Politica

Costituito il tavolo permanente di coordinamento Regione-Asl per la sanità

Assicurare una governance efficace ed efficiente del sistema sanitario regionale, attraverso processi aziendali corretti e uniformi sul territorio che consentano di centrare il monitoraggio e il raggiungimento degli obiettivi di salute in capo alle aziende sanitarie.

E' l'obiettivo del Tavolo permanente di coordinamento regionale, la cui istituzione è stata approvata oggi dalla giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Salute Nicoletta Verì.

Del nuovo organismo faranno parte l'assessore regionale, il direttore del Dipartimento regionale Sanità, il direttore dell'Agenzia sanitaria regionale, i direttori generali, amministrativi e sanitari delle Asl provinciali.

Tra le priorità che il Tavolo dovrà affrontare, spiccano le tematiche legate al nuovo Patto per la Salute e le linee di indirizzo relative all'organizzazione delle reti strutturali dell'offerta ospedaliera e dell'assistenza territoriale, con particolare riferimento alle cronicità e alle liste d'attesa; l'implementazione di infrastrutture e modelli organizzativi; la garanzia dei Lea, i livelli essenziali di assistenza; la governance della farmaceutica, dei dispositivi medici e della logistica; le risorse umane; gli investimenti e la ricerca; il procurement; la mobilità sanitaria e i fabbisogni assistenziali.

Il provvedimento approvato dalla giunta stabilisce che il Tavolo permanente dovrà riunirsi con cadenza mensile e che potrà avvalersi dell'intervento di professionalità competenti per l'approfondimento delle materie oggetto di discussione. Non è previsto alcun compenso per la partecipazione ai lavori dell'organismo.

"Nella riunione del Tavolo di monitoraggio ministeriale dello scorso luglio - spiega l'assessore Verì - sono stati espressamente evidenziati dei deficit di governance della nostra sanità regionale, con particolare riferimento alla gestione degli acquisti di beni e servizi, che possono avere notevoli ripercussioni sulla spesa. Ci sono però numerosi altri aspetti che necessitano di essere affrontati congiuntamente in tutte le nostre Asl, che troppo spesso hanno scelto percorsi differenziati e a volte anche confliggenti l'uno con l'altro. Oggi questo non è più pensabile, perché solo attraverso processi omogenei e condivisi riusciremo a portare avanti i tanti progetti su cui stiamo lavorando per far crescere l'assistenza sanitaria nella nostra regione".

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Via libera ai lavori di messa in sicurezza della strada provinciale 220

Via libera ai lavori di messa in sicurezza della strada provinciale 220 "della Maielletta" a Passolanciano, ad opera della Regione Abruzzo. Lo ha deciso il tavolo tecnico convocato dall'assessore al Turismo Mauro Febbo, per risolvere la situazione del tratto stradale che collega la zona di Mammarosa con il rifugio "Pomilio", attualmente chiuso su ordinanza della Provincia di Chieti. "Abbiamo ottenuto un primo importante risultato che permette di avviare un percorso che porterà al rilancio turistico dell'area di Passolanciano - ha detto l'assessore Febbo -. Il confronto con il presidente della Provincia di Chieti Mario Pupillo è stato a tratti molto duro, ma il nostro obiettivo era uscire con una soluzione in mano in grado di riaprire la partita turistica. Abbiamo dovuto fare i conti con un atteggiamento di netta chiusura da parte di Pupillo e se oggi possiamo dire che verrà garantita la messa in sicurezza della strada lo si deve alla nostra pervicacia e alla capacità dei tecnici della Regione di aver trovato le risorse". Alla riunione nella sede della Regione erano presenti, oltre al presidente della Provincia di Chieti Mario Pupillo, il sottosegretario della Giunta regionale Umberto De Annuntiis, la Prefettura di Chieti, i rappresentanti del Cai Abruzzo e del Parco nazionale della Majella, i sindaci di Pretoro, Pennapiedimonte e Rapino. La riapertura della strada è possibile solo dopo la messa in sicurezza della stessa, ha ribadito il presidente Pupillo, che ha presentato alla Regione un progetto di massima dei lavori per oltre 530 mila euro, aggiungendo che la provincia non ha risorse necessarie da investire per quei lavori. Inoltre la Provincia ha confermato che la strada, una volta messa in sicurezza, sarà aperta al transito nei mesi primaverili e estivi, dal 15 aprile al 15 novembre, ma comunque chiusa in quelli invernali. "Un passo alla volta - ha detto Febbo - per il momento la Regione si è fatta carico di aver reperito i 530 mila euro per i lavori, di cui 290 mila con propri fondi e per 240 mila con economie APQ da rimodulare da parte provincia di Chieti che può riprogrammare solo per l'intervento sulla Maielletta. Ad aprile la Provincia ha assicurato che farà partire la messa in sicurezza e quindi già questa estate il rifugio Pomilio sarà raggiungibile con mezzi e con auto. Per la stagione invernale prossima si apre un'altra partita e un primo impegno lo abbiamo raccolto nella riunione di oggi, nel senso che gli enti interessati alla partita hanno assicurato, su mia espressa richiesta, il proprio impegno a trovare deroghe o soluzioni, anche provvisorie, che permettano di transitare anche in inverno sul tratto della provinciale Mammarosa-Rifugio Pomilio".

