Primo Piano

Trivelle, abrogata la norma dello Sblocca Italia

Con la sentenza 170, pubblicata il 12 luglio scorso, la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimita' del comma 7 dell'art. 38 del Decreto legge 133 (Sblocca Italia), dando ragione alla Regione Abruzzo che, insieme a diverse regioni (fra cui Lombardia, Campania e Veneto), aveva presentato ricorso. In sostanza, l'Alta Corte ha stabilito che, trattandosi di materia concorrente, non fosse competenza esclusiva dello Stato - senza alcun coinvolgimento delle Regioni - emanare il "Disciplinare tipo per il rilascio e l'esercizio dei titoli minerari per la prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in terraferma, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale" contenuto nel Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico del 7 dicembre 2016.

"Questa sentenza - ha dichiarato il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale Mario Mazzocca - riapre una partita che il governo considerava chiusa, con un provvedimento che toglieva alle Regioni, e con esse alle comunita' locali, ogni possibilita' di intervento sulle politiche energetiche. Ora abbiamo l'opportunita' di far valere le nostre ragioni in merito a progetti che, in nome di un interesse nazionale, tutto da dimostrare, mettono a rischio la sicurezza dei cittadini, la salubrita' dell'ambiente e la possibilita' di programmare lo sviluppo assecondando le vocazioni dei nostri territori".

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Studio Cgia, crollano gli impieghi

 In questi ultimi 3 anni di grave crisi del nostro sistema creditizio (aprile 2017 sullo stesso mese del 2014), com'era prevedibile la contrazione degli impieghi bancari alle imprese italiane ha continuato ad aumentare: -62,4 miliardi di euro. Lo rileva la Cgia. Ad eccezione del Molise, il calo ha interessato tutte le regioni, il Veneto piu' delle altre La crisi della Popolare di Vicenza, di Veneto Banca, del Monte dei Paschi e di alcune banche di Credito Cooperativo locali ha innescato una stretta sul credito senza precedenti: -10,7; contro una media nazionale del -6,8%. In termini assoluti, alle aziende venete sono stati "tagliati" 10,8 mld di prestiti (pari al 17,3% del dato nazionale): solo la Lombardia ha registrato una diminuzione in valore assoluto superiore (-15,9 mld di euro), anche se va ricordato che in quest'ultima realta' territoriale e' ubicato un numero di imprese attive pari al doppio di quello presente in Veneto. 

"Sebbene in questi ultimi 3 anni i rubinetti del credito siano stati progressivamente chiusi - spiega Paolo Zabeo della Cgia - il sistema economico veneto ha comunque tenuto. Anzi, il manifatturiero e anche le costruzioni sono tornate a crescere: e' la prima regione turistica d'Italia, l'export vola, la disoccupazione, scesa sotto il 7%, e' tra le piu' basse d'Italia e nel 2016 ha registrato un avanzo commerciale record pari a 16,5 mld di euro. Senza la crisi delle due banche popolari, ovviamente, le cose sarebbero andate ancora meglio, soprattutto per le piccole e piccolissime imprese che, tradizionalmente a corto di liquidita' e poco capitalizzate, sono state le piu' colpite da questa stretta creditizia e, conseguentemente, le meno coinvolte dalla ripresa in atto". Una situazione altrettanto difficile si e' registrata nelle Marche: -10,4% il calo dei prestiti (pari -2,7 mld di euro), in Calabria con -9,7% (-857 milioni di euro) e in Emilia R. con -9,1% (9,2 mld). Una delle ragioni del credit crunch in atto e' riconducibile al forte aumento delle sofferenze bancarie registrato in questi anni. Sempre tra aprile 2014 e lo stesso mese del 2017, le sofferenze in capo alle imprese (calcolate come differenza tra impieghi e impieghi vivi) sono aumentate di 28,8 mld di euro, arrivando a toccare i 160,9 mld (aprile 2017). La situazione piu' difficile si registra in Calabria (32,1%), nel Molise (31,4%), in Sardegna (29,9%) e in Sicilia (28,7%). La regione piu' virtuosa, invece, e' il Trentino A.A.: l'incidenza e' solo del 9,6%. Il dato medio Italia, infine, e' pari al 18,8%. A livello provinciale, le imprese piu' penalizzate dalla contrazione degli impieghi bancari sono state quelle di Isernia (-19,5%), Mantova (-19%), Ferrara (-17,8%), Rieti (-17,4%), Rimini (-17,3%) e Belluno (-14,4%). Tra le meno interessate da questo fenomeno Cagliari (-1,2%), Parma, Vercelli (entrambe con -1,1%), Barletta (-1%) e Napoli (-0,6%). Con variazione nulla, invece, i risultati emersi a Massa Carrara e a Salerno, mentre hanno visto aumentare la disponibilita' di liquidita' le imprese di Taranto (+0,9%), di Caserta (+1,2%), di Trieste (+1,6%), di Trento (+2,1%), di Fermo (+3,2%), di Benevento (+3,8%), di Firenze (+4,1%) e di Biella (+11,4%). Infine, anche nella lettura dei dati relativi alle incidenze percentuali delle sofferenze sugli impieghi delle imprese svetta la provincia di Isernia (39,4%). Al secondo posto si posiziona Reggio Calabria (38,7%) e al terzo Carbonia-Iglesias (38,3%). Le realta' territori meno a rischio, invece, sono Trieste (9,9%), Sondrio (8,9%) e Bolzano (5%). "Accogliamo con grande soddisfazione l'istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta, che - sottolinea Renato Mason., segretario Cgia - avevamo chiesto sin dall'inizio del 2016. Peccato che i mesi di lavoro da qui alla fine della legislatura saranno insufficienti per chiarire quanto accaduto in questi ultimi anni. E' importante che chi ha contribuito a dissestare i bilanci di molti istituti bancari sia messo nelle condizioni di non partecipare piu' alla vita civile di questo paese. Nel caso tutto questo non fosse possibile per una questione di privacy, auspichiamo che la Commissione parlamentare di inchiesta o una legge ad hoc consenta ai soci delle banche in difficolta' che hanno visto svanire i propri risparmi di visionare, comunque, questi dati"

