Primo Piano

Incidenti sul lavoro, nei primi due mesi del 2017 127 decessi

Nei primi 2 mesi del 2017 i dati, non ancora completi raccolti dalla Cgia di Mestre relativi agli incidenti mortali nei luoghi di lavoro, sono in aumento. Se nello stesso periodo del 2016 c'erano stati 95 casi, tra gennaio e febbraio 2017 sono decedute 127 persone (+33,7%). Va tuttavia segnalato che quasi la meta' dei 32 decessi in piu' registrati quest'anno sono ascrivibili ai 2 casi eccezionali avvenuti nello scorso mese di gennaio: il crollo dell'albergo di Rigopiano (Pesaro) e lo schianto dell'elicottero del 118 avvenuto nei pressi di Campo Felice (L'Aquila). Oltre ai morti sul lavoro, sono in crescita anche gli infortuni: sempre nei primi 2 mesi di quest'anno sono stati denunciati 98.275 casi: 1.834 in piu' (+1,9%) rispetto allo stesso periodo del 2016.

"Un paese civile e moderno - afferma il coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo - non puo' accettare oltre mille morti e quasi 700 mila infortuni l'anno. Queste tragedie vanno combattute con maggiore determinazione, puntando sulla prevenzione e il contrasto a chi costringe moltissime attivita', penso al caso dei subappalti, a operare in condizioni di poca sicurezza". Se i primi dati congiunturali tornano ad essere molto preoccupanti, su base annua il quadro statistico si presenta meno drammatico. Tra il 2016 e il 2015, l'aumento degli infortuni in termini assoluti e' stato dello 0,7%, anche se, per la Cgia, sono aumentati sia gli occupati sia lo stock complessivo delle ore lavorate e quindi, "ha poco senso mettere a confronto il numero degli infortuni di ciascun anno basandosi solo sui dati assoluti". "Da un punto di vista statistico, correttezza impone di fare riferimento all'indice di frequenza degli incidenti - rileva - un parametro che viene calcolato rapportando il numero degli infortuni alle ore lavorate". Ebbene, tra il 2011 e il 2016 - per la Cgia - l'indice di frequenza degli infortuni e' in costante diminuzione e nell'ultimo anno e' sceso addirittura dell'1,3%. E negli ultimi 45 anni il numero dei decessi e degli infortuni nei cantieri e nelle fabbriche e' crollato. Se all'inizio degli anni '70 gli eventi infortunistici sfioravano quota 1,6 milioni, nel 2016 sono scesi al minimo storico di poco superiore a 630.000 unita'. Sempre nello stesso arco temporale, i morti, invece, sono passati da poco piu' di 3.650 a poco piu' di un migliaio. La posizione delle piccole aziende, per la Cgia, e' molto chiara: "la sicurezza e la salubrita' nei luoghi di lavoro e' un valore irrinunciabile che va perseguito ogni giorno, ma vanno assolutamente eliminate le procedure puramente formali che non aiutano nessuno".

immagine di repertorio

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Serpi nuovo Procuratore di Pescara

La commissione incarichi direttivi del Csm ha indicato all'unanimita' il nome del procuratore aggiunto di Bologna Massimiliano Serpi per il posto di procuratore capo a Pescara. Solitamente, quando la proposta ha l'unanimita' in commissione, dopo un parere del ministro della Giustizia, il plenum del Csm si esprime di fatto ratificando la nomina. A Pescara prendera' il posto di Cristina Tedeschini, che passera' a dirigere la Procura di Pesaro. Serpi, 65 anni, e' nato a Imola. Nominato giudice penale e poi civile a Modena, dal 1985 e' stato alla Procura di Bologna. Dal 1996 al 2004 ha lavorato alla Procura per i Minorenni e dal 2004 e' tornato in Procura, dove dal 2009 e' procuratore aggiunto. Tra i casi giudiziari piu' importanti che ha seguito, il disastro aereo all'istituto Salvemini di Casalecchio di Reno (1990) e il processo a carico di Luigi Ciavardini per la strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. Tra le prime indagini che dovra' affrontare in Abruzzo, quella aperta sull'hotel Rigopiano.

