Dieci milioni di vacanzieri si riverseranno sulle spiagge italiane dal 12 al 16 agosto, il 16% in piu' rispetto allo stesso periodo del 2016. A registrarlo una indagine di Cna Balneatori condotta tra 432 titolari di stabilimenti balneari, in 55 localita' costiere italiane, che aderiscono alla Confederazione. Gli stabilimenti si attendono "dopo un sorprendente luglio, quindi, un agosto ancora piu' spumeggiante" con oltre 200 milioni di fatturato nei cinque giorni clou dell'estate tra servizi di spiaggia, pasti e bevande. Sara' importante il contributo degli stranieri che sono un bagnante su cinque e si fermano in media cinque giorni, preferendo l'Italia alle mete turistiche della sponda Sud del Mediterraneo anche per ragioni di sicurezza . Va all'Emilia Romagna la medaglia d'oro per la crescita da un anno all'altro (+24%) seguita dalla Toscana (+23%) e dalla Puglia (+22%). A seguire ci sono Liguria (+19%), Sardegna (+18%) e Veneto (+17%), quindi Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche e Sicilia (+15%), Campania (+14%), Abruzzo (+13%) e Calabria (+12%).
Leggi Tutto »Parrucchieri ed estetisti, cresce il numero di imprenditori stranieri
Interessante 'elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese al I trimestre 2017 e 2016 relativi alle sedi di impresa, e un focus sulle imprese individuali per le nazionalità straniere. Il settore dei parrucchieri ed estetisti in Lombardia conta oltre 23 mila imprese (il 16,7% italiano), e cresce dell'1,2% in un anno. E' un settore in cui è forte la presenza di donne e stranieri, rispettivamente il 69% e 8,7% del totale contro una media nazionale che si ferma al 63,4% e 7,1%. In particolare, le imprese 'rosa' sono 16.039 e oltre 2 mila quelle straniere. Le donne sono forti soprattutto a Cremona e Sondrio (78%), i giovani a Sondrio (19,6%) e Brescia (17,8%), gli stranieri a Milano (14,4%, il doppio della media italiana).
Ma dove si concentra il maggior numero di attività che offrono servizi di parrucchieri ed estetisti? A Milano che ne conta 7.048, il 30,3% regionale, seguita da Brescia con 3.066, Bergamo con 2.710 e Varese con 2.262. Tra 2016 e 2017 crescono soprattutto Bergamo (+2%), Milano e Sondrio (+1,7% ciascuna). In Italia le imprese di acconciatura ed estetica sono circa 140 mila e crescono dell'1% in un anno. Il 63,4% delle imprese è a guida femminile, il 14,4% giovane e il 7,1% straniero. Prime per numero di attività sono Roma con 9.525 imprese, 6,8% nazionale e +2,2% in un anno, Milano con 7.048 imprese (5% e +1,7%), Napoli e Torino con quasi 6 mila. La maggior concentrazione di imprese femminili sul totale si trova ad Aosta, 82%, e Biella, 81%, il primato per le giovani a Crotone (26%) e Isernia (24,3%), quello per le imprese straniere a Milano e Teramo (14%). Tra gli imprenditori nati all'estero sono i cinesi i più attivi, considerando solo i titolari di impresa individuale, costituiscono il 23% dei titolari stranieri e raggiungono il 45% in Lombardia.
Leggi Tutto »Nel 2017 la spesa pro capite per alimentari, abitazione e abbigliamento sarà di circa 7.800 euro
Nel 2017 la spesa pro capite per alimentari, abitazione e abbigliamento sarà di circa 7.800 euro, pari al 41,5% dei consumi complessivi (quasi 17.300 euro); tra il 1995 e il 2017 diminuisce di 4,5 punti percentuali la quota di spesa complessiva per alimentari, tabacchi e calzature che è assorbita quasi interamente dalla crescita delle spese per abitazione (+5,5 punti percentuali); in aumento la quota di spesa sia per alberghi e ristoranti (+2,4 punti percentuali), per via della crescita turistica e dei pasti fuori casa, che per i servizi sanitari e le comunicazioni (+0,2 punti percentuali). La spesa reale per la telefonia (apparecchi e servizi) è cresciuta in termini pro capite del 240%, passando dal 1995 ad oggi da 109 euro a 371 euro. Questi, in sintesi, i principali risultati che emergono da un'analisi dell'Ufficio Studi di Confcommercio sui consumi delle famiglie tra il 1995 e il 2017. Il capitolo di spesa più importante è rappresentato dall'abitazione, che comprende gli affitti, figurativi ed effettivi, e le spese per luce, acqua e gas. Nell'arco di tempo considerato si registrano mutamenti molto rilevanti.
La riduzione del numero medio di componenti familiari implica, a parità di altre condizioni, una riduzione dei risparmi nella gestione domestica (si pensi all'affitto pro capite, alle spese per la luce pro capite e così via). D'altra parte, una frazione della crescita di queste spese è dovuta anche a un effetto reale. I metri quadrati di abitazione fruiti da ciascun abitante sono verosimilmente cresciuti negli ultimi 20-25 anni. L'altro aspetto che spinge in alto la quota di spesa per l'abitazione riguarda i prezzi dei beni e servizi che la compongono; prodotti e distribuiti sovente in regimi di oligopolio - luce, acqua, gas - queste spese obbligate hanno mostrato una crescita dei prezzi più dinamica del resto del paniere medio di spesa, pari a quasi il 90% rispetto a uno sviluppo medio dei prezzi nell'intero periodo inferiore al 60%.
L'altro polo attrattore è rappresentato dagli alberghi e dall'alimentazione fuori casa, che cresce in quota di 2,4 punti percentuali. Le ragioni riguardano oltre la crescita della spesa dei turisti nel territorio italiano, anche la sostituzione dell'alimentazione in casa con quella fuori casa. Questa tendenza è attesa proseguire per il futuro, sebbene a ritmi più moderati rispetto al passato. E' importante segnalare sia la crescita della quota di spesa per i servizi sanitari sia quella per le comunicazioni. Per la prima, le dinamiche sono governate dall'invecchiamento della popolazione e, soprattutto, da un'interpretazione della cura del sé che è prevenzione ed estetica oltre che puramente terapeutica. Nel caso delle comunicazioni, la quota cresce di due decimi di punto e ciò apparentemente contrasta con l'idea di un'invasione della tecnologia delle comunicazioni nella vita quotidiana. Nel caso della tecnologia, i prezzi sono stati - e sono ancora oggi - fortemente decrescenti e, pertanto, le quote appaiono poco dinamiche, celando il vero e proprio boom registrato dalle quantità: nel periodo considerato la spesa reale per la telefonia (apparecchi e servizi) è, infatti, cresciuta in termini pro capite del 240% passando da 109 euro a 371 (espressi a valori del 2017).
Leggi Tutto »Scatto delle esportazioni di autoveicoli italiani negli Stati Uniti
A giugno l'Istat registra uno scatto delle esportazioni di autoveicoli italiani negli Stati Uniti, che aumentano del 60,8% rispetto allo stesso mese del 2016. Nell'insieme del primo semestre 2017, l'incremento e' del 21,5%. L'aumento tendenziale dell'export italiano a giugno, si legge nel comunicato, "e' spiegato per un punto percentuale dalla crescita delle vendite di autoveicoli verso gli Stati Uniti, metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti verso la Germania e macchinari e apparecchi n.c.a. verso gli Stati Uniti". Altri mercati in forte crescita per le vendite di prodotti italiani sono Cina (+32,9%), Russia (+26,8%), paesi Mercosur (+18,9%), Romania (+18,2%) e Spagna (+17,8%).
Leggi Tutto »Industria, Istat: Produzione giugno +1,1%
Balzo della produzione industriale a giugno. Nel mese l'indice destagionalizzato registra un incremento dell'1,1% rispetto a maggio. Corretto per gli effetti di calendario, a giugno 2017 l'indice e' aumentato in termini tendenziali del 5,3% (i giorni lavorativi sono stati 21 come a giugno 2016), a top dalla fine dello scorso anno. Lo rileva l'Istat. Nella media del trimestre aprile-giugno 2017 la produzione e' aumentata dell'1,1% nei confronti dei tre mesi precedenti. Nella media dei primi sei mesi dell'anno la produzione e' aumentata del 2,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente
L'indice destagionalizzato mensile registra variazioni congiunturali positive nei raggruppamenti dell'energia (+5,7%), dei beni intermedi e dei beni di consumo (entrambi +1,3%); segna invece una variazione negativa il comparto dei beni strumentali (-0,3%). In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano a giugno 2017 una crescita significativa per l'energia (+9,8%); aumentano in misura rilevante anche i beni di consumo (+5,6%), i beni strumentali (+5,1%) e i beni intermedi (+4,0%). Per quanto riguarda i settori di attivita' economica, a giugno 2017 i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+18,5%), della fabbricazione di mezzi di trasporto (+13,6%), della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+12,1%) e della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+10,8%). L'unico settore che registra una diminuzione e' quello dell'industria del legno, della carta e stampa (-1,1%). (
Leggi Tutto »I prestiti per la ristrutturazione della casa sono i più richiesti
Nel secondo semestre 2017, i prestiti per la ristrutturazione della casa (34,6%) e per l'acquisto di un'auto usata (20,2%) seguiti da quelli per l'arredamento (14,9%) si confermano tra quelli maggiormente erogati agli italiani, secondo quanto emerge dall'ultima edizione dell'Osservatorio di PrestitiOnline.it. Dall'analisi emerge che l'importo medio dei prestiti erogati si e' attestato a 11.550 euro, in aumento rispetto al secondo semestre del 2016. Il 30,7% dei prestiti erogati ha riguardato un importo compreso tra i 5.000 e i 10.000 euro. Per quanto riguarda le diverse aree geografiche, l'erogazione dei prestiti e' risultata stabile rispetto alle precedenti rilevazioni: nel Nord Italia si e' attestata al 41,6%, al Centro al 21,6% e al Sud e nelle Isole al 36,8%. Infine, i prestiti maggiormente erogati sono stati quelli nella fascia d'eta' 36-45 anni con il 37,6%, seguiti da quelli di fascia d'eta' 46-55 con il 28,2%. L'85,2% dei prestiti e' stato erogato a persone con un contratto a tempo indeterminato.
Leggi Tutto »Gli Italiani hanno speso 18 miliardi in antifurto e porte blindate
Per evitare intrusioni impreviste dentro casa, quattro famiglie italiane su dieci hanno installato un impianto antifurto o, nella stessa percentuale, una porta blindata. Per proteggere l'abitazione, insomma, gli italiani hanno speso oltre 18 miliardi di euro. Questo a fronte di 330.598 furti denunciati nel 2016 in abitazioni ed esercizi commerciali, stando ai dati del ministro dell'Interno e dell'Istat. E' quanto emerge da una indagine condotta da Cna Installazione e Impianti tra le imprese associate. Un impianto antifurto di qualità comprensivo di centralina, sensori esterni e interni, sirena e combinatore telefonico, segnala l'associazione, costa mediamente 1.500 euro, una porta blindata 1.300 euro. Oltre agli allarmi antifurto e alle porte blindate, dall'indagine emerge che le famiglie italiane hanno installato anche tapparelle metalliche con bloccaggi (17%), grate di protezione (14,8%), telecamere (19%).
Leggi Tutto »Stop alle cartelle esattoriali nel periodo di Ferragosto
Stop alle cartelle nel periodo di Ferragosto. Dal 7 al 20 agosto l'Agenzia delle entrate-Riscossione, guidata dal presidente Ernesto Maria Ruffini, ha disposto, d'intesa con gli operatori postali, il blocco della notifica di 399.428 atti che sarebbero altrimenti arrivati per posta, a cui aggiungere 70.487 da notificare attraverso la posta elettronica certificata (pec), per un totale di 469.915 cartelle e avvisi che saranno "congelati". La notifica riprendera' dopo il periodo di sospensione che, ovviamente, non sara' e non potra' essere un blocco totale, perche' circa 14.500 atti inderogabili dovranno essere comunque inviati. Vediamo nel dettaglio i numeri delle regioni (in Sicilia Agenzia delle entrate-Riscossione non opera). Al primo posto c'e' il Lazio in cui saranno congelati 109.631 atti, seguita da Lombardia (61.608) Campania (45.947), Toscana (42.801), Veneto (27.858) e Piemonte (26.303). Subito dopo Emilia Romagna (25.228) e a seguire Puglia (22.126), Calabria (22.007), Sardegna (17.917), Liguria (14.910), Friuli Venezia Giulia (9.956), Marche (9.811), Abruzzo(9.413), Umbria (9.224), Trentino Alto Adige (6.353), Basilicata (5.439), Valle d'Aosta (1.744) e infine Molise con 1.639 cartelle e avvisi sospesi nelle due settimane di Ferragosto.
Leggi Tutto »Vacanze low cost ad agosto, Sicilia regina del risparmio
Secondo una recente analisi di CaseVacanza.it, che ha studiato le prenotazioni effettuate sul sito, viaggiare ad agosto puo' anche essere low cost. Il portale ha stilato la classifica delle 20 destinazioni italiane in cui l'affitto di una casa vacanza e' costato meno, scoprendo come la Sicilia sia la regina del risparmio, piazzando ben otto sue localita' nella classifica. In alcune di queste chi ha prenotato per agosto ha speso meno della meta' rispetto alla media nazionale, pari a 700 euro per una settimana in un alloggio per quattro persone. La spesa media piu' ridotta e' quella che si e' registrata per le prenotazioni di affitti turistici a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani: qui per una settimana si sono spesi 330 euro. A seguire si trova una localita' poco nota della Puglia, Pulsano (TA), dove gli affitti sono costati in media 340 euro a settimana. Terza e' un'altra localita' siciliana, Marsala, ancora in provincia di Trapani: nonostante la citta' stia vivendo una fase di riscoperta da parte del turismo, per alloggiare vicino alle sue note saline bastano ancora 390 euro in una casa per quattro persone.
