Economia

Vinitaly di Verona, cresce l’export del vino abruzzese in Cina

Nella seconda giornata di Vinitaly, nell'area "Spazio Abruzzo", padiglione 12, sono stati presentati i dati relativi all'export del vino abruzzese nel mondo. Nel 2018, le vendite hanno registrato un +6,4% in valore - al di sopra della media nazionale ferma a 3,3% - con un fatturato che passa da 171 a 182 milioni di euro. Il comparto vinicolo rappresa oggi la quota di mercato principale sull'intero export alimentare abruzzese con oltre il 30% del fatturato regionale. Segnali incoraggianti, secondo i dati forniti dal Consorzio Tutela Vini d'Abruzzo, arrivano anche dall'Asia con un +9%, tra cui spiccano in primis la Cina con +13% e il Vietnam con +5% e complessivamente oltre il milione di euro di fatturato. In questo contesto, si è tenuto una "masterclass", coordinata dal giornalista del Gambero rosso Lorenzo Ruggeri, e riservata a 23 operatori cinesi del settore, in visita al Vinitaly, i quali hanno degustato le Doc abruzzesi. "La qualità del vino abruzzese è ottima e inizia ad affermarsi nel mercato asiatico - ha spiegato Feng Zhang, uno dei principali importatori di vino in Cina -. Per i consumatori cinesi, ad esempio, il vino abruzzese è una novità assoluta, finora abbiamo avuto la presenza di solo vini francesi. Il Montepulciano è il vino abruzzese più conosciuto, è molto apprezzato, piace, e in questi ultimi mesi abbiamo registrato tante richieste. Bisogna, tuttavia, ancora promuoverlo, soprattutto nel campo della ristorazione". Il presidente del Consorzio Tutela Vini d'Abruzzo, Valentino Di Campli, oltre 170 aziende associate per 5 Doc tutelate, ha spiegato "che è stata avviata una importante azione di promozione nei mercati esteri con l'obiettivo di sostenere e sviluppare la penetrazione delle denominazioni regionali fuori dai confini nazionali. Il mercato cinese - ha osservato - rappresenta la novità assoluta, dove abbiamo registrato una crescita del +13% rispetto ad altri vini che invece arretrano". Questa mattina, al padiglione Abruzzo, tra gli ospiti presenti, c'è stata la visita dell'onorevole Giorgia Meloni

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Abruzzo in vetrina al Vinitaly di Verona

Anche l'Abruzzo sarà protagonista  con le Terre del vino nello spazio promosso da Coldiretti al Vinitaly della Fiera di Verona con tutte le diverse terre delle Doc e Docg d'Italia, dove scoprire le nuove tendenze, i primati, le sfide e le curiosità del vino Made in Italy. Un padiglione nel verde per conoscere, vedere e toccare con mano i terreni dai diversi colori, origini, caratteristiche e consistenze che garantiscono ai vigneti quelle proprietà uniche ed irripetibili all'origine dei successi del vino tricolore.  E l'Abruzzo sarà rappresentato con le sue 9 denominazioni di origine tra Doc e Docg: Montepulciano d'Abruzzo, Cerasuolo d'Abruzzo, Trebbiano d'Abruzzo, Ortona, Abruzzo, Tullum, Villamagna, Controguerra, Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane (Docg). "La nostra regione è ormai tra le più rappresentative per produzione e qualità enologica - dice Coldiretti Abruzzo - non a caso il nostro vino è apprezzato in tutto il mondo con un trend in continua crescita. Basti pensare che nel 2018 le esportazioni di vino sono cresciute del 6,3 per cento rispetto al 2017 , passando da un valore di circa 171 milioni di euro a quasi 182 milioni di euro"

 Il vino abruzzese si conferma un prodotto sempre più apprezzato anche in Italia ed il Montepulciano d'Abruzzo è il vino più venduto della grande distribuzione dopo Lambrusco e Chianti, per un totale di 8.526.443 litri, come emerge da un'analisi Coldiretti sulla base dati IRI Infoscan. Coldiretti Abruzzo ricorda inoltre che la produzione media in Abruzzo è di circa 4.500.000 quintali di uva e 3,3 milioni di ettolitri di vino di cui almeno un milione a denominazione di origine per un totale di circa 18mila aziende vitivinicole attive (e sempre a più alta specializzazione) su una superficie agricola complessiva di oltre 32mila ettari. I vitigni più conosciuti e diffusi sono Montepulciano d'Abruzzo e Trebbiano d'Abruzzo, anche se negli ultimi anni stanno riscuotendo sempre maggiore interesse il Pecorino, la Passerina, il Moscato, la Cococciola e il Montonico. 

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Da Pescara si vola per Palermo

Volotea lancia la nuova rotta in partenza dall’Aeroporto d'Abruzzo per Palermo. A bordo degli aeromobili del vettore, a partire da sabato 6 aprile, si decollerà da Pescara alla volta di Palermo (2 frequenze settimanali per un totale di oltre 17.300 posti). Dall‘aeroporto di Pescara è già possibile decollare verso Catania e, dal 31 maggio, verrà attivato anche un nuovo collegamento per Cagliari, portando a 3 il numero di destinazioni raggiungibili dallo scalo.

Con i nuovi collegamenti, accorciamo le distanze fra Abruzzo e le 2 principali isole italiane. Per la prossima stagione estiva, i passeggeri in partenza da Pescara potranno decidere di raggiungere - con voli comodi, veloci e sempre diretti - il capoluogo siciliano, con il suo territorio di indiscutibile bellezza, e Catania, punto di partenza ideale per visitare la parte orientale dell’isola e il suo straordinario patrimonio naturalistico - afferma Valeria Rebasti, Commercial Country Manager Volotea Italy & Southeastern Europe -. Non dimentichiamo, infine, che fra poco più di un mese, verrà inaugurata anche la nuova rotta per Cagliari, meta ideale per chi sogna una vacanza all’insegna del relax e del mare cristallino”.

Siamo estremamente soddisfatti per il raddoppio dei voli con la Sicilia, perché riteniamo che la rotta di Palermo rappresenti non solo la possibilità per i turisti di visitare questa bellissima isola, ma anche e soprattutto una grande opportunità di incoming per la nostra regioneha affermato Enrico Paolini, Presidente SAGA -. A tal proposito, puntiamo su una efficace strategia di marketing che possa far conoscere le bellezze naturalistiche della nostra terra, dalla montagna al mare, fruibili sia in estate che in inverno, portando così in Abruzzo sempre più turisti.”

Con i nuovi voli da e per lo scalo abruzzese, infatti, la compagnia stima di potenziare il flusso turistico incoming verso Pescara e l’intera regione: un territorio dove natura, mare, montagna e buona tavola richiamano ogni anno migliaia di viaggiatori.

 

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Imprudente inaugura la 58esima Fiera Nazionale di Lanciano

Una cittadella dei servizi all’agricoltura all’interno dell’area del polo fieristico regionale e l’organizzazione - negli stessi spazi - degli Stati generali dell’agricoltura, da tenersi una volta l’anno.

Sono le proposte lanciate dal vice presidente della giunta regionale, e assessore all’agricoltura, Emanuele Imprudente, nel corso della cerimonia di inaugurazione della 58esima edizione della Fiera Nazionale dell’Agricoltura, che si è aperta oggi a Lancianofiera. Imprudente ha partecipato alla cerimonia insieme agli assessori regionali Mauro Febbo, Nicoletta Verì e Nicola Campitelli.

“C’è grande attenzione da parte del governo regionale – ha spiegato Imprudente – verso il polo fieristico regionale, su cui abbiamo intenzione di investire molto. Abbiamo già avviato un progetto per trasferire qui tutta una serie di servizi funzionali all’agricoltura, come l’Uta. Un’iniziativa che ci permetterà di ottimizzare le risorse e andare incontro meglio alle esigenze dell’utenza”. Imprudente ha anche sottolineato come la Regione stia lavorando per individuare spazi di semplificazione e snellimento delle procedure burocratiche connesse ai bandi del Psr (il piano di sviluppo rurale, finanziato dall’Ue), che spesso limitano l’accesso delle imprese agricole alle misure.

“La Fiera di Lanciano – ha aggiunto Mauro Febbo – è un gioiello per la nostra regione, che dagli anni Sessanta accompagna i passaggi che hanno caratterizzato il nostro sistema agricolo. L’intero esecutivo regionale sostiene il polo fieristico, nell’ottica di valorizzare l’asse turismo-agricoltura-cultura, che rappresenta una risorsa strategica da affiancare al nostro comparto industriale”.

L’assessore Verì, che prima dell’inaugurazione aveva partecipato a un convegno sulla prevenzione degli infortuni in agricoltura, ha puntualizzato come “Lancianofiera abbia sempre svolto un ruolo di sensibilizzazione su tematiche delicate, come gli incidenti sul lavoro. L’auspicio è che questo ruolo propulsivo si consolidi e cresca ancora”.