A Bologna, dove dalla scorsa estate e' arrivato come procuratore capo Giuseppe Amato, dopo un periodo di reggenza dello stesso Serpi, rimane un solo procuratore aggiunto, Valter Giovannini. Il posto lasciato vacante verra' dunque bandito e potranno candidarsi magistrati dell'ufficio bolognese e di altri uffici. Nell'aumento di organico previsto recentemente dal Csm ci sarebbe un ulteriore posto da procuratore aggiunto da assegnare, piu' due sostituti procuratori. Nei giorni scorsi, intanto, ha salutato i colleghi bolognesi il Pm Giuseppe Di Giorgio, che andra' come procuratore aggiunto a Modena. Entra invece in organico a Bologna un nuovo sostituto, Nicola Scalabrini, arrivato da Verona.

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Sondaggio Ixè, M5s primo partito in crescita e Pd stabile

Il M5S resta anche questa settimana il primo partito nelle intenzioni di voto, e in crescita, con il 28,5%. Stabile il Pd a quota 26,4%. In crescita il partito degli ex Pd, ora al 4,4%, mentre perde qualcosa Sinistra Italiana, ora al 2,4%. Ncd, ora Alternativa Popolare, e' in calo con il 2,3%. Sull'altro fronte, Forza Italia e' in crescita tendenziale e resta, con il 13,1%, sopra la Lega Nord, stabile al 12,6%. In calo Fdi, che e' al 4,5%. E' quanto rileva un sondaggio dell'Istituto Ixe'. La fiducia nel governo resta stabile al 24%, mentre quella nel presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, sale dal 24% al 25%. L'ex premier e segretario del Pd, Matteo Renzi, resta stabile al 24%. Quanto alla corsa alla segreteria Pd, Renzi e' al 52% delle preferenze, con Andrea Orlando al 21% e Michele Emiliano al 10%. Il sondaggio e' stato realizzato dall'Istituto Ixe' per Agora'-RAI 3 il 5/4/2017. Metodologia di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI su un campione casuale probabilistico stratificato di 1.000 soggetti maggiorenni (su 9.476 contatti complessivi), di eta' superiore ai 18 anni. Tutti i parametri sono uniformati ai piu' recenti dati forniti dall'ISTAT. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentativita' rispetto ai parametri di sesso, eta' e macro area di residenza. Margine d'errore massimo: 3,1%.

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Fare centro, dodici milioni per il bando dedicato all’area del cratere

I 12 milioni di euro di risorse disponibili sono cosi' ripartiti: 5 milioni per l'annualita' 2017 e 7 milioni per l'annualita' 20018. Per l'intero biennio, sono previsti 7 milioni 200mila sulla linea A, 3milioni 600mila sulla linea B, 1 milione 200mila sulla linea C. Gli obiettivi generali sono quelli di sostenere il rientro delle attivita' economiche nei centri storici e nelle altre aree ammissibili, i cui titolari erano presenti alla data del 6 aprile 2009, in sedi legali e/o unita' locali ubicate nelle zone ammissibili (Linea A), nonche' il trasferimento di attivita' gia' esistenti o l'avvio di nuove iniziative imprenditoriali (Linea B) qualificandone, in tal caso, la tipologia e le attivita' ammissibili in termini di codici Ateco, sostenere il processo di riqualificazione urbana delle aree interessate da profondi cambiamenti a seguito del sisma 2009 (linea C), individuate nell'Accordo di programma del 10 novembre 2016 tra Comune dell'Aquila e Provincia, contenente "Programma di recupero urbano viale della Croce Rossa", sostenere il processo di rientro nel centro storico della citta' dell'Aquila e dei Comuni del cratere, degli ordini professionali, delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative del tessuto imprenditoriale di riferimento a livello nazionale, nonche' delle organizzazioni sindacali mediante la concessione di contributi che non ricadono nel campo di applicazione normativa sugli aiuti di Stato.

