Lavoro nero in un hotel di Alba Adriatica, albergo chiuso

I carabinieri hanno sorpreso lavoratori irregolari in un hotel di Alba Adriatica, ben quattro sul totale di sei dipendenti. Uno di loro è un cittadino extracomunitario che non poteva essere assunto. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, inoltre, i lavoratori non venivano sottoposti a sorveglianza sanitaria e non avevano partecipato ai necessari corsi sulla sicurezza, oltre a non avere in dotazione dispositivi di protezione individuale. Ma nell’ispezione dei carabinieri della stazione albense, eseguita insieme al Nucleo ispettorato del lavoro Nil di Teramo e al Nucleo antisofisticazioni e sanità Nas di Pescara, sono state riscontrate anche carenze igienico-strutturali e nelle procedure di autocontrollo.
L’attività dell’hotel di Alba Adriatica è stata sospesa nel bel mezzo dell’estate fino alla messa a norma, ricevendo anche multe per un totale di 22mila euro. La titolare della struttura, inoltre, a seguito delle violazioni è stata segnalata all’autorità giudiziaria e alle autorità amministrativa e sanitaria competenti.
La proprietà dell’hotel ha proceduto all’assunzione del personale e pagato la multa per l’extracomunitaria al lavoro, regolarizzandosi in modo da poter superare la chiusura temporanea e limitando disagi per i turisti. Restano invece da chiarire gli eventuali strascichi giudiziari e amministrativi.

Dall’inizio del mese di luglio sono stati già scoperti casi di lavoro nero, anche di migranti e con carenza di misure di sicurezza, in un cantiere edile di Lanciano e poi in un’azienda agricola di Teramo, dove i gestori sono finiti nei guai per caporalato. Ora la nuova operazione dei carabinieri dimostra che il problema dello sfruttamento del lavoro nero è presente anche nelle strutture ricettive e turistiche della costa.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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Un commento

  1. Tutti albergatori e ristoratori sfruttano il personale 10-14 ore al giorno per una misera paga poi pure senza giorno di riposo. Fatte più controlli!!!

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