguarda il mercato delle locazioni, i nuovi contratti ordinari sono cresciuti del 1,8% mentre le locazioni brevi (inferiori a 30 giorni) sono cresciute del 2,6%. I canoni segnano un aumento sia quelli ordinari (+1,4%) sia quelli riferiti alle locazioni brevi (+1,2%). Il rapporto traccia anche le previsioni sul mercato 2020. Secondo gli agenti immobiliari Fimaa interpellati, infatti, le compravendite continueranno la crescita manifestata nel 2019, mentre prezzi di vendita, tempi medi di vendita e sconto sul prezzo saranno stabili. Per quanto concerne le locazioni, i contratti ordinari saranno in aumento con canoni tendenzialmente stabili. Le locazioni brevi saranno improntate sulla stabilità sia per il numero di contratti sia per i canoni. Dalle risposte fornite dagli agenti immobiliari intervistati emerge che la classe energetica A non sarà determinante nella scelta della casa ideale. Mentre quella superiore a B sarà maggiormente ricercata nelle città del Centro e del Nord Italia (53,1%), seguite da quelle del Sud Italia e Isole (25%).La casa ideale per il 2020 è un appartamento usato abitabile in condominio, ad eccezione del Centro Italia dove è preferita la casa indipendente, è localizzata in centro città (prima scelta tranne nel Centro Italia dove gli sono preferite le zone di pregio) o come seconda scelta in zona di particolare pregio (zona semicentrale nelle città piccole, nel Centro e Sud Italia e Isole), è al secondo piano o superiore, con ascensore, è dotata di riscaldamento autonomo, è composta da 3 o 4 locali, 2 bagni e 1 terrazzo. Inoltre, è dotata di box auto (garage) e di posto auto all'aperto, costa tra i 100 e i 200mila euro (tra i 200 e i 400 mila euro nelle grandi città e nel Centro Italia). 

 Nel 2019, continua la nota, la crescita media delle compravendite nelle 10 città capoluogo di provincia (sopra i 300mila abitanti) monitorate di Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino è pari al 4,1% rispetto al 2018, con prezzi medi che segnano ancora un calo (-0,2%), anche se leggero. La quota media di scambi di appartamenti nuovi sul totale è pari al 6,1% del totale delle vendite e ccorrono quasi sei mesi per trovare la casa ideale, con uno sconto medio sul prezzo di vendita pari al 9,6%.Nelle 10 grandi città monitorate, i nuovi contratti di locazione ordinari sono cresciuti del 2% mentre le locazioni brevi (inferiori a 30 giorni) sono cresciute del 3,3%. I canoni medi ordinari sono aumentati dell’1,6%, mentre le locazioni brevi segnano un +1,3% rispetto al 2018, con le città del Nord che raggiungono aumenti dell’1,5% per i canoni ordinari, mentre quelle del Sud Italia e Isole dell’1,6% per le locazioni brevi. Nel 2019 la crescita media delle compravendite nelle 27 città capoluogo di provincia (con popolazione tra i 100mila e 300mila abitanti) monitorate di Ancona, Bergamo, Brescia, Cagliari, Ferrara, Foggia, Messina, Modena, Novara, Padova, Parma, Perugia, Pescara, Piacenza, Prato, Ravenna, Reggio di Calabria, Rimini, Salerno, Sassari, Siracusa, Taranto, Trento, Trieste, Venezia, Verona, Vicenza è pari al 4,8% rispetto al 2018, con prezzi medi che segnano un calo dello 0,4%. La quota media di scambi di appartamenti nuovi sul totale è pari al 6,7% del totale delle vendite. Sono 7 i mesi che occorrono, in media, per trovare la casa ideale, con uno sconto medio sul prezzo di vendita pari all’11,1%. Nelle 27 città medie monitorate, i nuovi contratti ordinari sono cresciuti appena dell'1%. Meglio le locazioni brevi (inferiori a 30 giorni), cresciute del 2,2% rispetto al 2018. I canoni medi sia ordinari sia riferiti alle locazioni brevi segnano un aumento pari all’1,3%. 'Anche nel 2019 si conferma la tendenza espansiva dei volumi delle compravendite nel settore residenziale, in atto, sostanzialmente, dal 2014, ma nonostante questo il mercato immobiliare italiano si presenta in una fase di assestamento, più che di ripresa effettiva. I prezzi, nel complesso, sono orientati verso la stabilità, con l’unica eccezione delle locazioni che segnalano prezzi in aumento', commenta Andrea Oliva, coordinatore ufficio studi nazionale Fimaa. 'Il mercato del nuovo ancora arranca - aggiunge - e riflette lo stato di salute di un settore poco vivo e che solo in parte allinea la domanda ad un’offerta non in grado di soddisfarla pienamente. L’ulteriore riduzione nello scambio di abitazioni nuove denota una crisi ancora sistemica del mercato delle costruzioni su cui, insieme alle politiche immobiliari, dovrebbero venire indirizzati gli sforzi di politica economica volti ad abbassare le imposte sul mattone, fornendo magari ulteriori incentivi'.

