Economia

Strever: il turismo può incrementare il Pil d’Abruzzo

"Il turismo e' il settore che piu' di tutti puo' determinare un significativo incremento del nostro Pil. Le Camere di Commercio abruzzesi stanno investendo in questo settore e, in raccordo con imprese e istituzioni, investiranno con sempre maggiore razionalita' ed efficacia". Lo ha detto il presidente della Camera di Commercio Chieti Pescara, Gennaro Strever, alla tavola rotonda sul turismo esperienziale in Abruzzo tenuta a Pescara, promossa dalle tre Camere di Commercio abruzzesi con la collaborazione di Isnart, la societa' in house che si occupa di turismo e che ha lanciato, per supportare le amministrazioni, due strumenti basati sull'Intelligenza Artificiale e i Big data: una metodologia per l'osservazione economica del turismo, la mappa delle opportunita' Simoo, e una piattaforma Big Data che permette di analizzare la capacita' di connessione tra risorse culturali e naturali e il sistema turistico territoriale.

"L'osservatorio Big Data e la Mappa delle opportunita' sono i due grandi strumenti di analisi nazionale che permettono lo sviluppo di conoscenze territoriali fino al livello comunale - ha spiegato Roberto Di Vincenzo, presidente Isnart - Grazie alla collaborazione tra le Camere di Commercio italiane e la Regione Abruzzo, Isnart sta collaborando alla realizzazione dell'Osservatorio regionale del turismo che vedra', primo in Italia, l'integrazione tra le due piattaforme e Citra, la piattaforma digitale di rilevazione delle presenze turistiche della Regione Abruzzo". Secondo dati Isnart, il sistema turistico abruzzese conta nel 2018 oltre 17 mila imprese e poco piu' di 55 mila addetti, un'incidenza della filiera turistica sull'economia locale in linea con la media nazionale. Il 2018, rileva Isnart, e' stato un anno positivo per il turismo abruzzese, cresciuto piu' della media nazionale dimostrando un'oggettiva capacita' di reazione di fronte agli eventi naturali che nel biennio 2016-2017 avevano pesantemente condizionato le scelte di soggiorno. La positiva dinamica regionale e' stata solo in parte attenuata dal leggero calo di alcuni poli del mercato balneare abruzzese. Altre tradizionali destinazioni costiere hanno visto crescere arrivi e presenze a tassi superiori a quelli medi regionali. E' soprattutto dalle aree piu' interne che sono arrivati segnali positivi. Ad eccezione di Teramo, gli altri capoluoghi hanno fatto registrare aumenti in doppia cifra ed e' positivo notare come anche la citta' dell'Aquila stia gradualmente recuperando la sua attrattivita'. Le informazioni raccolte presso i visitatori offrono una immagine molto circoscritta delle principali motivazioni di vacanza. Sebbene in misura sensibilmente inferiore alla media delle altre destinazioni italiane, il desiderio di gustare i prodotti dell'enogastronomia locale costituisce la principale motivazione di vacanza di chi visita l'Abruzzo. Ad essa e' associato, praticamente con pari intensita', l'interesse per la varieta' del patrimonio artistico.

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Alitalia, il partner è Atlantia

Il Cda di Fs, con Mediobanca nel ruolo di advisor, ha scelto Atlantia come partner con il quale mettere a punto il piano industriale e la governance societaria, insieme ovviamente a Mef e Delta. Intorno a meta' settembre, arriveranno le offerte vincolanti e saranno definite le quote della newco. Al momento la certezza e' che la maggioranza sara' pubblica, come ha ripetuto diverse volte il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, con Fs che dovrebbe avere tra il 35 e il 37% e il Mef il 15%, frutto della conversione in capitale degli interessi maturati con il prestito ponte da 900 milioni. Le quote dei partner privati, Atlantia e Delta, saranno fissate piu' avanti. Indicativamente la compagnia Usa dovrebbe avere tra il 15% e il 20% mentre la holding della famiglia Benetton circa il 30%. Escono dalla partita il gruppo Toto, il patron della compagnia sudamericana Avianca, German Efromovich e il presidente della Lazio, Claudio Lotito. La proposta di Atlantia e' stata ritenuta la piu' solida dal punto di vista finanziario e industriale da Fs e Mediobanca. Il consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato italiane, "valutate le conferme di interesse pervenute, ha individuato Atlantia quale partner da affiancare a Delta Air Lines e al ministero dell'Economia e delle Finanze per l'operazione Alitalia". Fs Italiane "iniziera' a lavorare quanto prima con i partners individuati per condividere un Piano industriale e gli altri elementi dell'eventuale offerta", ha spiegato il gruppo. 

