Politica

Quaresimale: sulle autostrade si chieda lo stato di emergenza

Pietro Quaresimale, capogruppo della Lega in Regione Abruzzo, chiede lo stato di emergenza per il caos in cui da settimane versa la tratta abruzzese della A14, con lo stanziamento di 200 milioni di euro. Richiesta formalizzata con una risoluzione con cui al presidente della Regione Marco Marsilio ha chiesto di attivare le procedure come previsto dal codice della Protezione civile, in relazione alla grave situazione determinatasi in Abruzzo a seguito dei restringimenti di carreggiata e della parziale chiusura al traffico pesante della A14 Adriatica. Un'emergenza quella in atto, spiega Quaresimale, che riguarda piu' aspetti: ambientale, sanitario, la circolazione dei mezzi e la sicurezza dei cittadini, con pesanti ricadute sull'economia e il turismo delle zone interessate. Una situazione che, al momento, non sembra possa sbloccarsi visto il "no" del gip di Avellino alla riapertura del viadotto del Cerrano che dopo la risposta del Mit sembrava invece una possibilita' concreta. Una situazione complessa che, nella quotidianita', si e' tradotta nel riversamento del traffico pesante sulla Statale 16 con danni alle strade, polveri sottili, inquinamento acustico e invivibilita' per chi vive in particolare nei Comuni di Silvi e Montesilvano. 

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Paolucci (PD) su nuovi ospedali: Governo Regionale inadeguato. Così la maggioranza ha scelto di rimandare tutto alla prossima legislatura.

“Sull’edilizia sanitaria si corre il rischio di fare propaganda per i prossimi quattro anni, e rimandare gli investimenti sine die – così il capogruppo PD Silvio Paolucci – Da febbraio a oggi su questo fronte, uno dei più delicati per l’amministrazione regionale, la maggioranza di centrodestra non ha prodotto un solo atto, una sola corrispondenza con il Ministero, pur avendo confermato sia la consistenza delle risorse ereditate dal centrosinistra, sia la possibilità di averne in aggiunta. Ancora più grave, dopo un anno, è la totale non conoscenza degli atti in essere. Con una programmazione in grado di coprire tutte le maggiori criticità riscontrate su: 1) Lanciano, Vasto, Avezzano, Penne, Sulmona, con i fondi ex art 20; 2) con Teramo e Penne per le risorse collegate al sisma; 3) con Chieti con il project financing; 4) per L’Aquila con le risorse che si liberavano dall’utilizzo dello strumento del progetto di finanza. Il perché? E’ veramente difficile da decifrare, dubito che dopo un anno dio governo conoscano lo stato dell’arte”.

 

Doveroso che si intervenga sull’ospedale di Avezzano, rimarca l’ex assessore alla Sanità: “Anche noi lo avevamo fortemente voluto e finanziato, ma è impensabile che si lascino scoperte le strutture sanitarie di territori come Chieti, Lanciano e Vasto, Teramo, Penne, L’Aquila, dove le criticità sono diverse e mettono a rischio la qualità dei servizi se non verranno affrontate. Questo governo regionale è fermo sulla programmazione, completamente, piano sanitario, rete ospedaliera, nuovi ospedali, un’irresponsabile calma piatta. Da qui io ritengo che l’Assessore sia imbrigliata dai “suoi”, più propensi a fare campagna elettorale perenne che governare. Quindi mentre tagliano per decine di milioni di euro, come si scrive sul Programma Operativo (75 di cui circa 40 netti), annunciano, ma non approvano nessun piano, non fanno investimenti e galleggiano con le dichiarazioni, così nessuno vede quei tagli, per ora. Eppure produrre non costerebbe loro nulla, anzi. Quando il centrosinistra ha iniziato a governare avevamo un bilancio da riportare in equilibrio e una sanità commissariata dal 2008, un piano privo di progetti opportuni e coperture (fu bocciata la copertura che la destra propose circa le sdemanializzazioni), ma abbiamo lavorato per essere in grado di intervenire, recuperando tutte le economie possibili e creandone di scala, in modo da poter calibrare i tempi degli interventi. 