Campitelli, infine, ha ribadito la vicinanza della Regione a Lancianofiera. “La presenza oggi qui di quattro assessori, consiglieri di maggioranza, ma anche di minoranza – ha sottolineato – ne è la dimostrazione più evidente, perché siamo davvero convinti che solo un polo fieristico al passo con i tempi possa dare risposte efficaci all’agricoltura moderna”.

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Lanciano, inaugurata la fiera dell’Agricoltura

E' stata inaugurata oggi la 58esima Fiera Nazionale dell'Agricoltura di Lanciano. Due le proposte lanciate dal vice presidente della giunta regionale, e assessore all'agricoltura, Emanuele Imprudente, nel corso della cerimonia di inaugurazione della Fiera che si è aperta oggi a Lancianofieragricoltura nella Cittadella dei servizi all'interno dell'area del polo fieristico regionale. Imprudente ha partecipato alla cerimonia insieme con gli assessori regionali Mauro Febbo, Nicoletta Verì e Nicola Campitelli. "C'è grande attenzione da parte del governo regionale - ha detto Imprudente - verso il polo fieristico regionale, su cui abbiamo intenzione di investire molto. Abbiamo già avviato un progetto per trasferire qui tutta una serie di servizi funzionali all'agricoltura, come l'Uta. Un'iniziativa che ci permetterà di ottimizzare le risorse e andare incontro meglio alle esigenze dell'utenza". Imprudente ha anche sottolineato come la Regione stia lavorando per individuare spazi di semplificazione e snellimento delle procedure burocratiche connesse ai bandi del Psr (il piano di sviluppo rurale, finanziato dall'Ue), che spesso limitano l'accesso delle imprese agricole alle misure. "La Fiera di Lanciano - ha aggiunto Mauro Febbo - è un gioiello per la nostra regione, che dagli anni Sessanta accompagna i passaggi che hanno caratterizzato il nostro sistema agricolo. L'intero esecutivo regionale sostiene il polo fieristico, nell'ottica di valorizzare l'asse turismo-agricoltura-cultura, che rappresenta una risorsa strategica da affiancare al nostro comparto industriale". 

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Montesilvano presenta la Carta dei servizi turistici

Presentata questa mattina in sala consiliare la Carta dei servizi turistici del Comune di Montesilvano. All’incontro con la stampa erano presenti il sindaco, il presidente della commissione Affari istituzionali e Antonio Farchione, docente di Marketing all’università D’Annunzio.

 

«E’ il coronamento del lavoro svolto in questi anni a favore dell’offerta turistica della città di Montesilvano», dice il primo cittadino, «Abbiamo 4.500 posti letto e la più importante ricettività turistica di tutta la regione. Nel 2018 abbiamo avuto 570 mila presenze con un aumento del 10 per cento rispetto all’anno prima. Questo è il frutto di un’attenta politica di programmazione e di investimenti: dalla chiusura del Centri di accoglienza straordinaria allo sgombero del ghetto di via Ariosto, oltre al piano di recupero di Montesilvano Colle che ci ha consentito di entrare a far parte della rete nazionale dei Borghi autentici, e poi la bandiera verde, di località ideale per le vacanze dei bambini, la bandiera gialla dei Comuni ciclabili,  e l’Oscar dell’Ecoturismo 2019 per le politiche di inclusione sociale condotte sul territorio. Se a questo aggiungiamo la riqualificazione di via Maresca, la chiusura estiva al traffico della riviera con la creazione di una grande isola pedonale, questo ci consente di offrire al turista una lunga serie di vantaggi».

 

Si tratta di un documento che recepisce direttive comunitarie e regolamenti europei e internazionali», ha spiegato Antonio Farchione, «e si ispira al Codice del Turismo, e in particolare all’articolo 66 dove si specificano gli standard dell’offerta di servizi turistici pubblici sul territorio nazionale. La Carta, dunque, non può essere vista come un obbligo da parte degli operatori in ambito turistico ma, al contrario, è un documento informativo che metta nella condizione il turista, considerato cittadino-consumatore, di avere un “colpo d’occhio” su:

• servizi di cui si può usufruire nel comune di Montesilvano;

• standard di qualità, ritenuti ragionevoli, condivisi da chi aderisce alla Carta dei servizi turistici con l’amministrazione comunale;

• proiezione verso una futura ricerca del miglioramento della qualità e della tutela dei turisti».

 

La Carta dei servizi turistici è dunque un documento che vuole testimoniare l’intesa tra l’amministrazione comunale di Montesilvano e tutti gli stakeholder interessati, come ad esempio le associazioni di categoria e le associazioni dei consumatori, al fine di tutelare i diritti del turista ma anche quelli dell’operatore turistico e, conseguentemente, mettere a disposizione delle imprese turistiche uno strumento idoneo a testare e migliorare la qualità raggiunta.