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Cassa integrazione alla Sevel

 Si prolunga la cassa integrazione alla Sevel di Atessa  dal 13 al 19 gennaio, in conseguenza del parziale sequestro di un'area del reparto Lastratura dove il 3 gennaio scorso ha perso la vita un 29enne di Pignataro Interamna, dipendente di una ditta esterna di manutenzione. La decisione e' stata resa nota oggi dall'azienda al termine di un incontro tra direzione Sevel e comitato esecutivo. La prima settimana di cassa integrazione, con parziale diminuzione della produzione del furgone Ducato, scade domani, domenica 12. E' attesa intanto, per la prossima settimana, la nomina dei periti da parte della Procura di Lanciano per far luce sulle cause che hanno portato l'impianto robotico in manutenzione a cadere provocando la morte dell'uomo. L'indagine vede indagate sei persone.

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Camera Commercio del Gran Sasso, firmato il decreto per il numero dei seggi

"Via libera al decreto per la formazione del nuovo consiglio camerale attraverso  l'individuazione del numero dei seggi spettanti a ciascuno dei settori economici rappresentati per la nascita della Camera di Commercio del Gran Sasso d'Italia". A comunicarlo sono il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, e l'assessore alle Attività Produttive, Mauro Febbo. Entrambi hanno spiegato che lo stesso Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso una specifica nota del 16 dicembre 2019, in risposta alla notifica della delibera assunta in data 22 ottobre 2019 dalla giunta della CCIAA di Teramo  di revocare l'atto del 2017 di "fusione volontaria",  ha fatto, tra l'altro presente che "un'eventuale revoca del provvedimento ministeriale, con il quale il Ministro dello sviluppo economico ha istituito il nuovo ente camerale, dovrebbe comunque essere disposta necessariamente con la medesima complessa procedura utilizzata per la sua adozione". Alla deliberazione con la quale la Camera di Commercio di Teramo ha revocato la propria volontà all'accorpamento in esame, non può attribuirsi, quindi, alcuna automatica conseguenza in merito ad un'eventuale revoca del provvedimento ministeriale in questione o ad un'eventuale sospensione in qualche modo dell'applicazione del predetto decreto. Pertanto, "alla luce decreto del 27 gennaio 2017, firmato dall'allora ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, - sottolineano Marsilio e Febbo -  oggi appare illegittima la richiesta di sospensione del procedimento di accorpamento tra le Camere di commercio di Teramo e dell'Aquila e tantomeno immaginare che possa essere annullato a seguito di delibera unilaterale di 'ripensamento'".  Inoltre, a  seguito di contatti intrattenuti con i vertici nazionali di UnionCamere e del Mise "è stata confermata la necessità di procedere con l'urgenza del caso  agli adempimenti di competenza regionale poiché  è impossibile - proseguono - immaginare un ripensamento rispetto ad una procedura che ha visto già decine e decine di fusioni avvenute tant'è che il Governo ed il Parlamento, in più di una occasione, anche formalmente, hanno confermato  in 60 il numero delle Camere di Commercio.  Quindi la Regione – ribadiscono Marsilio e Febbo  - non può più rinviare o esitare senza un giustificato motivo la procedura disciplinata dalla legge sul riordino delle Camere di commercio, peraltro assunta con atto "volontario" . Pertanto, con il decreto di oggi, la Regione determina i settori economici rappresentati in consiglio della Camera di commercio del Gran Sasso d'Italia ed il numero dei seggi spettanti a ciascuno di essi come segue: 2 seggi per il mondo agricolo, 4 quello artigianale, 5 industria,  5 commercio, 1 cooperative, 2 turismo, 1 trasporti, 1 credito e assicurazioni, 3 servizi alle imprese ed 1 altri settori per complessivi 25 seggi da attribuire alle categorie economiche. Mentre altri 3 seggi vengono assegnati rispettivamente 1 alle organizzazioni sindacali dei lavoratori, 1 all' associazione tutela dei consumatori ed 1 all'ordine dei liberi professionisti per un totale di 28 seggi. Successivamente, ogni associazione di categoria dovrà designare e nominare i propri componenti del consiglio e  giunta della nuova Camera di commercio. Al di là della obbligatorietà dell' applicazionE della  norma di legge, riteniamo  - concludono Marsilio e Febbo - che il processo di fusione tra le due camere di AQ e TE, come peraltro già avvenuto tra quelle di Chieti e Pescara, rappresentano  il rafforzamento   del sistema camerale all'interno del processo economico istituzionale   con numeri e posizioni che non possono essere ignorati. Dalla fusione delle Camnere di Commercio di Teramo e L'Aquila, l'Abruzzo delle imprese esce più forte e capace di accettare le nuove sfide economiche". 