L'ammontare complessivo del progetto di investimento non puo' essere inferiore a 20mila euro, pena l'inammissibilita' della domanda. La durata del progetto non puo' essere superiore 18 mesi, salvo eventuali proroghe di durata complessiva non superiore a 3 mesi. L'investimento realizzato deve essere mantenuto per non meno di 3 anni, a decorrere dalla data di erogazione del saldo finale a cura dell'Amministrazione regionale. L'importo complessivo del contributo in regime di de minimis concesso ad un'impresa unica non puo' superare il massimale di 200mila euro per un periodo di tre esercizi finanziari. L'intensita' dell'aiuto concesso per ogni beneficiario non potra' superare il 70% della spesa ammessa a finanziamento, tenuto conto dei costi ammissibili. Le spese ammissibili per le linee A e B sono quelle sostenute a far data dal primo gennaio 2014 fino ai 18 mesi successivi alla data di avvio del progetto di investimento. Le spese ammissibili per la linea C sono quelle sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda nel rispetto del principio europeo sul cosiddetto effetto di incentivazione dell'aiuto, fino a 18 mesi successivi alla data di avvio del progetto di investimento. Sono ritenuti costi ammissibili investimenti in attivi materiali come le spese per l'acquisto di macchinari, impianti, strumenti e attrezzature industriali e commerciali esclusivamente nuovi di fabbrica, le spese per opere edili per un importo massimo del 30% della categoria per investimenti in attivi materiali e per la sola linea di intervento C le spese per l'acquisto o la realizzazione di immobili strumentali destinati allo svolgimento dell'attivita' al di fuori dell'area oggetto di riqualificazione urbana nella misura massima del 50% del totale delle spese. Gli investimenti in attivi immateriali come spese per l'acquisto di programmi informatici, brevetti, licenze e spese di marketing per un importo massimo fino al 20% del totale della spesa ammissibile. Infine, le spese di funzionamento per ciascuna unita' locale fino ad un massimo importo di 50mila euro riferite ad utenze e spese di trasloco.

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Berlusconi: metà dei posti nelle liste di Forza Italia alla società civile

"Noi non abbiamo mai voluto imitare i vecchi partiti, le loro burocrazie, i loro apparati costosi, non siamo mai diventati un partito di professionisti della politica. Anche oggi stiamo lavorando per portare nelle istituzioni, senza rottamare nessuno, donne e uomini che vengano dalla società civile, dalle professioni, dal lavoro, che abbiano dimostrato concretamente di essere persone serie, preparate e credibili. A loro vogliamo riservare almeno la metà dei posti nelle nostre liste". Lo afferma Silvio Berlusconi, leader Fi, nel messaggio al coordinatore di Forza Italia in Abruzzo, Nazario Pagano, in occasione della Manifestazione "L'Alberto della Libertà - Ripartiamo dalle nostre radici". 

"Proponiamo una pensione minima di 1.000 euro per tredici mensilita', proponiamo una pensione per le nostre mamme che dopo una vita di lavoro e di sacrifici hanno diritto ad una vecchiaia serena e dignitosa", ha detto ancora Berlusconi. 

"Noi proponiamo fra le altre cose meno tasse (nessuna tassa sulla prima casa, nessuna imposta di successione e nessuna tassa sulla prima automobile), meno Stato (no all’oppressione fiscale, all’oppressione burocratica, all’oppressione giudiziaria), meno Europa con una seconda moneta nazionale, no bail in per le banche, no alle politiche di austerità che ci hanno affossato e sono un frutto miope delle burocrazie europee. Proponiamo una pensione minima di 1.000 euro per tredici mensilità, proponiamo una pensione per le nostre mamme che dopo una vita di lavoro e di sacrifici hanno diritto ad una vecchiaia serena e dignitosa". Così il Presidente Silvio Berlusconi.  "Questo è il grande compito che spetta a Forza Italia. Un Movimento Politico che dev’essere capace, come lo è stato da quando siamo discesi in campo 23 anni fa, di rinnovare la politica italiana, nel linguaggio, nei metodi, nelle persone, nei contenuti".