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M5S, si vota per i facilitatori regionali

"Lunedi' su Rousseau si vota per eleggere i facilitatori regionali. Ecco le liste di tutti i candidati". Lo scrive su Facebook Luigi Di Maio, rimandando all'annuncio pubblicato sul Blog delle stelle su cui sono pubblicato tutti i nomi. "Si comunica che nelle regioni Abruzzo, Marche, Trentino Alto-Adige e Veneto per l'Area Formazione e Coinvolgimento non si procedera' alla votazione sulla piattaforma Rousseau in quanto il numero di candidati e' uguale o minore rispetto al numero di facilitatori richiesti. In assenza di candidati la designazione sara' a cura del Capo Politico e Team del Futuro", spiega tra l'altro il Blog delle stelle. "Questi giorni di esposizione pubblica dei nominativi sono estremamente importanti sia per consentire agli iscritti di guardare con attenzione i profili dei candidati e poter scegliere con la massima consapevolezza il giorno del voto, sia per permettere al Collegio dei probiviri e al Comitato di Garanzia di recepire ulteriori segnalazioni utili a tutela del MoVimento 5 Stelle", sottolinea ancora il blog.

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Rigopiano, Sospiri: Regione al lavoro per evitare il ripetersi di queste catastrofi

Il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri ha partecipato alla commemorazione della tragedia di Rigopiano. Presente innanzitutto al momento di raccoglimento nel luogo dove persero la vita 29 persone e poi alla fiaccolata con i familiari delle vittime che si e' conclusa nel piazzale della Chiesa di San Nicola di Farindola dove si e' tenuta la Santa Messa. "Siamo qui come 3 anni fa - ha detto Sospiri - non solo per esprimere la nostra vicinanza a chi ha perso i propri cari in questa immane tragedia, ma per testimoniare il nostro impegno come amministratori. La Regione Abruzzo e' al lavoro e mettera' in campo tutti le azioni necessarie affinche' catastrofi come questa non si ripetano più"

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Quaresimale: sulle autostrade si chieda lo stato di emergenza

Pietro Quaresimale, capogruppo della Lega in Regione Abruzzo, chiede lo stato di emergenza per il caos in cui da settimane versa la tratta abruzzese della A14, con lo stanziamento di 200 milioni di euro. Richiesta formalizzata con una risoluzione con cui al presidente della Regione Marco Marsilio ha chiesto di attivare le procedure come previsto dal codice della Protezione civile, in relazione alla grave situazione determinatasi in Abruzzo a seguito dei restringimenti di carreggiata e della parziale chiusura al traffico pesante della A14 Adriatica. Un'emergenza quella in atto, spiega Quaresimale, che riguarda piu' aspetti: ambientale, sanitario, la circolazione dei mezzi e la sicurezza dei cittadini, con pesanti ricadute sull'economia e il turismo delle zone interessate. Una situazione che, al momento, non sembra possa sbloccarsi visto il "no" del gip di Avellino alla riapertura del viadotto del Cerrano che dopo la risposta del Mit sembrava invece una possibilita' concreta. Una situazione complessa che, nella quotidianita', si e' tradotta nel riversamento del traffico pesante sulla Statale 16 con danni alle strade, polveri sottili, inquinamento acustico e invivibilita' per chi vive in particolare nei Comuni di Silvi e Montesilvano. 

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Paolucci (PD) su nuovi ospedali: Governo Regionale inadeguato. Così la maggioranza ha scelto di rimandare tutto alla prossima legislatura.