 

«Gli operatori che condividono con l’amministrazione comunale la Carta dei servizi turistici», ha aggiunto il sindaco, «sono individuabili attraverso l’esposizione di uno specifico logo e saranno evidenziati su apposite sezioni del sito Internet dell’amministrazione comunale, nonché in quelli delle associazioni delle aziende aderenti alla presente Carta dei servizi turistici».

 

L’idea di fondo che ispira la presente Carta dei servizi turistici prevede, da parte dei sottoscrittori della stessa, il rispetto dei seguenti:

1. Requisiti comuni – Sono gli impegni minimi che tutte le strutture turistiche, aderenti alla Carta, assumono nei confronti dei turisti, dall’aiuto alla scoperta del territorio alla diffusione del materiale informativo e promozionale su Montesilvano, alla tutela ambientale (in particolare con la raccolta differenziata).

2. Requisiti specifici – che si vanno ad aggiungere a quelli che la normativa vigente già prevede: dai punti luce indispensabili in ogni stanza al mobile per appoggiare il bagaglio, dallo stato di conservazione alla pulizia delle stanze, dal menu all’esterno alla chiara esposizione dei prezzi, dalla reperibilità telefonica della struttura alla comunicazione tramite i social media.

3. Requisiti migliorativi specifici per ogni categoria – Sono caratteristiche che se acquisite nel tempo dalle strutture aderenti non potranno far altro che accrescere gli standard qualitativi della rete e valorizzare in modo sostenibile il territorio, da menu che tengano conto delle intolleranze a un kit di benvenuto, dalla disponibilità di biciclette e attrezzi per escursione e mobilità lenta al personale a disposizione per accogliere persone con disabilità.

Le aziende che spontaneamente decidono di aderire alla Carta dei servizi del turista avranno l’opportunità di: far parte di una rete virtuosa di operatori turistici; condividere momenti informativi, come la realizzazione di un sito web o di una sezione del sito web istituzionale del Comune di Montesilvano dedicata alla presentazione delle singole aziende aderenti alla presente carta dei servizi; azioni di viral marketing in particolare sul web 2.0 (Facebook, Trip Advisor, Foursquare, You Tube, etc.); newsletter con un calendario aggiornato di tutti gli eventi organizzati dai soggetti aderenti; stampa e diffusione di materiale informativo; attività di ufficio stampa e P.R. su media tradizionali (radio, tv, quotidiani e periodici) e web.

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Gallotti (Uilm) plaude alla cessione Lfoundry

“Siamo cautamente soddisfatti perché finalmente siamo arrivati a quello che auspicavamo da svariati mesi. Siamo stati lungimiranti sul contratto di solidarietà, che non solo ci ha permesso e ci permetterà di gestire questo momento di emergenza, ma che di fatto eviterà licenziamenti. Continueremo a seguire questa vicenda passo dopo passo, con intelligenza. Proprio come abbiamo fatto finora”. Così Angelo Gallotti, segretario Uilm L’Aquila Teramo, che interviene sulla vendita di Lfoundry a Jiangsu CAS-IGBT Thecnology, solido colosso cinese con un fondo di investimento americano alle spalle. Commento che arriva al termine dell’incontro dell’azienda con i lavoratori, rappresentanti e organizzazioni sindacali sulle prospettive dell’accordo.

Si apre ora una fase decisamente complessa per il sito che si appresta a diventare la prima acquisizione operativa importante di una società che ambiziosamente aspira ad esser key player nello strategico settore dei semiconduttori, per la realizzazione dalla progettazione allo sviluppo di dispositivi avanzati nell’elettronica di potenza. Nessuna sorpresa per la Uilm che, come gli altri sindacati, lo scorso ottobre era stata informata della volontà dell'azionista di maggioranza Smic di vendere le proprie quote a causa di un cambiamento di strategia, incalzato dalla guerra dei dazi intercontinentale. In quella circostanza, anche per far fronte alla crisi congiunturale determinata da costo del silicio ed aumento dei prezzi dell'Energia, la Uilm non ha avuto esitazione a siglare un accordo di contratto di solidarietà che ha messo in protezione posti di lavoro e redditi.