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Abruzzo, il turismo si promuove sul web

 Smart Ambassador, Instant Win, Game Contest, Campagne Google e Facebook Ads: sono tante le iniziative di animazione e promozione attivate dall'Assessorato al Turismo della Regione Abruzzo per lanciare e promuovere sul digitale l'estate in Abruzzo. Le 5 campagne di Google Ads (attive sui temi mare, vacanza attiva, montagna) hanno prodotto oltre 6,4 milioni di impression. Sui canali social le 8 campagne attive hanno ottenuto una copertura di 1,3 milioni di persone e oltre 2 milioni di impression. Ottimi risultati anche per l'instant win #Abruzzosummerdays: oltre 3 mila le iscrizioni e c'e' tempo fino al 17 luglio per vincere gadget e partecipare all'estrazione di un fine settimana per due persone in un borgo o in una citta' d'arte abruzzese. Pronto a partire anche il game contest "Che turista sei?" che permettera' agli iscritti di delineare il proprio identikit di turista attraverso domande a risposta multipla (cult, wild, smart e tasty), con la possibilita' di scaricare un itinerario abbinato al profilo ottenuto. Anche in questo caso, gli iscritti parteciperanno all'estrazione di un premio finale: due weekend per 2 persone in due localita' abruzzesi (una di mare e una di montagna). Sono oltre 250, poi, le candidature pervenute per diventare "Abruzzo Smart Ambassador". I profili che saranno valutati come idonei andranno ad animare il blog di abruzzoturismo.it e i canali social ufficiali e potranno partecipare a eventi e attivita' formative legate al turismo. 

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Pescara, parte Mediterranea 2019 dedicata alle tipicità alimentari

Parte al Porto Turistico Marina di Pescara, 'Mediterranea 2019'  La manifestazione, dalla Camera di Commercio Chieti-Pescara,  rappresenta  la fiera dedicata alle tipicità agroalimentari più longeva d'Abruzzo. Mediterranea ha portato l'Abruzzo alla ribalta per qualità di vita e di produzione, anche grazie all'organizzazione di incoming con operatori internazionali e press tour con la stampa estera. Rappresenta una vetrina che, da sempre, promuove l'eccezionale patrimonio di biodiversità agroalimentare che si sviluppa in aree a volte remote o marginali, ma sempre di ineguagliabile bellezza. Per ben 34 anni sono state protagoniste le eccellenze del territorio In questo ambito, il cibo racconta una storia, un'anima, un dna fatto di acqua di indubbia qualità e di verde, tanto è che l'Abruzzo è la regione con più parchi e riserve naturali d'Europa: ciò conferisce alle produzioni agroalimentari locali delle caratteristiche organolettiche uniche. Mediterranea quest'anno si arricchisce di un ulteriore tassello di eccellenza: il pane e i prodotti da forno

Con la presenza di un laboratorio mobile di notevole entità, i Panificatori di Fiesa Confesercenti assicureranno ai visitatori prodotti della tradizione dell'Arte bianca regionale attraverso un percorso dei "cinque sensi" capace di attrarre l'attenzione sul pane fatto con le farine 100% abruzzesi e di farine di grani autoctoni Solina, Cappelli e Saragolla. In sostanza, Fiesa Assopanificatori Confesercenti, con il suo  programma, curerà anche gli approfondimenti e le attrezzature sull'ultima fase del ciclo, ovvero la produzione vera e propria del pane, con impastatrici, forni e attrezzi. Il tutto completato dalla grande professionalità dei fornai abruzzesi con i quali sarà possibile vivere un'esperienza di visione a più dimensioni dell'intera filiera grano-pane. 