Così abbiamo lasciato: 482 milioni di cassa, il Bilancio ha liberato dai 25 ai 75 milioni di euro in più l’anno dal 2020 al 2022 di cui una parte accantonate proprio per gli investimenti; in Sanità fuori dal Commissariamento nel 2016, con la più alta crescita dei Lea su tutta l’Italia e il rispetto dei saldi economici del Piano 2016-2018 approvato dal Consiglio dei Ministri; 143 mln sull’art 20 per Avezzano, Lanciano, Vasto, 94 per Teramo e Penne, Sulmona in parte già realizzata. A tutto ciò si aggiungeva la programmazione del project financing di Chieti. Si sono tutti interessati a mettere all’indice lo strumento, omettendo di ricordare che il punto vero è la criticità della struttura e lo sgombero già avvenuto di oltre 100 posti letto dopo perizia del Tribunale. In questi 12 mesi loro non fanno nulla, non c'è neanche la capacità di ricostruire tutti gli incartamenti della programmazione che hanno portato a questo punto e tutti tacciono. Una parte delle coperture erano a valere rispetto al risanamento portato avanti e che per parte avremmo dedicato agli investimenti, come si fa nelle istituzioni sane del Paese. Ma da febbraio 2019 a oggi non c'è atto di indirizzo né traccia di lavoro, malgrado al passaggio delle consegne avessimo dato anche piena disponibilità a illustrare lo stato dell’arte”. 

Cambiare percorso oggi ha dei costi sociali elevatissimi, conclude Paolucci: “Significa rifare da capo procedure lunghe e complesse con gli uffici ministeriali. Inoltre quando si parla di nuove risorse bisogna precisare che occorrono diversi accordi per vedersele assegnate: e cosa hanno fatto in questi mesi con queste nuove risorse? Quali interlocuzioni? Zero! Nulla! Una presa In giro per cancellare la programmazione che c’è e annunciare, 4 anni senza fare nulla. E anche quando sarà conclusa la procedura nuova, bisognerà andare a parlare ai tavoli delle Regioni per difendere la trincea, perché ognuno vorrà risorse in più, ma prima che si definisca ciò tutto saremo arrivati alla nuova legislatura e a nuove promesse di campagna elettorale. Insomma l’Abruzzo dell’edilizia sanitaria si ferma per un governo regionale non solo così lento, ma tanto pigro da non essersi neanche letto i provvedimenti già esistenti”.

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Centenario S. Gabriele: Quaresimale (Lega) visita il santuario e rinnova l’impegno regionale

 Il consigliere regionale e capogruppo della Lega Salvini Abruzzo, Pietro Quaresimale, ha visitato in questi giorni il santuario di San Gabriele dell’Addolorata di Isola Del Gran Sasso. Accompagnato dal sindaco Roberto Di Marco, il capogruppo ha visitato la basilica e le strutture del famoso santuario.
“Quest’anno, a partire dal 15 maggio, si festeggerà il centenario della canonizzazione di San Gabriele e la Regione Abruzzo contribuirà alla buona riuscita dell’evento con un finanziamento di 50mila euro – dice Quaresimale -  Ringrazio il sindaco di Isola e il Direttore del Santuario, Don Vincenzo Fabbri, per l’ospitalità e per avermi fatto da guida in questi luoghi straordinari.  San Gabriele e il suo santuario devono essere sostenuti e valorizzati, sia per il valore religioso e di devozione che esprimono molti abruzzesi, ma anche per lo straordinario potenziale turistico ed economico che questo attrattore può generare nelle aree interne del teramano. Con il sindaco di Isola del Gran Sasso abbiamo avviato una proficua collaborazione affinchè San Gabriele diventi uno dei simboli della valorizzazione turistico-religiosa delle aree interne. Sono molto legato a livello personale a questo Santo e ho già dato la disponibilità della Regione a rendersi parte attiva per ogni collaborazione nell’ambito del centenario. “