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Sol, venti aziende abruzzesi a Verona per il salone dell’olio

Al Sol 2019 parteciperanno 20 aziende dell'Abruzzo ospitate su oltre 300 mq di superficie appositamente allestita, all'interno della quale è stata realizzata anche una piccola saletta destinata alle degustazioni guidate degli oli extravergini e a Dop regionali. Le degustazioni saranno tenute da personale regionale altamente qualificato e vedranno la partecipazione sia di operatori di settore che di giornalisti o semplici visitatori. Le aziende che coltivano olivo in Abruzzo sono circa 60.000, ma di queste soltanto un quarto possono essere ritenute ad indirizzo prevalente. Per quanto riguarda la produzione, è stato ribadito in occasione della conferenza stampa di presentazione dell'evento, che le ultime campagne di fatto sono state molto penalizzanti per l'Abruzzo (con perdite superiori anche al 50 % della produzione media) che, comunque, risulta essere la quinta regione italiana per quantità, preceduta dalla Puglia, Calabria, Sicilia e Campania. 

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Febbo: turismo e agricoltura devono camminare insieme

"Siamo fermamente convinti che per crescere i settori del turismo e dell'agricoltura debbano camminare insieme perche' solo in questo modo e' possibile l'affermazione dei prodotti enogastronomici sui mercati internazionale". Cosi' l'assessore allo Sviluppo economico della Regione Abruzzo Mauro Febbo, intervenendo al convegno organizzato dalla Camera di commercio d'Abruzzo, Federalberghi e Unicredit "Turismo e agricoltura per crescere in Abruzzo". L'appuntamento della Camera di commercio ha fatto il punto su due importanti settori dell'economia regionale, mettendo in risalto le potenzialita' di entrambe in una Regione che presenterebbe interessanti specificita'. "La Giunta regionale e gli assessorati di riferimento - ha aggiunto Febbo - stanno predisponendo un programma accurato di interventi in grado di valorizzare il prodotto Abruzzo. L'enogastronomia, la valorizzazione dei prodotti agricoli, il valore del nostro vino sono solo alcuni importanti canali in cui il marchio Abruzzo ha forte possibilita' di crescita sui mercati internazionali. Questo noi lo sappiamo e nei prossimi mesi lavoreremo ad un piano operativo in grado di raggiungere nel breve periodo risultati positivi". Ma l'assessore allo Sviluppo economico e Turismo non ha mancato di sottolineare anche l'importante ruolo destinato a recitare il cicloturismo nel turismo regionale.

"Con la ciclopedonale della costa - ha detto Febbo - si aprono importanti orizzonti per il prodotto Abruzzo, ma e' necessario che tutti gli attori locali capiscano che attorno alla pista ciclabile e lungo il suo tragitto vanno allestiti, organizzati e predisposti servizi turistici a tutti i livelli che permettano la piena fruizione del prodotto". "Solo entrando in questo ordine di idee e' possibile prevedere uno sviluppo concreto dell'Abruzzo", ha concluso Febbo. 

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Febbo incontra i titolari dei B&B abruzzesi

L'assessore al Turismo, Mauro Febbo, questa mattina, a Pescara, nella sala dei Marmi della Provincia, si è confrontato con i titolari dei B&B della regione per approfondire le questioni sollevate in merito alla corretta applicazione dell'atto di indirizzo approvato per la somministrazione delle colazioni nei Bed&Breakfast ed all'aggiornamento della modulistica unica regionale.

"Si tratta – ha spiegato Febbo, affiancato dal direttore del Dipartimento, Francesco Di Filippo, e dai funzionari della struttura - di una delibera approvata dal precedente governo regionale che non è stata preceduta da una adeguata fase di consultazione degli attori principali. Mi riferisco - ha aggiunto - ad un atto, la delibera 1060 del 2018, che sta creando non poche difficoltà interpretative. Alla luce di ciò - ha assicurato l'assessore - apporremo sicuramente dei correttivi che andranno nella direzione di semplificare gli aspetti burocratici".

Quello dei B&B in Abruzzo è un contesto molto vasto dove operano ben 1265 realtà che danno una risposta economica a tante famiglie ma anche un supporto all'attività turistico-ricettiva della regione. "Siamo aperti a suggerimenti e ad eventuali correzioni da parte dei titolari dei B&B – ha concluso Febbo – ma senza mettere in discussione le normative comunitarie, come il regolamento 852 del 2004, secondo cui la somministrazione della prima colazione deve avvenire seguendo e rispettando quanto previsto dalla normativa del settore alimentare, applicando l'autocontrollo e garantendo che il personale destinato alla somministrazione ed al servizio della colazione, alla manipolazione ed allo stoccaggio di prodotti alimentari destinati agli ospiti, sia correttamente e costantemente formato in materia di igiene e sicurezza alimentare". 

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