Controlli dei Forestali nel Chietino sull’olio extravergine, scoperti frantoi abusivi e rifiuti illeciti

Un’operazione dei Carabinieri Forestali ha fatto emergere diffuse irregolarità nel settore oleario della provincia di Chieti. L’attività, denominata “Lampante”, è stata condotta tra ottobre e novembre dal Nucleo Carabinieri Forestale di Villa Santa Maria, con il coordinamento del Gruppo Carabinieri Forestale di Chieti e la collaborazione dell’Ispettorato del Lavoro e del gestore idrico Sasi.

I controlli hanno interessato l’intera filiera produttiva dell’olio di oliva, dalla raccolta alla molitura, fino alla tracciabilità del prodotto finito, alla sicurezza dei lavoratori e alla gestione dei reflui. Per il monitoraggio di aree rurali e impianti sospetti è stato utilizzato anche un drone, che ha consentito di individuare scarichi non autorizzati e attività non dichiarate. Nel corso delle ispezioni sono state sequestrate due cisterne contenenti circa 2.500 chilogrammi di olio dichiarato extravergine, ma risultato, dalle analisi ufficiali, olio lampante, non idoneo al consumo umano. Il titolare dell’azienda è stato denunciato per vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine e per falsità ideologica, in quanto nel sistema Sian risultavano registrate giacenze di olio extravergine non conforme.

In altri siti produttivi sono state riscontrate gravi violazioni ambientali, tra cui lo scarico non autorizzato di acque meteoriche e di dilavamento nella rete fognaria pubblica e la presenza di fori di scolo che consentivano lo sversamento diretto sul suolo. Sono stati inoltre sequestrati circa 30.000 chilogrammi di fanghi di lavorazione stoccati oltre i limiti consentiti, oltre a sansa esausta abbandonata su un’area di circa 1.500 metri quadrati. In tutti i casi i responsabili sono stati denunciati per deposito incontrollato e gestione illecita di rifiuti.

Le verifiche hanno portato anche al sequestro di confezioni di olio prive delle informazioni obbligatorie per la tracciabilità e l’identificazione del prodotto, con sanzioni amministrative per oltre 40.000 euro e l’emissione di 30 diffide. L’Ispettorato del Lavoro ha accertato la presenza di manodopera irregolare e violazioni in materia di sicurezza, disponendo tre sospensioni delle attività. Nel corso dell’operazione è stato infine scoperto un frantoio completamente clandestino, privo di autorizzazioni e controlli, posto sotto sequestro preventivo a tutela della salute pubblica.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Cardiochirurgia di Chieti tra le migliori d’Italia per il bypass coronarico

La Cardiochirurgia di Chieti si colloca tra le migliori strutture italiane secondo i dati del …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *