Politica

Prefetto di Teramo: vanno date direttive a livello nazionale

"Dobbiamo verificare questa cosa. Cosa facciamo? Evacuiamo tutto il centro Italia?". A chiederlo e' il prefetto di Teramo, Graziella Patrizi, rispondendo ad una domanda sulle delle affermazioni fatte dal presidente della Commissione Grandi Rischi, Sergio Bertolucci, in relazione alla diga di Campotosto e al riferimento al disastro del Vajont. "Qui vanno date - ha aggiunto - eventualmente delle direttive univoche a livello nazionale. Se ci dovessero essere delle indicazioni in questo ambito ve lo faremo sapere"

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Febbo: agricoltura annientata, servono sgravi fiscali

"La Regione Abruzzo, dopo aver immediatamente dichiarato lo stato di emergenza e aver richiesto il decreto nazionale di declaratoria dello stato di calamita' naturale, intervenga in aiuto al mondo agricolo con ulteriori, specifiche e mirate misure al fine di dare una risposta concreta alla grave situazione in cui versa l'agricoltura abruzzese e in modo particolare gli allevatori". Questa la proposta avanzata dal Presidente della Commissione Vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo contenuta in una Risoluzione urgente indirizzata a presidente della Regione, all'assessore regionale Pepe e al Presidente della Commissione agricoltura Berardinetti, chiedendo il loro impegno ad intervenire presso il Ministro Martina al fine di attuarle queste misure. "Gli eventi calamitosi straordinari - continua Mauro Febbo - sia in termini di quantita' di neve e pioggia sia il perdurare delle scosse sismiche, hanno prodotto nel mondo rurale un quadro drammatico mettendo in ginocchio gli agricoltori facendo registrare gravi danni alle colture, perdite di bestiame e ingenti danni alle strutture. Oggi, in questo scenario drammatico a causa del perdurare di tali eventi straordinari e mai verificatisi prima, e' indispensabile adottare provvedimenti urgenti al fine di snellire la burocrazia per garantire tempi davvero rapidi, altrimenti appesantiti da procedure lente, farraginose e talvolta inefficaci e tardive". "Innanzitutto - spiega Febbo - e' indispensabile inserire, tra le misure da adottare, una deroga all'art. 5 comma 4 del D. Lgs 102/2004 (e successive modifiche e integrazioni) relativa agli eventi assicurabili, considerato che l'evento e' accaduto nella prima meta' di gennaio e per le aziende e' stato impossibile assicurarsi, e anche se lo avessero fatto l'area interessata e' stata troppo vasta e l'evento di proporzioni davvero imprevedibili.

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La Conferenza dei Capigruppo del Consiglio regionale chiede le dimissioni degli attuali vertici Enel

La Conferenza dei Capigruppo del Consiglio regionale d'Abruzzo, con un documento consegnato al Presidente del Consiglio regionale con la richiesta di inviarlo al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministero dello Sviluppo Economico, chiede le dimissioni degli attuali vertici Enel. "Dimissioni che devono essere precedute - dice il documento - da un risarcimento ai cittadini duramente colpiti dai disagi inferti, per il tramite dei Comuni di residenza, pari al 50% del prossimo anticipo del dividendo per i soci a valere sull'esercizio 2016, aggiuntivo ai normali indennizzi previsti per i piccoli disagi". Le ragioni di tale richiesta, spiegano i Capigruppo, sono da ricercare nella "pessima gestione dell'emergenza sia in fase preliminare, sia nella fase di informazione ai cittadini e alle Istituzioni, sia nelle gestione nelle operazioni, con ritardi e superficialita' inaccettabili per un Paese moderno nel terzo Millennio"

Il sindaco di Orsogna Fabrizio Montepara ha chiesto al presidente all'Anci Abruzzo, Luciano Lapenna, di promuovere a nome di tutti i Comuni abruzzesi azioni per verificare la responsabilita' di Enel e Terna rispetto ai ''gravissimi e notevoli disservizi che si sono creati in questi giorni nella distribuzione della corrente elettrica''. Montepara, presidente nazionale di Anci Res Tipica, associazione che si occupa di tutelare e valorizzare le tipicita' dei Comuni italiani, chiede a Lapenna di avviare, nel caso, azioni di ristoro nei confronti delle due aziende, a favore dei Comuni e degli abruzzesi. ''Tantissimi cittadini sono stati, e in certe zone lo sono ancora, senza fornitura di energia elettrica per diversi giorni - ricorda Montepara -, palesando in maniera lampante le deficienze di Terna e dell'Enel''.