La Sicilia e' la regione in cui si concentra il maggior numero di localita' low cost, tanto che scorrendo la classifica si trovano anche Licata (AG), Custonaci (TP), Avola (SR) e Fondachello (CT). Ma non sono solo i piccoli paesini siciliani ad aver permesso ai vacanzieri di spendere cifre inferiori alla media nazionale: per la regione si trovano anche due citta' come Agrigento e Palermo. La prima, ancora poco battuta dal turismo di massa, offre prezzi molto competitivi (430 euro) rispetto ad altre localita' della sua provincia - come Lampedusa, risultata la piu' cara per le prenotazioni effettuate ad agosto); Palermo, invece, gode di un'offerta di alloggi piu' ampia che portano i prezzi a livelli controllati (460 euro). Nella top 20 delle localita' low cost, oltre a Pulsano, si trovano altre due localita' della Puglia, fuori dal richiestissimo Salento, ma sempre vicine al mare: si tratta di Carovigno, in provincia di Brindisi, e Maruggio, in provincia di Taranto, dove la spesa media per una settimana in quattro e' pari rispettivamente a 430 e 445 euro.
I risparmi piu' consistenti per le prenotazioni di agosto si sono registrati anche in Abruzzo, regione con tre localita' presenti nella classifica: a Silvi e Martinsicuro, entrambe in provincia di Teramo, la spesa si e' aggirata fra i 440 e i 445 euro a settimana; mentre e' risultata leggermente piu' cara Montesilvano Marina (PE), dove si sono spesi in media 470 euro a settimana. L'unica localita' montana della graduatoria e' in Lombardia e si tratta di Aprica, in provincia di Sondrio, dove chi ha prenotato una casa vacanze per agosto ha speso in media 475 euro a settimana. Le altre mete in cui si e' risparmiato di piu' sono state Ravenna, Policoro (MT), Bellaria Igea-Marina (RI), Valledoria (SS) e San Nicola Arcella (CS).
Leggi Tutto »Auto, in Europa l’Italia è ultima tra i ‘big 4’ per il rinnovo parco
Nonostante il mercato del nuovo stia andando bene da tempo, l'Italia rimane in coda tra le quattro piu' grandi nazioni europee per il tasso di rinnovo del parco automobilistico circolante: nel periodo dal 2010 al 2016 e' stato appena del 29,5%, contro il 52,1% del Regno Unito, il 47,4% della Germania e il 43,4% della Francia. Questo significa che solo il 29,5% delle macchine che girano sulle strade della Penisola e' stato acquistato negli ultimi sette anni, quindi il 70,5% ha otto anni o piu'. Di queste ben 11,1 milioni (il 29,3% del totale) hanno oltre 15 anni di eta'. I dati emergono da uno studio effettuato dall'Osservatorio Autopromotec, questo evidenzia anche come all'interno dello Stivale il ricambio proceda a piu' velocita'. Il dato del Paese, infatti, e' frutto di una media che vede leader con il 40% di tasso di rinnovo il Nord Est (Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna), davanti al Nord Ovest con il 36,3% (Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia e Liguria). Si attesta su una posizione intermedia con il 34% il Centro (Toscana, Umbria, Marche e Lazio) mentre Sud e Isole seguono a grande distanza, rispettivamente con il 15,2% per Sicilia e Sardegna e con il 15% per Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria. Per queste due aree rispetto al Nord il riscontro numerico comporta piu' inquinamento e piu' rischio incidenti, dal momento che i mezzi piu' vetusti oltre ad avere omologazioni dall'Euro 0 all'Euro 3 non sono dotati delle tecnologie piu' avanzate in termini di sicurezza. Nel commentare questi dati, l'Osservatorio Autopromotec sottolinea come sia ''indispensabile mantenere in buone condizioni di efficienza il parco circolante degli autoveicoli, in particolare di quelli piu' anziani o di quelli che vengono utilizzati di rado, come gli autocaravan. Proprio alla vigilia dell'esodo estivo e' raccomandabile per tutte le auto un accurato e puntuale controllo prima della partenza''.
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