Tra il quarto trimestre 2016 e il primo trimestre 2017, gli occupati in Abruzzo hanno registrato una flessione di 18.000 unita’. In valore percentuale il decremento e’ stato del 3,7% “di gran lunga superiore al dato nazionale che ha segnato una diminuzione dello 0,4%”. A determinare il decremento due variazioni di diversa intensita’: una flessione piu’ lieve di 6.000 unita’ dei dipendenti e un’altra piu’ pesante di 12.000 unita’ degli autonomi. Questa la fotografia scattata dall’economista Aldo Ronci su elaborazione dei dati sull’occupazione pubblicati dall’Istat il 9 giugno scorso. In particolare, nel 1/o trimestre 2017 si registra un incremento di 1000 disoccupati (+1,4% in controtendenza con il decremento dello 0,7% nazionale). I 464 mila occupati nel periodo considerato contro i 482mila del 4/o trimestre 2016 “e’ il peggiore dato trimestrale degli ultimi dieci anni”, dice Ronci che considera “allarmante la flessione del 3,7% che pone l’ Abruzzo al terzultimo posto della graduatoria nazionale”
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