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Sanità, Verì: 143 milioni non sono stati trasferiti alla Regione Abruzzo

"Mi spiace ripetermi per l'ennesima volta, ma purtroppo sono costretta nuovamente a chiarire che i 143 milioni per l'edilizia sanitaria, destinati alla costruzione dei nuovi ospedali in Abruzzo, non sono stati affatto trasferiti alla Regione, perché i ministeri non si sono ancora espressi sull'accordo di programma trasmesso a Roma oltre un anno fa dall'ex assessore Paolucci. E senza la firma di quel documento non è possibile programmare o avviare alcun progetto". Lo precisa l'assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, replicando al sindaco di Lanciano, Mario Pupillo sulla costruzione del nuovo ospedale cittadino.

"Quei 143 milioni - continua l'assessore - sono stati solo assegnati alla Regione Abruzzo, ma non ancora deliberati o tantomeno erogati. Chiedo al sindaco di Lanciano di farci sapere, visto che dice di esserne a conoscenza, qual è l'accordo di programma (approvato dal Ministero delle Finanze e da quello della Salute) che renderebbe utilizzabili queste somme. Va poi ulteriormente chiarito che, in ogni caso, che l'accordo presentato a suo tempo (e per fortuna non approvato), deve essere aggiornato alla luce dei nuovi finanziamenti per l'adeguamento sismico delle strutture".

L'assessore Verì si dice consapevole delle carenze infrastrutturali in cui versano molti ospedali abruzzesi (tra cui quello di Lanciano) ed è proprio per questo che l'attuale giunta regionale ha avviato una profonda riflessione per elaborare un programma serio di investimenti, basato su priorità che saranno individuate insieme alle Asl. E' evidente, infatti, che con 143 milioni di euro non è possibile costruire 4 nuovi ospedali, ognuno dal costo medio di circa 80 milioni.

"Ricordo ancora una volta - prosegue la Verì - che i progetti per i nuovi nosocomi di Lanciano, Vasto, Avezzano e Sulmona non sono della giunta Paolucci-D'Alfonso, ma risalgono all'amministrazione di Gianni Chiodi, quando ero presidente della Commissione consiliare Sanità. Accusare me di essere insensibile ai problemi dell'ospedale Renzetti è dunque semplicemente infondato. Piuttosto sono io che chiedo all'ex assessore Paolucci cosa ha fatto concretamente, in 5 anni, la precedente giunta per far partire i cantieri dei nuovi ospedali abruzzesi".

Per l'assessore quelle scelte sono tutte in astratto auspicabili e condivisibili, ma sono ormai risalenti e non rispondenti alle modifiche normative intervenute nel frattempo.

"È necessaria una verifica approfondita - rimarca - sia per analizzare la compatibilità con i piani di fabbisogno di personale e sia soprattutto per la loro sostenibilità finanziaria, perché prevedevano una compartecipazione del privato intorno ai 150 milioni di euro, da rimborsare come canoni negli anni della successiva concessione".

Il costo corrispondente ad una anticipazione di quel genere, per una durata media di 25 anni, ammonterebbe a non meno di 20 milioni annui a carico del bilancio delle Asl interessate. Il tutto senza la prova di reali economie di gestione derivanti dalla realizzazione dei nuovi ospedali. Anzi, verrebbero erose quote consistenti della spesa corrente (quella cioè destinata all'assistenza sanitaria) per saldare i canoni al privato.

"E lo sa benissimo anche l'ex assessore Paolucci - conclude l'assessore - che il 2 febbraio 2018 attestò che i canoni sarebbero stati garantiti dal bilancio regionale. Questo governo regionale, invece, punta a individuare nuove fonti di finanziamento che siano sostenibili per le casse delle Asl e non vadano a sottrarre risorse all'assistenza ai cittadini. Questo è il nostro obiettivo e gli abruzzesi possono stare certi che lo centreremo". 