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Maltempo, Cia: duro colpo al settore agricolo

 La Cia Chieti Pescara (Confederazione italiana agricoltori) sottolinea che i chicchi di grandine caduti, grandi come palline da tennis, hanno distrutto capannoni, serre, alberi da frutto, ortaggi e colture cerealicole, rendendo impossibile la raccolta. La Cia sta monitorando la situazione nei campi per verificare la precisa entita' dei danni sulle coltivazioni, alcune in procinto di essere raccolte, altre in piena maturazione. "L'evento di ieri ha dato un duro colpo al settore agricolo con danni alle colture evidenti, ma non ancora quantificabili - sottolinea il presidente, Nicola Antonio Sichetti - Una situazione che dimostra come il clima si stia sempre piu' tropicalizzando con sbalzi atmosferici importanti, grandine di sempre piu' grosse dimensioni, che porta gli agricoltori a dover investire sempre di piu' in termini assicurativi. Il lavoro di un'intera stagione potrebbe andare vano, mettendo a rischio la possibilita' di sopravvivenza un'azienda. Chiederemo lo stato di calamita' naturale". La confederazione agricola ricorda che sono a disposizione uffici e personale per la compilazione dei documenti necessari.

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Coldiretti, ‘stranieri’ 8 pesci su 10 consumati in Italia

Sono stranieri quasi 8 pesci su 10 consumati in Italia dove è già scattato a inizio aprile il 'Fish Dependence Day', data che identifica simbolicamente la fine di pesce, molluschi e crostacei da approvvigionamento interno e l'inizio delle importazioni e della dipendenza dal pesce estero, fino a fine anno. È quanto denuncia Coldiretti Impresapesca in occasione del 'Fish Dependence Day' in Europa nel sottolineare che a mancanza dell’obbligo dell’indicazione di origine sui piatti consumati al ristorante consente di spacciare per nostrani prodotti provenienti dall’estero che hanno meno garanzie rispetto a quello made in Italy

Nei mari italiani si pescano ogni anno circa 180 milioni di chili di pesce cui vanno aggiunti gli oltre 140 milioni di kg prodotti in acquacoltura - spiega ColdirettiImpresapesca - mentre le importazioni dall’estero hanno ormai superato il miliardo di chili, secondo un’analisi su dati Istat relativi al 2018. Una situazione che lascia spazio agli inganni, dal pangasio del Mekong venduto come cernia al filetto di brosme spacciato per baccalà, fino all’halibut o la lenguata senegalese commercializzati come sogliola. Una frode in agguato sui banchi di vendita in Italia e soprattutto nella ristorazione dove non è obbligatorio indicare la provenienza. Tra i trucchi nel piatto più diffusi in Italia ci sono anche - continua la Coldiretti Impresapesca - il polpo del Vietnam spacciato per nostrano, lo squalo smeriglio venduto come pesce spada, il pesce ghiaccio al posto del bianchetto, il pagro invece del dentice rosa o le vongole turche e i gamberetti targati Cina, Argentina o Vietnam, dove peraltro è permesso un trattamento con antibiotici che in Europa sono vietatissime in quanto pericolosi per la salute

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Successo di presenze per l’Assemblea della Mutua Abruzzese Salute

Grande successo di presenze, circa 200, per l’assemblea dell’Abruzzese Salute Mutua del Credito Cooperativo, che si è tenuta questa mattina, domenica 7 luglio, nella palestra della Scuola Elementare di via Cocchione a Cappelle sul Tavo. Insieme all’approvazione del  bilancio di missione, tanti sono stati i momenti importanti. Primo tra tutti, la consegna di un defibrillatore donato alla Misericordia di Montesilvano.