“Sull’edilizia sanitaria si corre il rischio di fare propaganda per i prossimi quattro anni, e rimandare gli investimenti sine die – così il capogruppo PD Silvio Paolucci – Da febbraio a oggi su questo fronte, uno dei più delicati per l’amministrazione regionale, la maggioranza di centrodestra non ha prodotto un solo atto, una sola corrispondenza con il Ministero, pur avendo confermato sia la consistenza delle risorse ereditate dal centrosinistra, sia la possibilità di averne in aggiunta. Ancora più grave, dopo un anno, è la totale non conoscenza degli atti in essere. Con una programmazione in grado di coprire tutte le maggiori criticità riscontrate su: 1) Lanciano, Vasto, Avezzano, Penne, Sulmona, con i fondi ex art 20; 2) con Teramo e Penne per le risorse collegate al sisma; 3) con Chieti con il project financing; 4) per L’Aquila con le risorse che si liberavano dall’utilizzo dello strumento del progetto di finanza. Il perché? E’ veramente difficile da decifrare, dubito che dopo un anno dio governo conoscano lo stato dell’arte”.

 

Doveroso che si intervenga sull’ospedale di Avezzano, rimarca l’ex assessore alla Sanità: “Anche noi lo avevamo fortemente voluto e finanziato, ma è impensabile che si lascino scoperte le strutture sanitarie di territori come Chieti, Lanciano e Vasto, Teramo, Penne, L’Aquila, dove le criticità sono diverse e mettono a rischio la qualità dei servizi se non verranno affrontate. Questo governo regionale è fermo sulla programmazione, completamente, piano sanitario, rete ospedaliera, nuovi ospedali, un’irresponsabile calma piatta. Da qui io ritengo che l’Assessore sia imbrigliata dai “suoi”, più propensi a fare campagna elettorale perenne che governare. Quindi mentre tagliano per decine di milioni di euro, come si scrive sul Programma Operativo (75 di cui circa 40 netti), annunciano, ma non approvano nessun piano, non fanno investimenti e galleggiano con le dichiarazioni, così nessuno vede quei tagli, per ora. Eppure produrre non costerebbe loro nulla, anzi. Quando il centrosinistra ha iniziato a governare avevamo un bilancio da riportare in equilibrio e una sanità commissariata dal 2008, un piano privo di progetti opportuni e coperture (fu bocciata la copertura che la destra propose circa le sdemanializzazioni), ma abbiamo lavorato per essere in grado di intervenire, recuperando tutte le economie possibili e creandone di scala, in modo da poter calibrare i tempi degli interventi. 

Così abbiamo lasciato: 482 milioni di cassa, il Bilancio ha liberato dai 25 ai 75 milioni di euro in più l’anno dal 2020 al 2022 di cui una parte accantonate proprio per gli investimenti; in Sanità fuori dal Commissariamento nel 2016, con la più alta crescita dei Lea su tutta l’Italia e il rispetto dei saldi economici del Piano 2016-2018 approvato dal Consiglio dei Ministri; 143 mln sull’art 20 per Avezzano, Lanciano, Vasto, 94 per Teramo e Penne, Sulmona in parte già realizzata. A tutto ciò si aggiungeva la programmazione del project financing di Chieti. Si sono tutti interessati a mettere all’indice lo strumento, omettendo di ricordare che il punto vero è la criticità della struttura e lo sgombero già avvenuto di oltre 100 posti letto dopo perizia del Tribunale. In questi 12 mesi loro non fanno nulla, non c'è neanche la capacità di ricostruire tutti gli incartamenti della programmazione che hanno portato a questo punto e tutti tacciono. Una parte delle coperture erano a valere rispetto al risanamento portato avanti e che per parte avremmo dedicato agli investimenti, come si fa nelle istituzioni sane del Paese. Ma da febbraio 2019 a oggi non c'è atto di indirizzo né traccia di lavoro, malgrado al passaggio delle consegne avessimo dato anche piena disponibilità a illustrare lo stato dell’arte”. 