"Ci hanno combattuto in tutti i modi, i tanti professionisti della politica, in questi vent’anni, con aggressioni mediatiche e giudiziarie senza precedenti, con brogli elettorali, con leggi liberticide come la par condicio. Oggi hanno inventato un altro metodo, come sapete: una norma che mi impedisce di continuare a finanziare, come ho sempre fatto, l’attività del nostro Movimento", ha detto inoltre Berlusconi, "Per questo abbiamo ancora ridotto all’osso la nostra struttura organizzativa, basandoci quasi totalmente sul volontariato, e abbiamo trovato tante persone entusiaste e disponibili - prosegue - Però alcuni costi esistono, ed è necessario l’impegno di tutti anche su questo fronte. Per questo vi invito a responsabilizzare tutti i nostri militanti, elettori, simpatizzanti, proprio in questo periodo dell’anno, sullo strumento del 2xmille. E’ un metodo che non costa nulla a chi aderisce, basta indicare il codice F15 sulla Vostra dichiarazione dei redditi: un metodo che ci consente di raccogliere risorse importanti per le nostre battaglie di libertà".Caro Nazario, io sono convinto che le nostre siano le ricette giuste anche per la Vostra regione. Anzi, credo che abbiamo il dovere di impegnarci per riconsegnare l’Abruzzo al buongoverno del centro-destra, che è nella vocazione naturale di una regione da sempre moderata, concreta, solida come la Vostra".

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Equitalia: debiti per 817 miliardi ma recuperabili solo 51,9 miliardi

Il totale dei debiti affidati dai diversi enti creditori a Equitalia, da inizio 2000 a fine 2016, ammonta a 817 miliardi di euro ma solo per 51,9 miliardi "le azioni di recupero potranno ragionevolmente avere più efficacia". Lo ha spiegato l'amministratore delegato di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini, nel corso di un'audizione alla Commissione finanze della Camera. "L'importo di 817 miliardi, per oltre il 43%, è difficilmente recuperabile - ha precisato - 147,4 miliardi di euro sono dovuti da soggetti falliti, 85 miliardi di euro da persone decedute e imprese cessate, 95 miliardi di euro da nullatenenti (in base ai dati presenti nell'Anagrafe tributaria), per altri 30,4 miliardi di euro la riscossione è sospesa per provvedimenti di autotutela emessi dagli enti creditori o sentenze dell'autorità giudiziaria". "Residuano 459,2 miliardi di euro, di cui oltre il 75% (348,4 miliardi) si riferisce a contribuenti nei confronti dei quali l'Agente della riscossione, come è noto, ha già tentato invano, in questi anni, azioni di recupero esecutive e/o cautelari - ha aggiunto - ulteriori 26,2 miliardi di euro sono oggetto di pagamenti rateizzati in essere. L'effettivo magazzino residuo su cui poter presumibilmente svolgere azioni di recupero si riduce quindi a 84,6 miliardi di euro (-0,3 mld di euro, rispetto al 2015), di cui circa 32,7 miliardi sono riferiti a posizioni non lavorabili" per effetto delle norme a favore dei contribuenti. "Pertanto - ha concluso Ruffini - l'importo di 51,9 miliardi di euro rappresenta la quota sulla quale le azioni di recupero potranno ragionevolmente avere più efficacia".

"A oggi, sono circa 21 milioni i contribuenti che risultano avere debiti a vario titolo con gli enti creditori che li hanno affidati a Equitalia per la riscossione". Lo ha detto l'amministratore delegato di EquitaliaErnesto Maria Ruffini nel corso di un'audizione alla Commissione finanze della Camera. "Il 53% di questi contribuenti - ha precisato - ha accumulato pendenze che non superano i 1.000 euro".