Larga parte dell’assemblea è stata dedicata alla presentazione delle attività di prevenzione e sensibilizzazione. Grande attenzione per l’intervento di Livio Presutti, Ordinario di Otorinolaringoiatria, uno dei massimi esperti a livello mondiale della Chirurgia Endoscopica dell’orecchio, il quale ha tenuto una lezione magistrale sulle microtecnologie nella Chirurgia Otorinolaringoiatrica e ha lanciato la proposta di organizzare nei nostri territori un congresso mondiale sullo stesso tema. Altri noti professionisti hanno portato il loro contributo. Si va da Alessandro Della Sciucca, gastro-enterologo di grande fama; Fernando De Benedetto, presidente dell’Aimar, Associazione italiana Malattie dell’apparato respiratorio, e direttore del Polianbulatorio Stenella di Pescara, dove è stato realizzata la prima campagna di prevenzione organizzata direttamente dall’Abruzzese Salute Mutua alla quale hanno partecipato 50 soci. E ancora, il medicoVittoria D’Incecco, già parlamentare. Nell’ambito dell’ampliamento delle coperture previste dalla Mutua anche agli animali domestici: il presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari, Nicola De Luca. E poi Gianni Rapattoni, presidente dell’ASD di Cepagatti, per quanto riguarda le iniziative che tendono a dare allo sport il giusto ruolo di strumento di prevenzione e salutistico.

All’incontro, moderato dal giornalista del quotidiano Il Centro Luigi Di Fonzo, c’erano anche il direttore della Mutua Gianfranco Di Campli e quello della Bcc Abruzzese Adriano Giacintucci. Tra i presenti, l’assessore regionale Nicoletta Verì, il vice presidente della Provincia Maurizio Giancola, ma anche parlamentari, primari ospedalieri e docenti universitari. E poi, i sindaci e alcuni assessori dei tanti Comuni in cui opera la Mutua, tra cui Cappelle sul Tavo, Pescara con il neo eletto Carlo Masci, Collecorvino, Picciano, Montesilvano, Spoltore, Cepagatti. Alla fine dell’assemblea, un momento di convivialità a base di arrosticini e birra locale che ha rinfrescato una calda domenica estiva.

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Il Presidente Boccia all’assemblea di Confindustria Chieti Pescara

Si terra' martedi' prossimo, 9 luglio, alle 16 all'Aurum di Pescara, l'Assemblea annuale dei soci di Confindustria Chieti Pescara, in seduta pubblica. Ospite d'onore il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che concludera' i lavori. Sara' un momento di confronto sui temi legati a innovazione e digitalizzazione, una riflessione sui mutamenti e sulle trasformazioni che stanno investendo non solo il mondo dell'impresa, ma l'intero contesto politico e sociale. Il presidente di Confindustria Chieti Pescara, Silvano Pagliuca, terra' la sua relazione sulle priorita' dell'Associazione che annovera oltre 800 imprese associate e rappresenta la piu' grande congregazione di imprese d'Abruzzo, su un territorio, quello di Chieti e Pescara, che produce oltre il 60% del Pil regionale. Poi spazio ai giovani e alla tecnologia con la testimonianza di un giovanissimo imprenditore, autore di una startup di successo e premiato nel 2018 da Forbes tra i piu' influenti nel settore tecnologico under 30 al mondo: Alessio Lo Russo, Ceo di Roboze. In Roboze vengono progettate e prodotte le stampanti 3D piu' precise al mondo, proponendo soluzioni cruciali per settori come l'aerospazio, il motorsport e la difesa

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Rapporto Symbola-Unioncamere: il mondo ha voglia d’Italia 

