La chirurgia che verrà

di Achille Lucio Gaspari*

Il 23 e 24 settembre presso l’Auditorium della Casa di Cura Villa Serena si è tenuto un interessantissimo congresso di chirurgia. I relatori tutti chirurghi di chiara fama hanno trattato interessanti argomenti. Enrico Nicolò teatino ma statunitense di adozione, che svolge la sua attività professionale a Pittsburgh, ha trattato i principi fisio-patologici dell’ernia inguinale riferendosi anche alle ricerche del prof. Bassini, gloria italiana in questo campo. Francesco Bianco ci ha portato le ultime novità della chirurgia robotica realizzate nell’Università dell’Illinois a Chicago. Michele Diana ,che lavora a Strasburgo, ha fatto il punto sulla situazione della Intelligenza Artificiale in chirurgia. Altre interessanti relazioni sono state tenute da Genovesi, Liddo, Feo e Palazzini. Il congresso si è svolto sotto la presidenza del dott. Nicola Di Bartolomeo e con la preziosissima consulenza scientifica del prof. Paolo Innocenti è stato molto frequentato da chirurghi giovani e meno giovani di grande prestigio tra i quali Aceto, Marchese e Mucilli; la manifestazione ha ottenuto uno straordinario successo. E la cosa suscita una grande soddisfazione. La manifestazione è stata infatti organizzata per commemorare il venticinquennale della scomparsa del prof. Di Bartolomeo.

Alessandro di Bartolomeo nato ad Ortona nel 1925 è stato un grandissimo chirurgo. Allievo di Giovanni Marcozzi è stato primario a Loreto, ad Ascoli Piceno e per lungo tempo a Lanciano. Lo voleva a Roma l’Ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina, ma pur tentato, alla fine rinunciò per non allontanarsi dagli anziani genitori. Professionista stimato con una fama diffusa a livello nazionale, era conosciuto per la sua onestà, affabilità e generosità. Ha portato queste sue doti anche nel mondo politico; è stato per due mandati sindaco di Ortona, sicuramente uno dei migliori del dopoguerra. Aveva una grande capacità didattica e un amore per l’insegnamento. Sentiva che la sua principale missione era quella di appassionare i giovani a questa meravigliosa professione e di prepararli a questo compito nel migliore dei modi. Numerosi sono i suoi allievi, ad iniziare da Nicola di Bartolomeo, che si sono fatti onore occupando ruoli di prestigio.

A me ha messo il bisturi in mano quando ero appena laureato. A settembre del 1971 mi fece fare la mia prima operazione chirurgica, una appendicectomia. E due anni dopo ,come regalo per il mio compleanno , mi fece eseguire una gastrectomia totale. Mai ha criticato un collega, mai l’ho sentito parlar male di qualcuno. Quando venni eletto Presidente della European Society of Surgery, mentre mi consegnavano il medaglione presidenziale, per un momento socchiusi gli occhi e lo vidi che sorrideva. Di quel successo professionale gran parte del merito era suo.

*Professore Ordinario Emerito, Direttore Sezione Clinica Chirurgica, Facoltà di Medicina e Chirurgia
Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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