Abruzzo Economy Summit, Pagliuca (Confindustria Chieti Pescara): futuro legato strettamente capacità di sviluppare connettività

Il Presidente Silvano Pagliuca è intervenuto questa mattina presso l’Aurum di Pescara al Dibattito sul tema infrastrutture per il futuro.

Le ZES (Zone economiche Speciali) stanno ridisegnando la geografia planetaria. Il mondo è cambiato: possiamo affermare che gli Stati non sono più definiti dai loro confini, bensì dai flussi di persone e dai legami finanziari, commerciali ed energetici, che quotidianamente li attraversano. Pensate: l’export globale stimato delle ZES raggiunge i 200 miliardi di dollari​. Esistono 130 Paesi con aree ZES, più di 4.000 ZES nel mondo, 91 in Europa. In Polonia ben 14 ZES sono state istituite a partire dal 1994. Addirittura, negli Stati uniti le ZES sostengono il 50% dell’export​. Per passare a Paesi più lontani da noi, ma solo geograficamente, in Cina le ZES compongono il 22% del PIL nazionale. 5 miliardi di dollari sono stati investiti nella costruzione di oltre 10 ZES sparse in tutta l’Africa e dove operano più di 200 compagnie cinesi. ​In India ci sono 143 ZES attive, un quarto delle quali legate al settore tecnologico.  Negli Emirati Arabi oltre 20.000 società lavorano in 200 ZES dedicate a commerci, investimenti e finanza. Questi numeri disegnano una realtà cui guardare per costruire anche il futuro dei nostri territori.

Un futuro legato strettamente alla capacità che avremo di sviluppare la connettività, driver potentissimo che definirei il maggior fattore di slancio dell’economia. Una migliore connettività fisica, infatti permette di diversificare la provenienza delle importazioni e la destinazione delle esportazioni. Come pure una buona connettività digitale faciliterà i servizi in generale e la gestione della logistica integrata in particolare. Insomma, qualunque sia il modo con cui ci connettiamo, lo facciamo attraverso un’infrastruttura.​

Ferrovia, interporto, aeroporto, porti, energia, connettività digitale: non sono solo una catena di parole ma un volano per il nostro futuro. L’Abruzzo si trova in una posizione di cerniera nelle due direttrici est-ovest e-nord sud. Sulla strada della crescita riscontriamo delle criticità che dovremo assolutamente superare al più presto: il 50% delle stazioni di media tensione sono obsolete, le infrastrutture digitali fanno ancora fatica a raggiungere territori ad alte potenzialità di sviluppo. Per le infrastrutture fisiche, siamo capofila della battaglia che sedici associazioni sindacali e datoriali abruzzesi stanno portando avanti per includere l’Abruzzo nel sistema delle reti europee Ten-t. Il percorso di riordino delle reti di collegamento sarebbe a buon punto e auspichiamo si concluderà con il riconoscimento del corridoio trasversale Tirreno-Adriatico che garantirà il migliore collegamento tra la penisola iberica, l’Italia centrale e i Balcani, dando slancio all’economia dei territori abruzzesi.”

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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