C'è un'Italia appassionata e apprezzata nel mondo, che produce ricchezza puntando su qualità e innovazione. Un'Italia di cui essere orgogliosi di cui spesso, però, non c'è piena consapevolezza. Il rapporto I.T.A.L.I.A. 2019 - Geografie del nuovo made in Italy acronimo e racconto dell'identità produttiva e sociale italiana - dall'Industria al Turismo, dall'Agroalimentare al Localismo, dall'Innovazione all'Arte e alla Cultura - è un viaggio di scoperta in un Paese che ha i talenti e le risorse per guardare negli occhi il futuro, è realizzato da Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison con il sostegno di Intesa Sanpaolo. Presentato il rapporto nasce per raccontare questa parte del Paese. Arrivato alla sua quarta edizione è stato realizzato in collaborazione con IMA e Comieco; con la partnership tecnica di Google, Ipsos Italia e di Si.Camera e il patrocinio dei ministeri degli Affari Esteri, dell'Ambiente. Scorrendo le pagine della ricerca scopriamo che spesso l'Italia non sa di essere innovativa, versatile, creativa, reattiva, competitiva e vincente. L'indagine condotta da Ipsos, all'interno del rapporto, è proprio sulla percezione e consapevolezza delle capacità del Bel Paese.

L'Italia è tra i primi 10 Paesi al mondo per investimenti in ricerca e sviluppo: solo il 13% degli italiani ne è consapevole, e addirittura quasi uno su due (45%) la ritiene una notizia poco attendibile. Siamo il primo Paese europeo per riciclo di rifiuti col 76,9% del totale di quelli prodotti: ma solo un italiano su 10 lo sa e addirittura il 51% ritiene questa notizia non credibile. Al tema della consapevolezza si aggiunge insomma quello della fiducia. Eppure all'estero cresce la domanda di Italia. In base all'analisi svolta sulle ricerche effettuate su Google, il numero di quelle legate al made in Italy e alle parole chiave ad esso riconducibili - un fondamentale indicatore della notorietà e del desiderio dei prodotti italiani nel mondo - è cresciuto del 56% tra il 2015 e il 2018. Da record il surplus commerciale manifatturiero, quello dell'Italia è infatti il quinto al mondo - con 106,9 miliardi di dollari - dietro alla Cina, alla Germania, alla Corea del Sud e al Giappone. Performance sostenute da migliaia di imprese medio-grandi, medie e piccole che ci fanno competere sui mercati globali grazie alle capacità di essere flessibili, attive in tanti campi diversi. I fattori vincenti del made in Italy si confermano essere la creatività, l'innovazione, il design, i settori hi-tech come la meccanica o i mezzi di trasporto. 

L'Italia, con il 76,9%, è il paese europeo con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti, più del doppio della media comunitaria (36%). Con il 18,5% di materia seconda sui consumi totali di materia delle imprese, siamo anche primi tra i grandi Paesi europei per tasso di circolarità dell'economia. Un riuso di materia che comporta un risparmio pari a 21 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 58 milioni di tonnellate di CO2. A questi risultati si aggiunge un altro primato europeo legato alla dematerializzazione dell'economia: ogni kg di risorsa consumata, genera 4 euro di Pil, contro una media Ue di 2,24 euro e un dato della Germania di 2,3 euro. Tutti dati che parlano di sostenibilità ambientale ma anche di efficienza economica, produttiva e di innovazione. Un quadro destinato a migliorare ulteriormente, considerando le oltre 345.000 imprese italiane dell'industria e dei servizi che hanno investito nel periodo 2014-2018 in prodotti e tecnologie green. Inoltre, secondo la International Federation of Robotics l'Italia detiene un importante sesto posto a livello mondiale per stock complessivo di robot installati (64.356 unità nel 2017, ultimo anno disponibile). L'Italia è preceduta soltanto da Cina, Giappone, Corea del Sud, Stati Uniti e Germania, tutti Paesi con gigantesche industrie dell'automotive e dell'elettronica per natura caratterizzate da un'elevata densità di robot. Ma l'Italia primeggia nei suoi campi di specializzazione, essendo quarta al mondo con 7.023 robot installati nell'alimentare-bevande-tabacco, a poca distanza dalla Germania. Siamo inoltre secondi solo alla Cina nel tessile-abbigliamento-pelli-calzature e alla Germania nel legno-arredo; e siamo quinti nella metalmeccanica. La crescita dei robot in Italia negli ultimi 3 anni è stata impressionante: +48% nell'alimentare; +27% nella moda; +21% nel legno-arredo; +23% nella metalmeccanica.

