Per la storia delle miniere in Abruzzo. Quando a San Valentino e Scafa si lavorava l’asfalto. Una pubblicità dell’epoca

di Alessandro Morelli*

Pubblicità dei lavori in asfalto sul periodico “Corriere Abruzzese”, a. 1897, Scafa (oggi in provincia di Pescara)

La ditta Neuchatel ASPHALTE COMPANY LIMITED (1893) nel 1895 possedeva le miniere nei seguenti Comuni:

Abbateggio, località Santo Spirito (roccia asfaltica) a cielo aperto;

Lettomanoppello, località Cese (roccia asfaltica) lavori sotterranei;

Manoppello, Cappuccini o Fonte (roccia bituminosa) lavori a cielo aperto;

Manoppello, Fonticelle (roccia bituminosa) lavori sotterranei;

Roccamorice, Acquafredda o Cotte (roccia bituminosa) a cielo aperto.

La roccia asfaltica si trasportava direttamente alle officine che le ditte avevano nel territorio di San Valentino.

La ditta Neuchatel Asphalte Company Ld. subentrò alla ditta Paparella (Giovanni e Donato).

Era una società anonima a responsabilità limitata con capitale versato di lire 10.750.000 con sede principale a Londra e sede secondaria in Italia in San Valentino Abruzzo Citeriore, in quel tempo in provincia di Chieti, più precisamente alla Scafa presso la stazione di San Valentino.

L’ingegnere Giorgio Edoardo Martin fu Enrico fu il rappresentante della società per molti anni. L’officina di lavorazione era situata precisamente alla distanza di km 3,2 dalla stazione nei pressi del fiume Lavino, oggi conosciuto per la bellezza e i colori delle acque sulfuree.

Da una pubblicità dell’epoca, apparsa sul periodico teramano “Corriere Abruzzese”. A. XXIII, N. 55, Teramo 10 luglio 1897, si riporta:

“LAVORI IN ASFALTO

La società The Neuchatel Asphalte Company Ld. avendo constatato che in questa regione, benchè provvista di ottime miniere, usasi assai limitatamente l’asfalto, causa i cattivi risultati finora ottenuti con le applicazioni eseguitevi:

AVVISA

Che provvedutasi di capacissimi applicatori fatti venire espressamente da luoghi ove si conoscono gli ultimi sistemi perfezionati per l’uso di questo materiale, è venuta nella determinazione d’intraprendere direttamente con garanzia, l’esecuzione di qualsiasi lavoro del genere per terrazzi, cortili, giardini, scuderie, androni, cantine, marciapiedi, passeggi pubblici e privati ecc. ecc.

Per schiarimenti e notizie dirigersi alla Direzione della Neuchàtel Asphalte Co. Ld. In Scafa (Chieti)”.

Gli stabilimenti asfaltiferi venivano alimentati con un impianto idroelettrico sul torrente Lavino che fu potenziato nel 1922. La Maiella ha rappresentato, oltre alle bellezze naturalistiche, un polo industriale che ha permesso per più di cento anni a molte famiglie, grazie al lavoro nelle miniere, di poter sopravvivere con la fatica. Le storie di lavoro hanno permesso di riscoprire la vocazione industriale seppur legata alle difficoltà infrastrutturali del tempo. Oggi alcune aree costituiscono degli esempi di archeologia industriale potenzialmente fruibili per un turismo sostenibile progettando degli itinerari che riescano a combinare la storia, le tradizioni locali e le bellezze naturalistiche. Tanto c’è da fare per la costituzione e la valorizzazione degli archivi delle imprese che hanno operato in Abruzzo tra l’Otto e il Novecento.

Diritti riservati

*storico

 

La miniera di Lettomanoppello della società londinese presente in Abruzzo (1909), pubblicità.

 

“Lavino fiume in Abruzzo Citeriore, le sue acque sono limpide, ma sulfuree. Va a scaricarsi nel fiume Pescara”. Dalla descrizione di Lorenzo Giustiniani nel Dizionario Geografico-Ragionato Del Regno Di Napoli, ed. 1816.

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Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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