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Abruzzo, la raccolta differenziata al 52% nel 2016 

Crescono raccolta differenziata e riciclo dei rifiuti urbani nel 2016 in Abruzzo. La raccolta differenziata regionale in particolare ha raggiunto il 52,70% con un +3,40% rispetto al 2015. Si consolidano alcune filiere del recupero come la carta, la frazione organica e le apparecchiature elettriche ed elettroniche. "La raccolta differenziata ed il riciclo - ha dichiarato il Sottosegretario Mario Mazzocca nel corso di una conferenza stampa alla quale ha preso parte anche il dirigente regionale del settore, Franco Gerardini - si confermano attività cruciali in Abruzzo per la "circular economy", strategia avviata con l'approvazione da parte dell'esecutivo regionale della delibera di Giunta regionale numero 116 del 2016, trasformando annualmente oltre 590.000 tonnellate di rifiuti di carta, vetro, plastica, legno e organico in nuove materie prime seconde". Stabile la produzione dei rifiuti con 593.000 tonnellate nel 2015 e594.000 tonnellate nel 2016. Sono più di 150 i comuni che organizzano i servizi di differenziata secondo sistemi domiciliari, molti dei quali a seguito dei finanziamenti regionali assegnati con le risorse PAR-FSC 2007/2013. Segnali positivi arrivano dal recupero della frazione organica, con 103,4 kg/ab/a recuperati (media nazionale 100 kg/ab/a) e dalla carta, con un +6,8% rispetto al dato regionale 2015, confermando l'Abruzzo prima regione nel mezzogiorno con un 55,9 kg/ab/a, rispetto alla media nazionale di raccolta pro-capite del 53,1% ed i RAEE con un incremento rispetto al 2015 del 10,78% pari a 3,74 kg/Ab/a al di sotto però della media nazionale che è di 4,67% kg/ab/a. Su 305 comuni, 139 hanno superato il 65% di differenziata centrando l'obiettivo di legge previsto. 67 Comuni hanno una differenziata inferiore al 35%, di cui 12 inferiore al 10%. 98 comuni si attestano tra il 35% ed il 65%. Le Province di Teramo e Chieti si confermano le Province riciclone, rispettivamente con 62,69% e 61,21%; quelle di Pescara e L'Aquila confermano,invece, i loro ritardi, attestandosi rispettivamente al 38,98% ed al 46,45%. Il Comune più virtuoso è il Comune di Castel di Ieri (AQ) con il 90,02% di raccolta differenziata. Dei 13 Comuni con popolazione superiore a 20.000 abitanti, si classifica primo il Comune di Giulianova con il 69,96% di RD, seguito dal Comune di Avezzano con il 66,79%. 

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Distretti industriali d’Abruzzo, export +3,3% 