Il turismo continua ad essere una delle principali leve di attrazione del nostro Paese e il contributo diretto del turismo al Prodotto interno lordo dell'Italia, secondo i dati elaborati dal World Travel and Tourism Council (WTTC), ammonta nel 2018 a 99 miliardi di euro (pari al 6% circa della produzione nazionale), mentre se consideriamo anche le ricadute dirette e indirette (prodotti e servizi intermedi, spesa pubblica, investimenti, ecc..) l'intero comparto "viaggi e turismo" arriva a rappresentare il 13,2% del Pil, con un valore pari a 232,2 miliardi. Scomponendo il Pil generato dal turismo italiano, osserviamo che nel 2018 esso è originato per l'80% dai viaggi di piacere, per un valore di 141,1 miliardi di euro, ed il restante 20% da viaggi d'affari (37,3 miliardi). L'Italia è il primo Paese per numero di siti classificati dall'Unesco nella lista del patrimonio culturale mondiale: 54, davanti alla Cina (53), alla Spagna (47), alla Francia (44) e alla Germania (44). Sono 4.889 i musei e gli istituti similari, pubblici e privati, aperti al pubblico nel 2017: di questi, 4.026 sono musei, gallerie o collezioni, 293 aree e parchi archeologici e 570 monumenti e complessi monumentali. Una vocazione alla cultura che si fa economia e che contamina anche altri settori, come la manifattura. Agroalimentare Le eccellenze agroalimentari italiane originano dal sistema primario: agricoltura, silvicoltura e pesca.

La rilevanza di tale sistema riguarda innanzitutto l'occupazione. In Europa, quasi 1 occupato su 10 è italiano: infatti nell'Unione Europea si contano circa 10 milioni di occupati e ben 917mila sono localizzati in Italia. Tra le 5 grandi economie europee, l'Italia è al primo posto per numero di occupati. Al secondo posto si colloca la Spagna con 764mila e al terzo la Francia con 752mila, mentre a maggiore distanza si posizionano la Germania con 617mila e il Regno Unito con 388mila unità. L'Italia è il Paese con il maggior numero di riconoscimenti dell'Unione europea per le specialità agroalimentari, e in particolar modo per i vini: più di un prodotto certificato su 4 è italiano (una specialità alimentare su 5 e un vino su 3). I prodotti alimentari italiani a denominazione di origine e a indicazione geografica sono 299, di cui 167 DOP e 130 IGP a cui si aggiungono anche 2 STG. Nel comparto del vino l'Italia conta ben 526 riconoscimenti, di cui 408 DOP e 118 IGT. In Italia è generato quasi un quinto del valore aggiunto dell'intero sistema agricolo dell'Unione Europea: su un totale stimato pari a 182,3 miliardi nel 2018, l'Italia contribuisce per il 17,7%, la Francia per il 17,6%, la Spagna per il 16,6%, la Germania per il 9,2% e il Regno Unito solo per il 5,9%. Peraltro, la leadership italiana origina da un trend di lungo corso. Nel periodo 2008-2018, l'Italia ha conquistato stabilmente il primo posto in Europa (a parte gli anni difficili 2010 e 2011) in quanto ha sempre superato la Francia, anche se a volte di stretta misura (fonte dati: Eurostat). Il settore agroalimentare si contraddistingue per i suoi risultati straordinari nel commercio con l'estero e si conferma tra i comparti più vitali e dinamici. Le esportazioni di prodotti agroalimentari segnano un nuovo record nel 2018: 41,8 miliardi di euro. L'agroalimentare vale quasi un decimo (9%) di tutte le esportazioni italiane (circa 463 miliardi). Le performance positive sono confermate nel lungo periodo: le esportazioni sono passate da 26,3 miliardi nel 2008 a 41,8 miliardi nel 2018, ovvero sono aumentate di circa 15,5 miliardi (+59%). La crescita è stata pressoché ininterrotta e particolarmente positivi sono i risultati degli ultimi anni (fonte ISTAT).