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Bimillenario Ovidio, Mattarella: serve un forte richiamo alla cultura

Ricordo e applausi, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per le 309 vittime del sisma dell'Aquila, di cui oggi ricorre l'ottavo anniversario e in ricordo di Fabrizia Di Lorenzo uccisa nell'attentato di Berlino. Mattarella sta presenziando al convegno internazionale di studi ovidiani, al Teatro Caniglia di Sulmona, in occasione delle celebrazioni per il bimillenario dalla morte del poeta latino nato nella citta' peligna. A dare il benvenuto al capo dello Stato, il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, sottolineando che "Mattarella dona un entusiasmo tale a lavorare ancora con piu' forza sulla cultura". Il sindaco ha voluto quindi evidenziare l'esempio di Fabrizia "giovane impegnata e studiosa" e richiamare alla memoria la vittima sulmonese del sisma aquilano, Roberta Zavarella. Nel suo intervento il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, ha parlato di "ricordo da cui nasce la forza di continuare per ricominciare".

Il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, in visita a Sulmona con cittadini e scolaresche assiepate dietro la transenne di piazza XX Settembre, si e' intrattenuto con il partigiano Raffaele Di Pietro. Il capo dello stato, con toni affettuosi, lo ha ringraziato per il contributo dato per la liberta'. Non era presente tra la gente il 96enne Gilberto Malvestuto, ultimo ufficiale della Brigata Maiella ancora in vita, che tra i ricordi piu' cari conserva l'ingresso nella Bologna liberata dai fascisti. Il presidente ha poi salutato e stretto le mani di molte persone tra cui quelle di bambini in festa. Il capo dello Stato e' stato accolto dal presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, e dal sindaco di Sulmona, Annamaria Casini.

La cultura riveste una grande importanza "per la nostra comunita', per il nostro Paese, per questa citta'". Cosi' il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un intervento al convegno internazionale studi ovidiani a Sulmona. La cultura, sottolinea, "come base per qualunque impegno in qualunque settore della convivenza". Senza cultura "non vi e' la capacita' di affrontare i problemi, le difficolta' e il nostro futuro", conclude il capo dello Stato

Tra gli applausi dei presenti il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e' uscito dal Teatro Caniglia di Sulmona dove ha partecipato ai lavori della giornata conclusiva del convegno internazionale di studi ovidiani. Il capo dello Stato sta raggiungendo l'eliporto da dove ripartira' per tornare a Roma.

"In questo momento di difficolta' su piu' fronti deve essere forte il richiamo all'importanza della cultura". Cosi' il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Sulmona alla giornata conclusiva del convegno internazionale di studi ovidiani per celebrare il bimillenario della morte del poeta sulmonese. "La nostra identita' si collega alla cultura, solo cosi' si puo' affrontare il futuro. Questa straordinaria condizione culturale ci rende forti anche su altri fronti, come quello economico e sociale" ha detto Mattarella salutando i sindaci e ringraziandoli "per la faticosa, ma preziosa opera". Mattarella ha lasciato il teatro Caniglia facendo gli auguri "a Sulmona, all'Abruzzo e al Paese"

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Istat, l’andamento dell’attivita’ economica risulta positivo

"In Italia l'andamento dell'attivita' economica risulta positivo" e "l'indicatore anticipatore segnala il proseguimento dell'attuale ritmo di crescita dell'attivita' economica". E' quanto afferma l'Istat nella nota mensile di marzo precisando che assistiamo a un aumento della profittabilita' delle imprese e all'intensificazione dell' attivita' di investimento. Inoltre, i consumi delle famiglie "sono in moderato aumento, sostenuti da una riduzione consistente della propensione al risparmio. La ripresa dei prezzi si mantiene circoscritta. Migliora la fiducia dei consumatori e delle imprese".