Nel primo trimestre 2017 le esportazioni dei distretti abruzzesi hanno avuto un andamento positivo (+3,3%), nonostante i problemi causati dal terremoto avvenuto a fine agosto 2016, evidenziando una performance migliore del manifatturiero regionale (+1,1%) ma inferiore al complesso dei distretti italiani (+6,4%). Questi i principali risultati che emergono dal Monitor dei distretti industriali dell'Abruzzo curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. Tra i distretti abruzzesi si sono distinti per i risultati positivi i vini di Montepulciano (+15%), il mobilio abruzzese (+4,7%) e l'abbigliamento sud-abruzzese (+22,6%). Si e' chiuso in negativo invece il primo trimestre 2017 per i distretti dell'abbigliamento nord-abruzzese (-5%) e della pasta di Fara (-9,6%). "A contribuire favorevolmente alla performance regionale - commenta Tito Nocentini, direttore regionale di Intesa Sanpaolo - sono stati sia i mercati emergenti (+8,5%) che i mercati maturi (+1,5%). Molto positive le performance in Russia, Cina e Hong Kong, Nigeria (dovuta all'aumento dell'export del distretto del mobilio abruzzese) e Albania; tra i mercati maturi spiccano invece Svizzera, Germania, Regno Unito e Canada". Si e' attestato in territorio negativo, nella fase iniziale del 2017, l'export del polo ICT dell'Aquila (-5%), restando nettamente al di sotto dell'andamento dei poli tecnologici italiani, che nello stesso periodo registrano una crescita dell'8,3%. A generare questa frenata nelle esportazioni del polo sono stati il commercio verso gli Stati Uniti, che costituisce il principale mercato di sbocco (90,6% delle esportazioni totali) e quello verso la Svizzera. Performance positive sono state ottenute in Oriente e, in particolare, in Cina e Giappone. 

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Di Pangrazio: la maggioranza recupera coesione 

"Quando la maggioranza si confronta sui contenuti che interessano i cittadini abruzzesi ritrova la sua coesione e riesce ad esprimere provvedimenti che migliorano la situazione della Regione Abruzzo". Questo il commento del Presidente del Consiglio Regionale, Giuseppe Di Pangrazio sui lavori dell'Assemblea di martedi' 11 luglio. "Nella seduta di ieri - spiega Di Pangrazio - abbiamo dato dimostrazione che l'azione del governo regionale e' salda ed ancorata ai temi che interessano gli abruzzesi. Certo - sottolinea in una nota il Presidente - va riconosciuto che alcuni provvedimenti sono stati approvati anche grazie al contributo di una parte della minoranza, che ha lavorato bene e costruttivamente sia in Commissione che in Consiglio, apportando in alcuni casi modifiche migliorative ai testi della maggioranza, in altri casi proponendo norme importanti che il Consiglio regionale ha riconosciuto come tali".

" Di Pangrazio ricorda inoltre come nella seduta di ieri siano stati approvati importanti provvedimenti legislativi: "A partire dal rilancio e dalla valorizzazione dell'aeroporto d'Abruzzo, che resta l'infrastruttura di riferimento regionale, la piu' importante che abbiamo insieme al porto di Ortona, oltre ad essere uno straordinario veicolo di promozione turistica a disposizione di tutto l'Abruzzo e non solo dell'area Pescara-Chieti. E' stato anche rifinanziato un importante settore come il trasporto pubblico locale, cosi' come abbiamo previsto le somme necessarie per far fronte ai maggiori oneri derivanti dal rinnovo contrattuale del settore autoferrotranvieri. Importante la norma per il rilancio dei Centri di Ricerca Regionali che, tramite un emendamento di cui sono firmatario ed e' stato approvato all'unanimita', fissa lo stanziamento di 450 mila euro in favore degli stessi". 

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Sostegno a 400 famiglie con il SIA. Allegrino: Reinserimento nel mondo del lavoro

Povertà, oltre 400 le famiglie pescaresi che potranno beneficiare del Sia. Allegrino: “Progetti personalizzati per avviare processi di reinserimento sociale e nel mondo del lavoro”.

Sono circa 430 le famiglie pescaresi in condizione di povertà, che potranno beneficiare del Sia, il Sostegno per l'inclusione attiva previsto a livello nazionale per i nuclei familiari in cui siano presenti minori, disabili o donne in stato di gravidanza. Lo attestano le previsioni contenute nel redigendo Piano Sociale, il documento che predisporrà interventi, servizi sociali e socio-sanitari per i prossimi tre anni.

“Dal mese di settembre ad oggi, circa 200 nuclei  familiari hanno potuto usufruire del Sia –spiega l'assessore alle Politiche Sociali, Antonella Allegrino - Oltre a ricevere il contributo erogato dall'Inps, che va da un minimo di 80 a un massimo di 400 euro al mese, le famiglie vengono sostenute dai servizi sociali, che agiscono in rete con i servizi per l’impiego, quelli sanitari, le scuole, soggetti privati ed enti non profit. Il nucleo familiare viene aiutato a superare la condizione di povertà attraverso percorsi personalizzati, che prevedono la ricerca di un lavoro, l’adesione a progetti di formazione, la frequenza e l’impegno scolastico, la tutela della salute dove ci siano, ad esempio, dipendenze.