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Black out, il Comune di Chieti chiederà i danni a Enel

Ventimila utenti senza energia elettrica per giorni. Il sindaco di Chieti Umberto Di Primio non ci sta e incarica l'Ufficio legale del Comune di predisporre atti per proporre un'azione risarcitoria nei confronti di Enel "per danni, patrimoniali e non, subiti dalla citta', dai singoli cittadini e dal sistema produttivo e commerciale" a causa del blackout seguito all'ondata di maltempo. "Ancora oggi troppe utenze sul territorio comunale sono sprovviste di energia elettrica e cio' e' intollerabile" scrive il sindaco. "Da parte di Enel c'e' stata sottovalutazione dell'emergenza a Chieti dove molte zone sono state lasciate al buio e al gelo anche una settimana. E' mancata una puntuale e chiara informazione. Chiediamo ragione di tali disservizi". Con l'occasione Di Primio ricorda che i danni alle infrastrutture - stimati in 10 milioni di cui 5 per le strade dove continuano gli smottamenti - e chiede a Gentiloni che i contributi del Fondo di emergenza nazionale siano immediatamente resi disponibili ai Comuni.

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Rinviata la seduta del Consiglio Regionale

Il Presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, ha comunicato il rinvio della seduta di Consiglio prevista per domani martedì 24 gennaio. Sempre domani è convocata, invece, la Conferenza dei Capigruppo che si riunirà alle ore 13 presso la “Sala Silone” dell’Emiciclo, all’Aquila. I Capigruppo stabiliranno la nuova data del Consiglio regionale e stileranno l’ordine del giorno della seduta.

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Emergenza neve in Abruzzo. Tre domande al sindaco di Tollo, Angelo Radica

Dopo l'ondata di maltempo Notizie d'Abruzzo ha chiesto ai sindaci di scattare la fotografia dell'emergenza. Il primo a rispondere, sinteticamente, è il sindaco di Tollo.

 

1)Sindaco cosa non ha funzionato ?
Secondo me vi è stata una sottovalutazione da parte di Enel dell'entità  del danno e di conseguenza della richiesta di nuove forze e squadre tecniche da altre Regioni. Inoltre Enel non ha valutato oggettivamente le richieste di fornitura dei generatori da parte dei Comuni.
2)E cosa invece è andato bene?
Dopo un prima fase di incertezza iniziale sono intervenuti squadre Enel da tutta Italia che hanno dimostrato grande professionalità e un'abnegazione unica. Inoltre abbiamo verificato la solidarietà di altri enti come Croce Rossa, Protezione Civile e altri colleghi Sindaci.
3) Per il futuro come ci si può organizzare, servono fondi o la volontà a fare di più ?
Credo che serve organizzazione e coordinamento ma soprattutto prevenzione e manutenzione.

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Black out in Abruzzo, D’Alfonso chiede a Enel controlli sugli investimenti

"Enel ha il dovere di controllare: 50 milioni di investimenti effettuati nel 2016 devono dare luogo a un'imponente quantita' di chilometri di rete rinnovati. Questo e' il dato che voglio approfondire. Ho gia' avvertito i vertici di Enel, lo faro' appena superata l'emergenza". Cosi' il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, ospite di Gerardo Greco questa mattina ad Agora', in merito al black-out che ha interessato la regione da meta' gennaio in seguito al maltempo. Dall'inizio dell'emergenza, secondo quanto comunicato dall' Enel in una nota di domenica 22 gennaio, la task-force di e-distribuzione ha progressivamente rialimentato oltre 200.000 utenze.

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Tancredi (Ap): Senza luce anche centro dei soccorsi a Teramo

"Da otto giorni decine di migliaia di famiglie della provincia di Teramo si trovano ancora senza luce, esposte al freddo e angosciate da una sequenza sismica senza precedenti. Anche nello stesso comune di Teramo i generatori predisposti dall'Enel vanno in avaria, finiscono il carburante e la stessa azienda non è in grado di rimediare nel breve periodo. La gente è esasperata". È quanto dichiara il deputato di Area popolare Paolo Tancredi.

