Il mercato dell’auto a gennaio fa segnare un +18,96% rispetto a gennaio 2019 ma rispetto al gennaio 2019, cioè alla situazione ante-pandemia, la flessione è ancora del 22,4%. Lo rileva il Centro Studi Promotor spiegando che “ciò ridimensiona, ma non annulla la valenza positiva di questo inizio d’anno”. Inoltre, dall’inchiesta mensile del Csp condotta a fine gennaio emerge “un deciso miglioramento dell’affluenza di visitatori negli show room ed anche nell’acquisizione di ordini”.
Per il 2023 Csp conferma la previsione di una crescita del 14% a/a a 1,5 mln di vetture. “Un contributo significativo – secondo Csp – potrebbe venire da un nuovo intervento del Governo sugli incentivi prenotabili dal 10 gennaio che stanno mostrando gli stessi difetti di quelli del 2022. In particolare, ad oggi lo stanziamento per le auto ad alimentazione tradizionale con emissioni di CO2 da 61 a 135 grammi al chilometro è già stato prenotato per l’83,4% e quindi si esaurirà a brevissimo, mentre lo stanziamento per auto elettriche e dintorni rischia di rimanere in larga misura inutilizzato come è successo nel 2022. Sempre ad oggi, infatti, per le auto con emissioni di CO2 da 0 a 20 grammi per chilometro sono stati prenotati incentivi soltanto per il 3,3% e per le auto con emissioni di CO2 da 21 a 60 grammi per chilometro soltanto per il 2,8%”