Da qualche anno il rapporto racconta come nelle nostre società la produzione di valore economico e quella di valore sociale non sono più disgiunte, ma camminano assieme, attivando dinamiche collaborative trasversali e multidirezionali che coinvolgono una pluralità di soggetti. Uno di questi è senza dubbio il settore non profit: un comparto che negli ultimi anni non solo è cresciuto in termini di occupati e di rilevanza economica, ma è stato in grado di esprimere un dinamismo che ha senza dubbio aiutato il nostro Paese a contrastare gli effetti della crisi economica ed occupazionale. Come dimostrano i dati di "Coesione è competizione" di Symbola e Unioncamere, report biennale che misura proprio il vantaggio competitivo di quelle imprese - imprese coesive - che curano le relazioni con i propri lavoratori e con i soggetti che fanno parte del loro ecosistema: altre imprese e consumatori, organizzazioni non profit, istituti di credito, scuola, Università e Istituzioni. Secondo le indagini di Symbola e Unioncamere le imprese coesive hanno maggiore fiducia nel futuro e si aspettano migliori performance economiche (fatturato e export) e occupazionali. Un aumento del fatturato è atteso per il 2019 dal 31,0% delle imprese coesive contro il 13,9% nel caso di quelle non coesive. Un divario che si conferma anche con specifico riferimento all'aumento dell'export (20,1% vs 8,5%). Migliori risultati economici che si riflettono in campo occupazionale, perché il 20,9% delle imprese coesive prevede una crescita degli occupati contro il più ridotto 8,8% relativo alle imprese non coesive. Industria Anche nel 2018 il principale contributo all'export e al saldo commerciale italiano è stato dato dalle quattro grandi aree di eccellenza manifatturiera del nostro Paese grazie alle quali la bilancia commerciale italiana ha chiuso l'anno analizzato con un attivo di 38,9 miliardi di euro, riuscendo a compensare lo storico deficit "energetico" (pari a 45 miliardi nel 2018) e il passivo dei settori di minore specializzazione del nostro Paese (53 miliardi). In particolare, nel 2018 il surplus delle 4 aree è stato pari a 137 miliardi di euro, di cui oltre il 60% generato dal comparto della Automazione-meccanica-gomma-plastica (84 miliardi), seguito dall'abbigliamento-moda (29 miliardi), dall'Arredo-casa (13 miliardi) e dall'Alimentare-vini (11 miliardi). E', dunque, predominante il contributo dell'Automazione-meccanica-gomma-plastica, il cui ruolo è diventato negli anni sempre più rilevante. Ne è conferma la notevole crescita negli ultimi anni del peso della robotica.

In tema di arte e cultura, le imprese che costituiscono il Sistema Produttivo Culturale e Creativo italiano sono 416.080, corrispondenti a una quota del 6,8% su quelle complessivamente registrate nel nostro Paese. Rispetto al 2017, quando la quota era del 6,7% si è registrato un incremento nello stock dello 0,2%. Si tratta, riprendendo la nomenclatura utilizzata in premessa, di 291mila imprese core (il 4,8% delle imprese italiane) e di un totale stimato di oltre 125 imprese creative driven (il 2,0% delle imprese italiane). Ma la cultura ha un effetto moltiplicatore, pari a 1,8, sul resto dell'economia: per ogni euro prodotto dalla cultura se ne attivano 1,8 in altri settori. I 95,8 miliardi, quindi, ne 'stimolano' altri 169,6 per arrivare a 265,4 miliardi prodotti dall'intera filiera culturale, il 16,9% del valore aggiunto nazionale, col turismo come primo beneficiario di questo effetto volano. Un effetto competitivo confermato anche dal fatto che le aree geografiche dove maggiore è il fatturato della cultura sono anche quelle dove è forte la vocazione manifatturiera.