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Legge elettorale, la Consulta boccia il referendum

Un quesito "eccessivamente manipolativo" e, dunque, "inammissibile". Cosi' la Corte Costituzionale, con una decisione presa a maggioranza  ha bocciato il referendum proposto da 8 Consigli regionali - Veneto, Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Abruzzo, Basilicata, Liguria - per l'abolizione del metodo proporzionale nell'attribuzione dei seggi in collegi plurinominali nel sistema elettorale sia della Camera che del Senato. Una pronuncia - le cui motivazioni saranno depositate entro il 10 febbraio - adottata dopo una camera di consiglio 'fiume', iniziata alle 9,45 di questa mattina per finire solo nel pomeriggio alle 16, nella quale e' stato esaminato - e dichiarato inammissibile - anche il conflitto di attribuzione, inerente la legge sui referendum, sollevato da 5 delle Regioni promotrici del quesito. Al momento, Palazzo della Consulta spiega le ragioni della sua decisione con un comunicato: "La richiesta e' stata dichiarata inammissibile per l'assorbente ragione dell'eccessiva manipolativita' del quesito referendario nella parte che riguarda la delega al Governo, ovvero proprio nella parte che, secondo le intenzioni dei promotori, avrebbe consentito l'autoapplicativita' della 'normativa di risulta'"

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Nomina Commissario comitato indirizzo ZES, emendamento di Marsilio

La Conferenza delle Regioni ha accolto la proposta del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, di predisporre un emendamento al decreto “Milleproroghe” che intervenga sulla nomina del commissario di Governo del comitato di indirizzo delle Zes. Con il comma 316 della legge di bilancio, infatti, il Parlamento ha sostituito i presidenti delle AdSP (Autorità di Sistema Portuale) nella funzione di presiedere i comitati di indirizzo con un commissario nominato dal Governo, senza tenere in alcun conto il ruolo e le prerogative delle Regioni. La Conferenza ha quindi dato mandato al vice Presidente della Regione siciliana, Gaetano Armao, di predisporre un testo da sottoporre al Governo, con il quale si chiede di individuare nei presidenti delle Regioni l’autorità incaricata di designare i commissari o, in subordine, di prevedere l’intesa tra Governo e Regioni, anche al fine di evitare un contenzioso di fronte la Corte costituzionale. “Vogliamo ripristinare il ruolo centrale determinante delle Regioni nel governo e nella gestione delle ZES, che sono strumenti strettamente radicati e dedicati allo sviluppo del territorio,” afferma Marsilio.”Avevamo già sottoposto al Ministro Provenzano tutte le perplessità delle Regioni di fronte alla scelta annunciata di prevedere un commissario di Governo, spogliando le Regioni di ogni ruolo in tal senso. Sono soddisfatto del fatto che tutte le Regioni, anche quelle non direttamente interessate alle ZES, abbiano condiviso la mia proposta e mi auguro che il Governo e il Parlamento vogliano accogliere la richiesta sottoscritta oggi dalle Regioni”.  

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Febbo: nessun contenzioso con Ryanair

 Relativamente alle notizie apparse sui media di un contenzioso tra la Regione Abruzzo e la compagnia aerea low cost irlandese, Ryanair, sono a smentire categoricamente detta congettura. Lo afferma l'assessore regionale al Turismo Mauro Febbo. "Il tutto nasce da una diversa interpretazione di natura fiscale, 'IVA-INTRA', circa i servizi di promozione eseguiti da Ryanair a seguito dell'aggiudicazione del bando del 2017. Tale problema - prosegue Febbo - e' stato definito in modo condiviso alla fine dello scorso anno e gli atti dirigenziali conseguenti sono stati prontamente emanati, tant'e' che la scorsa settimana e' stata pubblicata la determina di liquidazione, la n DPH001/03, per le prestazioni erogate correttamente rendicontate da Ryanair. Sono a precisare che non si tratta di contributi, bensi' di compensi per attivita' promozionale svolta a bordo dei velivoli di Ryanair a favore delle attivita' promozionali turistiche della Regione Abruzzo". "Ad ogni buon conto - conclude Febbo - temendo un difetto di comunicazione con la compagnia, ho chiesto ed ottenuto un incontro con l'Amministratore Delegato di Ryanair, Bryan O'Connor, per la mattinata di oggi che avrebbe dovuto tenersi a Milano, purtroppo rinviato a causa dello sciopero dei voli, ma che sara' ricandelarizzato a breve".