Complessivamente, sottolinea l'Istat, la ripresa dell'attivita' economica e' associata ad un recupero di profittabilita' delle imprese: nel quarto trimestre 2016 la quota di profitto delle societa' non finanziarie e' aumentata nei confronti sia del periodo precedente (+0,3 punti percentuali) sia dello stesso trimestre 2015 (+1,1 punti). Contestualmente aumenta anche il tasso di investimento. Nel quarto trimestre 2016, inoltre, i consumi delle famiglie italiane sono aumentati dello 0,5% rispetto al trimestre precedente, nonostante il calo del reddito disponibile (-0,6%) e del potere di acquisto (-0,9%). Tale crescita, spiega l'Istat, "e' stata quindi sostenuta da una netta flessione della propensione al risparmio (un punto percentuale in meno rispetto sul trimestre precedente)". Per quanto riguarda invece i prezzi, "le aspettative per il breve termine, sebbene orientate al rialzo, manifestano ancora cautela". La fissazione dei listini delle imprese manifatturiere che producono beni per il consumo finale appaiono condizionate dagli sviluppi attesi del quadro economico, con intenzioni di rialzo in leggero recupero ma ancora circoscritte. Le aspettative dei consumatori segnalano prospettive di una maggiore inflazione. Analizzando poi le prospettive a breve termine, l'indice del clima di fiducia dei consumatori e' aumentato a seguito del miglioramento del clima economico e di quello futuro. L'indice composito del clima di fiducia delle imprese ha segnalato un ulteriore miglioramento per tutti i settori economici ad eccezione delle costruzioni. L'indicatore anticipatore dell'attivita' economica, afferma infine l'Istat, "registra un'ulteriore variazione positiva, sebbene di intensita' piu' contenuta rispetto al mese precedente".

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Ricostruzione privata, concessi circa 6 miliardi e 237 milioni di euro

Per la ricostruzione privata del post sisma 2009 sono stati concessi circa 6 miliardi e 237 milioni di euro. In particolare, per la ricostruzione del Comune dell'Aquila e della periferia - i dati sono riferiti al 6 febbraio 2017 - l'importo concesso alle 24.575 pratiche istruite ammonta a 4 miliardi 903 milioni e 537 mila euro. Le pratiche da istruire sono ancora 2.121 e l'importo richiesto e' di 2 miliardi 697 milioni 934 mila euro. Per quanto riguarda la ricostruzione dei 56 comuni del cratere sismico (L'Aquila esclusa) i contributi concessi al 31 marzo 2017 sono pari a 1 miliardo e 334 milioni di euro. Per quanto concerne la ricostruzione pubblica riferita al Comune dell'Aquila e ai centri storici della periferia l'importo richiesto ad oggi e' di 2 miliardi 143 milioni 738 mila euro circa di cui finanziato 1 miliardo 991 milioni 636 mila euro.

A distanza di 8 anni dal sisma che ha devastato L'Aquila e il circondario sono ancora 8.876 le persone alloggiate nei Progetti Case e 2.272 quelle che si trovano nei Map (moduli abitativi provvisori), secondo i dati aggiornati al 31 marzo 2017. Nel totale sono tuttavia ricompresi anche gli sfollati del terremoto del centro Italia che comunque sono una netta minoranza anche se un dato preciso non e' al momento possibile farlo. Piu' nel dettaglio i nuclei familiari assegnatari di alloggi del Progetto Case sono 3.517, i nuclei familiari assegnatari di alloggi Map 1.137. Gli alloggi liberi sono 121 nel Progetto Case. e 37 nei Map