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Banca Popolare Bari, nasce tavolo di confronto coi sindacati

Un tavolo permanente di confronto sulla crisi della Banca Popolare di Bari è stato istituito oggi dall'assessore allo Sviluppo economico, Mauro Febbo, insieme con i rappresentanti sindacali di categoria del settore bancario. La crisi della Popolare di Bari rischia infatti di avere pesanti ripercussioni sull'economia della regione. "E' un problema di grande attualità - ha detto l'assessore Febbo in apertura della prima riunione del tavolo - sul quale è necessaria la massima attenzione di tutte forze politiche ed economiche della regione. La strategia da perseguire, condivisa anche dal tavolo, è di mantenere unitaria la vertenza di crisi, nel senso che bisogna assolutamente evitare lo spacchettamento della stessa perché in questo modo sarebbe gioco facile far ricadere le responsabilità del tracollo della banca sull'Abruzzo dopo le acquisizioni da parte della Popolare di Bari di Tercas e Caripe. Per questo è necessario creare un fronte comune regionale in grado di mettere in campo azioni comuni che coinvolgano anche i rappresentanti parlamentari eletti in Abruzzo".

Proprio in regione la Popolare di Bari può contare su una presenza rilevante: 100 sportelli e 800 lavoratori per un giro d'affari che investe il credito delle piccole e medie imprese. "Sono numeri importanti - aggiunge Febbo - di poco inferiori a quelli della Puglia nella quale la Popolare di Bari conta 1100 dipendenti. Ma lo diciamo da subito: non possono esserci all'interno della stessa vertenza aree di serie "A" e aree d serie "B", il rapporto deve essere chiaro e trasparente. I nostri obiettivi sono due: mantenere per quanto possibile gli attuali livelli occupazionali e evitare l'indebolimento dell'economia creditizia regionale già in una fase critica". L'azione della Regione sarà a tutto campo, a cominciare dal reperimento delle notizie direttamente dalle fonti per capire i numeri della crisi. Entro il mese i commissari della Popolare di Bari potrebbero avere un incontro con l'assessore Febbo dopo una richiesta in tal senso da parte del rappresentante del governo regionale; il 14 gennaio i rappresentanti sindacali hanno organizzato un incontro con il sindaco di Pescara al quale prenderanno parte anche i sindaci degli altri comuni della provincia. Gli incontri poi verranno ripetuti anche nelle altre provincia, "perché la presenza della Popolare di Bari è estesa su tutto il territorio regionale". La serie di incontri dovrebbe poi portare all'organizzazione di un incontro pubblico per fare il punto sulla situazione e "al quale chiameremo a partecipare i rappresentanti parlamentari eletti in Abruzzo". 

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