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Chieti, Fratelli d’Italia si prepara alle elezioni e si riorganizza

Si è svolta ieri sera a Chieti la riunione dell’esecutivo cittadino di Fratelli d’Italia in vista delle elezioni amministrative di primavera che interesseranno il capoluogo teatino. Il coordinatore provinciale del partito, Antonio Tavani ha chiesto a tutta la classe dirigente di offrire la disponibilità a candidarsi per costruire una lista forte, rappresentativa e competente. Stesso invito per l'assessore Di Biase e per i consiglieri uscenti.

Per garantire la gestione di questa fase fino alle votazioni in maniera equilibrata e trasparente - su proposta del portavoce cittadino Roberto Miscia che ha peraltro accettato di candidarsi e correre come consigliere comunale - i presenti hanno deciso di affidare al vicecoordinatore provinciale Luca Faccenda - responsabile del partito a San Giovanni Teatino - il ruolo di commissario elettorale.  

«Roberto Miscia ha fatto un lavoro politico straordinario a Chieti, dove siamo partiti da zero e siamo cresciuti ogni volta, fino alla costituzione del gruppo consigliare nel capoluogo e ad esprimere anche un Assessore. Oggi abbiamo scelto una figura nel segno della continuità della nostra azione sul territorio – ha spiegato Antonio Tavani – e ci metteremo subito tutti al lavoro per far crescere il nostro partito e definire una larga lista di possibili candidati, aprendoci a tutte le esperienze e continuando quel lavoro di inclusione più volte sottolineato dal presidente Giorgia Meloni».

Pronto Luca Faccenda che ha aggiunto: «Non potevo che rispondere presente e sarò al lavoro da subito per aiutare la costruzione di un progetto che metta in campo per Chieti le migliori esperienze degli uomini e delle donne che si riconoscono nei valori e nei princìpi del partito».

 

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Sanità, Paolucci: Una Giunta totalmente assente sui nuovi ospedali

Il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Silvio Paolucci punta il dito contro la giunta di centrodestra sul tema dei nuovi ospedali. «La Giunta è totalmente assente sul tema, pur avendo centinaia di milioni di euro di risorse. Si parla di circa 428 milioni di euro di risorse dal trasferimento statale. Nonostante ciò in 11 mesi non c'è traccia di alcun tipo di intervento, di nota, di corrispondenza col Ministero e le emergenze dei diversi ospedali sono sempre più nette». 

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Lega Abruzzo, un progetto per la consulta regionale dei giovani

Un progetto di legge per l’istituzione di una Consulta Giovanile Regionale. è stato presentato dalla Lega Abruzzo, dal coordinatore dei giovani Francesco De Santis, col consigliere regionale Vincenzo D’Incecco. 
 
“Questa proposta - hanno spiegato in conferenza stampa i promotori - vuole porre le basi per l’istituzione di una nuova Consulta Giovanile Regionale, che sia un raccordo vero tra associazioni, amministratori, movimenti e rappresentanti di categoria con il Governo ed il Consiglio Regionale abruzzese. Abbiamo in mente uno spazio che riesca a dare voce a tutti, senza fare distinzioni tra simpatie politiche e diverse opinioni. Una consulta democratica, plurale e totalmente gratuita. Aperta, chiaramente, ad una discussione nelle commissioni consiliari e con i presidenti delle consulte comunali già esistenti e operanti sul territorio da anni”. Presenti alla conferenza, oltre a De Santis e D’Incecco, anche il segretario della Lega Abruzzo Luigi D’Eramo, il capogruppo Pietro Quaresimale ed il consigliere regionale Sabrina Bocchino. Ospite d’onore il Segretario nazionale della Lega Giovani On. Luca Toccalini.

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