Cambiare percorso oggi ha dei costi sociali elevatissimi, conclude Paolucci: “Significa rifare da capo procedure lunghe e complesse con gli uffici ministeriali. Inoltre quando si parla di nuove risorse bisogna precisare che occorrono diversi accordi per vedersele assegnate: e cosa hanno fatto in questi mesi con queste nuove risorse? Quali interlocuzioni? Zero! Nulla! Una presa In giro per cancellare la programmazione che c’è e annunciare, 4 anni senza fare nulla. E anche quando sarà conclusa la procedura nuova, bisognerà andare a parlare ai tavoli delle Regioni per difendere la trincea, perché ognuno vorrà risorse in più, ma prima che si definisca ciò tutto saremo arrivati alla nuova legislatura e a nuove promesse di campagna elettorale. Insomma l’Abruzzo dell’edilizia sanitaria si ferma per un governo regionale non solo così lento, ma tanto pigro da non essersi neanche letto i provvedimenti già esistenti”.

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Centenario S. Gabriele: Quaresimale (Lega) visita il santuario e rinnova l’impegno regionale

 Il consigliere regionale e capogruppo della Lega Salvini Abruzzo, Pietro Quaresimale, ha visitato in questi giorni il santuario di San Gabriele dell’Addolorata di Isola Del Gran Sasso. Accompagnato dal sindaco Roberto Di Marco, il capogruppo ha visitato la basilica e le strutture del famoso santuario.
“Quest’anno, a partire dal 15 maggio, si festeggerà il centenario della canonizzazione di San Gabriele e la Regione Abruzzo contribuirà alla buona riuscita dell’evento con un finanziamento di 50mila euro – dice Quaresimale -  Ringrazio il sindaco di Isola e il Direttore del Santuario, Don Vincenzo Fabbri, per l’ospitalità e per avermi fatto da guida in questi luoghi straordinari.  San Gabriele e il suo santuario devono essere sostenuti e valorizzati, sia per il valore religioso e di devozione che esprimono molti abruzzesi, ma anche per lo straordinario potenziale turistico ed economico che questo attrattore può generare nelle aree interne del teramano. Con il sindaco di Isola del Gran Sasso abbiamo avviato una proficua collaborazione affinchè San Gabriele diventi uno dei simboli della valorizzazione turistico-religiosa delle aree interne. Sono molto legato a livello personale a questo Santo e ho già dato la disponibilità della Regione a rendersi parte attiva per ogni collaborazione nell’ambito del centenario. “

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Sanità, Verì: 143 milioni non sono stati trasferiti alla Regione Abruzzo

"Mi spiace ripetermi per l'ennesima volta, ma purtroppo sono costretta nuovamente a chiarire che i 143 milioni per l'edilizia sanitaria, destinati alla costruzione dei nuovi ospedali in Abruzzo, non sono stati affatto trasferiti alla Regione, perché i ministeri non si sono ancora espressi sull'accordo di programma trasmesso a Roma oltre un anno fa dall'ex assessore Paolucci. E senza la firma di quel documento non è possibile programmare o avviare alcun progetto". Lo precisa l'assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, replicando al sindaco di Lanciano, Mario Pupillo sulla costruzione del nuovo ospedale cittadino.

"Quei 143 milioni - continua l'assessore - sono stati solo assegnati alla Regione Abruzzo, ma non ancora deliberati o tantomeno erogati. Chiedo al sindaco di Lanciano di farci sapere, visto che dice di esserne a conoscenza, qual è l'accordo di programma (approvato dal Ministero delle Finanze e da quello della Salute) che renderebbe utilizzabili queste somme. Va poi ulteriormente chiarito che, in ogni caso, che l'accordo presentato a suo tempo (e per fortuna non approvato), deve essere aggiornato alla luce dei nuovi finanziamenti per l'adeguamento sismico delle strutture".

L'assessore Verì si dice consapevole delle carenze infrastrutturali in cui versano molti ospedali abruzzesi (tra cui quello di Lanciano) ed è proprio per questo che l'attuale giunta regionale ha avviato una profonda riflessione per elaborare un programma serio di investimenti, basato su priorità che saranno individuate insieme alle Asl. E' evidente, infatti, che con 143 milioni di euro non è possibile costruire 4 nuovi ospedali, ognuno dal costo medio di circa 80 milioni.

"Ricordo ancora una volta - prosegue la Verì - che i progetti per i nuovi nosocomi di Lanciano, Vasto, Avezzano e Sulmona non sono della giunta Paolucci-D'Alfonso, ma risalgono all'amministrazione di Gianni Chiodi, quando ero presidente della Commissione consiliare Sanità. Accusare me di essere insensibile ai problemi dell'ospedale Renzetti è dunque semplicemente infondato. Piuttosto sono io che chiedo all'ex assessore Paolucci cosa ha fatto concretamente, in 5 anni, la precedente giunta per far partire i cantieri dei nuovi ospedali abruzzesi".