"A otto anni dal sisma che ha distrutto L'Aquila e il circondario la vera piaga continua ad essere la ricostruzione pubblica". Lo dice il sindaco, Massimo Cialente "soddisfatto", invece, per la ricostruzione privata della periferia, che e' ha potuto portare avanti direttamente il Comune con la sua filiera e che "ha corso tanto". "A maggio 2015 - dice - abbiamo ricostruito case per 42 mila persone". Il sindaco ci tiene a sottolineare che tutto e' stato possibile gia' prima dell'entrata in vigore della legge Barca. "La ricostruzione del centro storico - osserva - e' partita solo a marzo 2013 e adesso si lavora alacremente come testimoniano le quasi 100 gru disseminate sul territorio. Il problema - afferma Cialente - oggi e' ancora nella ricostruzione dei centri storici delle frazioni dove si registrano gravi ritardi causati dalla nuova legge sugli appalti pubblici. Ma la stessa cosa avviene anche nel centro storico del capoluogo dove la ricostruzione pubblica proprio non cammina: basti pensare al Teatro Comunale, o al Duomo, c'e' una lentezza incredibile. Stessa cosa avviene per la ricostruzione delle scuole e in tutti gli edifici che sono pubblici. Gli unici ricostruiti dopo 8 anni sono il Palazzo di Giustizia, l'Anas e la Corte d'Appello. Il resto e' tutto fermo. In queste ore c'e' il senso della beffa".

"Ad aprile 2016 - ricorda Cialente - e' uscito il nuovo codice degli appalti che annullo' l'appalto concorso, quindi abbiamo dovuto bloccare parecchi interventi per fare le gare d'appalto e i progetti esecutivi. Forse lo Stato si e' reso conto dell'errore e probabilmente si ritorna indietro cosi' da accelerare i tempi. Il dramma e' che i cittadini non se ne rendono conto e se la prendono con il sindaco. Oggi fare un appalto pubblico ha dei tempi biblici che non sono pari a quelli di altri paesi europei. Il problema - sottolinea il primo cittadino - non e' fare norme anticorruzione, cambiare codici, bisogna che corrotti, corruttori e faccendieri, una volta individuati, vengano processati immediatamente senza prescrizioni. Occorre la certezza della colpa. Occorrono poche norme come nel resto d'Europa. Sono 8 anni e i lavori alla scuola 'De Amicis' - porta ad esempio Cialente - ancora non partono anche se avevamo i soldi. In Italia l'appalto pubblico e' un vero problema. E' una cosa che grida vendetta rispetto a Dio. Siamo in un paese in cui c'e' la lentezza nei processi e il rischio prescrizione e' sempre dietro l'angolo. Intanto i tempi si allungano". Cialente accusa il legislatore di "una pigrizia pesantissima". Il sindaco porta ancora ad esempio il centralissimo Corso Umberto: "a destra gli edifici sono tutti rifatti perche' privati, a sinistra ci sono edifici pubblici sui quali siamo ancora nella fase della progettazione. Il piano di ricostruzione e' stato approvato dal Comune dell'Aquila solo il 31 agosto 2012 quando si chiuse l'esperienza del commissario per la ricostruzione Chiodi. La realta' e' che non c'erano i soldi. La ricostruzione del centro storico dell'Aquila e' partita solo 4 anni fa quando arriva il governo Renzi che stanzia 6 miliardi, un miliardo l'anno". 

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Si studia l’addio ai ticket sanitari

Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, studia la revisione del sistema dei ticket sanitari con l'idea di far pagare un po' di piu' i ricchi per garantire l'assistenza a tutti i piu' poveri. Lo scrive il Corriere della Sera, spiegando che domani il ministro ne parlera' con i governatori delle Regioni che appoggerebbero senza riserve il suo piano purche' non si traduca in un aggravio della spesa a loro carico. I ticket, e' il ragionamento di Lorenzin, valgono tre miliardi sui 113 del Fondo sanitario nazionale, c'e' quindi il margine per eliminare la tassa sulla salute introdotta negli anni '80, con una serie di misure compensative. Tra queste c'e' l'ipotesi di annullare le detrazioni del 19% per farmaci e spese mediche oltre una certa soglia di reddito oppure di individuare una franchigia in base al reddito, superata la quale le prestazioni sarebbero a pagamento. Altre ipotesi sul tavolo sono quelle di rivedere le soglie di esenzione (valore 8 miliardi di euro) spostandole verso le fasce piu' deboli, i poveri e gli anziani, e l'avvio di una nuova revisione della spesa sanitaria affidando la responsabilita' della manovra alle singole regioni.

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