Per potenziare questo servizio, arriveranno a rafforzare il nostro organico, con contratto a tempo determinato, tre nuovi assistenti sociali che avranno il compito di elaborare e personalizzare i percorsi con un approccio che mira a non produrre assistenzialismo ma ad avviare un processo di reinserimento delle persone disagiate nella collettività e nel mondo del lavoro. Con il Decreto Interministeriale del marzo scorzo, inoltre,  il punteggio minimo per accedere al Sia è stato abbassato. Prima, era necessario raggiungere 45 punti,  oggi ne bastano 25: questa modifica consente di aumentare la platea dei beneficiari che, come previsto dai dati contenuti nel nuovo Piano Sociale, potranno arrivare a oltre 400. I fondi a disposizione, per il triennio 2017-19, sono di 490mila euro, di cui una parte, circa 180mila, è destinata ai progetti di inclusione sociale e lavorativa”.

La modulistica per richiedere l’erogazione del Sia è reperibile on line sul sito Istituzionale del Comune di Pescara, link Servizi al Cittadino – Politiche Sociali:

https://www.comune.pescara.it/internet/index.php?codice=264

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Camillo D’Alessandro lancia la sua candidatura al Parlamento

Il consigliere regionale abruzzese del Pd Camillo D'Alessandro, eletto in provincia di Chieti, rompe gli indugi e annuncia la candidatura al Parlamento in programma, con molta probabilita', nella prossima primavera, a scadenza naturale. "Ho intenzione di candidarmi - ha detto D'Alessandro in una nota battuta dalle agenzie - Naturalmente, proporro' al mio partito la disponibilita', fermo restando che vorro' capire cosa accadra' per le successive regionali". Alla Regione si votera' nella primavera 2019. Alle primarie nazionali D'Alessandro ha confermato l'appoggio al riconfermato segretario Matteo Renzi. Il giovane consigliere, alla terza consiliatura, veniva dato come uno dei partecipanti alle primarie per la candidatura a presidente della Regione Abruzzo per il centrosinistra per le prossime regionali.

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Sanità, il confronto sull’Abruzzo tra Silvio Paolucci e Lorenzo Sospiri

Il futuro della sanità, i "compiti a casa" di maggioranza e opposizione per fornire la giusta assistenza ai cittadini e il futuro politico del centrodestra e del centrosinistra. Questi i temi del confronto a tutto campo tra l'assessore regionale alla sanità, Silvio Paolucci (Pd) e Lorenzo Sospiri, capogruppo in Consiglio Regionale di Forza Italia.

 

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Movimento animalista: dall’Abruzzo per la manifestazione a Roma di sabato 8 luglio

 

Partiranno anche dall'Abruzzo i promotori e sostenitori del "Movimento Animalista" per la manifestazione nazionale che si terrà a Roma sabato 8 luglio. A chiamare tutti a raccolta è Francesco Properzi Curti, responsabile regionale del neo movimento.
"Cari amici, il corteo del prossimo 8 luglio a Roma e' un segno di civilta'", spiega Francesco Properzi Curti, "che tutti noi dovremmo dare con la nostra presenza. Abbiamo organizzato un pullman da Teramo e Pescara, che partira’ nella tarda mattinata di sabato per riunirci tutti alle 16 al Colosseo per poi rientrare in serata". Chi è interessato a partecipare può contattare i promotori della iniziativa al numero 335 476878.

 

 

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Pepe: 46 milioni per i Comuni del cratere sismico col Psr

L'assessore alle Politiche agricole della Regione Abruzzo, Dino Pepe, questa mattina, a Tossicia (Teramo), nel corso della riunione dei rappresentanti della Commissione Europea (Delegazione Direzione Programmazione Sviluppo rurale), ha illustrato agli amministratori dei Comuni del cratere sismico, i nuovi interventi previsti dal Programma di sviluppo rurale (PSR) 2014-2020 per l'utilizzo del Fondo di solidarietà ottenuto dalla Regione Abruzzo, pari a 46.669.758,81 euro, per le aree colpite dal sisma del 2016/2017 e dalle eccezionali precipitazioni nevose di gennaio 2017. "Si tratta di un risultato molto importante ottenuto dalla Regione Abruzzo - ha spiegato l'assessore Dino Pepe - con una dotazione finanziaria nettamente superiore al fondo di solidarietà del sisma aquilano del 2009, quando furono disponibili appena 14 milioni di euro". "La Regione Abruzzo - ha precisato Pepe - propone di destinare queste risorse aggiuntive per rafforzare le misure ad investimento per le aziende agricole ed agroalimentari, per migliorare la rete viaria agro-silvo-pastorale, per contenere il dissesto idrogeologico e per potenziare i servizi di base per le comunità rurali. Inoltre - ha concluso - ci saranno più risorse da investire nella forestazione e per lo sviluppo locale". Gli interventi saranno destinati con bandi dedicati, esclusivamente a beneficiari che si trovano nel cratere sismico e nelle aree colpite dalle eccezionali nevicate di gennaio 2017. 

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