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Connext Chieti Pescara, opportunità per le imprese

Presentazione ufficiale per Connext Chieti Pescara, l'incontro di partenariato industriale di Confindustria, organizzato per rafforzare l'ecosistema del business del territorio e per favorire una contaminazione con il mondo delle startup nonché la crescita delle filiere produttive.

Marco Belisario, Vice Presidente di Confindustria Chieti Pescara con delega per le reti di impresa ha dichiarato: "Il prossimo 29 novembre svolgeremo il nostro primo Connext Chieti Pescara. Confindustria Chieti Pescara è infatti tra le prime 13 Associazioni del Sistema Confindustria che hanno aderito a CONNEXT, iniziativa di networking di Confindustria. Lo scopo della nostra associazione è anche sottolineare che il futuro non va inseguito, ma intuito. Solo anticipando gli scenari potremo essere protagonisti del cambiamento. Connext significa Connettersi verso il futuro, è la capacità di chi vuole cogliere le occasioni che stanno arrivando. E questo lo si può fare solo insieme, con la forza dell'unione. La possibilità di confronto e networking è infatti percepita dalle aziende associate come una delle necessità più urgenti. Connext non sarà solo una piazza fisica ma anche una piattaforma virtuale, che accompagnerà tutto il cammino che inizia oggi e vivrà anche successivamente all'evento di Chieti Pescara. Un marketplace digitale dove le imprese potranno entrare e continuare a scambiarsi progetti, conoscenza ed esperienze. Questa è la vera forma di una rete efficace e proiettata al futuro. Il successo dell'evento nazionale Connext a Milano lo scorso febbraio ha confermato la forza della nostra confederazione. Noi abbiamo risposto all'appello ed abbiamo voluto raccogliere il testimone lanciando Connext Chieti Pescara il prossimo 29 novembre."

Luigi Paparon, Direttore Area Brand Identity Confindustria ha sottolineato che "Connext permette di trovare l'innovazione di cui non sai di avere bisogno. Il valore di Connext è questo: non è una fiera tematica: grazie alla voglia di mettersi in discussione e cogliere l'innovazione, le aziende potranno crescere tramite il confronto disruptive con altre imprese di diversi settori e con le istituzioni. Ormai sappiamo che l'innovazione non può essere limitata dentro i confini della impresa. Abbiamo sdoganato un nuovo sistema per fare innovazione e business in maniera trasparente facendo incontrare imprese e istituzioni. Sapersi profilare correttamente on-line è ormai un must per le nostre imprese per vincere la sfida del mercato elettronico, dove sappiamo che l'Italia è in ritardo. In un mercato così export oriented come l'Abruzzo è fondamentale usare strumenti come Connext per farsi conoscere correttamente tra aziende e con Start-up, Digital Innovation Hub e Università. Altro valore aggiunto di Connext è la presenza di Big player di filiera, come ad esempio Enel che è già stata presente in tre eventi. I Big Player hanno lo scopo di fortificare la propria filiera facendosi conoscere ingaggiando le PMI con vantaggio per tutti, grandi e piccole imprese".

Tra i molti soci intervenuti alla conferenza, Angelo Taraborrelli titolare dell'azienda associata Regie srl, attiva nel settore del recupero credito, ha portato la sua testimonianza: "Siamo noi imprenditori a fare l'Associazione. Gli imprenditori fanno Confindustria tramite la loro visione e la partecipazione ai progetti. Ho partecipato a ben 4 iniziative Connext in tutta Italia: questo ci ha permesso di conoscere e di acquisire nuovi clienti importanti.Ovunque ho trovato tanta voglia di conoscersi. Noi imprenditori dobbiamo uscire dalle aziende: Connext è un ottimo driver per fare rete."


 

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