Per l'assessore quelle scelte sono tutte in astratto auspicabili e condivisibili, ma sono ormai risalenti e non rispondenti alle modifiche normative intervenute nel frattempo.

"È necessaria una verifica approfondita - rimarca - sia per analizzare la compatibilità con i piani di fabbisogno di personale e sia soprattutto per la loro sostenibilità finanziaria, perché prevedevano una compartecipazione del privato intorno ai 150 milioni di euro, da rimborsare come canoni negli anni della successiva concessione".

Il costo corrispondente ad una anticipazione di quel genere, per una durata media di 25 anni, ammonterebbe a non meno di 20 milioni annui a carico del bilancio delle Asl interessate. Il tutto senza la prova di reali economie di gestione derivanti dalla realizzazione dei nuovi ospedali. Anzi, verrebbero erose quote consistenti della spesa corrente (quella cioè destinata all'assistenza sanitaria) per saldare i canoni al privato.

"E lo sa benissimo anche l'ex assessore Paolucci - conclude l'assessore - che il 2 febbraio 2018 attestò che i canoni sarebbero stati garantiti dal bilancio regionale. Questo governo regionale, invece, punta a individuare nuove fonti di finanziamento che siano sostenibili per le casse delle Asl e non vadano a sottrarre risorse all'assistenza ai cittadini. Questo è il nostro obiettivo e gli abruzzesi possono stare certi che lo centreremo". 

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Legge elettorale, la Consulta boccia il referendum

Un quesito "eccessivamente manipolativo" e, dunque, "inammissibile". Cosi' la Corte Costituzionale, con una decisione presa a maggioranza  ha bocciato il referendum proposto da 8 Consigli regionali - Veneto, Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Abruzzo, Basilicata, Liguria - per l'abolizione del metodo proporzionale nell'attribuzione dei seggi in collegi plurinominali nel sistema elettorale sia della Camera che del Senato. Una pronuncia - le cui motivazioni saranno depositate entro il 10 febbraio - adottata dopo una camera di consiglio 'fiume', iniziata alle 9,45 di questa mattina per finire solo nel pomeriggio alle 16, nella quale e' stato esaminato - e dichiarato inammissibile - anche il conflitto di attribuzione, inerente la legge sui referendum, sollevato da 5 delle Regioni promotrici del quesito. Al momento, Palazzo della Consulta spiega le ragioni della sua decisione con un comunicato: "La richiesta e' stata dichiarata inammissibile per l'assorbente ragione dell'eccessiva manipolativita' del quesito referendario nella parte che riguarda la delega al Governo, ovvero proprio nella parte che, secondo le intenzioni dei promotori, avrebbe consentito l'autoapplicativita' della 'normativa di risulta'"

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Nomina Commissario comitato indirizzo ZES, emendamento di Marsilio

La Conferenza delle Regioni ha accolto la proposta del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, di predisporre un emendamento al decreto “Milleproroghe” che intervenga sulla nomina del commissario di Governo del comitato di indirizzo delle Zes. Con il comma 316 della legge di bilancio, infatti, il Parlamento ha sostituito i presidenti delle AdSP (Autorità di Sistema Portuale) nella funzione di presiedere i comitati di indirizzo con un commissario nominato dal Governo, senza tenere in alcun conto il ruolo e le prerogative delle Regioni. La Conferenza ha quindi dato mandato al vice Presidente della Regione siciliana, Gaetano Armao, di predisporre un testo da sottoporre al Governo, con il quale si chiede di individuare nei presidenti delle Regioni l’autorità incaricata di designare i commissari o, in subordine, di prevedere l’intesa tra Governo e Regioni, anche al fine di evitare un contenzioso di fronte la Corte costituzionale. “Vogliamo ripristinare il ruolo centrale determinante delle Regioni nel governo e nella gestione delle ZES, che sono strumenti strettamente radicati e dedicati allo sviluppo del territorio,” afferma Marsilio.”Avevamo già sottoposto al Ministro Provenzano tutte le perplessità delle Regioni di fronte alla scelta annunciata di prevedere un commissario di Governo, spogliando le Regioni di ogni ruolo in tal senso. Sono soddisfatto del fatto che tutte le Regioni, anche quelle non direttamente interessate alle ZES, abbiano condiviso la mia proposta e mi auguro che il Governo e il Parlamento vogliano accogliere la richiesta sottoscritta oggi dalle Regioni”.  

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