"Siamo arrivati al paradosso - prosegue - che in queste ultime ore manca l'energia elettrica persino al centro di coordinamento dei soccorsi di Teramo, dove opera la stessa Enel. Nessuno vuole infierire su chi sta lavorando alacremente e in maniera encomiabile sul campo, ma non possiamo neppure fare a meno di denunciare queste criticità. Non era pensabile sI venisse a creare una situazione di questo tipo. Va bene le condizioni di eccezionalità, ma quanto sta avvenendo è davvero intollerabile".

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Accoglienza, De Martinis: “Aperto fino al 31 gennaio il bando per il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati”

C’è tempo fino al 31 gennaio per presentare la propria manifestazione d’interesse a partecipare all’avviso pubblico con il quale il Comune di Montesilvano cerca immobili per attivare sul territorio di Montesilvano lo Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.

«Abbiamo scelto di aderire al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati – spiega il vicesindaco Ottavio De Martinis - al fine di trovare una modalità differente di accoglienza sul territorio di Montesilvano che si possa coniugare meglio con le esigenze di sicurezza e di sviluppo della città stessa. Lo Sprar, infatti, secondo quanto disposto da una disposizione ministeriale esclude la presenza sullo stesso territorio dei centri di prima accoglienza. Ciò significa che i Cas che a Montesilvano si trovano negli hotel Ariminum ed Excelsior potranno essere chiusi e al tempo stesso, si ridurrà di oltre la metà il numero di profughi presenti in città, portandolo ad un numero massimo di 135 persone».

Con l’avviso, il Comune di Montesilvano cerca più immobili da utilizzare, per creare una rete di accoglienza diffusa sul territorio. Gli edifici dovranno avere una capacità ricettiva non inferiore a 10 posti, anche suddivisibili in più moduli non superiori a 6 posti, e non superiore a 60 posti in moduli da massimo 30 posti. Gli immobili non potranno essere hotel e non dovranno trovarsi in zone a spiccata vocazione turistica o commerciale.

Con l’avviso è stata avviata una ricerca anche per i locali, di 200 metri quadri ciascuno, dove creare una mensa dei poveri ed un emporio solidale, nell’ambito del progetto “Alleanza contro la povertà – Montesilvano”.

«Crediamo che lo Sprar - conclude l’assessore alle Politiche Sociali - sia l’unica soluzione possibile di una questione complessa, che ci permetta di accogliere queste persone che fuggono da drammi e disperazione, senza tralasciare l’aspetto della sicurezza che abbiamo il dovere di garantire ai nostri concittadini e il percorso di crescita e sviluppo del tessuto commerciale e turistico della città».

Le manifestazioni di interesse dovranno essere presentate entro martedì 31 gennaio 2017 alle ore 13:00, con l’indicazione dei locali proposti, al seguente indirizzo: Comune di Montesilvano –settore Amministrativo-, piazza Diaz, 1, 65016 Montesilvano.

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Galleria I Pianacci, Maragno: “Affidati i lavori di realizzazione dello svincolo”

«Non appena le condizioni meteorologiche miglioreranno, la ditta attiverà il cantiere per raddoppiare lo svincolo all’uscita della Galleria I Pianacci». L’annuncio arriva dal sindaco di Montesilvano Francesco Maragno che specifica: «La realizzazione di questa opera, che faciliterà l’immissione delle auto che escono dalla tangenziale sul tessuto cittadino, è solo il primo passo di un progetto più articolato, che speriamo possa essere una valida alternativa all’ipotesi della disposizione del senso unico all’interno della Galleria, di immediato impatto».

I lavori sono stati affidati alla ditta Di Prospero srl di Pescara, aggiudicataria degli interventi con un ribasso del 12%. La ditta in questi giorni ha effettuato un rilievo topografico per valutare l’impatto complessivo sull’area del progetto di realizzazione di una rotatoria più ampia tra via Chiarini e via Togliatti che possa assorbire e smistare l’imponente flusso di veicoli che quotidianamente si riversano su quel punto della viabilità in entrata o in uscita dalla Galleria.

«Stiamo lavorando a ritmi serrati - aggiunge il sindaco – al fine di dare una risposta in tempi strettissimi ai tanti residenti e automobilisti che tutti i giorni confluiscono in quella zona della città e risolvere i problemi di carattere ambientale e di mobilità connessi a questo punto critico della viabilità della zona nord dell'area metropolitana pescarese, consapevoli che l'unica risposta definitiva possa essere il completamento della variante, nell’ultimo tratto di collegamento con Silvi».

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